210 - Yue, il Guardiano della Luna
La sua mano, salda i suoi occhi erano davvero azzurri come il cielo.
«Ben?»
Garvin si sorprese, non ricordava, non riusciva a riordinare le idee di quanto accaduto.
La serata di certo non era andata come aveva sperato. Lùi, Leonard... l'invitato non atteso e Chiara... Tutti presenti per strappargli il cuore dal petto. Erano là non per lui e se ci avesse pensato troppo gli sarebbero venute le lacrime agli occhi. Lùi, colui che sempre aveva ritenuto essere il suo principe, voleva ucciderlo per resuscitare un'altra persona.
E quando si era sentito perduto dal nulla era apparso lui, capelli chiari, occhi di cielo e due enormi ali grazie alle quali lo aveva portato in salvo.
Ricordava quel volto, nei sogni lo aveva chiamato Ben. Il se stesso del sogno o aveva amato così tanto. Ma lui lo aveva lasciato spezzandogli il cuore e l'anima. Eppure adesso era là, nella sua realtà e lo aveva salvato.
«Io sono il secondo custode delle carte di Clow, dovevo sottoporti al giudizio ma... Non potevo aspettare... Per adesso il giudizio è sospeso, dobbiamo impedire all'oscurità di invadere questa realtà. Ti serve tutto l'aiuto possibile per ritrovare le carte e chiudere il portale...»
Quando arrivarono a casa Garvin rimase assieme a Cerberus mentre Yue sigillava con un curioso rituale l'accesso all'abitazione. Tomoyo lo aveva raggiunto subito e adesso se ne stava abbarbicata all'amico come se temesse che potesse improvvisamente svanire. «Non gli capiterà nulla non è vero Kero-chan?». Lo stringeva come se le sue braccia potessero ergersi a barriera contro il mondo.
Il guardiano del sole se ne stava in grembo a Garvin, e fissava perplesso Yue. «Non mi aspettavo la sua apparizione, non pensavo che arrivasse in questo modo... sono cambiate tante cose... Eppure... sono felice che sia qua... E che sia disponibile ad aiutarci...»
Garvin non riusciva a non pensare a Ben, ai sogni dove lo vedeva urlargli contro e ripetergli quanto fosse infantile. Erano la stessa persona?
«Kero-Chan, ho visto Yue... Ma nel sogno lo chiamavo Ben... Può essere che...»
Il Guardiano esitò «Probabilmente come le persone che hai incontrato, anche Yue in un altro mondo aveva un'altra vita... forse le vostre storie si sono già incontrate...»
Garvin sospirò. Ricordava molte cose, sì il dolore e la separazione. Ma anche le stelle e l'amore.
____________ NOTE dell'AUTORE:
Garvin non è solo, c'è tanto affettoattorno a lui oltre che all'oscurità.
In questa estate interminabile e piena di lavoro prosegue la 365 e ci involamo verso i -100 capitoli alla fine!
a 265 saremo a -100 capitoli dalla fine!!!!!!!
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