Capitolo 7
Buonasera a tutte!
Mi scuso se per molto tempo non ho aggiornato, ma la sessione mi ha letteralmente rubato ogni secondo del mio tempo. Ma finalmente ce l'ho fatta.
Il capitolo non è molto lungo, ma non potevo perdere altro tempo e ho deciso di pubblicarlo così com'è. Spero vivamente che possa piacervi.
Vi auguro una buona serata e una buona lettura xx
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Harry era completamente assente in quel momento. I suoi occhi non facevano altro se non continuare a guardare Elèna allontanarsi con un altro uomo, lo stesso con cui aveva ballato tutta la notte al compleanno di Miss Robinson.
Vedendo la mano di lei attorno al braccio di Mr. Lewis si chiese perché sentisse tutti quei sentimenti venir fuori in una volta sola. Aveva il fuoco dentro ed era stata Miss Collins ad accenderlo pochi attimi prima.
Quando sentì una voce chiamarlo si voltò subito con la paura che qualcuno potesse averlo visto guardare quella bellissima ragazza, con lo sguardo carico di tristezza.
Gli occhi di Harry incrociarono quelli azzurro ghiaccio di Miss Harrington.
-Buongiorno...- Pronunciò quelle parole tentennando. Non aveva mai visto la ragazza che si trovava in piedi di fronte a lui e si senti in imbarazzo quando un pensiero gli sfiorò la mente: forse si era già presentato a quella giovane ma non lo ricordava. Il suo volto si colorò di un leggero rosso misto ad imbarazzo e senso di colpa.
Margaret, vedendo come aveva reagito il giovane Styles, si affrettò a tranquillizzarlo. -Non mi guardi in quel modo.- Rispose lei in una risata. -So bene ciò che sta pensando. Stia tranquillo, Mr. Styles, noi non ci conosciamo, sono Margaret Harrington, la migliore amica di Miss Elèna.- Appena pronunciò quel nome, Margaret si rese subito conto di come l'espressione di Harry cambiò. -Mi ha parlato molto di voi. Vi ammira e stima come nessun altro.
Elèna e Margaret non si erano viste per quasi una settimana dal momento che quest'ultima era partita, ma avevano avuto modo di scambiarsi delle lettere in cui Miss Collins aveva raccontato tutto all'amica.
Il ragazzo dentro di sé tirò un sospiro di sollievo, dovuto sia al fatto che quello fra i due era il loro primo incontro e anche per le parole pronunciate da Margaret riguardo Miss Collins. Allo stesso tempo, però, continuava a sentirsi in imbarazzo al solo pensiero che Miss Harrington si fosse resa conto di tutto. -Oh...- La sua risposta fu un misto di sorpresa e incertezza. Harry non poteva credere a ciò che aveva appena sentito. Miss Collins aveva parlato di lui alla sua migliore amica. Doveva significare qualcosa. -È un piacere fare la vostra conoscenza, Miss Harrington.
Margaret si accorse con un solo sguardo che qualcosa in lui non andava. Sembrava triste, ma soprattutto, cosa ci faceva vicino casa di Elèna? Era venuto a trovarla?
Sperando di non risultare invadente chiese: -Se posso permettermi, come mai vi trovate da queste parti? Stavate per caso cercando Miss Elèna?
Harry avrebbe tanto voluto rispondere di sì. Lui era lì solo per la bellissima Miss Collins, la donna che pian piano stava rubando il suo cuore senza nemmeno accorgersene. Probabilmente Harry stesso non si era reso conto di ciò che gli stava accadendo, se non fino a quel momento, quando aveva visto Elèna in compagnia di un altro uomo che non era lui. E ciò che più lo struggeva era il fatto di non poter odiare Mr. Lewis, era un giovane intelligente ed educato. Non aveva alcun elemento sul quale poter basare teorie che affermassero che quello non era l'uomo adatto a Miss Collins. -No!- esclamò Harry. Tossì quando si accorse di essere stato troppo impulsivo. -No, non sono qui per la vostra amica. Stavo facendo una delle mie solite passeggiate e mi sono ritrovato da queste parti.- Sorrise per non risultare strano o scortese, non voleva che Miss Harrington pensasse questo di lui. Il pensiero che fosse un giovane un po' strano le aveva indubbiamente sfiorato la mente, pensò Mr.Styles, ma al momento non era un qualcosa di rilevante.
La giovane Margaret sembrò essere convinta dalle parole di Harry, ma aveva ancora un leggero sguardo perplesso sul volto. -Se è così mi scuso per avervi interrotto. La lascio alla sua passeggiata.- rispose Margaret con un sorriso. -È stato un piacere poter fare finalmente la vostra conoscenza. Spero di potervi rivedere in altre occasioni. Buona giornata Mr. Styles.
Harry e Margaret si salutarono e quando la ragazza si allontanò abbastanza da non poterlo più vedere, lui tirò un sospiro di sollievo. Era stato così vicino a farsi scoprire dall'amica della giovane alla quale si stava affezionando ogni giorno di più.
Elèna e Mr. Lewis stavano passeggiando tranquillamente mentre lui le raccontava dei giorni passati fuori città. -Non ho mai smesso di pensarvi neanche per un attimo, Miss Collins.- Le aveva detto. Ogni giorno sperava fosse l'ultimo per poter tornare a Londra solo per vederla nuovamente e poter spendere del tempo insieme.
La giovane era in imbarazzo, ma cercava di non darlo a vedere. Mentre sentiva parlare Gabriel, la sua mente non faceva altro se non pensare a Mr. Styles.
Non voleva che i suoi pensieri risultassero cattivi o scortesi, ma tutto ciò che desiderava in quel momento era vedere il ragazzo che le aveva rubato il cuore. Sperava di potersi girare e trovare Harry al suo fianco, ma non era possibile perché lui non provava alcun sentimento nei suoi confronti.
Harry non aveva accettato l'idea di Miss Elèna insieme a Mr. Lewis.
Non riusciva ad accantonare i mille pensieri che continuavano a girare per la sua testa. Doveva parlare con lei, doveva parlare con Elèna e lo avrebbe fatto quel giorno stesso, non poteva più permettersi di rimandare quel momento.
Ripercorse la strada al contrario e tornò a casa Collins.
Sapeva bene che la ragazza non aveva ancora fatto rientro, ma l'avrebbe aspettata sulla soglia di casa, anche per una, due, tre ore. L'avrebbe aspettata anche al calar del sole, seduto su quei gradini.
-Oh, come è volato il tempo in vostra compagnia.- Esordì Mr. Lewis notando l'orario.
Era quasi ora di cena ed era meglio che i due si incamminassero verso casa. Gabriel era sincero nel dire che il tempo in compagnia di Miss Elèna era volato. Non si era nemmeno reso conto di che ore fossero o di quanto i due avessero camminato senza una meta. L'avrebbe ascoltata parlare o ridere anche per tutto il giorno tanto lo faceva star bene, ma non era possibile.
La ragazza sospirò e concordò con il giovane Gabriel. -Come darle torto, Mr. Lewis!- Esclamò. -Se non foste arrivato oggi, sarei rimasta chiusa in casa ad annoiarmi e invece avete stravolto il mio pomeriggio.- Le sue parole erano sincere, non stava mentendo, però non poteva nemmeno dire che il tempo era volato. Per quanto si fosse divertita, il più delle volte aveva desiderato di essere da tutt'altra parte o con qualcun altro.
Erano quasi arrivati a casa Collins quando Mr. Lewis si fermò. -Passare del tempo insieme mi ha fatto molto piacere e non le nascondo che vorrei potervi vedere ancora in questi giorni. Siete capace di farmi ridere come nessuna prima d'ora e in sua compagnia non ci si annoia mai, è sempre in grado di far sorridere tutti, anche quando hanno tutte le ragioni di questo mondo per non farlo.- Gabriel stava parlando con il cuore in mano, e anche se era leggermente imbarazzato, voleva che Elèna sapesse cosa pensava di lei. -Spero che anche per voi sia così, in caso contrario, cercherò di farvi cambiare idea.- Disse ridendo e facendo ridere anche lei.
-Siete un giovane molto ostinato.- Rispose lei non trovando altre parole. -È stata una bella giornata anche per me e mi farebbe piacere rivederla, ma negli ultimi giorni non ho avuto occasione di incontrare la mia amica più stretta e avevamo in mente di passare del tempo insieme.- In parte era una scusa, ma non poteva dire altro se non quello. Con Mr. Lewis si era divertita, aveva riso ed era stata bene, ma non era ancora pronta a passare un'altra giornata insieme a lui. Doveva prima capire come far uscire Harry dai suoi pensieri e dal suo cuore. Inizialmente pensava che passare del tempo con Gabriel poteva essere la miglior soluzione per dimenticare Mr. Styles, ma dopo quel pomeriggio era certa che non era quella non poteva più essere un'opzione.
Non voleva ferire il giovane che le si trovava davanti, non voleva mentirgli o fingere di provare qualcosa che in realtà non provava.
Il ragazzo la guardò con gli occhi che brillavano sotto la luce delle lanterne. -Non preoccupatevi, quando avrete recuperato il tempo perso con la sua amica, sarò ben lieto di vedervi.- Con un movimento veloce prese la mano della giovane e le diede un bacio. -Aspetto una vostra lettera, Miss Collins.
I due si salutarono e nonostante Gabriel avesse tanto insistito nel volerla accompagnare fin sotto casa, la ragazza disse che non c'era alcun bisogno perché sarebbe arrivata nel giro di pochi secondi. Aveva voglia di rimanere da sola a pensare almeno per quel breve tragitto.
Le strade dei giovani si separarono lì, con gli occhi di Mr. Lewis che guardavano Miss Collins allontanarsi.
Il sole era ormai tramontato e di Elèna non v'era nemmeno l'ombra. Harry si preoccupò nel non vederla tornare, ma non voleva allarmarsi. Probabilmente aveva perso la cognizione del tempo e avrebbe fatto rientro di lì a poco.
Mentre ripassava tutto ciò che voleva dirle una volta arrivata, sentì dei rumori provenire dal giardinetto di casa Collins. Una figura minuta stava facendo ingresso. Era lei. Il cuore di Harry cominciò a battere più forte e tutto il discorso che aveva in mente da ore, era svanito nel secondo in cui Elèna aveva pronunciato il suo nome. -Mr. Styles...
La ragazza era felice di vedere le luci di casa. Era stata un lunga giornata e tutto quello che desiderava fare era togliersi quei vestiti di dosso e fare un bel bagno caldo.
Non appena si trovò di fronte casa, vide una figura alta seduta sugli scalini di casa sua. Teneva la testa fra le mani e sembrava stesse parlando da solo. Inizialmente si spaventò, ma poi la figura diventò più nitida. Era lui. Il cuore di Elèna cominciò a battere più forte man mano che si avvicinava alla porta di casa e in un attimo pensò a tutti i motivi possibili per cui Harry fosse seduto sulla veranda di casa sua ad attenderla con aria alquanto agitata.
Quando fu abbastanza vicina affinché lui potesse sentirla, pronunciò il suo nome quasi come un sussurro: -Mr Styles...
Il ragazzo balzò in piedi e fissò i suoi occhi in quelli della ragazza. Era così bella, bella da togliere il fiato. Così semplice eppure così complessa.
-Miss Collins, finalmente siete rientrata.- Sorrise e le si avvicinò. -Lo so, l'ho fatto di nuovo. È una mia strana abitudine presentarmi a casa sua senza il minimo preavviso, ma avevo bisogno di vedervi.
Elèna non era per niente dispiaciuta da quella visita, anzi, era molto curiosa di sapere il perché di quell'inaspettata sorpresa. -Sono felice siate qui.- Esordì cercando di tranquillizzare il giovane che risultava abbastanza agitato. -A cosa devo il piacere di questa sua visita?
Harry si calmò nel sentirsi dire quelle parole. Lei era felice di vederlo. -Vede, oggi mi trovavo a fare una delle mie solite passeggiate, e senza rendermene conto mi sono ritrovato di fronte casa vostra. Vedendo le tende aperte e l'auto parcheggiata qui fuori ho subito pensato in un vostro rientro anticipato e così volevo venire a salutarvi, ma vi ho vista uscire di casa con Mr. Lewis e ho pensato che forse non era il momento opportuno. Sembravate così felice e non volevo intromettermi.- Non era quello il tipo di discorso che aveva preparato pochi minuti prima, ma ormai le parole stavano uscendo dalla sua bocca senza che lui potesse impedirlo. -Così ho deciso di fare rientro a casa, ma sulla strada di ritorno mi sono reso conto che se non vi avessi vista oggi, se non vi avessi detto tutto quello che sento dentro di me, avrei perso un'altra occasione e avrei perso voi.- Harry vedeva che lo sguardo di Elèna mutava ad ogni sua parola. -Quando vi ho vista uscire di casa mentre tenevate il braccio di Mr. Lewis, dentro di me si è come accesa una fiamma, una fiamma che ha cominciato ad ardere e non capivo cosa fosse finché non vi ho vista ridere con lui come non avete mai fatto con me. Era gelosia. So che può sembrare strano, ci conosciamo da poco tempo, ma a me sembra di conoscervi da una vita, Miss Collins.
Il cuore di Elèna non aveva smesso di accelerare nemmeno per un secondo. Stava accadendo davvero? Non era un sogno? Harry Styles era sul portico di casa sua a confessarle di provare gelosia nei confronti di Mr. Lewis. Non poteva crederci ed era sicura che le sue espressioni facciali stessero trasmettendo tutto quello che non riusciva a dire a parole.
-Voi...voi siete la prima persona da cui correrei per raccontare ciò che mi è successo, bello o brutto che sia. Mi sento diverso in vostra presenza, mi sento al sicuro, compreso. Mi sento come mai prima d'ora, e questo mi rende felice. Ma allo stesso tempo so che voi non provate per me ciò che provo io.- Harry continuava a parlare senza distaccare lo sguardo dal viso candido di Miss Collins. Lei continuava a non esprimersi e questo strano silenzio lo rendeva sempre più nervoso. -Voi non avete idea di come io mi senta in vostra presenza. È come se il mio corpo fosse attratto verso il vostro da una sorta di magnetismo che nessuno dei due riesce a spiegare. L'unica certezza che posso darle è che dal primo giorno in cui l'ho vista, ha sempre fatto parte dei miei pensieri.
Elèna continuava ad ascoltare silenziosa ed incredula le parole del giovane Styles. Avrebbe voluto interromperlo e dirgli che anche lei si sentiva così, e che i sentimenti che provava lui, lei li aveva già vissuti mesi prima ed era stata costretta a convivere con un simile peso per molto tempo, senza mai poterglielo confessare. Ma forse quello era il momento adatto per farlo. Finalmente poteva essere felice con l'unica persona che aveva mai desiderato. -Io...io non so davvero cosa dire, Mr. Styles.- Si morse la lingua non appena pronunciò quella frase. Perché l'aveva fatto? Perché aveva mentito? Sapeva bene cosa dire, sapeva esattamente quali parole pronunciare per far sì che quella situazione si ribaltasse completamente. Lo sapeva ma non l'aveva fatto. Nell'istante in cui era sicura di voler raccontare la verità ad Harry, qualcosa l'aveva fermata. Forse la paura.
Quelle parole colpirono il giovane. Non desiderava certo che ricambiasse i sentimenti, ma sperava in una risposta leggermente diversa da un semplice "Non so cosa dire" . -Non deve dire niente, Miss Collins. Ero venuto qui solo perché ci tenevo a confessarvi ciò che avevo cominciato a provare per voi in questi giorni, volevo dirle quanto la vostra presenza nella mia vita sia stata importante in questo periodo difficile per me.- Harry dovette rimediare al disastro che aveva combinato dichiarando i suoi sentimenti ad una persona che non li avrebbe mai ricambiati. -Mi dispiace se vi ho fatto perdere tempo prezioso, sarete stanca e vorrete tornare in casa.- Disse sospirando e cercando gli occhi di Elèna, che si erano distaccati dai suoi tanto era l'imbarazzo. -Vi auguro una buona serata, mi scusi ancora Miss Collins.- Completamente a pezzi, Harry salutò la giovane e scese gli scalini deluso da come erano andate le cose.
Gli occhi di Elèna divennero lucidi quando lo vide allontanarsi, distrutto e deluso. Pensò alle parole da lui dette, pensò al tempo passato insieme e si rese conto che se non l'avesse fermato, l'avrebbe perso per sempre. -Era una mattina di febbraio quando vi vidi per la prima volta.- La voce di Elèna ruppe il silenzio che si era venuto a creare fra i due mentre Harry lentamente si dirigeva verso l'uscita di casa Collins. -Rimasi affascinata dalla vostra bellezza ed eleganza. Da quel momento non feci altro che sognare di potervi conoscere un giorno. Quando accadde, la sera del compleanno di Miss Robinson, mi resi conto che tutto ciò che dicevano sul vostro conto era totalmente sbagliato. Voi non eravate solo bellezza e gentilezza, eravate molto di più, ma nessuno sembrava riuscire a farci caso.- Continuò lei mentre Harry risaliva le scale guardandola sbalordito. -La sera della festa di Miss Robinson, quando vi incontrai su quella terrazza, desiderai con tutta me stessa di poter rimanere con voi per sempre, ma i vostri occhi, a differenza dei miei che non facevano altro se non cercare i suoi, guardavano un'altra persona. Stare in vostra presenza mi agita perché ho sempre il costante timore che possiate accorgervi dei miei sentimenti nei vostri confronti. La scorsa settimana, quando siete venuto a trovarmi senza preavviso, mi avete regalato un'immensa gioia. Mai mi sarei aspettata una vostra visita. E quando avete cominciato a suonare il piano, il mio cuore tremava al solo pensiero di ciò che stava accadendo. Quel momento era uno dei tanti che avevo sognato di vivere con voi dal primo giorno in cui i miei occhi vi avevano notato. Non posso dirvi di essere innamorata di voi, perché non avrebbe alcun senso, ma posso assicurarvi che da quando vi conosco, sento sempre qualcosa bruciare dentro, qualcosa che si infiamma sempre di più quando mi siete vicino. Ho provato ad accantonare i miei sentimenti. Credevo che frequentando Mr. Lewis le cose avrebbero preso una piega diversa, credevo che vi avrei dimenticato, ma non è successo. Oggi, mentre ero insieme al giovane Lewis, non facevo altro che pensare a voi. Ai vostri occhi, al vostro sorriso. Desideravo di potermi voltare e trovarvi al mio fianco. E adesso voi siete qui e mi state confessando tutto ciò che provate e mi sembra tutto così surreale. Non so come spiegare tutti questi sentimenti, ma so che mi fate stare bene, come mai prima d'ora.- Quando Elèna terminò di parlare, si sentì leggere, libera. Aveva finalmente confessato tutto ciò che provava nei confronti di Harry.
Lui era arrivato nuovamente sul portico e li separavano solo pochi centimetri. -A volte vorrei non provare tutto questo, ma poi mi ricordo quanto voi mi facciate sentire viva e allora tutto perde senso. Esistete solo voi, voi e nessun altro.
Fu tutto così rapido che Elèna non se ne rese nemmeno conto. Le labbra del giovane Styles erano dolcemente premute sulle sue, mentre le mani di lui le reggevano il viso. Non c'era più nemmeno un centimetro di distanza a separarli.
In quel momento sentì il fuoco divampare dentro il suo cuore, ma non le faceva male, la faceva sentire viva.
Più Miss Collins parlava, più Harry sentiva qualcosa crescere dentro il suo petto. Non avrebbe mai immaginato di poter provare quella sensazione sentendo parlare una persona che conosceva da così poco tempo, ma con Miss Collins era tutto diverso, tutto perdeva un senso e qualsiasi cosa, anche quella più sbagliata, sembrava dannatamente giusta.
Quando smise di parlare, Harry si accorse di essere ritornato sul portico e che i loro occhi non avevano fatto altro se non fissarsi tutto il tempo. A dividerli erano pochissimi centimetri. Il giovane si rese conto che se non l'avesse baciata in quel momento, non l'avrebbe più fatto. Desiderava baciarla con ogni cellula del suo corpo e lo fece. Le si avvicinò con un rapido movimento, senza darle il tempo di capire cosa stesse scucendo. Prese il delicato viso fra le mani e la baciò con dolcezza e lei fece lo stesso. Entrambi si lasciarono tutti i problemi, le insicurezze e le incertezze alle spalle, perdendosi in quel bacio che entrambi avevano tanto desiderato da tempo. E rimasero lì, su quel portico, illuminati dalle lanterne e dalla luce delle stelle.
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