3 - About Time
FEBBRAIO 2019
I rintocchi incessanti, la lancetta dei secondi correva veloce e quando quella dei minuti si bloccò alla mezza il piccolo uccellino di legno balzò fuori dal suo nido trillando con gusto.
Chiara sobbalzó e in quell'istante tutti gli orologi della stanza iniziarono a suonare a festa, come incoraggiati da quel pavido uccellino dispettoso.
Rise divertita quasi più dal suo consueto spavento che non del buffo orologio.
La ragazza si osservò allo specchio. La grossa sciarpa avvolta attorno al collo e i capelli rossi sempre più arruffati, doveva proprio farseli sistemare. Da quando aveva assecondato sua mamma e si era trasferita in quella grigia città si era chiusa sempre più a riccio. La verità era che tutto quello che gli capitava sotto mano gli faceva pensare a lui.
Liz la prendeva continuamente in giro... "Sei innamorata vero?".
MA NO! Perché doveva tutto ridursi a una cosa così semplice.
In realtà le piaceva pure Londra e tanto. Ogni suo vicolo, ogni suo palazzo.
Quello che le mancava erano le lunghe passeggiate lungomare. Quelle risate nate dal nulla. I suoi grandi occhi splendenti. Le mancava quel periodo di pace che la sua mente aveva raggiunto quando si era trovata a Cullen.
E adesso? Impiegata in un'agenzia assicurativa con regolari turni settimanali e un tranquillo e animo ufficio.
Alle volte aveva fissato quei fogli che non aveva avuto il coraggio di buttare.
Come i ritratti che gli aveva fatto, anche quelli più stupidi che lo avevano fatto ridere di gusto.
Era stata una benedizione trovare quel vecchio negozio, il proprietario era il nipote dell'anziana signora Mc Fly. La proprietaria dell'abitazione dove aveva alloggiato a Cullen. La donna aveva chiesto di portare al nipote dei libri e così Chiara aveva scoperto quell'antico negozio di antiquariato, ricolmo di strani e stravaganti oggetti.
Aveva passato molti dei suoi giorni liberi in quel posto a dare una mano al giovane propietario.
Lúi sembrava così giovane, capelli castani, sguardo assorto buffi occhiali squadrati. Chiara non aveva mai capito come doveva pronunciare il suo buffo nome. Lui glielo aveva ripetuto una miriade di volte prima di arrendersi.
"Louie...".
L'attenzione della ragazza fu attratta da un rumore sul retro, chiamò l'amico ma non udendo risposta di diresse nella stessa direzione da cui era provenuto il rumore.
Nel retrobottega si trovava una stranissima stanza semicircolare a cui si affacciavano 6 porte ravvicinate l'una all'altra tutte di colore e materiale di verso, che Chiara aveva trovato sempre chiuse a chiave, ma non stavolta.
La buffa porta d'acciaio era socchiusa. Incuriosita la ragazza vi si avvicinò, da essa fuoriusciva una luce strana. La spostò con cautela e quando guardò oltre per un attimo non sussultò dalla sorpresa.
Oltre la porta poteva vedere una spiaggia... un cielo... quella era Cullen.
Aveva per caso le traveggole?
L'aria salmastra gli solleticò il naso, il rumore delle onde era un canto per le sue orecchie e lui era la, seduto in riva al mare. Se ne stava con le gambe strette al petto e gli occhi chiusi, il cappuccio della felpa calato sulla testa. Era solo e aveva come l'impressione che stesse tremando. Voleva tanto abbracciarlo, sembrava così piccolo. Voleva urlare il suo nome, così che si voltasse.
Sarebbe corsa verso di lui e lo avrebbe fatto cadere. Al diavolo le incomprensioni, gli mancavano i suoi abbracci, le sue battute, le sue risate. Era tutto così tremendamente piatto e noioso senza di lui.
Arretrò dentro la porta e se la chiuse alle spalle. Era solo un orribile allucinazione, non poteva essere diversamente. Di certo non sentiva la sua mancanza, era stato lui ad allontanarla. Di certo aveva ragione, di certo pensava che quel sogno fosse una stupida illusione.
Però gli mancava tanto quel senso di pace che gli dava quel posto.
Scosse la testa e scacciò quei pensieri. I sogni sono solo per gli illusi... l'amore è un crudele inganno come l'amicizia. Doveva tornare alla realtà, la grigia realtà.
Aveva solo visto quello che la sua testa gli aveva detto di vedere, nient'altro.
Cullen (Regno Unito). Scozia. (iin gaelico scozzese: Inbhir Cuilinn) è una località (anticamente un burgh) sul Mare del Nord della Scozia nord-orientale, facente parte dell'area di consiglio del Moray.
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