Lo osservi leggere il tuo manoscritto con cura e attenzione, ti senti il cuore in gola, sussulta, sembra appassionato. E poi si porta la mano alla bocca  e legge a voce alta.

Lo guardi oltre le barriere, le porte si stanno per chiudere. Sai che non ce la farai mai e vorresti urlargli che ti dispiace. Ti aveva detto di non uscire, che non eri pronto... E stupidamente non gli hai dato retta. Eri certo che stesse esagerando con la sua smania di proteggerti da tutto e tutti. Invece aveva tragicamente ragione... E non adesso non puoi scusarti, è tardi. Resterai chiuso fuori per la tua stupidità. Corri a perdifiato, senti il cuore esploderti in petto mentre la certezza della morte cala su di te. E poi lo scorgi, è balzato berso di te, ha spintonato via le guardie e ti corre incontro. Gli urli di fermarsi, di tornare indietro... Ma inutile, accelleri, non vuoi che muoia per colpa tua. Ti è sempre stato vicino, quando gli sarebbe stato più facile rinnegarti... Quando poteva sparire lui c'era. Accelleri, la fitta a fianco ti dilania ma non ti fermi. E poi il boato assordante, la porta si è chiusa. E crolli, ma finisci tra le braccia del tuo ragazzone. Marco ti stringe e ti lasci andare al piato della disperazione. «Perché stupido idiota? Perché sei uscito?»
«Avevo detto che non ti avrei lasciato da solo oltre quelle mura, lo avevo giurato...»Siete perduti, ma almeno siete assieme e ti odio per esserne felice.

Abbassa i fogli «E poi?»
Sorridi imbarazzata. «Ci sto lavorando...»
«J e Marco vivono in un mondo dispotico, chiusi in una città circondata da creature mostruise e rimangono chiusi al di fuori della città... Marco ha scelto di stare con l'amico e poi? Devo sapere altro... »
«Mi serve la tua guida, la tua ispirazione..»
Ti fissa serio «Ok, allora staremo assieme tutto il tempo possibile, tu troverai l'ispirazione e proseguirai la storia.»