Chiara chiuse gli occhi aspettando un urlo, rabbia e invece ci fu solo il silenzio.

Stringeva il taccuino rubato al petto cercando di trarne sicurezza, si aggrappava a quella scoperta. Poteva tornare indietro era vero, ma a carissimo prezzo. Avrebbe fatto entrare l'oscurità nella sua anima e sarebbe divenuta una schiava dello stregone, una schiava dell'oscurità.

Lùi lo sapeva, per questo non le aveva detto nulla?

Poteva tornare indietro quindi, forzando una porta a condurla da Garvin, e magari acquisire più poteri e scacciare quell'orrida creatura che glielo aveva portato via. Valeva la pena?

Voleva perdere la sua anima?

«Chiara è così che è iniziata la storia... Noi siamo Guardiani, il nostro popolo esisteva per questo, vigilare sulle realtà. Il nostro Re era saggio e meraviglioso. Io lo amavo dal profondo del cuore ed ero così lieto che mio fratello gli avesse chiesto la mano.» Chiara aprì gli occhi incredula e l'Antiquario le prese le mani. I suoi occhi nocciola erano così tristi.

Non parlava volentieri del loro passato e men che meno di Kia e delle persone che aveva perduto quindi si beveva avida ogni parola.

«Leonard andò da sua madre, nei Regni delle due isole e lì cercò di cambiare il tempo. Le tre veggenti gli dissero che ... Immanouel... il nostro Re... sarebbe morto e che lui avrebbe dovuto aiutare Jaan a superare il lutto, a guidare il guardiano... E lui non lo ha accettato. Ha cercato di cambiare il suo futuro e l'Oscurità è entrato dentro di lui. L'Oscurità lo ha dominato e lui gli ha donato tutto se stesso. Quella scelta ha portato a realizzare il futuro che mio fratello tanto temeva, Immanouel è morto per mano di chi amava. L'Oscurità ha creato Morpheus... Io stesso sono caduto nel medesimo errore. Sono tornato indietro e ho cercato di cambiare la vita del maldetto. E per strappare dal mio cuore la tenebra Kia è morta, tu sei morta e il mio eterno peregrinare ha avuto inizio. Si... puoi provare, ma sei sicura che quello che farai ti porterà da Garvin?»

Chiara trattenne il respiro, non era possibile che facesse del male a Garvin, il suo Garvin...

«Stai ancora cercando di salvarlo? Tuo fratello»

Lùi prese gli occhiali e se li rigirò tra le mani. «Sto costantemente cercando di salvare tutti voi... Non sai quante volte ho tentato di salvare il mio Re... suo fratello... E si anche Leonard. È mio fratello, non potrei mai rinunciare. Vedi l'essere che hai conosciuto come Chiara, non è Leonard. Quello che parla che si manifesta è il potere oscuro, un parassita che vive dentro di lui. Che gli ruba il la vita... Non è mio fratello... Ma non smetterò mai di cercare di salvarlo.»

«E Garvin?»

Quella richiesta era un sussurro appena percepibile e echeggiava della preghiera di cui il suo cuore era intriso.

Lùi le sorrise «Se non sciogliamo la maledizione di Morpheus... Sa che Immanouel è il solo che può salvare l'anima di Leonard... Per questo si è assicurato che non interferisse... Non so se potrò salvarlo.»

Chiara sentì le lacrime bruciarle gli occhi, vedeva il corpo esangue di Garvin. Era buffo come fosse la stessa persona che conosceva, eppure così diversa. L'espressione che per sempre si sarebbe impressa nella sua mente.

Il campanello la fece sussultare, chi poteva essere?

Garvin era sulla porta e la fissava pallido in volto «Vi prego... aiuto...» sussurrò il ragazzo.

Chiara non fece a tempo a rispondere che Garvin le crollò addosso privo di sensi. Scostandolo vide il sangue sulla sua mano. Aveva una ferita all'addome, sembrava piuttosto seria e doveva aver camminato molto nonostante il dolore.

Cosa poteva averlo spingere a farlo? Chi poteva averlo ferito? Lo sapeva...