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91 - Don't Try So Hard

Garvin aprì il libro di Liam e iniziò a leggere...



Si era segnato quella data nella mente il giorno in cui suo fratello era morto, aveva contato le lune, le stagioni e aveva deciso che quel preciso giorno prima del sorgere del sole, si sarebbe tolto la vita con il suo pugnale. Y'hohanan fissò la lama scarlatta, lo aveva sempre terrorizzato e Joshua lo aveva sempre preso in giro per questo. "impara a conoscere le armi, non temerle. Non sarò sempre qua per difenderti e non voglio pensare che senza di me saresti in balia della marea, il mio prezioso tesoro...". Gli scostava i capelli per carezzargli la fronte, gli sfiorava il collo, adorava carezzargli la pelle, adorava che lo chiamasse il Suo Tesoro. Credeva che non lo avrebbe mai abbandonato, invece gli era rimasto soltanto quel pugnale.
Il cavallo pascolava poco distante e il sole stava per sorgere, la notte non sarebbe durata ancora a lungo. Il suo fuoco era acceso, ma la Principessa percepiva un penetrante freddo fin nelle ossa.
Era il dolore che gli toglieva il respiro.
"Hai gli stessi occhi di nostra madre" gli ripeteva ogni mattina. Baciava le sue palpebre e gli lasciava un fiore appena colto sul cuscino. Le sue dita profumavano ancora di terra, così ruvide al tatto , i suoi capelli color miele, una fiera criniera, degna di un Re.
Aveva cavalcato il più possibile, si era lasciato la torre alle sue spalle, aveva cavalcato senza fermarsi e si era diretto verso il luogo dove era morto.
Un prato, un campo di mais, spighe che oscillavano al vento, un vecchio olmo. Un posto davvero banale per morire. Aveva immaginato un imponente campo di battaglia, dopo un epico scontro, non l'ombra di un semplice albero. Si era chiesto spesso quale fossero stati gli suoi ultimi pensieri e scioccamente si era ritrovato a sperare di essere lui lo stesse sarebbe stato all'alba per lui.
Joshua, il possente leone, Joshua il dominatore. Aveva giurato che non avrebbe mai sposato nessuno. Lo giurava ogni mattina poggiando un fiore di pesco sul suo cuscino, quando gli baciava la fronte. Lo giurava fissandolo con i suoi occhi stanchi sfiorando poggiando la mano sui suoi fianchi, mettendogli in grembo un fiordaliso, sussurrandogli all'orecchio che sarebbe tornato.
Aveva atteso fissando oltre l'orizzonte, chiedendo alle stelle di narrargli del suo viaggio.
Non aveva voluto crederlo morto, aveva atteso nelle sue stanze, ricercando il suo odore perduto. Finché non glielo avevano riportato esangue assieme a quel pugnale.
Il sole stava per sorgere, era giunto il momento, il vento solleticò la sua pelle.
Strinse il pugnale con forza mentre i pensieri volevano lontano ricercando con la mente di rievocare quelle sensazioni che lo avevano fatto scivolare verso un baratro infinito.
Strinse il pugnale e chiuse gli occhi, se solo Joshua gli avesse dato la forza di farlo. Voleva sentire ultima volta il suo tocco.
Fu il nitrito di un cavallo a fargli sollevarle lo sguardo, si bloccò all'idea di vedere Orlando.
L'ultimo incontro lo aveva così turbato, il suo sguardo. "fate pure, anche il vostro cadavere per quello che voglio va bene... la mia bambola senz'anima".
Joshua portami via...
Ma non era il nero stallone di Orlando ad essersi avvicinato all'albero illuminato dalla flebile luce dell'alba ma un bianco unicorno.
Il pugnale gli cadde di mano mentre la creatura si avvicinava. La Principessa arretrò, abbagliata da quel candore, sentiva le menzogne che l'avevano cullata per tutto quel tempo venirgli strappate via. I sorrisi gentili svanivano la mano gentile si serrava sulla sua bocca. La dolcezza spariva spazzata via dalla verità. Crollò a terra mentre la verità emergeva dirompente distruggendo il sogno e la felicità che avevano protetto la sua fragile mente.
L'unicorno si chinò su di lui e solo in quel momento Y'hohanan lo vide, un giovane profondamente addormentato"Aiutalo...".
Y'hohanan sbatté le palpebre sorpreso, la voce dell'unicorno echeggiava nella sua mente.
Fu un battito di ciglia, la creatura era sparita e al suo posto era rimasto quel giovane. Riccioli castani e un volto d'angelo. Una freccia lo aveva colpito al petto.


Grazie GRAZIE Miryel, sei SUPER!!!!
è un amore il piccolo KittenGarvin??? 
E nulla è stato maledettamente lunga questa giornata... 



Vorrei che tu non smettessi mai!
Vorrei che tu .... Solo che voglio anche che tu sia felice!!!



2022... il mondo finisce

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