228-Seconda stella a destra...
La sveglia suonò e Chiara si svegliò di soprassalto. La prima cosa che vide fu una macchia di muffa sul soffitto. Ricordava quella macchia, era nella sua casa in Scozia. Qualcuno bussò alla porta. Chiara scese le scale e si diresse all'ingresso ancora in pigiama.
Garvin era all'ingresso, quando la vide sorrise come sollevato. «Grazie al cielo sei qua... Credevo di esser arrivato tardi, credevo che te ne fossi andata...»
Chiara saltò gli ultimi gradini e gli gettò le braccia al collo. Era lui, era di nuovo lui. Il suo Garvin.
«Sei vivo...»
«Pare proprio di sì! Scusa se tu ho bocciato, se non ti ho detto nulla se ci ho portato in quel posto...»
Ma Chiara non lo stava ascoltando lo stringeva con forza, era di nuovo là, il suo migliore amico era di nuovo accanto a lei.
La sabbia tra le dita, e i cani che correvano accanto a loro. Pinko e Panko correvano su quella spiaggia a cui aveva pensato per un tempo incalcolabile.
Chiara percepiva la mano di Garvin poggiata accanto alla sua, le loro mani si sfioravano appena.
«Cosa ti ricordi? Dove sei stato?»
Garvin sospirò «Da nessuna parte, poco fa ero assieme a Jason parlavamo di neanche ricordo cosa e poco dopo perdevo i sensi, ero certo di morire. L'acqua mi toglieva il respiro eppure... »
Chiara pose la sua mano su quella dell'amico. Garvin gli sorrise «... Sapevo che saresti venuta da me.» Chiara lo abbracciò di nuovo trattenendo le lacrime malamente. «Credo che Ben sia morto... Credo che mi abbia spezzato il cuore di proposito, per allontanarmi da lui perché stava morendo... Voleva ferirmi per impedirmi di lasciare tutto per lui... Vorrei andare a vedere la sua tomba, vorrei dirgli addio, ai suoi occhi di cielo e a quell'amore che mi porto ancora dietro e che non potrò mai davvero dimenticare.»
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