«NO! Non ti dirò mai dov'è quella porta e di certo non ti aiuterei  a trovare quella chiave!».

Freddie osservò il pirata senza tradire alcuna emozione.

«Ma tu questo lo sapevi già! Perché provare? »

«Garvin ha perso la voce, sta morendo, hai spezzato il filo che lo teneva aggrappato alla vita, sta entrando nel regno degli spettri, lo sento».

A quelle parole il pirata rise divertito. «Dovresti essermi grato, ti sbarazzerai di tutti gli ostacoli, sarà tuo».

Lo sguardo di Freddie si indurì. Era di nuovo sfuggito allo sguardo del Guardiano, sentiva di aver tradito nuovamente la loro fiducia ma Lùi non voleva saperne di contattare il pirata, non dopo quello che aveva fatto e lui doveva provare.

«Io non sono come te! Ti rendi conto di quello che hai fatto?»

I glaciali occhi del pirata si illuminarono «Certo e non mi pento di averlo fatto! Se potessi riscrivere da zero la tua essenza dovresti farlo!».

L'ombra del cantante si lasciò sfuggire un sorriso amaro. «Non sai quello che dici... Parli senza sapere... I ricordi ci definiscono ci aiutano a capire che persona siamo. Non puoi spazzarli via così. Arthur, se non mi aiuti la creatura coraggiosa che ha acceso il tuo interesse, morirà».

Per un attimo lo sguardo del pirata parve accendersi ma la luce svanì rapida come era apparsa.

«Vattene! » esclamò improvvisamente il pirata. «Ricordatevi che non solo non vi aiuterò, ma cercherò di ostacolarvi. Garvin presto sarà ridotto a una tela bianca, un libro il cui inchiostro è stato dissolto nel tempo. E io ne tornerò in possesso, così potrò scrivere nuove storie e lui sarà mio e sarà libero di esprimere nuovi colori. ».

«Non è un oggetto, per questo non puoi averlo più di quanto tu non possa possedere la vita e la morte o il cielo o l'oceano». All'udire la voce del Guardiano l'ombra si voltò.

Il ragazzo se ne stava stretto nel suo cappotto blu con gli occhiali sulla punta del naso, lo sguardo sornione pacata. Il volto di un ragazzo e gli occhi di un vecchio.

Freddie sapeva che non poteva esser sfuggito al suo controllo così facilmente difatti non lo aveva fatto. Lùi era sempre stato un passo avanti a lui. Sapeva che si sarebbe legato al Garvin, come sapeva che le loro necessità sarebbero andate a coincidere. Come sapeva sempre cosa macchinava in segreto. Era il Guardiano delle porte e conosceva il cuore di ogni essere vivente a parte il proprio. Crudele ironia.

Non si sapeva molto della sua specie, si diceva che si fosse estinta e che Lùi fosse l'ultimo di una millenaria stirpe. Si diceva che sorvegliasse le porte da un'eternità e che non potesse amare.

Freddie non sapeva dove iniziasse la verità e finisse la fantasia ma una cosa era certo, amava davvero Chiara, tanto da mettere a repentaglio l'integrità della realtà stessa pur di aiutarla a non perdere il suo migliore amico. Doveva essere frustrante essere intrappolato in una sola realtà per chi era abituato a viverne più di mille alla volta.