137 - L'ultima notte
Lùi non voleva parlare, non voleva spezzare il momento. Osservava la fata seduta sul balcone osservare il suo mondo.
«Mi manca la luce del sole, era la mia sola salvezza, quando questo regno era stretto sotto il giogo dei vampiri. Non posso vederlo così. La morsa di Leonard si sta diffondendo...»
Lùi gli carezzò le spalle, sapeva dove li stava portando il loro percorso. Aveva osservato troppe volte, troppi secoli di vite per non capire. Era stanco di tutto, voleva restare nella sua bolla.
Sapeva dove il destino della fata lo stava conducendo, lo aveva sempre saputo, solo che una notte non gli sarebbe mai bastata.
Promettimi che non andrai.
«Aspetteremo che il ragazzo decida» sussurrò la fata prima che Lùi lo traesse a se per un lungo bacio Resta con me, dona a me la tua luce, la proteggerò per sempre. Ho fatto la mia scelta, resta.
«Non puoi fuggire per sempre ed evitare il dolore...»
Lùi gli sorrise e lo baciò di nuovo, volevo che gli giurasse che non avrebbe sacrificato la sua luce.
Non importava quello che era stato, quello che sarebbe dovuto essere, voleva restare e vivere per sempre quel frammento nel suo odore, nel suo sapore, nella sua magia, nella sua luce.
I suoi fianchi che si muovevano ritmici sopra di lui, la sua pelle chiara che splendeva, non poteva permettere all'oscurità di portarglielo via.
Garvin si sdraiò e cercò di trovare rifugio nei sogni, non voleva andare da nessuna parte, cercava solo il sollievo dell'oblio. Sollievo che non gli giungeva da tempo.
«Posso sentir i tuoi pensieri dalla mia stanza...»
Freddie si avvicinò al letto e Garvin gli sorrise sollevato, il suo migliore amico, lui era sempre al suo fianco.
«Sei preoccupato e non riesci a dormire?»
Garvin annuì, Freddie si sdraiò al suo fianco e lo strinse a se, sapeva che non c'era molto da dire. «Ti starò vicino lo sai, qualunque scelta prenderai, in qualsiasi posto folle ci ritroveremo.»
Garvin sospirò «Ti manca, sei pentito? Potevi vivere una vita piena di successo, invece stando con me ti sei ritrovato in un delirio...»
Il musicista gli baciò la fronte «Non rimpiango un solo minuto con te piccolo mio...»
Garvin si lasciò scappare un singhiozzo, sarebbe stato in grado di proteggere chi amava?
«Ho temuto che niente di avrebbe più ridato gioia dopo Alex... Temevo che ti saresti spento, non riuscivo a scrivere, a cantare, perché il dolore ti quanto ti aveva fatto era troppo... Però sono stata felice di vedere che sei riuscito ad andare oltre con Jason. E se anche non fosse la persona giusta, gli sono grato, perché ti ha ridato la speranza. Garv ricordati che provare dolore è comunque meglio di non provare niente... Tu mi tieni legato alla vita...»
Garvin singhiozzò ma sorrise, era quella vita che doveva proteggere. E Chiara... Anche se non sarebbe mai stato il suo Garvin doveva provare, se era in grado di farlo era suo dovere provare.
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NOTE dell'AUTORE:
La notte prima della tempesta, Chiara non demordere stanno arrivando!
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