75 - Black Diamond
In cielo splendevano tre soli. Kia poteva sentire la loro luce solleticargli la pelle. Era un calore piacevole, affatto fastidioso.
Dalla rocca vedeva il golfo , il mare e le imbarcazioni maestose che lasciavano il porto.
Era nata per quello, se lo sentiva, viaggiare e non fermarsi mai.
Da quando l'aveva sognata che sentiva di dover partire.
La Nave nera di Nafargul si avvicinava placida verso il porto, Leonard stava tornando a casa.
Kia sospirò felice, Lùi scrutava ogni giorno oltre l'orizzonte sperando di scorgere i vessilli oscuri, finalmente l'apprendistato era finito e lo stregone poteva tornare dal suo principe.
Ci sarebbe stata la cerimonia e le campane avrebbero suonato a festa per giorni.
Kia poteva vedere lo sguardo del principe Immanouel splendere di felicità.
Corse al porto impaziente di rivedere l'amico.
Aveva alti stivali scuri, riccioli scuri, una lunga cicatrice deturpava il lato sinistro del volto, partiva dall'attaccatura dei capelli e terminava all'altezza della gola. La dove un tempo doveva esserci stato un occhio nero come il gemello brillava una pietra lapislazzuli. Quando i loro sguardi si incrociarono, Kia si sentì rabbrividire.
Poteva vedere un volto in quell'occhio di pietra, un ragazzo in lacrime inginocchiato, imprigionato in quel non luogo. Irraggiungibile.
Urlava il suo nome colmo di disperazione. Chiara ti prego svegliati!
Kia scosse la testa, era senza dubbio un gioco di luce.
In quel momento Leonard scese dalla nave, i capelli neri cortissimi sguardo raggiante.
Allargò le braccia verso di lei e Kia vi si gettò senza esitare.
«Sette anni, Leo... Ci sei mancato tantissimo. Perché ci hai messo tanto?».
Leonard rimase in silenzio e poi con voce calma e pacata rispose. «Il rituale di successione è molto lento e Astrifiammante è stata una regina che meritava ogni onore, il rituale della cerimonia funebre doveva essere perfetto». Quando Kia si distaccò e lo fissò negli occhi notò una luce sinistra divampare in essi, ma credette di nuovo che fosse un gioco di luce, uno scherzo della sua mente stanca. Aveva passato troppi giorni a pianificare il loro lungo viaggio assieme a Lùi.
Trovava ancora strano che Leonard chiamasse la madre per nome, era una regina era vero, ma era pur sempre sua madre.
Il giorno in cui il Principe aveva chiesto la sua mano gli era stato comunicato della morte della regina madre e così era dovuto partire. Immanouel lo aveva atteso, impaziente di ricongiungersi all'amato e convolare a nozze.
Kia osservò incuriosita lo straniero che era disceso dalla nave prima dell'amico.
La voce di Lùi li raggiunse raggiante e il ragazzo corse a perdifiato per gettarsi tra le braccia del fratello. I suoi occhi nocciola brillavano di gioia mentre quelli di Leonard parevano sempre più vitrei e vuoti di minuto in minuto. Assieme a Lùi era sopraggiunto Jaan, il gemello del principe, i lunghi capelli raccolti, sorrise e i suoi occhi di giada scintillarono.
Garvin?
Kia si scosse? Peché guardando il fratello del principe aveva pensato quel nome?
Osservavano lo straniero, in attesa. L'uomo attese che fosse Leonard a prendere parola e lo stregone dopo essersi guardato attorno sorrise l giovane Jaan. Sembrava così giovane e Leonard lo osservava famelico, pareva uno squalo in procinto di azzannare la sua preda.
«Colui è Morpeheus, proviene dalle terre a Nord, oltre il deserto dei dannati, ed è giunto fin qui per sfidare il nostro principe a duello. ».
Chiara si svegliò.
Kia???Inizia a scrivere la tua storia
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