CAPITOLO 7
Questa sera in città si respira un'aria particolarmente allegra mentre nelle vie si accendono tutti i lampioni e i locali iniziano a prendere vita.
Non avevo mai vissuto così a pieno Boston come invece sto facendo in questo periodo, prima non uscivo praticamente mai, soprattutto a quest'ora. Adesso invece sono obbligata a percorrere queste strade ogni giorno e in un certo senso sta tornando ad essere la mia città, che la mattina riveste i panni di un vecchio assonnato, e poi la sera esplode.
《Rebecca!》
Scorgo Marta che mi sta già aspettando sull'uscio di casa sua, cioè a pochi metri più avanti di me. La sua casa è una vera e proprio villetta; è alta tre piani, ha un giardino sul retro e spicca tra le altre per le mura vestite di un rosso abbagliante.
Accellero il passo nella sua direzione e urlo :《Auguri!》e poi ci abbracciamo forte. Ancora prima che apra la porta d'ingresso sento già delle risate sovrastate dalla musica alta.
《Faremo disperare i vicini》 sogghigno.
《Ah oggi è la mia festa, non c'è spazio per nessun vicino rompicoglioni!》
Scuoto la testa, è sempre la stessa.
《Non ci vediamo da un po' comunque, sono così contenta che tu sia venuta.》
《Non potevo di certo mancare al compleanno della mia migliore amica.》
Varchiamo l'entrata e ci ritroviamo davanti ad altre dieci ragazze sparse per tutto il soggiorno. Non appena mi vedono entrare smettono di parlare, come se stessero aspettando che io mi presenti. Alcune sono vestite elegantissime, con tanto di tacchi a spillo.
《Rebecca loro sono le mie amiche, e》Marta allunga il braccio verso di me :《Ragazze, lei è la mia migliore amica.》
Alcune di loro mi sorridono incuriosite e mi si avvicinano. Temo che Marta le abbia già raccontato anche troppo sul mio conto.
Una bionda viene a stringermi la mano e poi dice:《Ciao Rebecca, ho sentito spesso parlare di te.》
《Ah davvero?》accenno un vago sorriso.
《Non esagerare Cat》Marta rivolge un'occhiatina alla ragazza come se dovesse zittirla prima che dica qualcosa di troppo.
《Beh in ogni caso ora la festa può iniziare, non manca più nessuna!》esclama un'altra mora infondo alla sala. L'avevo adocchiata subito perché spicca nel suo vestito fucsia.
《Serata tra ragazze oggi eh?》 commenta una riccia dietro di me mentre irrompe nella stanza muovendosi dentro al suo tubino verde. È molto bella, ha la carnagione scura e gli occhi vivaci.
《Ci voleva》le rispondo sperando di iniziare una conversazione. Se voglio ricominciare da capo, ho bisogno anche di nuove amiche. Lei sentendo la mia voce si gira di scatto e mi guarda sorpresa come se non si fosse ancora accorta della mia presenza.
《Assolutamemte》incurva le labbra:《Piacere Isabelle, non ti ho mai vista da queste parti.》
《Oh si io non sono una tipa molto...socievole. Ehm piacere Rebecca.》
《Mh Rebecca è proprio un bel nome. Cosa bevi, Rebecca?》sorride come se volesse mettermi a mio agio. Io guardo il suo bicchiere quasi vuoto e alzo le spalle.
《Non lo so, quello che bevi tu.》
Isabelle sparisce in cucina e io vengo travolta da una ragazza con i capelli neri e lunghissimi.
《Oh scusa... ho già bevuto un po' diciamo》ridacchia.
《Non ti preoccupare, come ti chiami?》
《Sara, e tu sei la famosa Rebecca giusto?》
Faccio un cenno con la testa e poi la accompagno a sedersi vicino ad altre due ragazze. Marta nel frattempo è impegnata a ballare con le sue amiche, tutte bellissime e soprattutto brille. Mi sembrano delle brave ragazze e sono contenta che almeno lei abbia così tante amiche. Almeno ora so di non averla lasciata sola quando me ne sono andata a Seattle. E questo in realtà un po' mi lascia dispiaciuta, perché ora so che lei potrebbe benissimo andarsene da me in qualunque momento perché ha già tante persone, oltre alla sua disastrata migliore amica.
In pochi minuti magicamente la madre di Marta ha già allestito un buonissimo buffet ed io stranamente mi sto integrando con tutte loro. Poi finalmente spunta Isabelle dalla cucina con due bicchieri pieni in mano. Ondeggia verso di me con decisione, come se non avesse dei trampoli sotto ai piedi. Mi chiedo come faccia a non inciampare.
《Grazie, che cos'è?》
《Vodka e succo, è dolce assaggialo.》
Ne bevo un sorso e non è cosi forte come mi aspettavo anzi, è buono. Sono contenta perché così non puzzerò terribilmente di vodka pura come nelle mie ultime sbronze, se così si possono definire in realtà. Marta si accorge del mio bicchiere e mi chiede :《Sai che c'è parecchio alcol lì dentro vero?》
Isabelle ride, divertita dalla domanda stupida di Marta.
《Si lo so.》
Mando giù un altro sorso, più grande del primo.
《Ma tu non bevi, o sbaglio?》
Semmai la vecchia Rebecca, lei no che non beveva. Ma la mia migliore amica è troppo ingenua e protettiva con me da non rendersi conto di quanto io sia cambiata negli ultimi mesi.
《Io non bevevo, ma c'è sempre una prima volta per tutto no?》sorrido e lei mi guarda stranita.
《Marta da quando ti comporti come una mamma?》 interviene la riccia vicino a me.
《No è solo che... niente.》
Capisco che si preoccupa per me, soprattutto da quando sono uscita dall'ospedale ma non dovrebbe sentirsi responsabile di ciò che mi succede.
Trascorre un'ora ed io ho già finito due dei drink preparati da Isabelle. Inizio a sentirmi più leggera mentre ascolto le discussioni delle ragazze.
Mi rendo conto di essere ancora troppo diversa dalle mie coetanee, loro sono così spensierate e parlano soprattutto di ragazzi, di vestiti e di makeup.
I miei interessi sono altri invece, ammesso che io ce ne abbia, quindi a volte mi sento fuori dal mondo. Ma comunque mi trovo bene qui con loro. Era da una vita che non passavo una serata del genere.
《E tu Rebecca sei fidanzata?》
Questa frase mi blocca per un attimo. Mi giro in direzione della voce che l'ha pronunciata, è stata Sara. È lì a fissarmi tranquilla e sembra quasi che i suoi occhi blu sorridano, ignari del fuoco che si è appena scatenato in me. Subito percepisco lo sguardo di Marta posarsi sul mio viso, ma io rimango lì ferma senza sapere cosa dire. Un effluvio di ricordi si sparge per la stanza. Una semplice domanda ha appena liberato di nuovo la rabbia e la disperazione che tentavo di nascondere più a fondo possibile.
Chiusi gli occhi e provai ad attenuare il bruciore che cresceva nel mio stomaco, senza successo.
《Ho detto qualcosa di sbagliato?》
Ritorno alla realtà. Non posso lasciarmi andare alle emozioni qui davanti a persone che non conosco, né tantomeno voglio sembrare una pazza depressa.
《Ehm no, non sono fidanzata,non più.》
《Okay scusa non...》
《Macché tranquilla, ormai sono già quasi tre mesi che ci siamo lasciati e sto bene, non mi importa più.》Magari fosse così...
《Tu sei molto carina Rebecca e sembri una brava ragazza, sicuramente non ti meritava》dice una mora seduta vicino a me.
《Per favore, basta parlarne》rispondo secca.
Perché ogni volta che provo a stare bene succede sempre così? Perché il passato deve continuamente tormentare il mio presente?
《Ragazze ho un'idea》Marta interrompe il discorso per fortuna, ma il cuore ormai è tornato a farmi male, di nuovo.
《Che ne dite di andare al Royale?》
Le ragazze appoggiano la sua proposta felici.
《Si dobbiamo scatenarci stasera!》dice Isabelle prima di alzare il bicchiere e scolarselo in un sorso solo.
《Che cos'è? Una discoteca?》
Mi vergogno un po' a non saperlo.
《Si tesoro e noi andremo lì e faremo un gran casino!》 urla Cat, la ragazza bionda in fondo alla stanza, seguita dall'entusiasmo delle sue amiche.
Sono tutte contente, al contrario di me, ma sicuramente potrebbe essere un modo per distrarmi e dimenticare l'accaduto di poco fa. Anzi, sarà così.
AUTRICE
Ciao a tutti! Sono tornata ♡ purtroppo ho avuto dei problemi e sono stata assente, vi chiedo scusa ma aggiornerò molto più spesso, spero vi sia piaciuto il capitolo. Come state?
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