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29 - Learning

Per l'ultimo giorno di festival, avevano deciso di sedersi tutti intorno al fuoco, dopo il concerto, fregandosene che fosse l'una o le due di notte, a parlare. Semplicemente a chiacchierare tutti tra loro, inclusi i nuovi dell'Australia che avevano conosciuto lì. Louis ha chiesto il numero a Chloe e le ha fatto promettere che quando tornerà nel Regno Unito, lo chiamerà e lei gli ha detto di cercarla su Facebook tramite Ed, così da potersi tenere in contatto.

Ma in ogni caso probabilmente, l'anno prossimo, torneranno tutti insieme e già solo il fatto che ne avessero parlato, con totale serietà, fa sciogliere il cuore di Louis. È una situazione bizzarra, ma ha degli amici, se n'è fatti di nuovi ed è sicuro che saranno ancora amici l'anno prossimo. Louis non ne è spaventato. I programmi. Potrebbero spaventarlo. Aveva programmato così tante cose in vita sua e più della metà non erano andate come avrebbe voluto. Ma è cresciuto, è cambiato. Si vede cambiato ed è una bella sensazione.

Guarda avanti e vede Harry ridere per qualcosa che Ed aveva detto al gruppo e si ritrova a sorridere solo guardando la scena. Onestamente, non aveva davvero sentito cosa avesse detto Ed. Avevano concordato nel restare separati insieme a Liam e Zayn, perchè tutti sapevano che se si fossero seduti vicini, non sarebbero stati in grado di togliersi gli occhi di dosso. Quantomeno Liam e Zayn. Avevano incluso anche Harry e Louis, ma solo per provocarli, perchè sanno - almeno Delilah, Stella, Niall ed Ed sanno - che non sono come Zayn e Liam. Soprattutto perchè non stanno insieme. Non ufficialmente. E poi anche perchè loro non lo fanno. Dimostrazioni d'affetto in pubblico. Non è una cosa loro.

Louis non ha idea di cosa voglia dire baciare Harry davanti ai loro amici, camminare per la strada tenendogli la mano. Si, si sono scambiati qualche bacio in pubblico, ma per esempio Zayn non aveva mai visto le labbra di Louis vicino a quelle di Harry. Anche a casa, avevano sempre aspettato che andasse a letto prima di avvicinarsi. Ed non aveva mai visto Harry stringere la mano di Louis ed avvicinarselo. Quando vanno da Ed, si comportano da meri amici. Niall... Niall sa che tra loro c'è qualcosa, ma solo perchè glielo ha detto Harry, altrimenti ne sarebbe totalmente all'oscuro. O forse lo aveva notato dalla gelosia di Louis. O nel modo in cui si guardano.

È raro per loro, dimostrarsi l'affetto che provano l'uno nei confronti dell'altro, il che è strano perchè Louis si ricorda che quando erano ragazzi, nonostante fossero davanti alla sua famiglia, non riusciva a smettere di toccare Harry. Gli si sedeva in braccio, gli toccava la gamba, gli teneva la mano mentre erano in giro e lo baciava anche. A Louis piaceva essere pubblicamente esposto on quel modo, mostrare a tutti che Harry fosse suo e che nessuno poteva toccarlo al di fuori di lui. Perchè Harry si fidava solo di Louis. Era sempre e solo Louis.

Ora più o meno accetta questo tipo di spazio, ma ovviamente quando qualcuno tocca Harry, anche nel più platonico dei modi, vorrebbe spingere via la persona e tirarlo a sé invece. Vicino. Ovviamente vorrebbe baciare Harry ogni volta che dice qualcosa per la quale Louis lo guarda come se fosse l'intero universo in una sola persona, tenere i piedi di Harry incastrati con i propri sotto al tavolo mentre mangiano insieme a Liam e Zayn, fuori o a casa, proprio come fanno le coppie. Ovviamente ci sono momenti in cui Louis vuole, ha bisogno di toccare Harry, rimettendogli a posto quella ciocca di capelli, toccargli il braccio senza nessun motivo apparente, baciargli la guancia quando lo vede a lavoro, tenergli la mano quando escono per strada ed ovviamente vorrebbe presentarlo con qualcosa di più che 'questo è Harry, ci conosciamo da quando abbiamo sette anni'.

Ma lascia perdere.

Ed era anche riuscito a non avere la testa da un'altra parte, a non isolarsi dalla conversazione. Condivide i pensieri che aveva fatto durante il festival, ascolta quello che hanno da dire gli altri, racconta anche l'episodio in cui Zayn voleva che Harry lo prendesse a cavalluccio e poi era caduto per terra, ed aveva finito per chiedere scusa alla ragazza alla quale era andato addosso e cercando di convincere Liam che preferiva essere preso in braccio da lui.

Arrivano ad un punto in cui tutti sembrano troppo stanchi ed assonnati, o forse avevano già fumato troppo e mangiato troppi marshmallows - come nel caso di Stella e Niall - perciò la comodità di qualcosa con un cuscino li chiama. Allora si dirigono verso le loro tende, Chloe decide di rimanere con Stella, visto che Delilah era scappata con Ronny, Liam ha già Zayn tra le braccia, addormentato e Niall mette in croce Ed affinché faccia la stessa cosa. Alla fine l'aveva fatto Harry, lui e Louis perchè ad Ed non interessava niente dell'irlandese, che non era una situazione... comoda.

Harry sta ridendo, ridendo con molta cautela, perchè altrimenti avrebbe svegliato tutto il campo.

"Ti serve qualcosa?", Louis alza il sopracciglio verso Niall, dall'altra parte del falò.

"Si, ho bisogno di Harry", dice Niall e Louis si acciglia. Harry si copre la bocca con la mano e nasconde il viso. Louis vorrebbe picchiare entrambi:"piccolo, puoi portarmi a letto? Per favore", mette il broncio guardando Harry di lato.

"Chiamalo in quel modo ancora una volta e non avrai bisogno di essere nella tua tenda per addormentarti. Ci penserò io. Proprio qui", sfida il biondo e Niall non sembra così spaventato come lo sarebbe stato mesi fa. Cristo, non riusciva nemmeno a dire 'Ciao' a Louis, senza indietreggiare. Ora probabilmente si sente più rilassato perchè lo sta prendendo in giro. Ed anche perchè ha Harry proprio accanto a sé e sa che non lascerà che Louis lo tocchi neanche con un dito.

"Adoro", Niall ride e Louis alza gli occhi al cielo:"rilassati amico", si alza dalla sedia e sorride a Louis:"è tutto tuo, abbine cura", bisbiglia le ultime due parole così che solo Louis possa sentire e poi sparisce dentro la tenda, un po' più avanti del falò.

Louis lo segue con gli occhi e quando non lo vede più, guarda di nuovo Harry. È nella sua stessa posizione. Tutte e due le braccia sui braccioli e le gambe allargate. È come se stesse invitando Louis per qualcosa, ma lui continuava ad avere il sopracciglio alzato e continuando a fissare l'uomo dagli occhi verdi, il cui viso è illuminato dalla luce fioca del fuoco davanti a loro. È caldo. La serata è già calda di suo e Louis non sta facendo altro che sudare.

Guardare Harry, lo fa sudare.

"Dio Louis", dice Harry, ma non in tono divertito, viene fuori come se stesse sbuffando, tirando fuori qualcosa da dentro:"perchè devi fare così?"

"Così come?", alza gli occhi al cielo e cazzo, non vede l'ora di alzarsi ed avere un contatto con quel capolavoro davanti a lui, è passato troppo tempo.

"Così geloso nei confronti di Niall".

"Non so se te ne sei accorto, ma sono così con chiunque ti guardi o respiro vicino a te".

"Eccitante".

"Grazie. Tengo d'occhio ciò che è mio".

"Quindi ora sono tuo?".

"Lo sei sempre stato", le labbra di Harry si incurvano in un sorriso e Louis si morde il suo inferiore, così da non perdere la propria posizione in quella conversazione così importante.

"Lo sarò sempre?"

"Cosa? Mio?", Harry annuisce:"Certo", dice Louis serio e annuendo. Non stanno scherzando, i loro toni di voce sono lontani dall'essere divertiti:"ti ho promesso un 'per sempre', o sbaglio? Quindi te lo darò".

Louis nota come Harry inghiotta e stringa i braccioli della sedia, per poi sorridere di nuovo, trasportando in quel sorriso tutto il mondo di Louis e Cristo, non può continuare a stargli così lontano.

"Vieni qui", ed apparentemente nemmeno Harry.

Louis finalmente sorride e si alza volentieri dalla sedia per andare verso Harry. Gli si siede in braccio, gli avvolge le braccia intorno al collo e lo bacia profondamente sulle labbra. Sono passate quindici ore dall'ultima volta che lo aveva fatto ed ora Louis si gode ciò che è suo e probabilmente non lascerà mai andare quel ragazzo.

Il giorno dopo si svegliano con il rumore della gente che prepara la propria roba e Louis apre gli occhi, gli fa male il collo, ma ha il viso su quello di Harry che ha un odore meraviglioso e poi c'è Chloe in ginocchio davanti alla sedia sulla quale stavano dormendo, che li sta fissando come se fossero delle creature sconosciute. Sente Harry stringergli la vita ed alzare la testa per guardare la ragazza affascinata.

"Che cazzo, Chloe?", chiede Louis e Harry sbadiglia, strofinandosi gli occhi per svegliarsi e Louis vorrebbe concentrarsi solo su quello, ma è troppo preoccupato che lei possa rapirli anche solo con lo sguardo.

"Gliel'ho detto di andarsene prima che vi foste svegliati", dice Niall passandogli accanto con una borsa in mano.

"Vi ho fatto una foto", alza la macchinetta di Harry e gli sorride:"prego", la passa a Harry che quasi la fa cadere per quanto è attonito da tutto il momento e poi lei si alza, agitando la mano:"ci vediamo l'anno prossimo", poi si ferma e guarda indietro:"o magari invitatemi al vostro matrimonio", ghigna e poi continua nella direzione che aveva preso, allontanandosi.

"È davvero bizzarra", Louis guarda Harry, che già lo stava guardando e per un momento si sorridono:"è meglio se cominciamo a prepararci", Harry annuisce, ma non si allontana e nemmeno smette di guardare Louis. È come se fossero nel loro piccolo mondo e Louis non si accorge che intorno, ci sono i loro amici che forse altrettanto, non si accorgono di quel momento tra loro, ma ci sono. Ed è qualcosa:"Mi fa male tutto".

"Anche a me", Harry ride e le loro labbra sono così vicine, che Louis non ha nemmeno bisogno di baciarlo per sentirle.

Ed infatti non succede perchè Niall compare dietro di loro e Louis non avrebbe mai detto che fosse forte abbastanza da sollevare la sedia e buttare entrambi per terra.

"Ti ammazzo!", urla Louis alzandosi, lasciandosi un Harry dolorante a terra, per inseguire Niall che grida aiuto.

"Vanno più d'accordo ultimamente eh?", chiede Zayn guardando Harry, lo guarda con affetto ed Harry incontra il suo sguardo, grattandosi la nuca.

"Pare di si", ride e Zayn annuisce, semplicemente annuisce e poi sorride, gli offre una mano per aiutarlo ad alzarsi e probabilmente lo avrebbe aiutato anche a preparare la roba sua e di Louis perchè lui ovviamente non l'avrebbe fatto. Ed ovviamente aveva preso Niall a calci in culo.

Il viaggio di ritorno a Londra sapeva di tristezza e non solo perchè Zayn e Liam erano di nuovo separati - 'non riuscite a tenere la bocca lontano l'uno dall'altro!', aveva urlato Ed e stiamo parlando di Ed, che non aveva mai protestato per questo. 'Si, ti piacerebbe invece poter baciare il mio ragazzo, non è vero?', lo aveva provocato Liam ed Ed aveva dovuto fare un altro discorso sul fatto che quel giorno stesse semplicemente ammirando i meravigliosi tatuaggi di Zayn, perchè a quanto pare deve sempre ricordarglielo. 'Sai cos'altro è meraviglioso? Il mio ragazzo, Zayn!', e Liam si era guadagnato una pomiciata e Delilah aveva dovuto spingerli via e mettere ciascuno in una macchina - ma soprattutto perchè tutto era finito, l'estate era avviata verso la fine e presto il cielo sarebbe stato di nuovo triste.

Louis però non si sente triste, e non pensa che sarà triste nemmeno da qui a tre settimane, perciò canta le canzoni della radio - facendo cantare anche tutti gli altri - ed abbassa il finestrino lasciando che la brezza calda gli colpisca il viso.

Gli sembra di averci messo di meno a tornare a Londra rispetto all'andata, si fermano prima a lasciare Zayn e Louis al loro appartamento e Louis si pente di essere andato nella stessa macchina di Zayn, perchè se non l'avesse fatto, lui e Liam non avrebbero avuto modo di rivedersi e Zayn non l'avrebbe fatto salire con loro. Quindi Louis quella notte avrebbe dovuto avere a che fare con entrambi.

Alza gli occhi al cielo mentre prende le cose dalla macchina di Ed e poi lo sente dire:"Mi dispiace per te, amico".

"Già, anche a me", dice Louis, ma gli sta bene. Più o meno. Ma si, il suo migliore amico è totalmente innamorato e Louis non lo ammette mai, non l'aveva mai fatto e mai lo ammetterà, ma gli piace vederlo così. Gli piace vedere il modo in cui interagiscono tra loro.

"Quindi...", Harry si appoggia alla macchina di Ed, Zayn sta prendendo la sua roba dalla macchina e Niall scende da quella nella quale era per andare a parlare con Stella. Louis pensa che le stia chiedendo di uscire. Sarà meglio per lui. Finalmente.

"Quindi...", Louis gli sorride, mettendosi la borsa in spalla. Sente gli occhi dei suoi sei amici addosso, ma non gli dà fastidio.

"Pensi di aver bisogno di una mano con i piccioncini?", Harry piega la testa indicando Liam e Zayn, Louis ridacchia.

"Nah, ce la farò. Ci farà bene stare separati stanotte", sorride dicendo queste parole, Harry annuisce, non si sente offeso, capisce quello che sta dicendo Louis, capisce ciò di cui ha davvero bisogno. Forse è un po' deluso, ma Louis sa che anche lui ha bisogno di spazio. Vorrebbe poter avere spazio, ma avendo comunque Louis accanto, ma sarà meglio così:"ok?"

"Si certo", Harry continua a sorridere guardando Louis ed è bello e Louis è a metà tra il volerlo coccolare e scoparselo sulla macchina. La prima sembra quasi nulla, per la seconda probabilmente è il momento più sbagliato:"grazie per il regalo di compleanno perfetto", Louis fa un occhiolino a Ed, non gli dirà che è stata una sua idea, nonostante lo voglia più di qualsiasi altra cosa. Torna a guardare Harry, senza dargli il tempo di chiedere spiegazioni ed ancora una volta, sorride. Perchè non basta mai.

"Non c'è di che", Harry si morde il labbro ed è un fottuto bastardo, Louis deve ammetterlo:"suppongo che ti chiamerò", ma Louis fa un passo avanti e sembra che tutti trattengano il respiro.

"Sarebbe figo", sussurra Harry.

"Bene", e Louis pensa:'se vogliono uno show, gli darò quello che vogliono'*. Chiude la distanza tra lui e Harry, e preme le proprie labbra sulle sue. È dolce, un po' rude, ma grida possesso e bisogno. Harry è preso alla sprovvista, nonostante Louis ce l'avesse scritto in faccia:'sto per baciare quel tuo stupido viso', ma posa la mano sulla guancia di Louis e asseconda quel suo gesto.

Louis quasi interrompe la scena ridacchiando sentendo Harry sorridere tra le loro labbra, ma si contiene, allontanandosi per attaccare il collo di Harry, succhiandogli la pelle, per poi baciare appena il segno rosso. Se deve stare lontano da Harry, almeno anche il ragazzo dagli occhi verdi avrà qualcosa a ricordargli Louis ogni volta che si guarda nello specchio.

"Ci vediamo allora", dice quando si distacca completamente, Harry sembra fatto, contro la macchina, i loro amici li guardano imbambolati e Louis passa davanti a tutti con l'espressione più compiaciuta possibile, camminando come se avesse appena vinto la lotteria.

Alla fine, aveva vinto solo Harry, ma per lui, era come diventare milionario.



~*~



È un giorno normale, Louis aveva cominciato a lavorare due settimane prima, ed era stato duro riprendere la routine, vedere nuove facce in classe, sentire la mancanza delle vecchie. Ma sta bene, dimostrando professionalità, ma rimanendo il Louis Tomlinson che è dentro.

Quindi un giorno normale no? È in pausa pranzo con Liam e Zayn seduti davanti a lui, ovviamente nella stessa caffetteria in cui lavora Harry. Stella aveva preso gli ordini ed all'improvviso, è comparso Niall e si è seduto accanto a loro, decidendo che fosse un buon momento per fare una pausa e pranzare con loro. Sta leggermente infastidendo Louis, perchè non sta zitto, impedendogli di spiccicare parola e facendogli venire il mal di testa, qualcosa che stava cercando di tenere sotto controllo da quella mattina.

Tutto ancora normale.

Louis decide di ignorare l'irlandese, Liam che gli dà le gomitate perchè 'non è carino, Louis', ma poi decide di sbrigare un po' di lavoro, per non ritrovarsi troppo occupato nel week end.

Quindici minuti dopo, arriva il cibo e oh, è ancora una giornata normale, ma ora un po' migliore.

"Ciao ragazzi", sorride Harry, tutti i raggi del sole in un'unica persona e tutti lo salutano contemporaneamente, mentre Louis si prende ancora un po' di tempo per fissarlo e poi parlare finalmente.

"Ciao amore", Harry abbassa lo sguardo, mentre serve i piatti agli altri, sorride e poi decide di abbassarsi e lasciargli un bacio sulla fronte.

"Ecco a te, l'ultimo, per il mio preferito", tutti al tavolo alzano gli occhi al cielo, ma Louis nemmeno se ne accorge - perchè se si fosse accorto che avevano appena alzato gli occhi per qualcosa che aveva detto Harry, l'avrebbe uccisi - è concentrato solo su Harry, che gli accarezza la testa prima di ricomporsi per andarsene e continuare a lavorare, dando adito a Louis per abbassare lo sguardo sul suo piatto.

"Grazie splendore. Ti amo", dice come se niente fosse, prendendo le posate per iniziare a mangiare.

Il problema è che Harry si blocca dopo soli due passi e tre paia di occhi sono fissi su Louis, il quale non si accorge di quello che c'è intorno a lui e nemmeno di quello che ha detto. Perchè la verità è che Louis pensa a quelle tre parole dalla prima volta che aveva baciato Harry. Ogni volta, si è ripetuto quelle parole nella testa, sperando che Harry potesse coglierle da solo. Forse a volte era successo, altre meno, ma questo non aveva impedito a Louis di pensarle.

Avrebbe voluto dirgliele fin dalla prima volta che le aveva pronunciate Harry al festival e quella stessa notte quando Harry le aveva ripetute ancora e ancora, tatuate sulla pelle di Louis mentre facevano l'amore. Ed avrebbe voluto dirle anche la terza volta mentre si stavano semplicemente coccolando sul materasso nell'appartamento di Harry, dopo aver visto che aveva messo la foto di loro due che dormivano che Chloe gli aveva scattato, sul muro vicino alle altre. Ma ogni volta, Louis non ci riusciva perchè Harry non gliene dava modo.

Quindi aveva cercato di cambiare metodo e dirle senza far sembrare che stesse rispondendo a Harry. Ma quando apriva bocca, le parole non uscivano e Louis pensava sempre 'va beh, lasciamole per un'altra volta, per un'occasione speciale'. Continuava a rimandare con il pericolo che se le facesse scappare senza volerlo, perchè era stato difficile non dire a Harry quanto fosse innamorato di lui, ogni volta che lo aveva accanto. Tutto era reso ancora più difficile da come Harry trattava costantemente Louis. Così tenero e dolce, adorabile e Louis si sentiva sempre estremamente speciale.

Dal momento che ormai era normale per Louis ripetersele dentro la testa e quando erano piccoli se lo dicevano nei momenti più impensati, Louis non si è nemmeno accorto che probabilmente le aveva dette ad alta voce e che non era stato normale come avrebbe dovuto.

"Perchè state...?", Louis guarda tutti i suoi amici e poi di lato Harry che ha la testa appena inclinata nella sua direzione, ma nel momento in cui i loro occhi si incontrano, Harry si gira ed inizia a camminare, allontanandosi velocemente dal loro tavolo:"che-", e wow, Louis, sei lento:"merda", dice, a voce un po' troppo alta, abbassando la testa:"Fanculo! Cazzo!", guarda i suoi tre amici, le labbra schiuse, gli occhi spalancati:"Ho rovinato tutto", si copre la bocca con la mano e Liam sta sorridendo, Niall guarda Zayn con il sorriso più grande di sempre e Zayn ha letteralmente gli occhi a cuoricino:"Smettetela tutti quanti! Non doveva-", guarda verso il bancone e Harry è lì, imprecando contro qualcosa che probabilmente non sta funzionando come dovrebbe, ma il suo cervello non va e deve tenersi occupato con qualcosa. Anche se ha altre cose da fare:"Non è così che doveva andare", la voce si affievolisce.

Eh eccolo qui, il momento speciale che stava preparando per Harry per dirgli quelle tre stupide parole che apparentemente significavano così tanto.



~*~


Louis passa il resto della giornata a riflettere troppo su quello che aveva fatto. E su come Harry aveva reagito. Gesù, non l'aveva mai visto con le guance così arrossate e non avrebbe potuto essere più ovvio quando era stata Stella ad andare al loro tavolo al posto di Harry. Così erano tornati a casa ed aveva proibito a Zayn di portarsi dietro Liam, dicendo 'non stasera', il che lo aveva quasi fatto andare via con Liam, finché Louis non gli aveva ricordato che 'sai, forse domani dobbiamo lavorare eh. E tu sei ancora incastrato insieme a me, quindi Liam se n'era andato con il broncio e Louis aveva trascinato via Zayn senza permettergli di seguirlo per un bacio.

Alla fine Louis nemmeno lo voleva Zayn vicino e si era accucciato sul divano da solo, guardando la tv e mangiando Cheerios. Odia i Cheerios e ha 25 anni, che presto saranno ventisei e si comporta come un adolescente.

All'improvviso gli viene in mente che è passato quasi un anno da quando ha trovato Harry, da quando è successo tutto ed ora eccoli qui, a dirsi di nuovo 'ti amo', ad essere più che migliori amici, a completare l'altro e Louis è felice. Un anno fa, non lo era, un anno fa dubitava di sé stesso, dubitava delle persone che gli stavano accanto, dubitava del suo futuro... ora, è tutto più luminoso e lui si sta struggendo sopra tre parole che aveva già ripetuto più e più volte a Harry.

Suona il campanello e Louis sbuffa sonoramente come se nei minuti precedenti avesse trasportato mattone dopo mattone, invece che stare con il culo sul divano. Non si alza, non si alzerà, ma suona di nuovo e quel rumore lo stressa ancora di più.

"Louis!", sente Zayn insieme al campanello, urlando a squarcia gola dalla sua camera:"La porta!"

"No!", urla, forte abbastanza da essere sentito e la voce che un po' gli si spezza alla fine.

"Vai, culo pesante che non sei altro".

"Sei tu quello pigro qui", il campanello suona un'altra volta e non sa cosa sia più forte, se quello o le loro voci:"sto male, vai tu per me, per favore", dice più piano, ma Zayn lo sente, soprattutto perchè aveva già aperto la porta della sua stanza.

"Erano tre fottute parole Louis! Gliele hai già dette ed inoltre lo hai anche già ammesso a te stesso", dice Zayn semplicemente e Louis grugnisce. Ha ragione ed ha aperto la porta per Louis, è una persona meravigliosa. Zayn è fantastico e Louis è stupido.

Fissa il soffitto, le mani sopra la pancia, sopra la coperta che lo ricopre. Probabilmente è Liam che ha deciso che Louis non può forzarlo a non vedere il suo ragazzo e dovrà sopportare i due piccioncini da solo perchè è stato abbastanza stupido da non farsi lasciare in caffetteria da Zayn dopo il lavoro e poter andare da Harry.

Si sente la porta chiudersi e no, Louis non è pronto a quello che sta per succedere... soprattutto perchè non è quello che si aspettava.

"Lou?", sente e guarda verso la porta da dov'è e vede Harry stranamente lì in piedi.

"Che cazzo?!", dice all'improvviso, davvero sorpreso di vedere il ragazzo più alto e sentire la sua voce all'improvviso. Allora si tira la coperta sopra la testa come se pensasse che in questo modo Harry non possa trovarlo, come se in quel modo potesse andarsene e non dovesse avere a che fare con il mondo reale. Si sta fottutamente nascondendo sotto una coperta perchè è arrossito e non sa come affrontare tutta la situazione.

Ovviamente Harry ridacchia per quella scena e poi Louis sente dei passi e Harry si sta avvicinando al divano, quindi presto non sarà più al sicuro sotto la coperta, ma Louis non riesce a muoversi, né tanto meno a respirare, sul serio.

"Puoi respirare", gli fa notare Harry, visto che il suo corpo non faceva su e giù per assecondare i movimenti della respirazione:"ti rendi conto che so benissimo che sei lì sotto, giusto?", ride di nuovo e Louis si permette di respirare di nuovo.

"Speravo di no", dice spostando la coperta, solo un po', i polpastrelli che spuntano fuori mentre scopre gli occhi ed il naso. Vede Harry sorridere ed è davvero uno stronzo, sorridere per l'adorabile idiota quale è e Louis è talmente innamorato da sentirsi male.

"Ti fa male qualcosa?", chiede e Louis fa una smorfia, ma poi si rende conto di aver grugnito piuttosto forte, per questo Harry aveva chiesto.

Sbuffa e si scopre totalmente, buttando la coperta a terra ed alzandosi in piedi:"No, sono semplicemente frustrato", si sposta la frangia dalla fronte, affondando le dita nei capelli e si rende conto di aver preso quell'abitudine da Harry. S guarda le mani e grugnisce di nuovo.

"Woah, Louis", dice Harry non divertito adesso, un po' più serio e fa un passo avanti verso di lui:"respira, va tutto bene", ed oh, quelle parole.

"Lo so", si allontana, non può rimanere fermo in un posto in questo momento, soprattutto non uno al quale è così dannatamente vicino:"Lo so che sto reagendo in maniera esagerata, mi dispiace".

"No, è ok. Non ti scusare, per favore. Solo... hey", dice guardando Louis camminare in circolo per il salone e la cucina:"parlami. Sono qui. Sono io, Harry"

"Harry...", dice Louis, più che altro a sé stesso:"credo di essere frustrato perchè avrei voluto dirtelo in un modo un po' speciale", si ferma e guarda Harry, che è cinque passi più in là di lui. Dannazione, è troppo lontano, nonostante siano nello stesso appartamento, nonostante stiano respirando la stessa aria:"proprio per evitare che succedessero cose del genere. Te ne sei andato e-"

"È stata una sorpresa", Louis si accorge di quanto stia provando a trattenersi dal sorridere.

"Lo è stata anche per me. Le ho dette così tante volte nella mia testa che non mi sono reso conto di averle dette ad alta voce. Non è che mi sia pentito di averle dette, ma avrei preferito non averle dette in quel modo, lì, in quel momento. Avrei voluto aspettare, avevo pensato di portarti a cena fuori e poi sulla ruota panoramica e te l'avrei detto non appena avessimo raggiunto il punto massimo", sbuffa e Harry non è più in grado di trattenere il sorriso a trentadue denti.

"Davvero?", chiede, avvicinandosi di nuovo a Louis e non ce la fa, o non sarà in grado di fermarsi quello che sta per succedere.... fermare qualsiasi cosa stia succedendo dentro di lui. Ma ha paura, Louis non era mai stato più spaventato di così in vita sua. Questo significa molto perchè Louis ama Harry e Harry ama Louis, sono in una relazione e Louis vede solo due alternativo al momento. O tutto ciò finirà per essere un 'per sempre', oppure a metà del cammino, si divideranno e Louis non è pronto a perdere di nuovo Harry. Sa che non riesce a maneggiare i suoi sentimenti, non riesce a trattenerli, a controllarli... ma non sa quello che prova Harry, non sa niente del futuro. Sa solo di essere pronto per qualsiasi cosa succederà:"Credo che in questo modo possa essere considerato io quello romantico", Louis alza gli occhi al cielo. Solo dieci secondi prima stava entrando nel panico ed ora sta lottando contro sé stesso per evitare di sorridere:"come è sempre stato, giusto?", si ferma, a due passi da Louis e potrebbe essere ancora più vicino se solo Louis non avesse fatto due passi indietro.

"Non dire cazzate. Sono stato io il primo a dire quelle parole mentre tu eri in un letto d'ospedale e non sapevamo nemmeno cosa volessero dire. Sono stato il primo a chiederti un vero appuntamento".

"Io sono stato il primo a dichiararsi. Sono sempre stato io a prendere l'iniziativa per il nostro primo bacio", dice con quel ghigno compiaciuto sulla faccia, è come se fossero in competizione cercando di provare ci avesse fatto cosa nei loro anni passati insieme e chi avesse fatto meglio e per primo.

"Che cazzo? Ho rubato la verginità alle tue labbra il giorno del tuo undicesimo compleanno", ed il modo in cui Harry ghigna, fa capire a Louis che anche lui se lo ricordi. Deve ricordarsi tutto.

"Sono stato il primo ad innamorarsi", e quelle parole colpiscono Louis in un modo che nemmeno avrebbero dovuto.

"Come fai a saperlo?", Louis si mette le mani sui fianchi es alza un sopracciglio. È davvero grato che stiano prendendo le cose in questo modo. Louis pensava che questa conversazione sarebbe andata peggio, non sa perchè ma si aspettava che avrebbero litigato per quando era nervoso. Ma forse è questo che sta succedendo, sono cresciuti e Louis ha avuto uno sviluppo impressionante, verso sé stesso e verso gli altri.

Harry scrolla le spalle:"Penso di saperlo e basta. Penso di essermi innamorato di te la prima volta che ti ho visto e tu mi hai dato quel fiore. È stato lento, l'intera questione... ma il tempo passava ed io sapevo che eri quello giusto", Louis vorrebbe fare un verso disgustato e prendere in giro Harry per le parole che aveva scelto di usare, perchè sa essere così sdolcinato a volte e Louis non ci è più abituato, ma... gli è impossibile farlo per il modo in cui sta sorridendo. Sono entrambi imbarazzanti, ma Louis sta facendo del suo meglio.

"Forse questa devo dartela vinta. Credo che fossi ancora un innocente ed etero bambino, a sette anni", Harry ride e si, sta decisamente prendendo in giro Louis.

"Per prima cosa, non sei mai e poi mai stato innocente e secondo, tanto meno etero, perchè una volta mi hai detto che ti piaceva giocare a calcio per stare di più con i ragazzi".

"Scommetto di avertelo detto nei miei anni della gioventù, tipo a tredici anni. Quello è ancora il periodo in cui i ragazzi odiano le ragazze perchè pensano che siano strane", Harry alza gli occhi al cielo in modo drammatico.

"Hai sempre pensato che fossi una ragazza Louis"

"Mai fatto", mette le mani avanti in segno di difesa:"magari una volta ti ho detto che assomigliavi ad una ragazza per gli occhi e le labbra, ma mai-"

"Oh Louis", Harry finge di essere scioccato:"mi guardavi già le labbra a quel tempo? Non avresti dovuto essere innocente?"

"Gesù Cristo", è il turno di Louis per alzare gli occhi al cielo e sta davvero rimpiangendo le sue scelte di vita.

Harry ride, ma poi si blocca di botto solo per parlare:"Sono davvero pazzo di te", Louis lo guarda con gli occhi spalancati ed uno sguardo interrogatorio sul viso:"sono pazzamente, completamente innamorato di te, Louis Tomlinson", dice lentamente, le labbra che si incurvano in un sorriso carismatico e Louis si sta sciogliendo davanti quello sguardo.

"Harry...", lo chiamo piano.

"Lo so che me ne esco dal nulla, ma voglio che tu lo sappia. Ti amo, l'ho fatto per così tanto tempo ed è ancora così".

"Hai mai smesso? Di amarmi, voglio dire. Sii onesto".

Harry non smette di sorridere, nonostante la voce di Louis sia seria:"No", scuote la testa:"forse...", sospira:"odio dirlo, ma il mio amore per te era un cambiamento continuo. Certi giorni ti amavo di meno rispetto a quando eravamo insieme. Altre volte sembrava quasi che stesse svanendo", Louis vorrebbe davvero toccarlo, ma il fatto di non riuscire a muoversi da dov'è, di voler ascoltare Harry finché non ha finito, glielo rende impossibile:"altre volte faceva troppo male anche solo pensare a quello che provavo per te. Ma non mi ha mai abbandonato, ho sempre avuto questo costante amore per te ed il giorno in cui ti ho visto... per la prima volta dopo così tanti anni, ho capito che fosse tutto reale. Quando ci siamo parlati la prima volta, anche se sembrava che volessi picchiarmi, continuavo a pensare:'voglio baciarlo e dirgli quanto mi è mancato'*".

Louis vorrebbe chiedere 'davvero?', vorrebbe che continuasse a dire altre cose, che confessasse tutto ciò che era rimasto da dire, ma ha altri piani:"ti amo", sorride:"in un linguaggio che non riesco completamente a capire. In parole che non ho mai avuto abbastanza coraggio per tirarmi fuori dal petto. Forse è per questo che ero così spaventato. Giuro che lo ero e lo sono. Sei qui, siamo qui, siamo vivi ed insieme ed è assurdo", respira:"è un qualcosa di enorme e mi sento come se stessi per esplodere per quanto sono felice e per quanto voglio che stiamo insieme, sul serio e-"

"Cazzo, Louis", Harry lo interrompe e dovrebbe essere scortese e sbagliato da parte sua, ma Louis è compiaciuto che Harry Styles lo abbia zittito in questo modo. Con le labbra premute contro le proprie, le mani ovunque sul suo corpo e vicini. Impossibilmente vicini e ben presto Louis è schiacciato contro il muro, le gambe attorno al bacino di Harry ed è così forte, sta tenendo Louis solo con un braccio sotto la coscia - le dita che affondano profonde nei suoi jeans - e l'altro non è nemmeno sul collo di Louis, con l'intenzione di tenerlo, è lì solo per il contatto ed il desiderio.

Farfuglia qualcosa tipo 'si' ed è una parola così semplice, ma è impossibile da capire per Louis in quel bacio e con la lingua di Harry che cerca di intrufolarglisi in bocca, le mani di Harry sul proprio corpo, il corpo di Harry premuto contro il proprio, semplicemente HarryHarryHarry.

"Ti amo, oh Louis, ti amo così tanto", Harry gli lascia baci su tutta la mascella per poi scendere sul collo e potrebbe essere tutto dolce ed adorabile, invece è solo famelico e disperato. Perchè è questo quello che provano, disperazione.

"Ti amo anche io", Louis è già senza fiato ed è quasi sicuri che siano rimasti lì a baciarsi contro quel muro per tre minuti più o meno, è imbarazzante, ma è sempre stato così con Harry e vuole tutto perchè anche quello, non è abbastanza.

"Ti voglio, ti voglio da morire", Harry prende tra le dita una ciocca di capelli dalla nuca di Louis ed affonda ancora di più le dita nelle sue cosce, succhiando forte la pelle dell'incavo del collo, per poi leccare lentamente lo stesso punto. Louis geme stringendo la presa attorno al collo di Harry.

Quando Harry si muove, ovviamente portandosi dietro Louis, che non ha più la schiena premuta contro il muro, Louis chiede, con gli occhi chiusi per il piacere e completamente in trance per il momento:"Dove?"

"In camera da letto", Harry tiene le labbra attaccate alla pelle di Louis mentre parla e camminando verso la porta, facendo forse, o forse no, sbattere Louis contro il muro per arrivarci.

"No, qui", protesta Louis, non solo perchè sembra troppo lontana in quel momento, ma anche perchè non avevano mai fatto davvero qualcosa nella stanza di Louis. È sicuro che siano mesi che non dorme in quella stanza ormai e l'unico motivo per cui ci entra, è per prendere i vestiti.

Chiunque vada a trovarli, non si siede su quel divano, perchè sanno che se non vanno da Harry alla fine, su quel divano accade qualsiasi cosa. Qualsiasi.

"Camera da letto", Harry ignora le proteste di Louis, che non può controbattere quando Harry gli bacia dolcemente le labbra per rassicurarlo, probabilmente facendolo rilassare.

Camminano verso l'ingresso e sentono un altro rumore, che però stavolta non è Louis che sbatte contro un muro perchè Harry aveva sbagliato.

"Non è fottutamente giusto, Louis", dice Zayn accanto alla porta della sua camera. Louis guarda di lato verso di lui, mostrandogli le labbra gonfie e rosse:"vado da Liam e non torno fino a domani sera. Chiedi al tuo ragazzo di darti un passaggio a lavoro", dice, probabilmente cercando di parlare secco e incazzato, ma non gli era riuscito per niente, sembra invece felice e divertito.

Esce velocemente dall'appartamento e non aspettano nemmeno di sentire la porta chiudersi per guardarsi e ridacchiare entrambi per il momento:"Il mio ragazzo", dice Louis, il respiro caldo che si infrange sulle labbra di Harry. Il ragazzo dagli occhi verdi annuisce come se volesse concordare con lui per quella parola.

Le loro labbra si uniscono di nuovo, ma raggiungono velocemente la stanza e Harry schiaccia di nuovo Louis contro il muro vicino alla porta. Entrano e la lasciano aperta perchè, perchè cazzo no? Non considerando il fatto che sarebbe una distrazione e Harry non vuole ancora lasciare Louis.

"Voglio avere un po' di controllo oggi", Louis fa allontanare Harry e gli sussurra nell'orecchio, mordendogli il lobo. Quelle parole non provocano la reazione che Louis avrebbe voluto. Harry si allontana e lo guarda con un'espressione a dir poco seria e preoccupata.

"Oh Dio, mi dispiace", Louis aggrotta le sopracciglia nel momento un cui Harry lo posa a terra, ma gli mette le mani sulle spalle, senza lasciarlo andare:"Sono sempre stato io ad avere il controllo in queste cose, cioè sono sempre stato io sopra fin dalla prima volta e non ne abbiamo mai davvero parlato. Non era così quando, sai, eravamo adolescenti. Avevi sempre tu il controllo su tutto ed io-", Louis gli impedisce di continuare, baciandolo, succhiandogli il labbro inferiore e portandolo con sé prima di allontanarsi.

"Scherzi? Lo amo", ridacchia:"credo di preferirlo in questo modo", Harry sembra sorpreso a quelle parole e questo non fa altro che far venire voglia a Louis di ridere ancora di più perchè come ha fatto a non vederlo prima?

"Anche io".

"Bene", Louis sposta una ciocca di capelli di Harry da davanti al viso, sistemandola dietro l'orecchio:"però sinceramente pensavo di cavalcare il tuo cazzo. Ti ricordi quando l'hai fatto con me?", Harry geme appena a quel ricordo, ma anche per il modo in cui i polpastrelli di Louis sono ancora sul suo viso e per la sua voce. Bassa e sexy:"certo che te lo ricordi piccolo, vero?", ghigna e si avvicina per baciargli l'angolo della bocca:"Voglio farlo io stavolta, per dimostrarti quanto anche io posso essere bravo. Voglio sentirmi completamente pieno di te, verrò tantissimo sopra di te".

"Oh mio Dio", è il limite di Harry, rompe lo spazio tra le loro labbra, famelico, indietreggiando finché non sente le gambe sbattere contro il letto. Louis gli fa cenno di sdraiarsi e così fa, portandosi dietro il ragazzo più grande, facendolo sedere sopra di sé con le gambe aperte e le ginocchia piegate ai lati del proprio corpo.

È veloce il modo in cui si spogliano, nonostante Louis non osi spostarsi dal petto di Harry e non riescano a smettere di toccarsi a vicenda, che sia un semplice tocco delle gambe o un bacio ruvido o ancora una carezza nei capelli dell'altro.

In realtà, Louis non sa bene come sia successo, ma ha già le dita appiccicose di lubrificante e Harry sotto di lui, che sembra quasi fatto e gli piace. Si sente allo stesso tempo inerme ed esposto. Harry lo sta spogliando con gli occhi, nonostante sia già completamente nudo sopra di lui e questo... lo fa eccitare anche solo con la vista che gli offre Harry, con quello sguardo con il quale può capire cosa stia pensando.

Louis ghigna e sa bene cosa sta facendo quando sposta le dita piene di lubrificante verso la sua schiena. Harry invece non capisce finché le labbra di Louis non si separano, gli occhi appena socchiusi ed un piccolo gemito che gli esce dalla gola.

Non lascia chissà quanto tempo a Harry per reagire al fatto che si sia penetrato con le proprie dita, perchè subito dopo sta muovendo i fianchi, scopandosi sopra Harry, completamente aperto e la vista migliore è quella di Harry. La migliore ed è completamente attonito guardando il modo in cui il ciuffo di Louis ondeggia, mentre affonda sulle proprie dita:"Due", dice, la voce debole e quasi cadendo in avanti:"pensando alle tue", continua Louis, non è nemmeno in grado di formare frasi coerenti, non riesce ad aprire gli occhi perchè sa che troverebbe Harry a guardarlo, molto attentamente:"sarò bravissimo e mi preparerò per bene, solo per te", geme, le gambe che gli cedono, facendolo grugnire e cadere, ma riesce a mettere una mano sul petto di Harry, per tenersi.

È quasi a carponi, ma con due dita dentro di sé, tenendosi con una sola mano, sul petto di Harry. Continua a muovere le sue dita dentro e fuori ed è troppo bello per fermarsi e controllarsi.

"Oh Dio, Louis", finalmente Harry dice qualcosa, lo geme letteralmente e Louis quasi apre gli occhi:"sei così bello. Vorrei che ti vedessi in questo momento", Louis mugugna di piacere e Harry ha bisogno di alzare la testa e baciare appena la pelle del corpo di Louis che riesce a raggiungere:"toccati per me, piccolo".

"Si", sbatte le palpebre, le ciglia che si muovono proprio sopra quelle di Harry, ferma le dita per riposizionarsi, spostando il peso sulle ginocchia, puntandole sul materasso, accanto al corpo di Harry.

Nel momento in cui raddrizza il busto, si porta la mano libera alle labbra. Succhia un dito e poi lecca tutto il palmo. Poi fa scivolare la mano lungo il petto, toccandosi, strizzandosi appena i capezzoli, lasciandosi sfuggire un gemito. Harry sta respirando così pesantemente che Louis potrebbe quasi pensare che stia avendo un infarto.

Poi continua a far scendere la mano, giù, fino ad arrivare a toccare il suo pene duro. Comincia con la punta e poi fa su e giù con la mano due volte, prima di continuare con le dita dietro. Le labbra di Harry si aprono e stavolta Louis lo sta guardando negli occhi, totalmente sicuro di sé perchè sa l'effetto che sta avendo sul ragazzo più piccolo.

Anche le mani di Harry scivolano lungo il suo corpo per togliere un po' della tensione dal proprio membro. È goffo e non preciso come Louis che in quel momento gli sta regalando un vero e proprio spettacolo teatrale.

Comincia ad essere troppo per Louis, la vista di Harry che si masturba guardando lui che si tocca ed il fatto che stia avendo un qualche tipo di sollievo:"ho bisogno di te", sussulta, il sudore che comincia a colargli dalle tempie.

"Solo un altro po', piccolo. Sei così bello, solo per me. Però non venire ancora. Ce la fai?", cerca di dire il ragazzo dagli occhi verdi, in maniera più sicura possibile. Louis si morde il labbro inferiore ed annuisce, guardando giù verso Harry. Il suo ragazzo*.

Ovviamente Louis può farlo per Harry, può fare qualsiasi cosa, ma arriva ad un punto in cui è vicino al suo limite ed il fatto che Harry sia lì a guardare Louis che rilascia liquido pre-seminale, mentre viene, ascoltandolo essendo così vicino e realizzando che potrebbe essere lui a fare tutto questo a quell'uomo, fa raggiungere anche a lui il suo limite.

Harry non dice nulla, è lui a toccare il polso di Louis per fermarlo e fare uscire le sue dita dal proprio corpo:"Mio", dice portandosi le dita di Louis alle labbra e Louis lo guarda mentre le apre e gli lecca le dita facendolo quasi venire lì, in quel momento. Il fatto che Harry si fidi così tanto da volerlo così tanto e che voglia condividere momenti come questo, lo fa impazzire.

E sarebbero potuti durare di più, ma succede. Con loro a volte succede quando tutto diventa troppo, troppo perchè i loro corpi lo sopportino. La pressione è troppa e devono rilasciarne un po'. Perciò quando Louis ingloba totalmente Harry e comincia a muoversi su e giù, alternando tra momenti veloci e momenti lenti, non gli ci vuole molto per cominciare a gemere come pazzi.

Le dita di Louis graffiano il petto di Harry e lui nemmeno se ne accorge. A Harry piace il dolore, lo fa sentire, le mani stringono le natiche di Louis da dietro, allargandole per avere un angolo migliore ed è meraviglioso. Sopraffacente.

Louis guarda giù verso Harry e quasi gli viene da piangere, ci sono dei momenti in cui Louis ha bisogno di abbassarsi e premere le proprie labbra su quelle di Harry, sussurrando infinite volte quanto lo ami, per poi tornare a muovere i fianchi forte, veloce e a fondo. Harry gli sta rispondendo, lasciandogli delle ferite, dei segni che verranno ripassati e Louis vuole ancora di più quando è lui ad avere quel tipo di potere. Ma non pensa e Harry se lo sta godendo, Harry lo ama, ci sta arrivando con solo il tocco di Louis. Non riesce fottutamente a pensare.

Harry è il primo a venire, ma è solo il lasciapassare per Louis per seguirlo con la sensazione di Harry dentro di sé. Rilascia sul suo petto, scivolando sul suo busto e ci sono quei secondi in cui non sono lì, ma quando Harry riesce a riprendersi, con ancora Louis sopra di sé, struscia la mano sul proprio petto e Louis lo vede assaggiarlo.

Vede Harry leccarsi la mano con lo sperma di Louis ed è quasi sul punto di chiedergli un secondo round solo a quella vista. Ma si sente indolenzito, le gambe gli fanno male ed è ancora così fragile e sensibile che vorrebbe solo addormentarsi.

Harry se ne accorge e prende dei fazzoletti dal comodino e pulisce Louis e lo fa sdraiare accanto a sé sul materasso. Gli bacia le tempie rimangono sulle lenzuola incasinate, nudi, sudati, con il respiro pesante, con i petti che vanno su e giù velocemente ed ancora troppo persi in un altro mondo per poter parlare.

"Sei fantastico", Harry interrompe il silenzio un minuto dopo:"cioè, wow, è stato fantastico".

"Lo è stato".

"Ti amo".

"Ti amo", dice Louis guardando di lato e sorridendo pigramente. È bello sentirlo e poterlo ridire. È meraviglioso e gli era mancato.

"Sono grato che Zayn se ne sia andato", Harry ridacchia e guarda la porta aperta della stanza, Louis lo guarda e guarda il modo in cui i lati degli occhi si increspano e sulle sue guance compaiono quelle fossette noiosamente meravigliose. Si avvicina, posa una gamba sopra quelle di Harry e gli avvolge il busto con un braccio.

"Sarebbe dovuto rimanere, quante volte li abbiamo sentiti o trovato lui e Liam che facevano gli affari loro?", Harry ride ed istintivamente si mette a giocare con i suoi capelli morbidi.

"Affari", prende in giro la parola che Louis aveva usato:"sono ancora convinto del fatto che l'abbiano fatto apposta, per vendetta, visto che tu avevi deciso di raccontargli della faccenda del lubrificante, mentre eravamo a Leeds.

"Priorità Harry".

"Dire loro che ci siamo infilati nudi nella loro tenda per rubargli il lubrificante era una priorità?", ride di nuovo e Louis gli bacia la spalla, perchè può.

"In quel momento si", sorride e non è nemmeno per quello di cui stanno parlando e per tutto in generale. Tutto lo fa sentire come se dovesse sorridere:"Dio, la mia priorità in questo momento è addormentarmi nudo accanto a te", alza lo sguardo, per incontrare gli occhi di Harry.

"Per me va bene", Harry gli bacia la punta del naso e lui chiude gli occhi, quasi facendo le fusa a quel gesto.

"Ora che ci penso, è una vita che non dormo in questo letto".

"Io non ci ho mai dormito", Louis rimane in silenzio con la testa posata sul petto di Harry, nascondendo il viso:"cosa c'è che non va, splendore?"

"Incubi", risponde e si ritrova ad abbandonarsi al gesto delle dita di Harry tra i suoi capelli.

"Non li hai da un po', o sbaglio?"

"No, ultimamente va meglio. Grazie a te", accarezza la pancia di Harry, facendogli leggermente il solletico con le unghie e poi gli bacia la pelle:"però quando dormivo qui, li avevo sempre".

"Non li avrai stavolta. Sono qui".

"È vero", c'è silenzio per un momento:"anche Zayn c'era. Sempre", Harry mugugna e all'improvviso Louis si sente così leggero, così in trance, sopra le nuvole, da volersi liberare completamente. Allora parla:"credo che in un certo senso avesse ragione".

"Dimmi"

"Ti ricordi quando abbiamo litigato piuttosto pesantemente prima del matrimonio di mia sorella?", Harry mugugna di nuovo per risposta:"Beh... è stato a causa tua", stringe il fianco di Harry:"perchè lui si è sentito come se, dal momento che avevo di nuovo te, non avessi più bisogno di lui. Nonostante tutto quello che aveva fatto. Non riuscivo a vederlo, tutto quello che aveva sempre fatto per me e l'unica cosa che ho fatto è stata farlo sentire inutile e senza importanza perchè avevo sempre visto te in lui. L'ho usato come rimpiazzo".

"L'hai fatto davvero?"

Di nuovo silenzio.

"A volte", inghiotte, ma apprezzo tutto quello che ha fatto per me. Ha fatto tanto e gliene sono grato. Onestamente lo adoro, alla fine è diventato il mio migliore amico e la nostra relazione non mi ha permesso di pensare che forse poteva essere te. Non era te, nessuno potrebbe mai sostituirti. È solo che non penso mi creda sul serio. A quanto ci tengo a lui, quanto lo apprezzi e quanto abbia bisogno di lui. Perchè ne ho ancora bisogno, è stato così gentile e paziente con me. Non posso buttarlo via, è una di quelle persone che voglio tenermi accanto".

"Ti ama", Harry accarezza il braccio di Louis, stavolta con il pollice.

"Me lo dice spesso. Ma ti ricordi quando una volta ti dissi che non potevo dire quelle parole a qualcun altro che non fossi tu?"

"Come con Caroline", Harry ridacchia:"era Caroline, giusto?"

"Si", Louis struscia il naso sul suo petto:"beh non gliel'ho mai detto perchè non sarebbe stato giusto per lui e per te. Ma ora so che ci sono modi diversi per amare qualcuno. Ti amo e te lo dirò sempre toccando il tuo cuore e baciandoti le labbra. Amo lui e glielo dirò toccandogli la mano e dimostrandogli quanto ci tengo".

"Questa è un'ottima cosa, amore", Harry lo bacia sulla testa, gustandosi l'odore dei suoi capelli:"e sai cosa lo farebbe felice?"

"Cosa?"

"Sai quei biglietti che mi scrivevi di solito?"

"Si...", alza lo sguardo per cercare di capire dove volesse arrivare Harry.

"Potresti fargliene una. Io le amo, mi fanno sentire molto speciale. Sono sicuro che gli faranno lo stesso effetto".

Louis sorride annuendo e così fa. A tarda notte, si siede alla sua scrivania e scrive, quello che sente, rimanendo leale con sé stesso e con Zayn. Gli scrive:"Beh, fa schifo. Vorrei avere un modo migliore per dirtelo, ma il mio cervello in questo momento è completamente bloccato al momento. Ma volevo che sapessi che nonostante non abbia sempre le parole giuste, mi avrai sempre. Non vado da nessuna parte. Perciò spero che ti vada bene. Perchè ti amo".

E non era mai stato così facile. Il giorno dopo lo aveva consegnato a Zayn, comportandosi come se non fosse niente di speciale, ma Zayn forse aveva pianto un po' e non l'aveva letto ad alta voce come aveva fatto Harry, ma era stato bello vedere come la sua faccia era cambiata e sapeva che l'avesse letto due volte. Alla fine aveva abbracciato Louis e sa che stesse imparando. Anche le altre persone attorno a lui lo sanno.











Buona sera splendori!!

Con la fine di questo capitolo, i capitoli mancanti si contano ufficialmente sulle dita di UNA mano! Anzi, perché ne siate consapevoli, mancano cinque capitoli!

A presto, buon week end!

-A.

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