13 - No he can't read me...
Garvin inciampò e per poco non rovinò a terra. Imprecò aggrappandosi a Lùi.
L'antiquario lo guardò con aria enigmatico. «Fermiamoci» sentenziò facendo cenno a Chiara e Freddie di fermarsi.
Garvin sentì il braccio dell'antiquario passargli dietro la schiena. «Appoggiati a me, devo darti un'occhiata, se mi permetterai».
Il ragazzo annuì e si lasciò condurre, ignorando le domande della ragazza nella sua mente.
«Ti consiglio di non ignorarla troppo a lungo, questo senso di fastidio può solo aumentare» sussurrò Lùi facendo trasalire Garvin.
«La senti anche tu?». A quella domanda l'antiquario annuì e Garvin avvampò. Aveva sentito tutti i suoi pensieri? Lo avevano sentito fare sesso? Avevano condiviso ogni emozione ogni volta che Freddie aveva tratto piacere da lui?
A quei pensieri il ragazzo desiderò sotterrarsi. Si sfiorò il fianco e con una smorfia si piegò in due. Una fitta al fianco lo aveva colto di sorpresa.
L'antiquario sollevò la maglia e vide il segno di una puntura.
In qualche modo avevano ripreso a nutrirsi di lui.
«Vi siete accoppiati le scorse notti?»
Garvin sgranò gli occhi, che razza di domanda era, lo sapeva benissimo cos'era successo che bisogno c'era di fare una domanda tanto poco opportuna.
«No... Si... Dai andiamo lo sai benissimo... Siamo adulti consenzienti... »
Lùi lo osservava balbettare imbarazzato.
«Temo che Freddie non sia chi dice di essere... Credo sia venuto a letto con te per finire l'opera. Ci ha ingannato tutti. Ci ha raccontato una bella favola... Dovevo capirlo prima... Ha detto troppo cose che non mi tornavano... Ma quando ti ho visto peggiorare invece di migliorare ne ho avuto la certezza... Ha detto cose che non dovrebbe sapere? ».
Garvin stava per ribattere quando ricordò... Freddie aveva accennato al fatto che Ben lo avesse lasciato ma lui non glielo aveva mai detto, anche perché non lo ricordava... LE poche cose che sapeva le aveva viste nei ricordi di Chiara e di certo non aveva parlato delle sue incertezze con Freddie.
Che stupido... aveva ceduto alle sue lusinghe come un ragazzino. Perché? Era così tanto bisognoso di quelle attenzioni? Le sue mano o avevano lasciato stordito dal piacere.
Ma forse non era solo il piacere, stava veramente perdendo tutti i ricordi.
Chiara corse verso di loro dopo esser stata ignorata per la sua ennesima domanda e percependo l'ansia crescente dell'amico.
«Dov'è Freddie?» le chiese l'Antiquario.
Chiara si voltò, non riusciva a vederlo. Ma attorno vide solo il nulla. Solo rocce luminescenti e silenzio. Se ne andato Chiara... inutile che lo cerchi... Se ne è andato con un'altra parte di me. Pensò Garvin abbassando lo sguardo. E io come uno stupido gli avrei consegnato quello che restava della mia anima sbiadita.
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