121 - The Pointy End
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Jaan singhiozzò, che stupido. I polsi gli dolevano, le lacrime di frustrazione gli rigavano le guance.
Lo stregone le raccolse con un gesto quasi caritatevole e se le portò alle labbra con un sorriso.
«Ti odio così tanto...» sussurrò lo Stregone scostandoli una ciocca di capelli dal viso prima di prendergli i capelli e tirarli con forza all'indietro per obbligarlo a guardare i suoi occhi, due pozze oscure di odio. «Volevo che ti odiasse invece quanto gli hai detto di noi, nonostante tutto il dolore... ti amava ancora. Non capisco... Ero certo che ti avrebbe almeno cacciato.
Sei una maledizione, io l'ho visto. Tu, lo porterai a morte, per amore tuo morirà e io dovrei assisterti, assistere l'essere che ha causato la fine dell'amore della mia vita. Assistere un essere immaturo, egoista... Uno spregevole ragazzino... Doveva iniziare ad odiarti, perché non lo ha fatto? »
Jaan chiuse gli occhi e lo stregone lo colpì al volto, la bocca gli si riempì di sangue ma non fiatò. Non gli avrebbe dato quella soddisfazione.
Glielo aveva detto, su consiglio di Leonard e in quel momento era stato certo che suo fratello non lo avrebbe più guardato come prima. Invece aveva annuito.
"Dovevo immaginare, capire... Ingenuamente speravo che ci fosse altro invece..." la sua voce aveva esitato. Era corso dallo stregone,
"Ti prego va da lui, ti prego riavvolgiamo indietro il tempo, ti prego fa che niente sia mai accaduto, non posso farlo soffrire così tanto..."
Ma lo stregone aveva rivelato la propria natura.
«Lo obbligherai a vedere la verità, che tu lo voglia o no, devo salvare il mio Re.»
«Non gli farei mai del male..»
Leonard rise delle sue parole «Sei venuto a letto con me senza esitare, hai lascito che giocassi con te... Non hai dignità, morale... L'Oscurità che è in me lo apprezza, ma non l'ho accettata per questo ma per salvare il mio Re da te...»
Lo stregone si posizionò alle sue spalle e si chinò sul suo collo.
«Ho creato un vampiro in terre lontane, il Primo... e così che si fa chiamare non trovi divertente? E tu sarai presto come lui... »
Jaan urlò quando Leonard lo morse al collo. Non voglio, non... Mio fratello... Non dovevo...
I pensieri svanivano, rivedeva gli occhi di Immanouel.
Mi prenderò cura di te, come sempre, quando ti volterai, dalla stessa parte, sempre al tuo fianco mi troverai te lo giuro.
E poi ogni pensiero svanì.
Lùi abbassò la mano, coda gli poteva dire? Era incredulo. Davvero Leonard aveva fatto una cosa simile?
«Mio Re...» ma quando l'amico sollevò lo sguardo Lùi esitò «Immanouel... dimmi, sono qui...»
Cosa? Cosa devo dirti che sto morendo?
Immanouel si bloccò, la temperatura stava scendendo, la porta si aprì Jaan era sulla porta.
«Jaan tu...» la voce gli morì in gola, il fratello era pallido come la morte, lo sguardo cupo.
Lùi si pose davanti al suo Re «Non è più tuo fratello... La magia oscura lo ha uciso.»
Non credeva ai suoi occhi, era veramente diventato un vampiro, per opera di? Non voleva dare voce ai suoi pensieri. Lo sapeva, era stato suo fratello... La magia oscura scorreva da secoli nella sua famiglia, in sua madre e ora in Leonard. Aveva cercato di ignorare la verità da quando lo aveva rivisto, assieme a quell'estraneo. Suo fratello era servo della tenebra e adesso Jaan era divenuto suo.
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NOTE dell'AUTORE.
Stiamo arrivando all fine dei ricordi... Lo stregone ha piegato Jaan..
L'Oscurità sta per avvolgere qualsiasi cosa...
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