CAPITOLO 53
《Sono in ritardo!》
Afferro il rossetto bordeau e ne metto uno strato dopodiché cerco di non fare casini spennellandomi il mascara sulle ciglia. Questa sera voglio sentirmi bella anche io.
《Sono pronta》sussurro sorridendo al mio riflesso nello specchio.
Il vestito che indosso era di mia madre ed è forse per questo motivo che mi piace così tanto. Le paillettes grigie lo fanno luccicare mettendo in risalto la scollatura. Sicuramente avrò un po' freddo ai polpacci scoperti ma solo durante il tragitto.
Mi sciolgo i capelli biondi che ho arricciato prima sistemandoli sulle spalle e mi specchio ancora un po' perché è raro che io mi trucchi, almeno da quando sono morti i miei genitori.
Prendo una borsetta bianca nella quale infilo il cellulare, dopodiché indosso il cappotto.
Mi richiudo la porta alle spalle e corro giù per le scale.
Uscendo dal dormitorio ecco che vedo il mio ragazzo nella penombra, girato di spalle. Indossa dei jeans attillati blu ed il suo solito giubotto di pelle nero.
《Ehm ehm》tossisco.
Lui si volta nella mia direzione spalancando la bocca.
《Rebecca...wow》sorride avvicinandosi a me.
《Ho esagerato con il trucco?》sussurro sulla sua spalla.
《No sei davvero favolosa》esclama lui ed io scoppio a ridere.
《Ah!》improvvisamente Jonathan mi afferra le gambe prendendomi in braccio.
《No! Dai smettila》gli tiro dei piccoli colpetti sulle spalle.
《Shh》bisbiglia egli prima di baciarmi sotto il chiarore lunare.
《Ora sei sporco di rossetto》sorrido toccandogli le labbra carnose.
《Meglio almeno tutti sapranno che sei solo mia.》
Percorriamo in moto le strade rumorose di Seattle. È stupenda questa città di notte. Gli addobbi natalizi poi la rendono ancora più sfarzosa. La neve non è ancora caduta qui ma fa comunque molto freddo.
《Allora dov'è il locale?》urlo per farmi sentire.
《Sulla spiaggia.》
Dopo un quarto d'ora parcheggiamo davanti ad un grande pub in periferia con i muri bianchi che si affaccia sul mare. Già da qui si sente la musica alta.
《Carino eh?》mi chiede Jonathan scendendo dalla moto ed io annuisco. Abbiamo deciso di venire a questa festa proprio per dimenticare Sandy e tutti i nostri problemi.
Irrompiamo nel piccolo locale affollato mano nella mano. Vengo travolta dall'afa, dalle luci, dalla massa di persone e dal volume altissimo. La musica mi pulsa nel petto e dall'alto vengono proiettate delle macchie di colore sulla gente. Il bancone nero è pieno di ragazzi. Mi sento osservata mentre mi faccio spazio tra la folla attaccata al mio ragazzo.
Infondo al locale intravedo una terrazza bianca proprio sulla spiaggia.
《Andiamo a posare le giacche!》mi urla Jonathan.
Ci dirigiamo nello sgabuzzino del pub dove un addetto ci aiuta ad appenderle.
《Ti divertirai》sorride il mio fidanzato.
Torniamo in pista e ci infiliamo tra le persone accaldate che ballano in pista.
Jonathan inizia a muoversi a ritmo di musica, come tutti gli altri, facendomi ridere. Poi mi prende le mani e fa muovere anche me.
Le note della canzone mi scorticano il petto e si intrufolano nelle mie orecchie. Ci ritroviamo in un attimo a saltare a ritmo e a sorridere come dei matti. Nel buio solo le luci colorate illuminano i nostri volti. I suoi capelli biondi danzano e gli occhi verdi gli brillano. Io mi sento intontita dal rumore, lontana dalla vita e dai problemi.
《Lasciati andare Rebecca!》 urla Jonathan sfoggiando un allegro sorriso. Seguo sempre di più la musica completando dei cerchi immaginari muovendo il bacino. Mi sento rinascere, sono ricca di energia.
Le labbra del mio ragazzo sono rosse come le sue guance, il suo viso è ancora più bello sotto le luci multicolore.
Lui si struscia su di me, sussurra sul mio collo parole sensuali facendomi ansimare mentre la forte musica mi confonde, mi culla, mi risveglia. L'adrenalina è a mille e mi sciolgo sotto il tocco del bacio passionale che mi da' Jonathan. Mi sento avvampare, mi sento esplodere.
《Sei così sexi questa sera, ce la farò a resisterti piccola?》 mi morde il lobo dell'orecchio ed io mi sento cedere per le forti sensazioni che mi provocano le sue parole. Chiudo gli occhi, il cuore mi pulsa fortissimo.
《Fa' caldo qui》dico poi sulla sua guancia.
La sua mano stringe la mia e mi guida all'esterno, sulla terrazza. Quest'ultima sembra quasi toccare la sabbia. Inspiro l'aria fresca con la musica che mi rimbomba ancora in testa. Osservo il mare nero che sembra essersi compattato con il cielo stellato. La luna poi lascia la sua scia sull'acqua.
《Che meraviglia》sorrido.
《Sai Rebecca, tu mi rendi felice》bisbiglia d'improvviso Jonathan. Innarco le labbra sorridendo.
《Anche tu, sarà per colpa dell'amore》rido.
《Mmh forse...ma sai invece cosa ci vorrebbe adesso?》stringe le labbra.
《Cosa?》
《Un bel drink, aspettami che lo vado a prendere e nel frattempo cerco l'amico di cui ti avevo parlato, il barista di questo pub》mi sorride.
《Vai pure.》
Rivolgo la mia attenzione al panorama davanti a me appoggiandomi alla ringhiera.
《Hey》una voce rauca mi saluta.
Mi giro in direzione del ragazzo moro accanto a me.
《Ciao》rispondo distaccata.
Lui si appoggia come me alla ringhiera.
《Bello eh? La notte, il mare, la musica》sussurra in una maniera eccitante. Attratta guardo i suoi occhi scuri simili a due pietre preziose così intensi che per poco mi manca il respiro.
Annuisco imbarazzata.
《Come ti chiami?》
《Rebecca...e tu?》gli chiedo incerta.
《Kevin》mimano le sue labbra sensuali.
《Che ci fai qui Kevin?》
《Stasera? Beh sono venuto da solo, ma non avrei mai immaginato di incontrare te》sorride appena.
Le sue braccia sono molto muscolose, la forma del suo viso è perfetta.
《Ehm veramente io...》
《Shh》mi si avvicina.
Arrossisco all'istante.
《Ti va di entrare?》
Io annuisco inconsapevole.
Entriamo nel locale immergendoci nuovamente nella folla tra la musica alta.
Ci iniziamo a muovere con più scioltezza di prima. Alzo le braccia e faccio ondeggiare i fianchi.
Kevin mi tocca i capelli e a tratti ridacchia.
《Sei molto bella Rebecca》sorride sul mio orecchio. Sono ubriaca senza aver nemmeno bevuto. Mi sento il corpo in fibrillazione mentre la musica mi squarcia il petto.
Sono libera dai pensieri mentre ballo con questo sconosciuto. I suoi occhi luccicano mentre il calore cresce in me assieme all'eccitazione e alla gioia.
Rido, canto e semplicemente sto bene. Improvvisamente mi spingo contro Kevin intrigata dalla voglia di far ingelosire Jonathan e di metterlo alla prova.
Lui mi cinge la vita ed io gli accarezzo le guance sorridendo. Ancheggio sul suo corpo mentre lui sorride imitandomi. Poi, un po' presa dall'euforia ed un po' spinta dal desiderio di testare l'amore del mio ragazzo, appoggio la bocca sulla sua.
È una sensazione piacevole anche se abbastanza imbarazzante.
Continuo però a non staccarmi dalle sue labbra e a lasciare che lui giochi con il mio corpo.
D'un tratto si stacca violentemente da me travolto da un altro ragazzo. Scuoto la testa accorgendomi subito che Jonathan sta prendendo a pugni Kevin.
《Fermo!》urlo spaventata. Lui però continua ad infliggere sull'altro urlando insulti. I due sono a terra, uno sopra l'altro.
La folla scappa mentre qualcuno ascolta le mie suppliche di fermarli.
Il cuore mi pulsa forte e subito mi sento in colpa per quello che ho fatto. Salto sopra Jonathan inferocito tentando di fermarlo.
《Basta! Che cazzo fai?》grido colpendolo. Kevin ormai è steso a terra, tramortito. Tremo china sulla schiena di Jonathan che si ferma solo quando si accorge che la situazione sta per sfuggirgli di mano.
Mi allontano subito dalla scena mentre alcuni ragazzi li dividono. Piango spaventata e disgustata.
Poi guardo Kevin intontito e ferito, quasi privo di sensi.
《Ma che cazzo hai fatto?!》urlo a Jonathan tremando.
Lui abbassa la testa avvicinandosi a me. I suoi occhi sono ancora arrossati e rabbiosi.
《Scusa non volevo...》 biascica.
《Potevi ammazzarlo cazzo! Basta, basta! Lasciami sola.》
Provo disprezzo e senso di colpa.
《Cazzo Rebecca perché lo hai baciato?! Io non ti basto più?》mi chiede.
《Non lo so forse l'ho fatto per farti ingelosire...ma tu non avresti dovuto reagire così!》
Lui sgrana gli occhi.
《Tu non mi conosci ancora così bene ma divento violento a volte...mai con te però, mai.》
《Non è una giustificazione》esco dal locale. Abbiamo perfino rovinato la festa ed ora la polizia arriverà sul posto.
Molta gente è sul marciapiede impaurita mentre io mi sfrego le braccia infreddolita con le lacrime che non smettono di colarmi.
《Rebecca andiamo via》mi insegue il mio ragazzo sul ciglio della strada.
《No io e te non andiamo da nessuna parte, io prendo un taxi da sola okay?!》
《Stai scherzando?》
《No!》gli urlo in faccia e poi mi allontano da lui, ancora tremante.
BUONSALVE
Come state? Oggi avrei voluto salutarvi con una bellissima gif ma non so come si mettono:(
Spero che il capitolo vi sia piaciuto, notte♥
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