Capitolo 2
Mi blocco sul marciapiede, come se quel richiamo mi avesse risvegliata da uno stato di trance, immersa nei miei pensieri malinconici.
Incuriosita mi ritrovo faccia a faccia con una ragazza di colore vestita di un grembiule rosso. Suppongo sia una cameriera del King's Pub alla mia destra, è uno dei pochi bar in cui sono solita recarmi. Amo i loro croissant al cioccolato appena sfornati.
《Si?》domando stranita.
Perché mai questa ragazza dovrebbe conoscermi?
《Ehm, piacere io sono Kirsty e lavoro al King's. Conosco Daniel, tuo fratello e...insomma lui mi ha parlato di te.》
I suoi occhi neri brillano e, con un sorriso impacciato, mi tende la mano. Ancora confusa l'afferro mentre con l'altra mi gratto il capo.
《Oh, piacere》ribatto.
《Posso darti del "tu"?》
《Si certo》sollevo le spalle, con gentilezza.
《Ti sembrerà un po' strano tutto ciò, ma Daniel mi ha detto che cerchi un lavoro e che sei, evidentemente, molto giovane.》
Annuisco.
《Ecco noi, cioè il direttore, sta cercando una cameriera part-time, giovane e di bella presenza. Quindi ho pensato a te, insomma potresti essere interessata?》
Kirsty parla con scioltezza, sembra essere sincera ma io intuisco che sia stato mio fratello a propormi a lei.
《Ehm beh non lo so in realtà.》
Sono nervosa così mi dondolo sui talloni intrecciando le mani dietro la schiena. Non sono capace di lavorare in un bar e non credo nemmeno che possa piacermi.
《Si, capisco che tu possa essere un po' spiazzata ora ma avrai qualche giorno a disposizione per pensarci. Io ho già parlato di te al capo quindi in caso tu voglia iniziare, lui è disposto ad avere un colloquio con te nei prossimi giorni.》
《Ah va bene, grazie per l'offerta ma non credo l'accetterò.》
La ragazza piazzata davanti a me si sistema il grembiule mosso dal vento, pare essere un po' a disagio.
《La scelta sta a te, però mi piacerebbe lavorare al tuo fianco. Daniel mi ha parlato bene di te, inoltre vieni spesso da noi.》
《Si immagino, lui esagera sempre》abbasso il tono di voce, come se fossi in procinto di perdermi ancora in un lontano mondo tutto mio.
《In ogni caso vi farò sapere.》
Lei giocherella con una ciocca riccia che le sfugge dallo chignon disordinato.
D'improvviso la porta di vetro del King's Pub si spalanca e un'ondata di profumo di cioccolata calda ci avvolge, una nota di purezza in mezzo alla puzza di smog.
《Perfetto, allora io vado. Buona giornata Rebecca, pensaci su.》
《Arrivederci Kirsty》faccio un cenno della mano.
In seguito lei rientra nel locale lasciandosi alle spalle i tonfi pesanti dei tacchi, accompagnati dal tintinnio del campanello appeso all'ingresso.
"Ma certo" dico allora tra me e me fissandomi le scarpe. Questo era il modo più gentile di mio fratello per comunicarmi che dovrei levarmi di torno. Avverto una sorta di peso addosso dopo aver elaborato questo pensiero, anche se forse l'unico peso qui sono proprio io. Non voglio più esserlo, non voglio più essere un problema anche per l'ultima persona che mi rimane, lo sono già abbastanza per me stessa. Al diavolo, accetterò il lavoro e cercherò di rendere un po' più sereno Daniel, almeno per una volta in tutta la mia vita voglio provare a rimediare al disastro che sono.
Autrice
ciao! Mi scuso con voi per la lunghissima attesa, nel frattempo le letture sono aumentate moltissimo e questo mi ha spronata a continuare la storia.
Aggiornerò più in fretta, buone festee❤
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