30 - Fireworks
Harry praticamente sta vivendo con Louis e non paga l'affitto, solo perchè anche Louis sta praticamente vivendo con Harry. Entrambi hanno uno spazzolino di scorta nell'appartamento dell'altro, entrambi hanno la chiave dell'altro ed è a quel punto che si accorgono che vanno da una casa all'altra e non dormono più da soli tra lenzuola fredde. Sempre insieme, sempre molto vicini.
L'armadio di Louis improvvisamente inizia ad essere pieno di vestiti, mentre quello di Harry a svuotarsi, soprattutto per per il fatto che Louis preferisce mettere i vestiti di Harry invece dei suoi, perciò se Harry avesse iniziato a mettere sempre le solite tre magliette durante la settimana, ogni settimana, ed una di queste gli stesse stretta, non erano problemi di Louis. Soprattutto perchè era Harry a fare il bucato ora e Zayn continuava a dirgli che sembrassero più sposati di lui e Liam, che avevano preso un cucciolo e che Liam aveva presentato Zayn alla sua famiglia e vice versa.
Ma vedendo le cose in questo modo, era successo anche a Louis e Harry, in più, Harry aveva già fatto parte della famiglia di Louis. Non è ancora così del tutto, ma quasi, soprattutto quando Fiona aveva ricominciato a chiamare Harry 'figlio mio', Peter che gli chiede consigli e Zoe che lo tratta come un fratello maggiore. Louis va più spesso a trovare la sua famiglia, il che potrebbe o meno essere merito dell'influenza di Harry.
Non gli avevano detto subito di essere di nuovo una coppia, avevano aspettato. Non era stato intenzionale, non era mai sembrato il momento giusto e l'argomento non era mai spuntato fuori.
Ma ovviamente, Zoe e Fiona - soprattutto Fiona, visto che Zoe non era sempre presente perchè aveva un marito ormai - erano arrivate al punto di chiedersi perchè diavolo i due ragazzi si guardassero così spesso e da quando Louis avesse cominciato a toccare la mano di Harry in quel modo, oppure ad avvicinarsi in quel modo.
E quindi l'aveva tirato fuori da un momento all'altro, celando quello che intendesse veramente:"Perchè vi comportate come se aveste di nuovo diciotto anni?" ed in quel momento Louis aveva capito che lui e Harry fossero una cosa molto più ufficiale di quello che pensassero, nonostante anni fa fossero già stati qualcosa di grande, un qualcosa che 'non voglio più lasciarti andare'.
Harry guarda Louis, si sorridono e Louis intreccia le loro dita sul tavolo:"Penso si possa dire che io e Harry stiamo insieme".
"Di nuovo", Harry sente il bisogno di aggiungere e quella è la fine della conversazione. Per il momento almeno, perchè più tardi Louis vede Fiona piangere in cucina e quando li vede, abbraccia entrambi, forte, sussurrando:'la mia preziosa famiglia è tornata', poi arriva Carl che li prende in giro, poi guarda Louis in quel modo, e sa di essere dalla parte giusta della vita.
Quindi Harry poteva essere considerato di nuovo parte della famiglia e Louis sente di non poter chiedere niente di più al momento. Perchè al di là di tutte le cose meravigliose che erano successe con lui e con Harry... è successo che stanno insieme. Louis ha Harry. E questo è oltre tutto quello che l'universo abbia riservato a Louis a questo punto.
L'universo gli aveva regalato passeggiate notturne, chiacchierate fino alle quattro del mattino. Caffè a letto, il profumo di Harry nella propria macchina e massaggi mentre lavorava a delle carte per scuola. Istantanee mentre era sdraiato sul divano, mobili fuori posto così da poter ballare e scambiarsi baci pigri nei pomeriggi delle Domeniche e mangiare il gelato come se avessero tredici anni. Alla fine l'universo l'aveva fatto tornare indietro nel tempo e vivere la vita di un bambino, nel corpo di un adulto.
A Louis era sempre piaciuto il pensiero di crescere, avere la propria vita e fare piani per il futuro, ma poi si era spaventato es aveva iniziato ad odiare il pensiero di crescere, aveva delle responsabilità, il sul destino era nelle sue mani e tutto era incerto. Ma era tornato a vedere le cose dal lato positivo perchè ora aveva di nuovo il suo sole nella propria vita.
Louis ancora non sa come la sua vita sia diventata così, era stato lento, lo era stato veramente... l'intero processo di cambiamento, di mettersi in testa che ora avesse Harry come un 'per sempre, ora', e che si scambiano i 'ti amo', baci davanti ai loro amici ed occasionalmente chiamandosi 'il mio ragazzo'.
È... meraviglioso. 'Meraviglioso' non sarebbe nemmeno la parola giusta da utilizzare, ma Louis non ne ha altre, non ne ha di migliori.
Litigano ancora, Louis pensa che aia questa la differenza tra ora e quando erano adolescenti. Ora litigano, ma non è che non vada bene. È normale e per ora, non avevano ancora litigato seriamente fino al punto che, uno dei due, dicesse cose spiacevoli di cui sapeva benissimo che si sarebbe pentito nell'esatto momento in cui gli fosse uscito fuori di bocca, perchè gli avrebbe fatto male da morire e che l'avrebbe fatto piangere magari, ma Louis sa che potrebbe succedere un giorno. Ma avrebbero imparato da quel momento e l'avrebbero superato insieme. Avrebbero raggiunto i loro limiti ed avrebbero imparato a non superarli più perchè avrebbe potuto essere fatale.
Ma si, litigano, per cose stupide ed imprecano e Louis non ha ancora distrutto nulla, ma ha buttato qualche cuscino per terra ed anche a Harry. Harry gli aveva urlato contro e per quello, Zayn gli aveva lanciato un'occhiataccia ed in quel momento Louis avrebbe voluto dire al suo migliore amico:'fai qualcosa, tiragli un pugno', ma non c'era motivo, perchè Harry aveva ragione quella volta. Harry stava pensando alla salute di Louis, dicendogli che doveva mangiare bene e non saltare i pasti e Louis gli aveva urlato contro dicendogli che lo faceva solo quando era stressato per il lavoro, che Harry non sapeva cosa fosse. Harry allora se n'era andato. Alle undici di sera, Louis si era presentato a casa sua dopo aver comprato un pesciolino rosso e dicendogli che un giorno avrebbero potuto comprare un gatto, ma per ora il piccolo pesce sarebbe stato figlio loro. E non erano state grandi scuse e non aveva niente a che fare con l'argomento della lite, ma Harry aveva sorriso ed era tutto ok.
La Vigilia di Natale era arrivata in fretta, il che significa che Louis sta per compiere 26 anni ed è emozionato. È emozionato per tutto, davvero. Va a Liverpool per incontrare la sua famiglia e con quella di George nella nuova casa sua e di Zoe per poi rendersi conto che non ci sarebbero entrati tutti e quindi circa all'una di notte, Louis aveva preso per mano Harry ed erano andati fino alla loro casa sulla spiaggia dove forse Harry gli aveva consegnato un regalo di compleanno in ritardo e si era lasciato scopare contro il bancone della cucina e poi era stato il turno di Harry di scoparsi Louis sul pavimento e solo dopo essere tutti sudati, stanchi e completamente distrutti da tutto il sesso, avevano fatto una passeggiata sulla spiaggia. Fa freddo, molto freddo, ma Louis è al caldo e non è nemmeno poi così vicino a Harry.
La mattina si svegliano con la madre di Louis che li sta chiamando per dirgli che il cenone di Natale si sarebbe tenuto lì perchè c'è più spazio e Daisy si era persa di nuovo, ma stavolta era davvero uscita dalla porta sul retro ed era tornata solo all'odore del cibo, coperta di sabbia e con le zampine fredde.
Louis aveva ricominciato ad amare il Natale e quando Carl aveva preso la macchinetta fotografica dalle mani di Harry, Daisy gli era saltata in braccio e Harry la teneva ferma, accarezzandole la testa. E quando Louis aveva visto il suo ragazzo sorridere, gli venne in mente un flashback di quando aveva compiuto sedici anni ed aveva passato il Natale con Harry per la prima volta. Erano passati dieci anni. Dieci fottuti anni. E cercando di non pensare che Daisy fosse davvero vecchia ormai, Carl aveva scattato una foto ai tre come quell'anno e forse Louis pensa di incorniciarla e metterla sul comodino come aveva fatto con la prima. E poi aveva baciato Harry proprio lì perchè poteva e poi la realizzazione di essere così innamorato da poter esplodere, lo aveva colpito.
~*~
È la Vigilia di Capodanno, Louis è nell'appartamento di Harry, aspettando che esca dalla doccia. Ha dato da mangiare al loro pesce - che si chiama Alberto e Louis non vuole sapere perchè Harry avesse deciso di chiamarlo così - e dato l'acqua alle piante che Harry aveva sparse per tutto l'appartamento. Era tornato dalla sua corsa mattutina, Louis non era andato con lui perchè fa troppo freddo e non gli andava di avere in bocca il sapore del sangue e la gola che gli fa male. Ci sta mettendo una vita e Louis sta cominciando ad annoiarsi perchè non gli aveva nemmeno dato un bacio sulle labbra quando era tornato. Quindi è tutto molto triste e non hanno nemmeno parlato di cosa avrebbero fatto la sera. A quest'ora l'anno scorso, Louis stava aiutando Zayn a preparare la propria festa a sorpresa di compleanno, che ovviamente non era stata una sorpresa. Ma quest'anno non si sentiva di organizzare una festa come quella dell'anno prima. Si era seduto ed aveva una marea di persone nell'appartamento che si stavano ubriacando e che aveva l cantato canzoni di Natale, nonostante non fosse più il tempo e non gli andava.
Bussa alla porta del bagno e Harry risponde dall'altra parte con un sonoro 'si amore?', Louis alza gli occhi al cielo, ma sorride comunque, si avvicina alla porta e dice ad alta voce:"Hai finito?!"
"Mi sto facendo la doccia".
"Da quindici minuti".
"Mi sto lavando i capelli", sente Harry ridere e Louis immagina un Harry nudo con l'acqua che scorre su quel bellissimo torso, mentre ghigna, con le due fossette che gli spuntano sulle guance.
"Potrei lavarteli io. Ed altre cose", suggerisce perchè ormai è un'abitudine che Louis si svegli eccitato ogni mattina e quando Harry si sveglia, non hanno tempo ed è troppo presto perchè Louis sia davvero sveglio. Quindi si alza, lasciando a letto Louis per andare a fare la sua corsa. E Louis deve pensarci da solo o non pensarci affatto, perchè masturbarsi non è nemmeno un'opzione quando ha Harry Styles a poterlo soddisfare e da soddisfare. Però quando torna, è troppo sudato, troppo eccitante e sexy per guardarlo, quindi si toglie la maglietta e va a fare la doccia. È sempre così, quindi Harry se ne approfitta e rimane in silenzio. E silenzio. E non risponde. Louis alza gli occhi al cielo e grugnisce per la frustrazione:"Sei caduto, hai battuto la testa e sei morto lì?"
"Sono piuttosto vivo", risponde Harry qualche secondo dopo e oh.
"Bene. Che facciamo stasera?", scivola lungo la porta con le gambe allungate. C'è silenzio da troppo tempo e non è mai bello stare lontano da Harry per così tanto tempo, perciò meglio una conversazione del genere che nulla. Harry chiude l'acqua e Louis si aspetta che stia lavando il proprio corpo o i capelli. Avrebbe dovuto essere lui a fare tutto, ma no, Harry preferisce farsi la doccia da solo quando torno dalla sua corsa.
"Non so se Ed vuole che vada con lui da qualche parte", la risposta viene fuori un po' ovattata, ma Louis capisce.
"Da qualche parte?"
"Tipo una festa", urla:"può darsi che mi porti Niall, puoi venire anche tu".
"Mi stai prendendo per il culo, giusto?", chiede Louis e se Harry potesse vedere la sua faccia, avrebbe paura per sé stesso. Poi però Harry ride, Louis lo sente chiaramente ridere per poi cercare di soffocarla per non farsi sentire. Poi Louis sente di nuovo l'acqua e sbuffa, lo sta fottutamente prendendo per il culo.
Louis si alza velocemente in piedi, si spoglia a tempo di record, apre violentemente la porta del bagno e poi la tenda della doccia:"Che ca-", urla Harry scioccato, ma non ha tempo di reagire veramente perchè Louis entra, completamente nudo ed ancora mezzo duro da quando si era svegliato e aveva visto Harry.
Sbatte Harry al muro ed è solo fortuna se non scivola e non cade sul piatto della doccia:"Mi stai dando ai nervi", mezzo serio, mezzo in modo adorabile e Harry lo sta guardando con occhi spalancati, e gli si spalancano ancora di più quando si inginocchia davanti a lui e prende in bocca tutto il suo membro così com'è.
E Louis sa come succhiare Harry, sa tutto. Sa quanto gli piaccia sentire il fondo della sua gola, sa quanto gli piaccia quando Louis gli legga tutta la lunghezza, quando con la lingua, gioca con la punta, quando gli massaggia i testicoli per provocarlo, quando affonda le dita nei suoi fianchi o quando gli allarga le natiche per giocare con il suo buco con i propri polpastrelli. E Louis fa tutto ed anche di più
Continua a guardare su, quasi innocentemente con le labbra attorno al cazzo di Harry, mentre gli occhi gli si riempiono di lacrime, le guance arrossate e non è per la doccia. Riesce a farlo. Riesce ad essere meraviglioso e Harry ogni volta gli dice quanto sia bello tra le proprie gambe, ma oggi Louis gli dice di stare zitto.
Quando Louis infila due dita dentro Harry da dietro, muovendole veloci e affondando e massaggiando le pareti all'interno, Harry si lascia scappare il gemito di sorpresa e piacere più forte che Louis abbia mai sentito. È un peccato che per il rumore della doccia, nessun altro possa sentirlo. Louis si sente benedetto e fortunato.
Harry afferra i capelli di Louis e lo aiuta ad andare su e giù sul proprio cazzo, ma Louis tira via le dita e spinge via la mano di Harry. Harry piagnucola ma Louis fa quella cosa lungo tutta la sua lunghezza che fa impazzire Harry e poi prende in bocca anche i suoi testicoli succhiandoli, infila di nuovo le due dita dentro Harry e sente le sue gambe tremare. Sta per scivolare lungo il muro e Louis non chiede altro.
"Louis- Cristo Santo Louis, sto per venire", la voce di Harry si spezza alla fine, Louis sposta la bocca, nonostante le sue dita siano ancora a fondo dentro Harry. Con la mano libera, si masturba due volte la propria lunghezza, venendo, mordendosi il labbro e gettando la testa all'indietro e non lasciandosi scappare nessun verso. Harry si incazza per questo, perchè Louis sa quanto gli piaccia sentirlo. Ma Louis sa anche che sarebbe venuto anche solo toccandolo in questo modo.
Guarda su, ghigna, tira via le dita da Harry e si alza, le gambe stanche e molli, ma cerca di raccogliere tutta la propria forza per farlo.
"Che- io non avevo finito", Harry guarda Louis confuso, le labbra più massacrate di quelle di Louis per quanto forte se le stesse mordendo, il colore uguale a quello delle guance.
"Oh, ma io si", ghigna Louis, la voce roca, passandosi le dita sulle labbra e Harry potrebbe mettersi a piangere proprio lì, soprattutto quando Louis esce dalla doccia, avvolgendoli l'asciugamano attorno ai fianchi. Proprio quando ormai il ragazzo dagli occhi verdi pensa che se ne stia andando, si gira, lo guarda in quello stato, ancora appoggiato al muro, i capelli bagnati, il vapore che lo circonda ed il membro duro contro il petto, si sporge in avanti, girando l'indice e muovendolo, per poi aggiungere:"Vieni qui", le labbra di Harry si separano e con cautela, fa un piccolo passo avanti cercando di afferrare Louis.
Louis gli prende la mano e la porta dietro al suo collo, fa unire le loro labbra, facendo sgusciare con furia, la lingua nella bocca di Harry. Si allontana, tirando il labbro inferiore di Harry, portandolo con sé:"E non finire da solo, perchè sai perfettamente che non verresti mai tanto quanto con la mia bocca attorno a te, amore".
E così, Louis aveva insegnato una lezione al proprio ragazzo.
~*~
Harry ci aveva provato. Ci aveva fottutamente provato a cercare di mantenere la sorpresa per Louis. Ma non ce l'aveva fatta. Apparentemente ormai, fa schifo a tenere le cose nascoste a Louis, soprattutto ora, dopo lo stato in cui l'aveva lasciato nella doccia, la mattina.
Quindi, quando Harry riceve una chiamata ed è Zayn, Louis lo vede e gli chiede:"Perchè diamine ti sta chiamando Zayn, lo fa solo quando non rispondo al telefono, non ci parla mai con te".
"Oh, è per la tua sorpresa di stasera", risponde Harry casualmente e Louis lo guarda come per dirgli 'sei davvero un'idiota', e Harry ci mette buoni dieci secondi prima di rendersi conto di ciò che avesse appena detto, per poi lasciarsi prendere dal panico:"Ti prego dimenticati quello che ti ho detto, non hai sentito niente", gesticola perfino come se avesse avesse una bacchetta magica in mano e fosse la Fata Turchina di Cenerentola, facendo preoccupare Louis, perchè il ragazzo più alto sembra serio a riguardo.
Louis lo ama troppo per lasciarlo vivere con quel peso enorme sulle spalle, quindi si gira e va verso il materasso dove c'è Harry con il computer e gli dice:"Che hai detto? Non so cosa hai detto!"
Dopo di che, Harry tira fuori il meglio delle sue capacità recitative, portandolo fuori per quindici minuti - camminano a caso finché Harry non gli dice di essersi scordato perchè fossero usciti - e poi quando rientrano, cerca di sembrare il più sorpreso possibile vedendo l'appartamento di Harry pieno dei loro amici, con una torta enorme e un sacco di roba da bere.
Zayn gli va incontro, mettendogli una coroncina da principessa tra i capelli e Harry potrebbe piangere. Si Harry, non riesce a togliere gli occhi di dosso a Louis per tutto il tempo, nemmeno per un attimo. Louis è felice e grato che stavolta stia passando il Capodanno con solo i suoi amici. Ha Delilah - che ha promesso di restare fino alle undici e mezza, perchè poi deve andare da qualche altra parte - Stella, Niall, Zayn, Liam ed Ed - che non va da nessuna parte perchè non doveva andare più a nessuna festa, l'idiota l'aveva cancellata per Louis. Louis pensa che sia molto meglio questo rispetto ad una festa piena di gente sconosciuta, o che non gli stanno poi tanto simpatiche o con le quali non parla poi molto. È in un piccolo appartamento con persone che adora - ma si, mettiamoci anche Niall stavolta - e si sta godendo tutto con solo una birra nello stomaco, balla con persone che conosce e con le quali si sente a proprio agio e si sente a casa. Si sente a meraviglia e Harry continua a non riuscire a staccargli gli occhi di dosso.
Ma non lo tocca, lascia perfino de Delilah gli si spalmi addosso, la lascia ballare con lui. Ride, anche Louis ride e le da delle pacche sulla schiena ed è tutto davvero divertente; Zayn è senza maglietta e Liam sta bevendo dal suo corpo e Harry ha ancora gli occhi addosso a Louis. Louis beve uno shottino dalla clavicola di Zayn e Harry ha gli occhi puntati su di lui per tutto il fottuto tempo. Non lo ferma, non lo ferma nemmeno quando sta rovesciando l'acqua addosso a Niall solo perchè 'sono il festeggiato, Niall, posso fare quello che voglio* e nemmeno quando si mette a ballare da solo, facendo uno spettacolo davanti a tutti, strusciandosi le mani sul proprio corpo, il suo sedere ha un aspetto meraviglioso in quei jeans, Stella gli sta sbavando addosso, Niall è geloso e Louis è fottutamente felice ed appagato perchè finalmente sta facendo all'irlandese, quello che lui gli ha fatto per tutto quel tempo.
Cantano 'buon compleanno' tutti fuori tempo perchè Stella e Delilah avevano iniziato, poi Zayn ed Ed iniziano, ma Stella e Delilah si fermano, Niall inizia da metà, Liam gli sta urlando contro perchè avevano sbagliato tutto ed è un disastro, Harry è piegato in due dalle risate e Louis finalmente riesce ad avere un contatto, ma non perchè abbia spento le candeline ed espresso un desiderio - aveva desiderato qualcos'altro, aveva desiderato che il suo prossimo compleanno fosse esattamente così e con le stesse persone nella propria vita.
Harry gli si avvicina e lo stanno guardando tutti:"Ciao", Harry sorride, portando una mano dietro al collo di Louis, strusciando lì il pollice e sorride, Louis sta per ricambiare il sorriso, ma Harry gli affonda la testa nella torta. Crede di morire con la torta nelle narici, tutti stanno applaudendo, poi quando apre gli occhi, per un momento è tutto bianco per la crema, ma poi vede la faccia di Harry che subito dopo è sulla propria faccia. Lecca la torta da Louis e non è nemmeno osceno, è... dolce. Dolce e disgustoso, ma a Louis va bene. A Louis va bene tutto. Soprattutto con la risata di Harry, gli fa venire voglia di abbracciarlo.
E quindi lo fa, lo fa e struscia la faccia sulla sua adorabile e costosa maglietta con i cuori, facendolo squittire:"Ti amo", gli bacia il collo e sente Harry rilassarsi tra le sue braccia. Si allontana e si guarda intorno dicendo:"Adoro tutti voi!"
"Disgustoso", dice Ed, nello stesso momento in cui Niall esclama:"Lo sapevo!", e gli altri semplicemente:"Ti vogliamo bene!" e guardandolo pieni di tenerezza, ma Louis guarda Harry che sta sorridendo e si, è sicuro che stia per piangere, così si prende la coroncina dalla testa, mettendola su quella di Harry.
"So che la volevi, è per questo che non riuscivi a togliermi gli occhi di dosso", lo provoca.
"Forse. O magari volevo semplicemente te", Harry gli lascia un bacio sulla tempia:"sono grato che tu sia vivo e nella mia vita".
"Sei strano", Louis si allontana e lo guarda cercando di fare la faccia più stranita possibile, quando in realtà sta dicendo:'ti amo così tanto, tu mi fai vivere ed anche io sono grato che anche tu sia vivo'.
La serata procede, Delilah se ne va e decidono tutti di andarsene perchè Niall voleva vedere vedere i fuochi d'artificio in centro. È rischioso e tardi per uscire, è probabile che vengano inghiottiti dalla folla della metropolitana.
"Fanculo, andiamo!", dice Louis, prende la giacca, Harry va a cambiarsi la maglietta sporca di torta per poi seguirlo e quella è la sua risposta.
Non c'è praticamente spazio in metro, ma Harry si tiene Louis vicino, con un braccio avvolto al suo corpo, come protezione, esattamente come Liam fa con Zayn, si gira verso il suo migliore amico e sorride e sa che gli sta dicendo che sono fortunati.
"Bacerò la prima persona che mi ritrovo vicino stanotte", dice Harry mentre escono dalla stazione.
"E se è un uomo?", chiede Harry con Louis sotto braccio.
"Che uomo sia", Ed scrolla le spalle e tutti ridono perchè Ed sarà anche Ed, l'uomo più tranquillo sulla faccia della terra, ma è anche il più etero, anche Niall potrebbe essere più gay di lui. Un modo come un altro di iniziare l'anno nuovo.
Salgono su e l'aria fredda gli colpisce il viso. Camminano per strada finché non vedono il London Eye:"Evvai, moriremo?", commenta Stella quando vede tutta quella folla:"siamo ancora in tempo per cambiare idea, gente!"
"Sono concentrato sull'idea di baciarti sotto i fuochi d'artificio, stasera, perciò forza, andiamo!", dice Niall, lei lo guarda sorpresa e quando le prende la mano per poi iniziare a correre in mezzo alla folla, Louis ride e nella sua testa dice 'alleluia'.
"Hanno messo 'Alleluia'", dice Harry e di fatto, sono anime gemelle, Louis ne è sicuro.
"Appunto", concorda l'uomo dagli occhi blu.
Zayn guarda l'orologio e si sistema nella sua giacca, accanto a Liam:"Non so voi, ma noi rimaniamo qui. Mancano due minuti, tanto non è che possiamo avvicinarci più di così".
"Rimango qui anche io", dice Ed guardandosi intorno e vedendo che un sacco di gente si stesse già sistemando.
"Ci vediamo qui tra venti minuti", dice Harry guardando i tre. Stringe forte la mano di Louis e fa come Niall con Stella, inizia a camminare veloce in mezzo alla folla e Louis pensa che li stiano lasciando passare di proposito, che Harry li abbia pagati per spostarsi e farli avvicinare al fiume.
Continua a guardare la schiena di Harry ed il modo in cui i suoi ricci siano sciolti e liberi di muoversi e sembrerebbe anche più piccolo se solo non fosse per il cappotto lungo. Louis è sorpreso per come sembrano le loro dita intrecciate e come Harry lo stia tenendo stretto per paura di perderlo.
È praticamente inutile, non si avvicineranno più di tanto al Big Ben camminando in mezzo alla gente in questo modo, nonostante la distanza non sia molta, ma Louis non si preoccupa della vista, basta che stia il più vicino possibile a Harry. Harry invece sembra abbastanza determinato e corre più veloce che può con Louis dietro di sé, senza spingere la gente perchè è proprio la gente a scansarsi di propria volontà. È davvero divertente.
Arrivano al centro del piccolo ponte proprio quando inizia il conto alla rovescia. Tutti iniziano ad urlare 'dieci, nove, otto...', Louis guarda su verso il grande orologio e vede la lancetta dei minuti incredibilmente vicina a mezzanotte. 'Sette, sei, cinque...', anche Louis inizia a contare mentalmente e vede Harry paralizzarsi, fermandosi in mezzo alla strada, dove per fortuna non stanno passando macchine, dal momento che la strada è chiusa, c'è così tanta gente, ma il modo in cui Harry si gira per guardare Louis, è come se non ci fosse nessuno attorno a loro. 'Quattro, tre, due', Harry non lascia la mano di Louis, anzi, ne approfitta per stringerselo addosso.
Louis non è colto di sorpresa, sorride e c'è quell'ultimo secondo che sembra durare un'eternità, in cui Harry guarda Louis e gli dice ogni poema che abbia mai scritto per lui e anche di più, solo con quegli occhi che splendono. Guarda Louis proprio come lo avrebbe guardato anni fa.
'Uno', Harry preme le proprie labbra su quelle di Louis, mentre di sottofondo sentono i fuochi d'artificio e le urla della gente che augura 'Buon anno'. In realtà è solo una scusa per baciarsi. Una scusa per baciarsi al centro di Londra e dire che è la cosa più romantica di sempre perchè ogni coppia lo fa. È una scusa per dire che il primo pensiero di Louis sono le labbra di Harry premute sulle sue ed il primo pensiero di Harry è di avere Louis nella propria vita. Solo una scusa, perchè sarebbe successo comunque.
Ma c'è qualcos'altro. Qualcos'altro nel modo in cui Harry bacia Louis, così profondamente e non si allontana quando metà della gente intorno sta guardando i fuochi su nel cielo scuro, mentre l'orologio batte dodici rintocchi, perchè è come se Louis fosse Peter Pan e stesse volando con Harry nella mano, per portarlo all'Isola che non c'è.
"Baciarti a mezzanotte, fatto", sussurra Harry, le labbra che si sfiorano, gli occhi ancora chiusi e la fronte appoggiata su quella dell'altro, le mani che gli cingono le guance. L'uomo più basso, riesce a sentirlo e si ritrova a sorridere e a volerlo baciare e baciare e baciare fino a scoppiare:"Era ora", scherza e sentire il suo alito caldo sulle labbra è una tentazione.
"Avrebbe dovuto essere prima", Louis mette le mani su quelle di Harry, sulle proprie guance ed aprendo gli occhi. Harry è bellissimo e Louis è assolutamente sicuro di amarlo. Louis è sicuro che Harry lo ami ed è sicuro di volerlo ancora nella propria vita.
Harry annuisce come se stesse concordando con le parole di Louis e si avvicina di nuovo per sfiorargli le labbra, senza lasciare modo a Louis di chiudere gli occhi, che già si era allontanato:"Buon anno!"
"Non posso perderti", sussurra Louis, la voce traspare tutta l'emozione che sta provando.
Harry apre gli occhi e sorride:"Non succederà. Te lo prometto", ed alla fine Louis non aveva veramente guardato i fuochi, aveva guardato Harry, invece, il cui viso era illuminato da quelli ed Ed aveva finito per non baciare né un uomo, né tanto meno una donna.
~*~
Il telefono di Louis squilla durante la sua lezione e davvero, odia quando succede. È imbarazzante ed irritante e spesso e volentieri lo interrompe quando è nel mezzo di qualcosa di importante. Per fortuna stavolta è seduto alla scrivania mentre i suoi studenti fanno pratica per un esercizio.
Deve essere Harry, Louis è sicuro all'ottanta percento che sia lui - in realtà anche ottantasette percento - il che lo fa incazzare. Harry sa perfettamente che abbia lezione a quest'ora della mattina, quindi perchè diavolo lo chiama?!
Ok, avevano litigato. Harry era andato a prenderlo per pranzare insieme nel suo appartamento, perchè apparentemente ora Harry cucinava. Era stato uno dei suoi buoni propositi per l'anno nuovo ed ora è Marzo e se la sta cavando bene e dal momento che ha tempo, avendo un giorno libero, Louis preferisce andare a casa piuttosto che mangiare un panino a lavoro.
Stavano semplicemente parlando, quando all'improvviso Harry aveva chiesto:"Odi ancora l'appartamento dove vivi?", perchè ovviamente si ricordava ancora quello che gli aveva detto Louis una volta.
"È sopportabile ormai", non sapeva ancora di casa, ma in questi anni aveva imparato che forse 'casa', non è per forza il posto dove vivi o nel quale sei in un preciso momento, ma più che altro le persone con le quali sei.
"Ma ti sta bene vivere con Zayn?", Louis aveva aggrottato le sopracciglia e si era accorto che Harry non lo stesse nemmeno guardando, era concentrato sul suo piatto mezzo pieno.
"Ho sempre vissuto con Zayn", anche se ora è più come se vivesse con Harry, poi con Zayn, poi di nuovo Harry e poi Zayn ed a volte si univa anche Liam, quindi non sapeva ben definirlo.
"Lo so, ma una volta mi hai detto che non ti piaceva".
"Non ti ho mai detto che non mi piacesse vivere con Zayn", Louis aveva dovuto subito precisare e Harry sembra piuttosto allerta per il modo in cui Louis aveva parlato e si era reso conto delle parole che aveva usato per arrivare dove voleva.
"Lo so che ti piace vivere con Zayn, Louis", Harry aveva grugnito e quando aveva stretto le labbra, aveva preso un respiro profondo:"parlo di vivere lì, del fatto che non era questo che cercavi nella vita, Zayn è solo un bonus".
"Zayn è il mio migliore amico. Non è solo un bonus", aveva protestato Louis, relativamente offeso.
"Louis, questa conversazione mi sta mettendo in serie difficoltà, potresti per favore cooperare?"
"Cooperare? Stai forse cercando di dire che Zayn non è importante?", Harry aveva aggrottato le sopracciglia ed era stato come se il respiro gli si fosse bloccato in gola.
"Ma che- Louis! Mi hai forse sentito dire una cosa del genere?!"
"No, ma di sicuro vedo questa conversazione finire dalla parte sbagliata, perchè stai toccando argomenti dei quali non mi sento a mio agio a parlare".
"Sto cercando di parlare dei tuoi piani per il futuro".
"Che non erano di certo questi e di certo non comprendevano vivere con Zayn in un appartamento di merda e lavorare come insegnante, ho capito Harry. So bene che i miei piani non sono andati come dovevano, perchè cazzo stai cercando di farmene parlare?", Louis aveva alzato la voce senza nemmeno rendersene conto.
"Nemmeno i miei se è per questo, ma ci sto lavorando".
"Ed io no?!", aveva urlato Louis e con quello Harry aveva sbattuto i piedi per terra sotto al tavolo e Louis era saltato sulla sedia. Aveva guardato Harry con gli occhi spalancati, lasciato andare la forchetta sul piatto e facendo un forte rumore.
"Mi stai facendo innervosire, posso ricominciare d'accapo perchè apparentemente al primo tentativo non è andato bene?", aveva guardato il suo fidanzato con sguardo apologetico, rimpiangendo decisamente quello che era successo negli ultimi due minuti, ma Louis aveva scosso la testa e si era alzato.
"Non voglio più ascoltarti", si era diretto verso la sua giacca e se l'era infilata, Harry era corso verso di lui e gli aveva afferrato il braccio per non farlo andare via:"È meglio che non mi tocchi", aveva alzato lo sguardo verso Harry e faceva paura, faceva paura e Harry ancora non sapeva come affrontare Louis quando era in queste condizioni. Zayn lo sapeva, ma una volta aveva detto a Harry che avrebbe dovuto trovare il suo modo, perchè il ruolo di Harry nella vita di Louis era diverso da quello di Zayn.
"Per favore, non andartene", Louis aveva esitato un attimo, ma poi si era liberato brutalmente dal tocco di Harry per uscire dalla porta e quello era il modo in cui se n'era andato, incazzato ed incapace di affrontare una classe piena di studenti. Quindi lo aveva messi a fare pratica su un esercizio davvero molto difficile e che lo avrebbero poi rifatto insieme, nella lezione successiva.
"Scusate ragazzi", dice, cercando di nascondere il più possibile l'irritazione, però quando guarda il telefono, non è il nome di Harry che compare, ma quello di Niall. Alza gli occhi al cielo e rifiuta la chiamata, mettendo il telefono silenzioso. Perchè diavolo Niall lo stava chiamando nel bel mezzo del pomeriggio?
Il suo primo pensiero era stato che Harry lo avesse raggiunto per parlargli dell'episodio del pranzo, il che era davvero un colpo basso. Ma cerca di togliersi il pensiero dalla testa, tornando a leggere il libro sul teatro e sugli spettacoli dal vivo. Almeno è interessante.
Tre secondi dopo vede il telefono illuminarsi di nuovo sul tavolo. Sbuffa rumorosamente, qualcuno dei suoi studenti lo guarda stranito, ma tornano alle loro prove non appena Louis preme di nuovo il tasto per declinare la chiamata.
Louis vorrebbe strapparsi i capelli dalla testa quando il nome di Niall compare di nuovo sullo schermo, un secondo dopo aver spostato lo sguardo:"Che cazzo", mormora tra sé e sé:"Scusate mi dispiace, ma devo davvero rispondere a questa chiamata. Continuate con quello che state facendo, non ci metterò molto", dice loro alzandosi e prendendo il telefono dalla scrivania.
Tutti annuiscono e Louis esce velocemente, rimanendo in piedi accanto alla porta, prima di rispondere al telefono:"Che cazzo Niall, sono nel bel mezzo di una-"
"Harry è all'ospedale!", Louis si blocca immediatamente sentendo la voce tremante di Niall.
"Cosa?", si paralizza e di punto in bianco la sua voce sembra senza anima.
"Ha avuto un incidente stradale, mi hanno appena chiamato dall'ospedale. Io non- Louis ti prego, vieni subito, potrebbe essere una cosa seria e-", Louis non riesce ad ascoltare la voce piena di lacrime di Niall e chiude subito la chiamata, senza chiedere altre spiegazioni. Si tocca all'altezza delle tasche dei jeans, sente le chiavi della macchina e non perde tempo a correre verso l'ingresso della scuola e poi fuori.
Cazzo, cazzo, cazzo, respira, respira, fottutamente respira, ripete a sé stesso quando arriva alla macchina, ma si rende conto di quanto già stia tremando quando prende le chiavi per aprirla ed accenderla. Guarda lo schermo del telefono e vede un messaggio da Niall con il nome dell'ospedale dove era stato portato Harry e poi fa subito il numero di Zayn, mettendo in viva voce mentre esce dal parcheggio.
Non ha lezioni ora, perchè altrimenti sarebbe andato nel panico e probabilmente sarebbe rimasto seduto in macchina a piangere, aspettando che le cose si risolvessero da sole.
"Louis?", risponde Zayn, ovviamente spiazzato dalla chiamata.
"Zayn?", la voce viene fuori debole e non sembra nemmeno lui:"Zayn ho bisogno che tu- ho bisogno che tu vada nella mia classe e- digli di andare... Lasciali andare, io sto andando all'-", è doloroso e fisicamente difficile parlare, tutto nella sua testa è un casino e sta diventando anche impossibile vedere attraverso gli occhi pieno di lacrime. È per strada, fregandosene dei limiti di velocità e tenendo il telefono in una mano, nonostante gli abbiano appena detto che Harry ha avuto un incidente stradale - in un incidente stradale.
"Piccolo, respira. Ascoltami, respira e cerca di parlarmi con calma. Non riesco a capire così", Zayn cerca di sembrare calmo, ma in realtà è molto lontano dall'esserlo in questo momento.
Louis prende un respiro profondo e si ferma ad un semaforo rosso, si porta le mani tra i capelli e tira su con il naso:"Ho lasciato i miei studenti in classe da soli. Ho bisogno che tu vada da loro e gli dica che sono giustificati dall'andarsene e che prenda le mie cose, per favore. Io sto andando all'ospedale", è ovvio che stia facendo uno sforzo enorme per parlare senza che la sua voce esca tremante come quella di Niall quando lo aveva chiamato.
"Ospedale? Perchè stai andando in ospedale? Piccolo stai bene?", il semaforo diventa verde e Louis inizia a suonare quando la macchina davanti ci mette due secondi in più per partire.
"Harry. Harry è in ospedale- per favore, poi vieni anche tu. Avrò bisogno di te, non lo so-"
"Ok. Ok, ok, Louis. Per favore, guida con prudenza", Louis sente le lacrime bagnargli le guance. Ha avuto un incidente stradale. Potrebbe essere una cosa seria:"non ci metterò molto, sono ancora a scuola. Per favore, respira. Ok, ora attacco. Ti amo", Louis annuisce anche se Zayn non può vederlo e butta il telefono sul sedile del passeggero.
Cerca di controllare il proprio respiro, ma è praticamente impossibile perchè se pensa anche solo ad una cosa minuscola, non ce la fa e non è facile tenere la mente completamente sgombra mentre guida e con tutto quello che sta succedendo.
Non si rende conto di quanto ci mette a raggiungere l'ospedale e chiaramente, non si sente per niente meglio, tutto il contrario in realtà, lo fa sentire peggio. Corre dentro l'edificio e trova l'accettazione. Lacrime d'ansia continuano a rigargli il viso, ma nemmeno se ne accorge più.
"Mi scusi!", chiama la signorina dietro al bancone:"Ha-Harry Edward Styles. L'hanno portato qui oggi, forse una, due ore fa. Un'incidente d'auto credo", tiene le mani sul bancone e non le aveva mai, mai viste tremare così tanto.
L'impiegata guarda un attimo il computer e Louis continua a guardarsi intorno, probabilmente sperando di vedere Niall o qualcuno:"Deve andare nel reparto Incidenti ed Emergenze, signore. Una volta lì deve aspettare e quanto prima un medico verrà da lei e le dirà lo stato del paziente".
"È in sala emergenza?", chiede terrorizzato e la signorina annuisce mortificata.
"Potrebbe volerci un po', quindi dovrà essere paziente", Louis sente il labbro inferiore tremargli, la ringrazia pet l'informazione e si incammina verso la sala d'aspetto del reparto dove gli è stato detto di andare. Non corre nemmeno più, il suo corpo è debole, ha troppo da metabolizzare.
Quando arriva, vede un sacco di sedie di plastica, i colori pallido e quando Louis si guarda intorno, vede dozzine di persone nel suo stesso stato. Tra loro vede un ragazzo biondo seduto in un angolo, isolato da tutti e Louis sa che è lì che si deve sedere.
Niall alza la testa come se avesse avvertito la presenza di Louis e non appena lo vede camminare verso di sé, si alza per abbracciarlo. Per la prima volta, Louis accoglie tra le proprie braccia il ragazzo più piccolo, accettando l'abbraccio ed affondando il viso nella sua spalla, dove lascia che il suono dei singhiozzi venga attutito.
"Per favore, dimmi qualcos'altro oltre al fatto che è il sala d'emergenza", butta fuori Louis, allontanandosi lentamente. Gli occhi di Niall sono rossi e Louis spera che abbia pianto solo per la paura della notizia e non per altro. Con tutta probabilità si, o forse no, Niall scuote la testa e si asciuga il viso con il dorso del braccio.
"Mi hanno detto solo che la sua macchina è stata colpita da un'altra macchina e-", sta per dire qualcos'altro ma richiude immediatamente la bocca. Quindi sa altro.
"Cosa? Niall, cosa?", chiede Louis disperato.
"L'uomo che gli è andato addosso... È morto sull'ambulanza mentre lo portavano qui", gli occhi di Louis si spalancano:"però aspetta", dice di corsa:"andava piuttosto veloce e non aveva la cintura di sicurezza allacciata ed è volato fuori dal finestrino", abbassa lo sguardo, chiaramente inorridito da quello che sta dicendo:"Harry aveva la cintura", come se potesse migliorare le cose.
"Che lato della macchina ha preso?", chiede Louis, chiudendo stretti gli occhi. Niall scuote di nuovo la testa:"Rispondimi".
"Non- non lo so..."
"Non ti hanno detto nient'altro?", Niall fa un passo indietro per come gli ha urlato contro Louis, come se stesse per colpirlo proprio lì.
"No ed onestamente non penso di voler sapere quel dettaglio in particolare. Mi hanno chiamato dal telefono di Harry ed io gli ho chiesto il punto della situazione e loro mi hanno detto che avevano appena portato via l'altro tizio in stato critico e poi quando sono arrivato qui, mi hanno detto che era morto".
"Harry! Non mi interessa altro che Harry!", Louis fa pressione su quel soggetto.
"Era mezzo sveglio e stavano cercando di non farlo svenire. L'uomo ha detto che l'avrebbero portato qui e nient'altro".
"Tutto qui?! Non possono fare il loro fottuto lavoro come si deve e dirci in che condizioni è?", urla, tutti si girano verso Louis ma non come se lo stessero giudicando, perchè capivano il suo stato in quel momento.
"Non hanno potuto accertarsi delle sue condizioni sul luogo dell'incidente. Dovevano portarlo qui. Ci vuole tempo", Louis si porta le mani alla testa, scuotendola come un paranoico:"Louis ti devi calmare", Niall alza una mano per toccarlo, ma Louis la respinge.
"Non ti azzardare a dirmi una cosa del genere quando lui sta così ed io sto qui ad aspettare il momento in cui qualcuno arrivi a dirmi se sopravviverà o meno".
"Sopravviverà", è il turno di Niall per urlare e cazzo, stanno discutendo nel bel mezzo della sala d'attesa di un ospedale e Louis non è pronto ad affrontare quello che di solito succede con lui nei bar:"perciò non ti azzardare a dire una cosa del genere! Non è colpa mia perciò si, adesso ti dai una calmata, siediti e aspetta come tutti gli altri", Louis vede le lacrime formarsi ai lati degli occhi di Niall, il che fa si che le proprie spalle non siano così tese come erano. Inghiotte e non dice una parola quando si siede su una di quelle sedie di plastica verde pallido.
Niall sospira, forse per il sollievo o il dolore e si siede sulla sedia accanto a Louis. Rimane con i pugni chiusi in grembo per un minuto, prima di alzarli e andare ad avvolgere Louis facendogli appoggiare la testa sulla propria spalla. Niall gli accarezza i capelli e gli lascia un bacio sulla testa. È strano, decisamente strano, ma Louis chiude gli occhi e gli serve per farsi entrare nel cervello che si, deve aspettare.
Però questo non impedisce al suo cuore di continuare a battere velocemente e di vedere il suo mondo crollare lentamente.
Buongiorno splendori!
-4!!!
A presto!
-A.
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