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26 - Wait

Louis non sa davvero come sia successo, ma all'improvviso è di nuovo a Londra e sulla via per andare a lavoro. È tornato dall'America con Harry il giorno prima ed in qualche modo si sente sollevato di essere tornato a casa, ma si sente anche diverso. Stranamente diverso.

Ma tornando un attimo indietro nel tempo con la mente alla mattina in cui tutto, proprio tutto, era successo e si era svegliato. Harry era accanto a lui, facendo sì che il suo primo pensiero, fosse la fortuna di svegliarsi in pace con Harry accanto a se. Non era mai successo prima. Beh, non succedeva da anni. Così si era messo a guardarlo per un po', il che era strano, ma non lo aveva fatto sentire a disagio. Men che meno Harry perchè stava dormendo con la bocca aperta e russando sonoramente. Se avesse iniziato anche a sbavare, sarebbe stato perfetto. Non bello, ma Louis stava sorridendo da brava testa di cazzo quale è e pensando:'con che meravigliosa testa di cazzo sto condividendo il letto'.

Poi Harry si era svegliato, intorno alle undici e Louis si era chiesto se fosse lo stesso ragazzo che di solito si svegliava alle sette del mattino per andare a correre.

Sembrava assonnato, comodo e caldo. Louis avrebbe voluto baciarlo proprio in quel momento. Ma non l'aveva fatto.

Perchè?

Perchè era stato Harry ad avvicinarsi, avvolgergli le guance con un sorriso sul viso ed unire le loro labbra. Era stato lento ma veloce.

E quando era stata l'ultima volta che Louis aveva avuto quel genere di risveglio al mattino? Gli era fottutamente mancato. E dopo ciò avevano passato tutto il giorno a letto, mangiando e bevendo le piccole bottigliette di alcool (Harry ne aveva bevuta gran parte) e poi l'acqua (Louis più o meno) dal piccolo frigo bar della stanza d'albergo, semplicemente parlando, letteralmente, avevano solo parlato e forse si erano scambiati qualche bacio pigro e quella era stata la loro mattina e il loro pomeriggio.

Dopo essersi fatti una doccia - non insieme però, il ché era stato un vero peccato - avevano deciso di uscire e camminare là intorno fino alle due del mattino, perdendosi tre volte, ma almeno avevano visto qualcosa della città. Poi erano tornati in hotel perchè avrebbero dovuto svegliarsi alle sei per andare all'aeroporto. Louis avrebbe dovuto sapere che Harry avesse intenzione di rimanere lì solo due giorni, non era sicuro di cosa sarebbe successo ma almeno avrebbe avuto la data di ritorno.

Era andata così ed anche baciarsi era diventata un'abitudine e Louis non capisce cosa stia succedendo, soprattutto quando vede Liam e Zayn flirtare davanti a lui e quasi mangiarsi la faccia a vicenda con gli occhi mentre pranzavano insieme. Vorrebbe vomitare, ma almeno arriva Harry - perchè ovviamente erano andati in caffetteria - i loro ordini erano stati presi con un sorriso e quello era tutto ciò di cui Louis aveva bisogno. Non di capirne il significato, il significato della sua vita in questo momento, ma di sentirsi bene per questo. Si guarda intorno e vede le cose per quello che sono, vede le cose a colori e non più in bianco e nero.

Poi tornano a scuola e Louis vorrebbe dirgli:'so già che state insieme, perciò baciatevi e rompete questa tensione', ma non lo fa perchè sa che farebbe arrossire troppo Liam e Zayn lo troverebbe troppo carino e sta cercando di fare il tipo calmo, nonostante gli stiano facendo venire la nausea.

È forte.

È per questo che quando entra in classe - mezzo correndo per scappare dalle due uniche persone che chiamasse amiche in quella scuola - affonda letteralmente nella sedia del piano e lascia cadere rumorosamente la borsa. È quasi senza fiato, probabilmente considererà l'idea di andare a correre con Harry.

Harry.

Louis sta sorridendo. Louis all'improvviso si era messo a sorridere pensando a quel nome, a quella persona, poi si era trasformato in un ghigno, fino a diventare una vera e propria risata, fondamentalmente verso se stesso, tra se e se, gettando la testa all'indietro sulla sedia fino a guardare il soffitto della stanza. È folle, pensa di stare per impazzire, non è normale. La sua vita è strana ma dopo tutto pensa che gli piace. Solo un po', c'è ancora molto da imparare.

Nella stanza c'è un altro rumore oltre alla sua risata e quando alza lo sguardo, trova Jonathan in piedi lì che lo guarda.

Louis si pulisce le piccole lacrime che minacciavano di scendere a causa delle risate e cerca di ricomporsi. Fallendo miseramente, ma vabbè.

"Ciao, scusami", prende un respiro profondo e cerca di dare l'impressione si essere un insegnante sano per i suoi studenti. Jonathan già sa che non lo è, quindi è inutile e ci rinuncia nel momento in cui il ragazzo non riesce a trattenere un sorriso e finisce anche per ridacchiare:"Anche la tua vita è strana al momento?", decide di chiedere, dopo tutto è praticamente lo psicologo del ragazzo.

Il ragazzo annuisce, facendosi cadere qualche riccio davanti alla fronte, posa pigramente lo zaino sul pavimento e si siede al suo posto, con ancora lo stesso ghigno sulle labbra.

"La vita può andare bene anche per noi una volta ogni tanto", dice ed il sorriso di Louis cambia dal divertito ad uno che esprime tenerezza e dolcezza:"dovremmo approfittarne Mr. Tomlinson, non dire che è strana".

"Oh ma io faccio entrambe le cose", scherza Louis sistemandosi sulla sedia e guardando il ragazzo seduto davanti a lui, con un sorriso simile sulle labbra:"perchè cos'è che dicono? Nella vita vera non ti vengono date spiegazioni, hai solo dei momenti che sono assolutamente, completamente, inspiegabilmente strani", finisce Louis, cercando di ricordarsi la citazione che aveva letto una volta. Jonathan guarda attentamente il suo insegnante solo per poi sorridere di nuovo.

"Davvero d'ispirazione, Sir", Louis nota il tono derisorio del ragazzo, ma ride comunque e finiscono per esserci due persone che ridono nella piccola stanza facendo eco.

"Allora, come va la tua vita oltre a 'strana ma bene'?", chiede Louis, mettendo il piede sulla gamba opposta, come per incrociarle.

"Così. Strana ma bene", il ragazzo sembra felice, molto felice e Louis non riesce a trattenersi dal sorridere, il suo viso sta letteralmente splendendo con il bagliore dei suoi occhi e la dolcezza che il suo sorriso trasmette:"sa, niente di particolarmente bello o brutto, ma pensarci troppo fa sì che lo sia. William Shakespeare. Perciò faccio che vada bene"

"Stiamo usando citazioni per parlarci oggi?", scherza Louis, ma cavolo, cos'è questa cosa? Questa sensazione che lo fa sentire al caldo come se stesse prendendo il sole sulla spiaggia, ma allo stesso tempo al fresco come se stesse nuotando nell'Oceano. Non fa nessuna delle due cose da diverso tempo, quindi è tutto ancor più nostalgico, ma comunque speciale ed avvolgente.

"Forse", Jonathan ridacchia e poi abbassa la testa, Louis si sarebbe preoccupato se non stesse ancora ridendo. Conosce quella sensazione, Louis può perfino capire cosa sta vedendo, c'è così tanta felicità, tanti pensieri felici nel cervello del ragazzo, che sta diventando pesante da portare. In ogni caso, non butterà via niente. È un accumulatore:"Grazie mille, Mr. Tomlinson".

"Davvero? Per cosa?", Louis ghigna, lo sta provocando, è sempre così con i suoi studenti ed ama il rapporto che ha creato con loro nel corso dell'anno.

Soprattutto con questo studente qui, sa che non è una cosa solita, Zayn dice sempre:'i tuoi studenti, sono i tuoi studenti, non possono anche essere tuoi amici' e non ha forse ragione? Certo che si. Louis lo sa, ma è umano e sa anche che questa è la sua natura. Questo è quello che è diventato, qualcuno che in qualsiasi momento, qualsiasi occasione abbia, si tiene strette le persone. Farà modo che le persone si ricordino e pensino a lui perchè ne ha bisogno. Ha bisogno di piacere alle persone, altrimenti si sentirebbe troppo solo, troppo vuoto. È sbagliato, ma non è così malsano come sembra. Quindi va bene così, lo accetta.

"Per... sa...", ha difficoltà con le parole, ora sta giocando con i lacci delle Converse, perchè ha le gambe incrociate.

"Non credo", continua Louis ed il ragazzo ride appena.

"Per le sue parole, per le nostre conversazioni", Jonathan alza la testa, mostrando i suoi occhi verdi a Louis e si, lo sa, fin dal primo momento, perchè era voluto andare d'accordo con quel ragazzo. Capelli ricci, occhi verdi, una persona non molto comunicativa, ma con molto molto talento ed intelligente:"mi hanno sempre aiutato, non mi fanno sentire solo, quando mi sento perso in questo posto. Lei mi fa sempre riflettere, Signore, mi dà sempre la voglia di avere una visione chiara del mondo. Questo è meraviglioso e la mia vita è piena di problemi, può pensare che sia normale per un adolescente, probabilmente non sono nemmeno problemi reali", Louis non lo penserebbe mai, ma Jonathan non può saperlo:"ma per me lo sono e fatico molto. Ma lei, Mr Tomlinson, mi fa sempre sentire sollevato, perchè c'è sempre questa possibilità, questo momento in cui tutto andrà bene, o comunque mediamente bene. Significa molto per me, è bello che non tutti i professori siano qua per svilirci, o insegnarci solo quello che c'è scritto su un libro. Lei mi insegna anche come vivere, e penso sia così che dovrebbe essere la scuola. Non solo matematica, lingue, scienze, ma anche disciplina e come affrontare il futuro. Perchè ad un certo punto dovremmo impararlo da soli ed è davvero difficile. Lei lo fa sembrare facile", finisce e wow, Louis è in adorazione per il piccolo discorso del ragazzo, anche impressionato, perchè... perchè ha davvero uno scopo lì. Sta facendo quello che lo rende felice, quello che rende felici gli altri.

È qualcuno lì dentro.

È qualcuno.

"Grazie Jonathan", riesce a dire, ma senza riuscire a dar voce a quello che davvero ha in testa al momento e probabilmente non ne ha nemmeno il diritto. Abbraccerebbe il ragazzo, ma probabilmente questo significherebbe oltrepassare la linea, così continua come stava facendo:"sentirti dire queste parole, mi rende davvero molto felice, non puoi nemmeno immaginare quanto", ma forse Jonathan può, perchè riesce a capirlo dalla voce e dall'espressione di Louis, allora annuisce e spera che il suo insegnante capisca quello che vuole dire.

"Anche tra me e Dylan va tutto bene ora. Cioè bene, bene, intendo", annuncia con un enorme sorriso sulle labbra stavolta e Louis parla con questo ragazzo da abbastanza tempo per capire che quello è il sorriso riservato al suo Dylan. È divertente, anche parecchio, perchè Louis vede un po' di se stesso in questo ragazzo, ma anche un po' di Harry. Louis una volta aveva pensato che se fosse stato scientificamente possibile per due uomini avere un bambino, Jonathan avrebbe potuto benissimo esserlo.

"Davvero davvero?", Louis sorride ammiccante perchè forse ha una vaga idea di quello che sta succedendo dal primo momento, quando Jonathan gli aveva raccontato che lui ed il suo migliore amico non erano in buoni rapporti. Louis se n'era accorto, Louis aveva visto il modo in cui quei due ragazzi si parlavano, si guardavano e parlavano l'uno dell'altro - beh, quantomeno sapeva quello che diceva Jonathan su Dylan ed onestamente era più che sufficiente.

"Si", annuisce mentre pronuncia quelle parole.

"È fantastico, sono fiero di te, ragazzo".

"Davvero?", chiede Jonathan, leggermente confuso.

"Si", Louis sorride dolcemente:"perchè sei cresciuto, rimanendo fedele a te stesso", e poi suona la campanella.



~*~



Passano i mesi e succede tutto insieme. Zayn e Liam avevano finalmente confessato. Beh, Liam lo aveva fatto, perchè Zayn... Zayn lo aveva fatto milioni di volte per tutti i discorsi sdolcinati che aveva fatto su quanto fosse perfetto Liam, quanto potesse essere un perfetto fidanzato, su quando gli preparava la cioccolata calda con i marshmallows, di quanto fosse bravo a fargli i massaggi alla schiena, di come cantasse per lui a fine giornata, così che si rilassasse, di quanto fosse un cuoco magnifico, 'al contrario tuo, Louis', il ché fece solo in modo che Louis gli sputasse in faccia la zuppa per fargli capire che stava per vomitare. E non solo. Harry lo aveva amato perchè anche lui aveva sentito quelle parole troppe volte e questo significa solo che era stato estremamente presente nella vita di Louis.

A volte dava ragione a Louis - raramente - altre volte, incoraggiava Zayn a parlare della sua relazione con Liam solo per infastidire Louis, ovviamente. Zayn ovviamente lo capiva, ma reggeva sempre il gioco a Harry. Allora andava a fondo nel discorso, forse scendendo anche troppo nei dettagli per la salute mentale dei due ragazzi, ma Harry non protestava. No, anzi, commentava cose tipo:'dolci', o:'molto intrigante', oppure ancora:'voglio provarlo prima di morire', perchè apparentemente Harry ha una fissazione per le fragole e la crema Chantilly, tanto quanto bere alcool dal corpo dell'altro, quindi era buono a sapersi anche per Louis, ma non lo avrebbe mai ammesso.

Quindi le cose erano diventate praticamente perfette. La famiglia di Louis, era andata a fargli visita una volta, solo una giornata, bussando alla sua porta alle dieci del mattino di un Sabato, che aveva combaciato con il giorno in cui Zayn sarebbe dovuto tornare a casa non prima di mezzogiorno, visto che il Venerdì sera era diventata la serata sua e di Liam. Serata. Che automaticamente era diventata la serata di Louis e Harry. Niente di più. Nient'altro. O forse solo qualcosina. Un sacco di baci che si trasformavano in vere e proprie sessioni e venire nelle loro mutande come se avessero di nuovo diciassette anni.

Così Louis apre la porta giù di sotto, senza nemmeno chiedere chi sia perchè sa che è troppo presto perchè Zayn sia di ritorno o Delilah sia già in piedi, perciò forse qualcuno aveva suonato al loro citofono per sbaglio. Poi però sente bussare alla porta e va ad aprire, mezzo assonnato e la faccia scocciata perchè aveva lasciato qualcuno mezzo nudo e addormentato sul divano - perchè Louis non voleva dormire con Harry nel suo letto, quel letto non è casa, quel letto è una valle di lacrime - ed impreca per lo shock di vedere sua madre con un ghigno sulle labbra, il padre con Peter al suo fianco e Zoe con Daisy in braccio e George con la mano sul fianco di lei.

La casa è troppo piccola per tutti loro e Louis non ha nemmeno la possibilità di accoglierli, entrando nel panico perchè 'aspettate un momento, devo sistemare delle cose', dimenticandosi di chiudergli la porta in faccia come ci si sarebbe aspettato e corre in cucina.

Ma non serve a niente quando trovano Harry sdraiato sul divano - nella stessa posizione in cui si era addormentato, fatta apposta perchè Louis fosse sul suo petto, tra le sue gambe - con la sua biancheria sporca, vestiti ovunque e Louis che apre le finestre per eliminare l'odore di sesso e sigarette.

Quindi era successo questo ed anche che Zayn e Liam avevano incontrato Ed ed erano diventati buoni amici. Louis non é sicuro di come possa essere successo perchè tutto era cominciato con una discussione sulle uova e Liam aveva quasi picchiato Ed perchè aveva pensato ci stesse provando con Zayn, quando in realtà stava solo ammirando i suoi tatuaggi. Louis non aveva mai visto Liam così nervoso e furioso in vita sua e non crede di volerlo vedere un'altra volta.

Un'altra cosa che spera nom succeda più, è quella di abbracciare Niall, perchè il ragazzo irlandese pensa già di piacere a Louis, perciò quando era andato nel suo negozio di musica con Zayn, dopo averlo accolto, aveva fatto la stessa cosa con Louis, gettandogli le braccia al collo e sorridendo più che poteva. Quindi Louis, ovviamente, lo aveva spinto via ed aveva pagato per i tre cd che aveva rotto.

Il tempo non si era fermato, quindi l'anno scolastico era giunto al termine, l'ultimo spettacolo dell'anno era andato ed aveva avuto l'aiuto di Zayn poiché avevano messo in scena 'Romeo e Giulietta', con alcuni tocchi personali di Louis. Era riuscito veramente bene, tanto divertente quanto emozionante. Louis alla fine era fiero di se invece che ansioso perchè uno degli studenti aveva dimenticato una battuta ed uno dei ragazzi era andato in scena con una delle parrucche delle ragazze.

Escono tutti insieme a festeggiare, Zayn, Liam, Louis, Harry ed anche Niall e Stella, Ed ha fatto un salto più tardi, dopo aver finito il suo turno. E Louis beve un po', ma comunque con moderazione ed ancora una volta, si sente fiero di se stesso perchè ce la stava facendo. Si sta comportando bene, si sta prendendo cura di se stesso ed ha ancora persone accanto che lo supportano.

Harry paga un giro da bere per tutti e Louis scopre che nel portafoglio, ha una foto sua che aveva scattato all'acquario, quella in cui stava rivolgendo a Harry, quello sguardo, quello che diceva tutto. Il che lo porta a menzionare il fatto che Louis nel portafoglio, ha la foto che Harry aveva scattato con una Polaroid mentre si baciavano, quando avevano diciotto anni, quindi è più che giusto. Chi è Louis per esserne infastidito?

Quando Stella viene a sapere che Zayn si sta vedendo con Liam, ora, Louis è sicuro che andrà fuori di testa, che farà una scenata lì, ma chiaramente Louis non la conosce bene, il che è un peccato ed ora lo vorrebbe davvero. Lei si congratula con loro e poi aggiunge di avere questa capacità, ai ragazzi ai quali piacciono le ragazze finiscono per piacere i ragazzi e Zayn cerca in tutti i modo di scusarsi e di farle capire che non è come pensa. Ma lei ride e dice che tanto non è il primo e probabilmente non sarà l'ultimo con cui succederà. Il che è strano, ma Harry lo trova divertente divertente. Poi Niall le lancia una frecciatina, dicendo:'sono sicuro che non sarà il mio caso', rivolgendo l'attenzione di tutti verso di se e Stella dice solo:'vedremo'.

Louis è curioso di sapere come andrà a finire questa storia.

Le vacanze estive cominciano, escono tutti insieme più spesso, perchè sono giovani, Louis si sente giovane ed anche libero, vivo e qualcosa che non riesce nemmeno a dire perchè probabilmente è qualcosa a metà tra l'essere sulle nuvole quando il sole sta tramontando ed indossare una delle magliette di Harry quando la temperatura è mite e gli fa sembrare di abbracciare il ragazzo in ogni momento perchè ha il suo odore.

Un'altra storia è quando Louis viene coinvolto in una rissa, non con Niall stavolta, un tizio non proprio a caso, in un bar, i cui muscoli sembrano scolpiti sulle sue braccia, la cui faccia sembra uscita da una rivista e gli occhi che brillano più del sole e sono più blu dell'Oceano. Louis non lo prende a pugni perchè è geloso e nemmeno perchè aveva bevuto un po' troppo per la noia, ma perchè quel ragazzo gli aveva portato via il buon umore.

Il tipo dovrebbe vergognarsi di quello che sta facendo, guardare Harry come se fosse tutto il mondo, offrirgli da bere, sorridere mentre Harry parla, avvicinarsi troppo, probabilmente usando la scusa che ci sono troppe persone e non riesce a sentire bene Harry.

Louis non gradisce e comincia a pensare troppo ed a diventare duro perchè Liam e Zayn sono entrambi eccitanti con la lingua dell'uno infilata nella gola dell'altro e viceversa, appesi l'uno all'altro e quando pensa che potrebbe stare facendo lo stesso spettacolo con Harry, ma invece no perchè quel tizio ci sta provando con lui e glielo sta lasciando fare - forse nemmeno se ne era accorto o era troppo gentile per mollare il ragazzo - raggiunge il limite.

Si alza, cammina verso di loro, dice al ragazzo di farsi da parte due volte, ma quello niente, Harry gli tocca una spalla preoccupato, Louis la spinge via, il tizio gli urla in faccia che li sta disturbando mentre si stavano divertendo, Louis gli dice 'fottiti' e quello gli risponde che sarà lui a fottersi Harry più tardi, Louis gli tira un pugno forte, il bastardo indietreggia solo di qualche passo, le nocche di Louis cominciano a sanguinare e poi è lui ad essere colpito dal tizio più forte. Harry tira un pugno al tizio e vengono tutti buttati fuori dal locale.

Anche Liam e Zayn, perchè apparentemente non potevano gemere così forte il un locale gay, era troppo esplicito. Quando in realtà la cosa davvero esplicita erano le chiazze sui loro jeans.

Ma Louis e Harry se ne vanno insieme e forse l'atmosfera è un po' pesante, ma apparentemente Harry trova che Louis geloso, sia particolarmente eccitante, come Louis pensa lo stesso di Harry con il labbro insanguinato, è una cosa nuova, ma non abbassa la guardia, e finisce con Louis che fa un pompino a Harry contro la porta dell'appartamento, facendogli urlare forte il suo nome, in modo che anche Ed sappia cosa stanno facendo. E questo era lo scopo di Louis e lo dice anche a Harry, gli dice che non si merita le sue labbra intorno a lui e che lo sta facendo solo per dimostrargli chi è che ci può provare con lui, che può stargli vicino e toccarlo in quel modo.

Harry viene in pochi minuti, ma di questo non parleranno, come di quando subito dopo, Harry chiede a Louis di poterlo toccare, ma lui non glielo lascia fare. Quella è la punizione di Harry e funziona, perchè poi Louis lo fa guardare mentre viene anche lui, accertandosi che il ragazzo dagli occhi verdi si renda conto di cosa si sta perdendo.



~*~



Arriva il compleanno di Harry e Louis non lo ammetterebbe mai, nemmeno a se stesso, ma se l'era quasi dimenticato. Aveva ballato intorno ad Ed e si era annotato mentalmente di regalargli un altro gatto per Natale, quando aveva menzionato la cosa una settimana prima.

"Cosa farai a Harry per il suo compleanno?", e Louis aveva aggrottato le sopracciglia perchè cosa? Harry non cresce, Harry non festeggia compleanni, ma più prima che poi, se ne rende conto. Quindi dopo aver visto Louis entrare leggermente nel panico - molto nel panico - Ed gli propone un'idea, che Louis dirà a Harry essere sua.

Così è giunto il giorno e Louis è pronto. Davvero pronto. Finge di essere addormentato quando Harry lo sveglia e gli dice che è ora di andarsi a fare la loro corsa - Louis aveva cominciato ad andare con lui, dal momento che aveva cominciato a fare più caldo e pioveva di meno - quindi quando il ragazzo esce dalla porta di casa, si alza estasiato e comincia a girovagare per la cucina per preparare la migliore colazione che può.

Non finisce bene e non è così straordinaria come avrebbe voluto... un waffle da dividere, un bicchiere di spremuta d'arancia perchè non c'erano abbastanza arance, toast e uova ed una fettina sola di bacon e poi il caffè perchè è troppo irritato per il risultato.

Sente le chiavi nella toppa della porta e si rende conto di essere ancora in mutande e con la maglietta bianca di Harry e non ha nemmeno messo la colazione sul tavolo fuori in balcone.

"Se non è fantastico tutto questo?", si chiede a voce alta, totalmente affamato e volendo schiaffarsi in faccia i fiori che ha preso giù.

"Lo è", risponde Harry facendo girare il ragazzo dagli occhi blu pieni di speranza. Harry sta sorridendo con la porta aperta, sudato ma eccitante e le sue guance sono leggermente rosse, ma non gli importa, vuole tutto.

"È andato tutto di traverso", abbassa lo sguardo.

"Non mi pare proprio", dice Harry dopo aver chiuso la porta ed essersi avvicinato a lui. Si fa guardare sollevandogli il mento, gli bacia veloce le labbra e gli prende i fiori dalle mani:"perfetto", Harry sorride e Louis vorrebbe alzare gli occhi al cielo e non più colpire se stesso con quegli stessi fiori, ma Harry. Invece sorride, quindi forse non vuole poi così tanto:"colazione a letto?", Louis scuote la testa ed indica il balconcino, dove il tavolino è già pronto.

"Aiutami", dice Louis allora, girandosi e prendendo uno dei vassoi, per poi dirigersi verso la finestra che da sul balcone. Harry lo segue e sembra un bimbo piccolo che segue suo padre, davvero.

Mangiano in silenzio perchè Harry continua a parlare con il sorriso e Louis mordendosi il labbro ed ammiccando. Lo fa rabbrividire dalla testa ai piedi, i piedi incastrati sotto al tavolo, c'è un uccellino sulla ringhiera accanto a loro e le piante di Harry sono in fiore. Non è primavera e momenti come questo sono sdolcinati e banali. E Louis odia questi momenti. Ma non questo in particolare.

"Ho qualcosa per te", si sente la voce di Louis e Harry sta per dire qualcosa quando Louis alza l'indice e non glielo permette. Prende la busta che aveva lasciato sul vassoio per terra, per dargliela.

Gli occhi di Harry rimangono fissi sulla mano piccola di Louis che tiene il pezzo di carta per un po' prima di accettare il regalo:"Buon compleanno amore", dice Louis allora, Harry prende prima il biglietto e Louis sa che lo leggerà ad alta voce, come sempre.

"Per il tuo compleanno volevo regalarti qualcosa di speciale, ma che allo stesso tempo sembrasse non essermi costato nessuno sforzo", comincia e Louis sbuffa, ma sta sorridendo come un idiota, è imbarazzante. Come Harry, la faccia di Harry in questo momento è l'emblema dell'imbarazzante:"come se l'avessi preso per caso tornando a casa dal macellaio o dall'allenamento o roba del genere, così saresti rimasto impressionato dalla mia estrema dolcezza e fenomenale capacità di fare regali. Ma non ha del tutto funzionato", Harry ride e Louis lo fissa, il mento posato sul palmo della mano, perchè quello è il suo modo per ammirare il capolavoro di fronte a lui:"Louis, sei fantastico", Louis mugugna, a quel punto non sta nemmeno più ascoltando, ma Harry lo sta guardando negli occhi con il sorriso più fedele di sempre. Il ragazzo più piccolo allora, distoglie lo sguardo e guarda la busta e guarda al suo interno:"Lou", dice quasi in un sussurro e le labbra di Louis si incurvano nel più grande dei sorrisi mentre Harry tira fuori i due biglietti per il festival di Leeds.

"Non credo che ti importi se vengono anche quegli altri coglioni. Li hanno comprati anche loro, ma sai... possiamo essere anche solo noi due. Ogni tanto. Anche in tenda. Non vengono impacchettati con i biglietti", Harry probabilmente pensa che stia scherzando, ma in realtà vi è molto lontano, Louis è serissimo, in ogni parola. Soprattutto la parte dei 'coglioni'.

E quindi questo è quando Louis aveva fatto a Harry il perfetto regalo di compleanno ed impressionato dalla sua estrema dolcezza e fenomenale capacità di fare regali.



~*~



Trovare un modo per infilare otto persone ed il doppio dei bagagli, in due macchine, è più complicato di quanto non sembri. Forse. Ma avevano trovato un modo.

Delilah aveva Stella nel sedile del passeggero e poi Louis, Niall e Liam nei sedili posteriori. Nell'altra macchina invece ci sono Ed che guida e Harry accanto a lui ed uno Zayn brontolone dietro. Era stato tutto stabilito di proposito. Probabilmente solo Stella e Delilah erano state felici della decisione, però. Quando però a metà strada si erano fermati, avevano cambiato tutto, quindi Zayn e Liam adesso erano l'uno accanto all'altro e Louis con sua grande gioia, si allontana da Niall. Una canzone irlandese in più e sarebbe esploso senza prima aprire gli sportelli per far uscire i ragazzi.

Quando arrivano, l'ambiente del festival è assurdo e Louis porta via la macchinetta fotografica a Harry, così da poter immortalare l'espressione del ragazzo dagli occhi verdi. È unica e Louis vuole vuole portarsela dietro per sempre. E forse gli piace la sensazione di potere che sente con la fotocamera in mano, diventando ufficialmente lui il fotografo della giornata.

Aveva perso il conto di quante foto avesse scattato a Harry, soprattutto dopo che Delilah aveva comprato una coroncina di fiori perfetta per il suo colore di capelli - Louis aveva scattato foto anche a lei - ma poi aveva deciso di darla a lui perchè:'magari è perfetta per i miei capelli, ma è ancora meglio per il tuo viso', dice con un sorriso e Harry le promette una caramella. Apparentemente sono tornati all'asilo, ma Louis lo ama. Aveva fatto foto anche al posto, solo perchè Harry glielo aveva ricordato, ma anche a gente a caso ed è sicuro di averne fatte almeno cinque a Liam e Zayn mentre si baciavano o semplicemente scambiavano piccoli gesti, mentre Ed e Niall erano dietro di loro a prenderli in giro.

È tutto perfetto e Louis vuole farsi pitturare la faccia con i neon per dopo.

Poi avevano sistemato le tende nella zona che avevano scelto, a dirla meglio, Louis si era seduto su una sedia insieme a Niall a mangiare patatine, la prima volta che avevano condiviso qualcosa, mentre gli altri facevano tutto il lavoro.

Era stato particolarmente difficile sistemarli nelle tende perchè Niall nom voleva rinunciare a Harry, quindi Louis gli aveva fatto vedere il dito medio e Harry aveva suggerito la condivisione e Louis aveva urlato:'Oh, lascia perdere, me ne vado con Zayn e Liam', ed entrambi lo avevano guardato come se fosse letteralmente un mostro. Delilah aveva detto che sarebbe stata lei con Louis, ma Harry si era ingelosito, stessa cosa quando si era proposto Ed, ma non aveva fatto altro che peggiorare le cose. Alla fine tutti erano rimasti contenti.

Tranne Niall.

"Perchè non posso stare con te Stella? Ci conosciamo da più tempo", aveva protestato dalla sedia su cui si trovava.

"Harry mi ha detto che russi", aveva detto, mentre era impegnata a sistemare gli utensili.

"Come fa a saperlo?!", aveva urlato Louis e poi avevano dovuto costruire da capo una delle tende su cui Harry stava lavorando, perchè l'aveva tirata giù.



~*~



Sono tornato a casa

Come una pietra

E sono caduto tra le tue braccia

Questi giorni di polvere

Che stiamo affrontando

Voleranno via con il nuovo sole

Harry dondola sé e Louis, il petto premuto contro la sua schiena, il mento posato sui suoi capelli e Louis è in trance, ha ballato per tutto il tempo, ma solo ora lo sta tenendo stretto ed al caldo.

E mi inginocchierò

Aspetto per ora

E mi inginocchierò

Sapendo dove sono

I suoi occhi blu sono concentrati sulla scena davanti a lui, il grande schermo, tutta la folla che salta qua e là all'unisono - perchè ovviamente Louis aveva fatto di tutto perchè non fossero con il resto del gruppo durante i concerti, quindi mentre gli altri erano rimasti nelle file davanti, loro sono in fondo a tutto, a Harry non importa minimamente - il palco principale, le stelle nel cielo come sfondo ed è il paradiso.

Ed aspetterò

Ti aspetterò

Ed aspetterò

Ti aspetterò

Ed ha Harry che gli sta sussurrando le parole nelle orecchie, che alla fine non è davvero sussurrare e un cantare vero e proprio e Louis aveva sempre amato la sua voce roca. Così bella e sembrava sempre che stesse cantando solo per Louis.

Allora ferma i miei passi

E rallenta

Tu mi hai perdonato ed io non me lo dimenticherò

Sappiamo cosa abbiamo visto

E lui con meno

In qualche modo

Togli l'eccesso

"Grazie", sente Harry dire e Louis sorride mettendo la sua mano su quella di Harry, che ha le braccia avvolte in torno al suo collo, lasciando che gli tocchino il petto:"è meraviglioso", Louis accarezza la pelle di Harry con il pollice e poi sale fino ad arrivare al braccialetto.

Ed aspetterò

Ti aspetterò

Ed aspetterò

Ti aspetterò

"Ti aspetterò", Louis sente Harry ed il cuore gli si ferma appena:"ho aspettato per così tanto e continuerò ad aspettare".

Ora sarò coraggioso

Tanto quanto forte

Usa la mia mente ed il mio cuore

Quindi prendi i miei pezzi

E metti a posto i miei occhi

Quella mente incatenata libera dalle bugie

Louis si gira, facendo allontanare appena Harry, ma solo stringersi poi contro il petto del ragazzo più basso. Louis gli prende le guance tra le mani ed unisce le loro labbra. Il bacio non è così veloce come avrebbe dovuto, ma solo perchè stava seguendo la canzone.

E mi inginocchierò

Aspetto per ora

E mi inginocchierò

Sapendo dove sono

Harry schiude le labbra e spinge la lingua nella bocca di Louis, è dolce per via del milkshake che aveva bevuto prima, era stato adorabile ed aveva dovuto scattargli una foto con i baffetti rosa, che facevano pendant con la pittura sul suo viso.

Alza le mie mani

Dipingi d'oro il mio spirito

E chinami la testa

Fa che il mio cuore rimanga lento

Il bacio diventa più bisognoso e pieno di desiderio, le mani di Harry scivolano sulla schiena di Louis fino ad arrivare alla curva del sedere, afferrandolo e stringendolo appena con le mani enormi. Louis ansima, tra le loro labbra, la gola diventa secca e le mani arrivano dietro al suo collo per prendere una ciocca di capelli. È eccitante ed i loro corpi lavorano all'unisono con i loro gesti e tocchi. Harry tira su una mano per prendere il mento di Louis e piegargli la testa di lato, dando spazio alla sua bocca per leccargli e mordergli la clavicola. Louis sta tremando tra le sue braccia e quando Harry se ne accorge, si allontana, lo guarda in faccia, sorride e gli prende la mano per portarlo via da lì.

Louis si lascia portare, non gli importa, andrebbe ovunque fintanto che Harry gli tiene la mano e lo fa sentire al sicuro.

Mentre camminano in direzione della loro tenda, sentono la musica ed un po' delle parole che risuonano nelle casse.

Ed aspetterò

Ti aspetterò

Ed aspetterò

Ti aspetterò

Louis nemmeno si accorge di quanto sta sorridendo e che sta mentalmente rispondendo a Harry dicendo:'Si, anche io ti aspetterò, anche per sempre se dovrò'. È incredibile, Louis pensa che finiranno in un buco per terra e moriranno, perchè quello che sta succedendo negli ultimi mesi, è troppo bello perchè stia capitando a lui. A lui.

Avvistano la loro tenda e Harry guida entrambi dentro, chiudendo la zip. Entrambi riescono ancora a vedersi grazie alla luce dei lampioni della strada, anche se non sono così forti come dovrebbero.

"Cosa stiamo facendo?", chiede Louis ridacchiando, letteralmente, perchè aveva appena acconsentito a tornare alla tenda con Harry senza sentire il resto del concerto e non gliene importa assolutamente nulla. È più felice che mai e Harry è più bello di lui e di chiunque altro sulla faccia della Terra, in più, indossa ancora la coroncina di fiori e questa è la cosa migliore che sia successa a Louis.

"Non lo so", ghigna Harry, sono seduti così vicini che Louis quasi non sente la mano di Harry sul ginocchio.

"Allora baciami, scemo", dice Louis ancora con il sorriso sulle labbra, ma i suoi occhi trasmettono tutto quello che vuole e non sta per niente giocando.

Harry non ha bisogno che gli venga ripetuto due volte, si avvicina, prende Louis da dietro il collo e lo bacia sulle labbra. È più veloce stavolta, la mano di Harry accarezza la coscia di Louis, il quale non dovrebbe sentirsi in questo modo, è un semplice tocco ed ormai si erano baciati molteplici volte, ma... l'intero momento lo eccita così tanto che è assurdo. E la maglietta di Harry è praticamente trasparente e le due rondini sono in bella mostra.

"Cazzo Harry", Louis si ritrova ad ansimare in cerca di aria mentre Harry gli sta succhiando la pelle lasciandogli dei segni, dopo avergli fatto venire le labbra più rosse delle ciliegie. Harry mugola e probabilmente sta dicendo 'lo so', soffiando aria calda sulla pelle morbida di Louis. Torna sulle labbra sottili di Louis, succhiandole e mordendole ed è tutto così giusto e Harry bacia benissimo.

Tiene stretto Louis e lo fa sdraiare sul materasso che avevano costruito con coperte e cuscini, sovrastandolo con il suo corpo. Le labbra di Harry tornano sulla mascella di Louis per poi scendere ancora, lasciando scie umide lungo il collo, per poi spostarsi di lato ed andare a succhiargli e baciargli la pelle vicino all'apertura della canottiera.

"Mi piace come ti sta", dice Harry riferendosi a quello che indossa:"ma ti preferisco senza", guarda su verso Louis che si sta mordendo il labbro inferiore e ha gli occhi chiusi. Louis mugugna ed annuisce come se fosse d'accordo con qualsiasi cosa Harry stia dicendo:"bene", dice Harry, i suoi polpastrelli sfiorano la pelle di Louis nella zona dei fianchi, per poi stringere la stoffa della maglietta e toglierla, Louis lo aiuta alzando le braccia quando arriva all'altezza della testa.

Le mani di Harry passano attraverso il petto, sfiorandogli i capezzoli e Louis scatta appena:"Hmm, sei ancora parecchio sensibile", Harry ridacchia e si avvicina:"carino", dice Harry prendendo a leccargli uno dei capezzoli e wow, questa cosa lo eccita e affonda istantaneamente le dita nelle spalle di Harry, facendogli quasi male.

"Voglio fare un sacco di cose con te", sussurra ed è seducente, ma Louis è certo che non gli sia costato nessuno sforzo.

"Per favore", sussulta Louis. Sta già sussultando.

"Si?", Harry guarda il ragazzo. Louis apre gli occhi, guardando giù, il labbro ancora tra i denti ed annuisce mugugnando. Harry sorride e con l'indice disegna un cuore invisibile sul petto di Louis. In questo modo Louis lascia andare la testa all'indietro e va a coprirsi la bocca con una mano, per nascondere il suo sorriso enorme.

Harry gli bacia il collo un'altra volta, giusto perchè era nell'angolatura giusta, torna giù e sbottona i jeans di Louis, lentamente ed attentamente glieli sfila dalle gambe insieme alle mutande.

Louis grugnisce per quanto si sente libero e sollevato, le dita dei piedi che si arricciano alla fine della tenda e Harry rimane in mezzo alle sue gambe, allargandole un altro po' per farsi più spazio.

"Spogliati anche tu", dice Louis, le braccia sugli occhi ora.

"Completamente?", chiede Harry, le mani sui fianchi di Louis e non vede l'ora di mettergli le mani addosso.

"Hmm", Louis pensa e poi guarda Harry con solo un occhio:"lasciati le mutande", fa una pausa:"e la coroncina", Harry sorride ed anche Louis di rimando e oh. 'Cazzo Louis, sei fottuto', pensa tra se e se. Harry fa come gli è stato detto e non avverte nemmeno Louis, quando si piega e prende la sua intera lunghezza in bocca:"Merda", impreca Louis e infila una mano tra i capelli di Harry, ma lui l'allontana, prende i polsi di Louis e glieli mette accanto alla testa.

"Rimani fermo", dice alzando un sopracciglio, Louis obbedisce, annuendo e Harry gli bacia la punta del naso, perchè ovviamente non ce la fa ad essere troppo duro.

Avvolge una mano alla base della sua lunghezza e lo prende di nuovo in bocca, la lingua che scivola sulla pelle quando comincia ad andare su e giù. Louis si lascia uscire dalle labbra dei mugolii acuti e vorrebbe stringere i capelli di Harry. Lo vorrebbe davvero tanto.

"Le tue labbra", riesce a dire Louis quando Harry accelera i movimenti, succhiando la punta, per poi ricominciare tutto d'accapo:"bellissime. Le ho sempre amate, Harry, perfette", dice, la voce più profonda del solito.

"Si", dice Harry quando si allontana, ma comunque rimanendo vicino perchè Louis sente il suo fiato bollente colpire la sua erezione:"voglio che mi dici come ti senti. Cosa pensi. Si?".

"Si", dice Louis:"si, si, si!", ripete, disperato:"Voglio di più. Ancora di più", fa frasi brevi. Harry ghigna e lo prende in bocca di nuovo, ma facendo scivolare entrambi le mani sul sedere di Louis, gli fa piegare le gambe, aprendole completamente:"cazzo, sei bellissimo tra le mie cosce", dice Louis cercando di fare del suo meglio per guardare Harry; riesce a sembrare innocente con una coroncina di fiori in testa, nonostante quello che sta facendo.

Harry porta di nuovo una mano alla base della lunghezza di Louis, ma poi fa scivolare l'altra tra le sue gambe, penetrandolo con un dito, il ché lo prende di sorpresa perchè si contrae subito attorno a Harry, facendolo grugnire mentre ha ancora in bocca la lunghezza di Louis, rendendo tutto ancora migliore grazie alla vibrazione della gola di Harry, al caldo della sua bocca e Louis si chiede se Harry stia respirando.

"Sai sempre quello di cui ho bisogno", dice Louis in difficoltà e non sa se deve muovere il bacino su e giù seguendo i movimenti della bocca di Harry o delle sue dita. Harry muove entrambe, il che è incredibile, e Louis non si ricorda questa sensazione:"mi conosci così bene, Harry. Sei fantastico piccolo", Louis geme forte quando i movimenti di Harry si fanno più veloci ed improvvisamente si ritrova due dita dentro di sé che sforbiciano e che cazzo è questo?

"Harry", sussulta, stringendo le coperte nei pugni, finché le nocche non diventano bianche:"ci sono quasi. Non posso esserci, io-", Louis si ferma quando Harry si allontana e rimane con due dita dentro di lui.

Harry ghigna guardando lo stato di Louis, provocandolo e quello grugnisce per protestare, muovendosi disperatamente per trovare un po' di frizione, ma Harry gli mette una mano sulla vita e gli lascia un bacio sulla pancia.

"Rimani fermo", dice e Louis sbuffa:"sei così bello, amore mio", Harry gli bacia la pelle ancora e poi guarda a destra per baciargli l'interno della coscia, poi si abbassa e si avvicina con le labbra fino a prendere in bocca i testicoli di Louis, di nuovo senza preavviso e Louis sta impazzendo.

"Harry, Harry, Harry...", Louis sa che gli ha detto dire come si sente, ma non ce la fa proprio, è questo quello che sente, Harry. Harry comincia ad essere un'emozione, un sentimento, un aggettivo e deve funzionare perchè in questo momento, non riesce ad esprimersi a parole. E quando Harry ricomincia a muovere le dita, cercando di andare più a fondo, Louis sta gemendo troppo forte, tanto quanto la folla fuori probabilmente:"Harry", si morde il labbro, ma poi la bocca si apre di nuovo quando vede Harry abbassarsi di nuovo, ma finalmente riesce a parlare:"non voglio ancora venire, per favore. Ti voglio", mezzo sussulta, mezzo geme:"ho bisogno di te. Di te dentro di me".











Buona sera splendori!

Buon Natale, buon anno e buona Befana!

A presto!

-A.

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