Da dietro le tende poteva osservare il pubblico sugli spalti senza essere visto.

Chiara si era accomotata nel publico, non riusciva a vederla ma poteva percepire la sua presenza tra tutte quelle persone. Avevano parlato per ore e quando aveva sentito che la testa gli stava per scoppiare le aveva chiesto di accompagnarlo al palazzetto del ghiaccio. Lei lo aveva osservato pattinare in silenzio. Poi le aveva chiesto di restare per assistere all'esibizione.

Freddie avrebbe suonato per lui uno dei suoi brani preferiti, The March of Black Queen.

I suoi sogni erano veri? Un altro se stesso aveva vissuto quella vita. Un Garvin diverso... Che aveva scelto il pattinaggio di coppia. Quando Chiara lo aveva detto l'aveva fissata con lo sguardo sconvolto e lei aveva riso. Perché tra tutte le cose che gli aveva detto. Avventure, poteri, stregoni oscuri, viaggi dimensionali, amori perduti... La sola cosa che lo aveva maggiormente sconvolt era che l'altro se avesse scelto il pattinaggio di coppia e che avesse abbandonato le gare per darsi agli spettacoli.

"Non accadrà mai" aveva esclamato con passione il pattinatore.

Sua madre non era venuta, ovvio era arrabbiata. Avevano litigato e poi era sparito.  Freddie gli aveva detto che non poteva venire ma che era molto dispiaciuta. Ma la sua espressione tradiva la verità. Non era voluta andare, non lo voleva vedere... Non le importava di ferirlo o forse voleva farlo soffrire come punizione per essere il figlio che era...

Chiuse gli occhi e ripensò al suo sogno. Ripensò a un mondo diverso che aveva visto attraverso gli occhi dell'altro se stesso. Nella vita di quel ragazzo chiamato J, una madre, un padre e persono un fratello. Sempre presenti, sempre incoraggianti. E poi Marco... Inevitabilmente il suo pensiero andò a Jason. Al ragazzo del sogno, al fanciullo del suo racconto. Avrebbe voluto che fosse tra il pubblico, chiara non gli aveva saputo dire che fine avesse fatto... E era rimasto con il dubbio...

Quando fu il suo turno scese in pista sorridendo e salutando il pubblico.

Non poteva credere che un altro se avesse rinunciato a quella stuopenda sensazione, aveva sempre pensato che lo avrebbe fatto per sempre, fino al suo ultimo respiro.

Poteva vedere sua madre scuotere il capo e digli quanto quelli fosseo i sogni di un bambino.

Nonno Charles invece gli sorrideva e gli chiedeva di non crescere, di restare per sempre il suo dolce bambino. Non lo sono più... ho perso la mia innocenza quella sera, Alex se l'è portata via...

La musica finì, fece numerosi inchini e pattinò fuori dalla pista.

Se solo ne avesse avuto la possibilità, non avrebbe fatto come la Principessa, lui non sarebbe fuggito.

Il passato non avrebbe influenszato la sua vita.

L'altoparlante inziò a gracchiare, gli avevano detto che sarebbe sceso in pista un pattinatore nuovo.

Lui non si era preso la briga di sapere chi fosse, non aveva avuto la testa. Pareva che avrebbe pattinato anche lui sulle note dei Freddie. My Fairy King. Quelle parole gli ripostavano alla mente altri parti del suo lunghissimo sogno, che poi erano ricordi dell'altro se stesso.

L'altoparlante gracchiò di nuovo

«JASON BROWN...».

Garvin sobbalzò e corse sul bordo pista per scorgere l'atleta che era sceso in bista, aveva un'aderente tuta blu e nera, i capelli castani tirati indietro. Dolcissimi occhi di nocciola.

Era lui, era il ragazzo del suo sogno... Il ragazzo di cui si era perdutamente innamorato.

Anche la mia musa si esibiva stasera
CREEP
La sua esibizione che preferisco...
Io amo Creep
🖤🖤🖤🖤