34 - the Show...
Chiara aprì gli occhi e per un attimo non percepì niente. Aveva sentito una puntura e poi più nulla.
Aveva il terrore che fosse capitato qualcosa a Garvin, adesso era nel vagone di una metropolitana, i sdraiata su un vecchio logoro sedile.
Lùi fissava fuori dal finestrino e Freddie si torturava le mani in modo convulso.
Il Pirata se ne stava poco distante ad occhi chiusi.
Che ci facevano in quel posto? Dov'era Garvin?
Chiara stai bene?
Sorrise ma continuò a non vedere il ragazzo.
Garvin dove sei? Dove siamo?
Più si sforzava di ricordare quanto fosse successo più il ricordo si faceva nebuloso e rarefatto.
Sembravano tutti così imbarazzati e chiusi nel loro guscio di silenzio.
Siete sul mezzo che Jim ha scelto per voi, state andando la dove si trovano gli accessi, le porte che possono portarvi al mondo delle memorie.
Chiara sospirò, allora era tutto a posto, Jim aveva accettato e stavano andando a recuperare i ricordi di Garvin.
Tu dove sei?
Il silenzio del ragazzo la fece preoccupare.
Non sono con voi? Ero il prezzo che ha voluto. Starò con lui per il tempo del viaggio, era il solo modo per indurlo a cedere.
«L o avete abbandonato?» esclamò Chiara furente. Nessuno rispose o osò guardarla e questo la fece arrabbiare ancora di più.
Garvin cercò di calmarla invano. Come invano cercò di non avere paura.
Se ne stava seduto in una strana poltrona di velluto rosso. Jim lo osservava, aveva occhi neri e corti capelli del medesimo colore. Era minuto e più piccolo di lui ma aveva uno sguardo penetrante e inquietante.
Indossava con fierezza un elegante gessato. Se ne stava impettito sorseggiando il suo tè.
Garvin non sapeva come parlare con l'uomo, aveva provato a parlare ma nemmeno un suono era uscito dalla sua bocca.
«Credevi che fossi interessato al tuo corpo vero?» a quelle parole Garvin esitò ma poi annuì.
Jim sorrise divertito.
«Banale ammasso organico. Non mi interessa. Sei qui perché voglio sbloccare la tua mente. C'è così tanto di inutilizzato. Che spreco... Io ti mostrerò cosa sei in grado di fare... ma non sarà indolore.».
Aprì la bocca per protestare ma invano. Non vi uscì neanche un rantolo.
Era così frustrante non potersi esprimete liberamente.
Fu in quel momento che Chiara lo contattò.
«Puoi chiedere alla tua amica di assentarsi un momento dal tuo cervello? È un'ospite decisamente non gradita». Sbuffò alquanto infastidito Jim.
Garvin lo fissò sbalordito. Anche Jim aveva poteri soprannaturali? Come Lùi?
L'uomo si avvicinò con fissandolo divertito «Io non sono di questo mondo e nemmeno del tuo, dove vivo io non è una cosa così straordinaria la telepatia. Ma non è questa la parte più interessante, io posso parlare a nome tuo, posso usare la tua voce per dire alla tua amica che stai bene mentre ti sto torturando, posso camuffare il tuo dolore e farlo sembrare gioia. Posso confondere i tuoi sensi e farti credere che il piacere è dolore e viceversa. Potrei scoparti e farti provare dolore ogni volta che ti avvicini all'orgasmo. Posso farti detestare il tuo corpo come non mai e assicurarmi che mai ritroverai la tua voce... Posso fare cose che nemmeno immagini».
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