154 - What Do You Want From me?
Maël chiuse gli occhi, ed era di nuovo là, chiuso in quella lurida cantina, rannicchiato su se stesso, il freddo e l'umido che gli penetravano nelle ossa. Aveva il terrose di muoversi, la schiena non voleva smettere di sanguinare, i segni delle numerose frustate bruciavano ma non quanto lo avrebbero fatto le sbarre di ferro a contatto con la sua pelle sofferente.
Gli aveva chiesto troppo, si era immobilizzato e allora lo aveva punito.
Se solo fosse stato più forte,l'ala spezzata lo teneva ancorato al terreno, al regno dei mortali.
Perché quei ricordi tornavano a tormentarlo?
Era per colpa della tenebra che lo circondava, lo avvolgeva, lo soffocava.
Percepiva il potere della triade oscura tutto attorno a lui, per un attimo era stato certo di vedere Lùi, ma doveva esser stata un'allucinazione. Aveva visto l'antiquario sormontare Garvin, aveva visto nel suo sguardo pura follia, non lo credeva possibile, non avrebbe mai fatto del male a quel ragazzo.
Perché poi?
«Cosa non facciamo per amore? Lo sento nei tuoi pensieri, non so dove tu lo abbia udito ma sai che è vero... L'amore... Un illusione che porta alla follia anche il più saggio degli uomini.»
La fata si voltò Immanouel era emerso dalle oscurità, il suo occhio nero scintillava.
«Se avessi ancora un cuore potresti capire, tu hai perso il tuo animo, hai rubato il cuore e la vita a un ragazzo per cosa? Questo non ha salvato Leonard, vi siete lasciati divorare dall'oscurità... tu Morpheus... siete solo gusci senz'anima...»
Immanouel sorrise mentre l'occhio oscuro scintillava sinistro.
«Anche tu hai ceduto, in quel dì di tenebra, ti sei concesso... Ricordo il sapore della tua pelle come se fosse stata mia, condivido i ricordi di Leonard, siamo un tuttuno... Hai scelto l'oscurità, hai ucciso i tuoi simili, ceduto alla vendetta. E tutto questo ti ha farto odiare dai più, persino da te stesso. Ci appartieni eppure ci ripugni, Hai perduto la vista, costretto a vedere pallide ombre di potere... Eppure so che qualcosa tu lo vuoi... Se ti dicessi che è qua, che se ci lascerai andare te lo restituiremo?»
La melliflua voce di Immanouel lo disgustava, immagini danzavano nell'oscurità e Lùi emergeva tra le fiamme con i suoi occhiali sulla punta del naso, i suoi capelli indomati il suo sguardo smarrito.
Per un attimo aveva vissuto il presente, non sperato in un futuro lontano ma amato la sua realtà.
Poi l'oscurità aveva divorato ogni cosa.
«Non poteva vivere senza di te, non dopo aver condiviso con te così tanto amore... Si è concesso a noi e adesso è qui... ma potremo restituirtelo se ci lascerai andare...»
La fata non comprese finché le immagini di fuoco non gli mostrarono ogni cosa.
Lùi sopra Garvin, il ragazzo che gridava e lo sguardo folle dell'antiquario e la sua fine tra le fiamme di Chiara. Era morto? Era stato trascinato via dall'oscurità? La fata percepì il suo cuore fermarsi, allora era tutto vero? Lùi era stato contaminato dal potere oscuro?
«A causa tua, tu corrompi tutto quello che tocchi... Credi di portare la luce, invece spingi tra le braccia della morte... Sei uno strumento... Liberaci e Lùi ti verrà restituito. Liberaci e assieme potrete regnare assieme a noi nella notte che non avrà mai fine...»
____________
NOTE dell'AUTORE:
Un capitolo che racconta le vicessitudini della Fata, che adesso è stata messa a conoscenza di quanto successo a Lùi, l'Oscurità è una tentazione.
A volte l'Oblio è una benedizione.
Grazie a chi pazientemente si avventura in questa storia!!!!
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro