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22 - Answer

Louis si sta svegliando tutte le mattine alle sei, così da potersi preparare per tempo e prendere l'autobus per andare a lavoro, sta mangiando avanzi e ordinando take away troppe volte, sta guardando la tv da solo e si addormenta sullo stesso divano, con lo stesso silenzio al quale si è abituato e senza davvero svegliarsi nel cuore della notte perchè non c'era nessuno a svegliarlo. Quindi rimaneva incastrato nei suoi incubi.

Lo distrugge onestamente, tutto lo distrugge. La casa odora di fumo tutto il tempo perchè ormai per fumare non va più nemmeno alla finestra, non fa spesso la lavatrice, l'unica cosa che vuole davvero fare quando arriva a casa è dormire perchè almeno nei suoi sogni non è da solo. Non per troppo a lungo almeno.

Sembra assurdo, ma è quasi più di un mese che non parla con Zayn e che ovviamente manca dall'appartamento, il che significa che Louis stavolta ha pagato le bollette da solo e non sa più cosa fare.

Si sente messo da parte e forse il suo orgoglio è troppo per andare lui per primo a parlarci. Beh... in realtà non vuole. Ha bisogno di una pausa, ma anche di una pausa dalla sua pausa. Fondamentalmente Louis è un casino. Di nuovo. E si sente patetico perchè ancora una volta si sente dipendente da persone che non avrebbe mai immaginato. Anche da Liam. Apparentemente si era schierato dalla parte di Zayn - ne è forse sorpreso? - probabilmente perchè il giorno in cui avevano litigato, Zayn era andato da lui ed era crollato lì. Se questo è quello che vuole, Louis non lo pregherà certo di tornare indietro, ha ancora della roba all'appartamento - un bel po' di roba - ma non può farlo restare.

Non sembra nemmeno che per Zayn sia un problema che lavorino nello stesso posto. Aveva trovato un modo perchè si vedessero difficilmente e quando succedeva, era come se non avesse importanza, nom guardava mai Louis in faccia. Il ragazzo dagli occhi blu non sapeva come interpretarlo, quindi forse è per questo che ha ancora il coraggio di andare a parlare con i suoi amici. Aveva scelto lui di andarsene e Louis è grato di essere stato lui a dirgli di andare via, altrimenti sarebbe stato troppo doloroso vederlo andare via con una valigia.

Louis odia il fatto che dal momento che non ha nessun altro con cui stare, passa ancora più tempo con Harry e forse metà di quel tempo anche con Ed, mangiando pizza e guardando partite di calcio, semplicemente ragazzi che fanno i compagni, anche se Harry continua a giocare con il telefono mentre i due discutono cosa c'è in tv ed i due ragazzi una volta si erano quasi picchiati perchè tifavano sempre per la squadra opposta, o per i concorrenti rivali se c'era XFactor.

Louis aveva odiato anche il secondo giorno dopo aver litigato con Zayn, perchè, dopo aver ignorato i suoi messaggi per i due giorni precedenti, erano quasi le otto di sera quando lo aveva chiamato e gli aveva chiesto di andare da lui e mangiare qualcosa insieme. Forse perchè sarebbe stata la seconda sera che avrebbe cenato da solo e in quel modo lo avrebbe colpito ancora di più il fatto che Zayn gli stesse facendo questo. Ovviamente Harry gli aveva fatto una serie di domande, ovviamente Louis le aveva evitate, ovviamente Harry era venuto a sapere che lui e Zayn non fossero proprio in buoni rapporti al momento, ovviamente Louis non gli aveva raccontato tutta la verità, ma... Harry voleva farlo parlare perchè aveva notato il suo stato e quello dell'appartamento - Louis poteva aver rotto qualcosa senza preoccuparsi di pulire e già di per se puzzava troppo di fumo - ma Louis non gliel'avrebbe detto, no. Non glielo dirà. Ma Harry aveva insistito finché Louis non si era stancato e gli aveva detto di andarsene perchè altre due parole dalla bocca di Harry lo avrebbero fatto impazzire e fatto dire stronzate.

'Porca troia, non me ne vado', aveva risposto Harry e Louis era praticamente scioccato, ma non glielo aveva ripetuto una seconda volta, perchè la realtà era che non voleva che se ne andasse. Come avrebbe voluto che Zayn fosse rimasto.

Così, ormai è Aprile, Louis è a casa perchè hanno una pausa di due settimane ed in questo momento lo odia perchè non ha niente da fare, soprattutto perchè Harry, al contrario suo, continua a lavorare. Così ora è lì che guarda uno di quegli assurdi documentari dai quali a volte puoi davvero imparare qualcosa, ma questo é su cose assurde e va bene solo per persone estremamente annoiate, esattamente come Louis ora.

Il telefono squilla e non vuole rispondere perchè ok, quel programma è davvero interessante. Ma non appena smette, suona di nuovo, allora decide di rispondere, non che qualcuno sarebbe morto se lo avesse ignorato e si muove solo per raggiungere il tavolino da caffè - che è davvero tanto - e prendere quell'affare rumoroso.

"Pronto", dice con tono annoiato e roco.

"Sapevo che eri troppo pigro per rispondere al telefono", sente una voce femminile dall'altra parte e non è mia madre, quindi non può che essere -

"Ciao Zoe", cerca di fingere un tono amichevole:"la mia sorellina bella e gentile. Come stai?".

"Anche troppo, fratello", ridacchia:"ma sto bene, grazie per averlo chiesto. E tu?"

"Sopravvivo", gira gli occhi al cielo e vorrebbe che lo potesse vedere. Vorrebbe anche che gli leggesse nel pensiero per capire cosa stesse succedendo negli ultimi tempi, perchè di certo lui non era in grado di dirglielo.

"Sempre meraviglioso. Dunque, ti ho chiamato per dirti una cosa importante".

"Spero riguardi qualche nascita o qualche morte, altrimenti non sono interessato e non è importante".

"Gesù Louis, sempre questo senso dell'umorismo, lasciami parlare", protesta e Louis scrolla le spalle, continuando ad ignorare il fatto che lei non può vederlo:"nessuna di quelle comunque ringraziando il cielo. Beh, la nascita non sarebbe una brutta cosa voglio dire, dipende dalla situazione, ma-"

"Chiacchiere. Stai sproloquiando ed io sto sprecando il mio tempo".

"Vorrei chiederti in maniera gentile, di smetterla di essere così rude..."

"Va bene sorellina"

"... e di venire al mio matrimonio..."

"Ma cert- che cazzo?", gli occhi di Louis si spalancano e nella sua testa ripercorre l'ultimo scambio di parole per cercare di capire cosa si fosse perso, perchè apparentemente è una cosa importante:"Matrimonio? Spero per te che non stiamo parlando del tuo* matrimonio. Tu non ti sposi, non lo permetterò, Zoe", quasi urla il suo nome e comincia a camminare velocemente in tondo per il soggiorno fino alla cucina:"Zoe, tu non- che cavolo stai dicendo? Perchè mi stai chiedendo questa cosa ora? Cosa mi sono perso? Zoe-"

"Louis!", urla lei dall'altro capo del telefono, così forte da far sussultare Louis, che si ferma e allontana il telefono dall'orecchio:"Grazie", dice quando non parla più, Louis è praticamente scioccato al momento. Matrimonio? È una parola così strana per lui.

"Mi sposo con George questa settimana".

"Questa settimana?", comincia a dare di nuovo di matto:"Ed io lo vengo a sapere solo ora? Ora?", dice ad alta voce. Non è arrabbiato, è solo sorpreso per la notizia e che cavolo? È confuso:"No, no, no", scuote la testa e ricomincia a camminare, Zoe sbuffa dall'altra parte:"Ti ricordi quando ti avevo detto che ti era permesso solo sposare Harry? Vale ancora".

"Louis", ora ridacchia:"quello sarebbe impossibile, lo sai bene".

"Esattamente", anche lui si lascia scappare una risatina e poi le sue labbra rimangono sorridenti:"Ti sposi? Sul serio?"

"Sul serio", dice e Louis lo sa, sa che sta sorridendo. Va bene, è meraviglioso.

"Ma, ora? Questa settimana? Wow", si appoggia al bancone e e si mette la mano libera sulla fronte:"mi dispiace, io non ho nemmeno...", sbuffa e poi sorrise di nuovo:"troppo presto. Sei piccola. Sono solo scioccato".

"Beh è in programma dall'inizio dell'anno", Louis è pronto per parlare di nuovo, per protestare di nuovo sul perché glielo stia dicendo solo ora. È suo fratello, si dicono tutto. Non riesce a crederci:"Lo so, lasciami parlare. Mi ha fatto la proposta, a Capodanno, ma il patto era di farne una cosa piccola, senza troppe persone perchè qual è il senso di invitare persone alle quali nemmeno interessa? L'ho detto a mamma e papà dopo che te ne sei andato e volevo la loro reazione, prima di avere la tua. Siamo all'università, stiamo quasi per finire l'anno, avremmo potuto aspettare l'anno prossimo, o forse altri tre, ma... sento che rimandare decisioni importanti non è cosa per me. Io sono molto felice, lui è molto felice, ci rendiamo felici l'un l'altro", sospira:"papà ha detto che potrebbe essere un errore, ci frequentiamo solo da quattro, quasi cinque anni. Non è molto, ma... è una cosa che sappiamo e basta", fa una pausa, Louis si chiede se può parlare finalmente, ma la sua voce lo interrompe:"sei tu ad avermi ispirato in questo. Scusami se tocco l'argomento, ma tu e Harry a suo tempo... quello è ciò che mi ha ispirato in questa relazione e tu lo sai... non c'è spazio per gli errori, ma se capitano, dobbiamo dimenticarli, dobbiamo affrontare il dolore, ma per il momento, abbiamo bisogno di stringerci. Finisce sempre tutto bene, credo nel lieto fine", finisce e Louis è senza parole, cosa dovrebbe dire? Cosa cazzo può dire per non sembrare nel pieno di un crollo emotivo?

"Sono stato l'ultimo a saperlo?", decide allora di dire e Zoe forse capisce cosa sta facendo ed è per questo che ride.

"Mi dispiace veramente, veramente tanto Louis".

"È così. Non posso crederci. Mi sento profondamente insultato, non vengo", scherza:"e smettila di fare il labbruccio", sa bene cosa sta facendo.

"Ho bisogno che ci sia anche tu", parla come un bambino e Louis ride. É bello, lo sta facendo sentire meglio.

"Ci penserò. Sei fortunata che sono in pausa".

"Lo so, è per questo che abbiamo scelto questa data, per te!", percepisce il sarcasmo e finge una risata, mentre Zoe continua a ridere sul serio.

"Va bene, parlamene".

"Ok, ma non mi interrompere", comincia e Louis annuisce - lei continua a non vederti, Louis - e torna verso il divano, si siede e spegne la tv:"è Venerdì", due fottuti giorni, ha due fottuti giorni per prepararsi per un matrimonio, la ucciderà e non le farà il regalo:"non uccidermi, lo so, sono terribile".

"Sei così disorganizzata", rotea gli occhi ancora una volta.

"Ho detto che non mi devi interrompere, fratello", sbuffa irritata:"comunque. Comprati un bel vestito, è importante. Si terrà qui, a Liverpool, stiamo davvero pensando di rimanere qui, comunque. Dio, ho un sacco di cose su cui aggiornarti. Ok", sembra così emozionata che Louis se la immagina mentre si tocca i capelli, cambiare posizione da dove è seduta, tenendo le labbra contorte in un sorriso, i suoi occhi blu che splendono chiaramente. Louis riesce a sentire un po' di luce in quell'appartamento buio e solitario:"La cerimonia si terrà la mattina, intorno a mezzogiorno, quindi stai lì presto, ovviamente", dovrà svegliarsi alle sette per questo, sta decisamente organizzando il suo piano di morte:"poi abbiamo il pranzo che probabilmente finirà per essere anche una cena. Mamma, papà e Peter rimarranno qui, alla casa al mare", 'la casa al mare',:"perchè il giorno dopo faremo il pranzo con tutti e anche con i parenti di George. Voglio che ci sia anche tu, ovviamente. E l'ultima cosa che ti chiedo, ok, le ultime due, sono, primo, Zayn è lì? Voglio invitare anche lui", ovviamente, cazzo.

"No, non c'è", dice in un tono neutrale e Zoe vorrebbe dire che abbia sentito solo le ultime parole che aveva detto invece che tutto il discorso come avrebbe dovuto:"chiamalo e digli della novità, sono sicuro che sarà molto felice di sentirlo da te ora".

"Oh, ok", dice e Louis vorrebbe urlare 'chiedimi cosa c'è che non va, chiedimi se è tutto a posto o se abbiamo litigato come fate sempre tu e mamma', perchè lo sta uccidendo, ma se non sarà lei a chiedere, non dirà una parola, non vuole essere egoista, lei sembra così felice e non vuole rovinare tutto:"lo chiamerò io allora. L'altra cosa è", fa una pausa:"vorrei parlare con Harry. Voglio che ci sia anche lui, ma ho una proposta".

"Una proposta? Farai la proposta a lui dopo tutto".

"Sta zitto Louis e ascoltami".

"Scusa, scusa".

"Voglio che sia lui il fotografo", dice e Louis... Louis non sa perchè ma inizia
a sorridere, a ghignare, si alza addirittura dal divano a quelle parole.

"Davvero?", chiede felice.

"Si", ridacchia lei:"abbiamo parlato del fatto che lavora in una caffetteria, ma che non ha ancora abbandonato la fotografia e beh... lo pagheremo, sono sicura che farà un ottimo lavoro e ne ho parlato con George e ha suggerito lui di dargli un'opportunità, sai, ha dei contatti e magari questo lavoro può aiutarlo".

"Zoe questo è meraviglioso, sarà così felice", solo il pensiero di sentire Harry - no, glielo dirà personalmente, non si lascerà scappare questa opportunità. Harry sarà così felice, sorriderà come un pazzo, guarderà Louis in quel modo, gli chiederà un miliardo di volte se sta scherzando perchè non riesce a crederci e Louis lo abbraccerà e ovviamente vorrà chiamare Zoe dopotutto:"Sono sicuro che accetterà".

"Grazie", dice e fa una piccola pausa e non è compito di Louis ringraziarla... e di fatto, per cosa la sta ringraziando? Per concedere quest'opportunità a Harry? Per averlo invitato al matrimonio come aveva fatto con Zayn? Si sente grato e Zoe potrebbe sentirsi confusa ed in una situazione come questa sarebbe normale che lei gli chiedesse perchè la sta ringraziando.

Invece, dice solo:"Non c'è di che, fratellino".

~*~

Venerdì arriva velocemente e mentre lo aspetta, Louis decide di godersi le giornate. Perchè è così, lo ha deciso, decide tutto quello che gli succede. È una sua scelta. Perciò dopo aver detto a Harry del matrimonio e del piccolo lavoretto - e ovviamente si era verificato tutto quello che aveva previsto - avevano passato il loro tempo a fare compre. Louis lo aveva sempre odiato ed anche Harry, o almeno, così era... era stato davvero divertente andare in giro per il centro commerciale per comprare due completi ed avevano finito per comprarsi una camicia a vicenda - che potevano o meno essere coordinate, come quelle che avevano una volta - e pantaloni neri, perchè un completo intero costava troppo, non avevano risparmiato abbastanza per quello. Poi era stata ora delle scarpe, apparentemente Harry ne aveva un paio per se e quando aveva detto a Louis che avrebbe potuto prestargliene un paio, Louis lo aveva preso a calci nel sedere, letteralmente, perchè sapeva che lo avesse detto solo per prenderlo in giro, decisamente. 'Tu sei tipo Bigfoot e io Campanellino, idiota', Harry lo aveva guardato per un momento, Louis pensava che non dovesse essere così, avrebbe dovuto ridere, invece aveva sorriso e aveva detto 'dolce' e Louis gli aveva dato un altro calcio, ancora più forte perchè non dovrebbe dire cose del genere.

Il giorno dopo, Louis e Harry erano andati da Ed un'ultima volta, Louis aveva giocato con il gatto, si era guadagnato qualche nuovo graffio ed era rimasto a dormire da Harry, la mattina era arrivata subito e quando Louis si era svegliato non sapeva come si sentisse ed era troppo presto per pensarci, ma... apparentemente per il suo cuore non era troppo presto per battere così forte che sembrava stesse per volargli fuori dal petto.

"Louis, prendo l'acqua se non ti alzi", Louis grugnisce e avvolge le braccia attorno al cuscino, accoccolandosi meglio e tenendo gli occhi serrati, perchè c'era qualcosa di sbagliato nella luce della stanza in quel momento:"è tardi!"

"Non è vero, abbiamo tempo", mugugna, parole quasi senza senso, ma è estremamente comodo e al caldo, ma il déjà vu gli sta rendendo impossibile anche di muoversi e reagire alla vita e a Harry.

"No, non è vero. Io sono pronto, ma tu hai ancora un sacco di cose da fare. Forza!", Harry gli scuote le spalle e poi emette un suono disgustato:"Lewis, stai sbavando sul mio cuscino", fottuto déjà vu e stanno andando a Liverpool come quello stesso giorno di anni fa.

"Non sono Lewis", grugnisce di nuovo, si gira dall'altro lato, senza evitare di pulirsi la faccia sul cuscino, ovviamente:"questo è il mio cuscino", si difende perchè non ha avuto possibilità di girarsi dall'altra parte quella notte.

Non sa davvero come le cose siano andate in quel modo... lui e Harry semplicemente e dal primo giorno, avevano fatto sembrare normale il fatto di dormire nello stesso letto come prima. Nonostante non sia come prima*, condividono ancora le stesse lenzuola, lo stesso materasso e lo stesso spazio. Louis sente Harry russare piano, sente il calore del suo corpo e dannazione, come riescono a fare così dopo tutti questi anni? Non è normale, ma Louis si sente... "comodo", sorride e poi sente Harry sbuffare, probabilmente irritato.

Poi cala il silenzio, troppo a lungo e Louis forse si è riaddormentato di nuovo, finché...

"Maledetto stronzo!", urla mettendosi seduto sul materasso dopo aver sentito il freddo e l'umidità dell'acqua che Harry gli aveva versato addosso. Se ben si ricorda, il giorno che si erano dovuti alzare presto per la loro prima vacanza insieme a Liverpool, Louis aveva minacciato Harry di fare la stessa cosa, ma non lo aveva fatto quindi è tutto molto ingiusto. Oltre a fargli pensare a quanto siano cambiati, è anche come se si fossero scambiati di ruolo o roba simile.

"Ti do dieci minuti per prepararti. Dobbiamo essere lì presto, ho un lavoro da fare", dice Harry fermamente, le ginocchia poggiate contro il materasso, con la brocca vuota in mano ed un'espressione divertita, ma anche seria, sul viso.

E forse è abbastanza affinché Louis si alzi e si prepari, perchè probabilmente è orribile con tutto il sonno negli occhi, il viso pallido ed i capelli in disordine ed è imbarazzante visto che Harry invece... è così* bello. I capelli tirati indietro, facendoli sembrare più lunghi del solito, le spalle dritte sporgenti, il tatuaggio sul petto in bella mostra con quella camicia che Louis aveva scelto appositamente perchè gli calzava a pennello. È così bello che Louis quasi esce pazzo. Ma solo un po'.

E forse partono troppo tardi e Harry continua a protestare mentre Louis ride, 'se non mi avessi rovesciato l'acqua addosso, non avremmo perso tempo a cambiare le lenzuola', azzittendo Harry solo per un minuto, per poi ricominciare. E inoltre, forse Louis non riesce a parlare più di tanto durante il viaggio perchè Harry ha messo una playlist fin troppo familiare e 'wow Louis, stiamo davvero tornando a Liverpool', e qui più o meno, è dove il cuore di Louis sprofonda.



~*~


"Perchè non vai a parlarci?", Louis sente Harry sussurrargli nell'orecchio, accanto a se. Sono già al ristorante, tutti che vagano intorno ai tavoli per gli antipasti.

La cerimonia è stata meravigliosa, Louis non sapeva bene come come avrebbe reagito e come si sarebbe sentito a riguardo, ma la realtà è che l'ha amata. Sua madre che gli piangeva accanto e suo padre che le accarezzava la schiena dicendole 'ti ricordi il giorno cui ci siamo sposati ed ora abbiamo questa splendida famiglia', facendola piangere ancora di più e poi c'era Peter accanto a lui che gli chiedeva come avrebbe fatto a sapere la persona giusta da sposare. Louis non sapeva come rispondere ed aveva finito per chiedergli se avesse dieci anni o cosa.

Zoe era bellissima con il suo lungo, ma comunque semplice vestito bianco e di certo Louis è estremamente fiero di lei. Così fiero del sorriso che aveva tenuto tutto il tempo. Così fiero che avesse scelto un uomo che le aveva messo la fede al dito con gli occhi che brillavano così tanto. E Louis non riesce a credere che si stia sposando prima di lui, cioè, c'era da aspettarselo, ma non si aspettava che sarebbe arrivato così presto, in questo modo. Così per tenere la sua mente lontano dal descrivere i due come 'la coppia più hot' e che cazzo come possono essere reali?.

E Harry... oh, Harry sembra un bambino in un parco giochi. Sta facendo ciò che ama, in un ambiente del genere. Tutto sembra così definito e splendente da essere degno di essere immortalato. Sembra va davvero un professionista mentre scattava foto a Zoe prima di entrare in chiesa, l'aveva messa in tante pose diverse e le aveva dato un sacco di consigli. Mentre il prete parlava, lui era rimasto focalizzato sul suo lavoro ed a catturare ogni cosa. A Louis piace, nonostante 'perchè non vai a parlarci?', erano state fondamentalmente le prime parole che Harry gli aveva rivolto, perchè era stato molto impegnato. Ma ora, mentre glielo chiede e toccando quell'argomento, Louis ignora il fatto che Harry sia in ginocchio accanto alla sua sedia e con la macchinetta fotografica in mano.

Luis guarda verso la persona alla quale Harry si sta riferendo, senza sapere davvero perchè e vede Zayn seduto al suo tavolo che parla con alcuni degli amici di Zoe - come aveva detto a Louis, non avevano invitato molte persone e Louis pensa che questa decisione rendesse tutto molto più onesto.

Louis aveva visto Zayn in piedi davanti alla fila di sedie opposta alla sua, nello stesso corridoio. Aveva le mani incrociate davanti alla pancia, guardando attentamente avanti, con Liam accanto a lui che sapeva solo Dio sa cosa, ma entrambi indossano uno smoking e sono incredibilmente attraenti con le loro barbe perfettamente sistemate e i loro ciuffi. È ancora accanto a Zayn, non ha mai lasciato davvero il suo fianco e Louis si chiede se Zoe lo avesse invitato o se l'avesse portato Zayn per non stare da solo. È patetico.

Anche Louis è patetico. Quello più patetico in realtà.

"Non andrò a parlarci. Non oggi. Specialmente oggi", guarda da un'altra parte, non Harry, guarda solo ed unicamente avanti:"non riesce nemmeno a guardarmi. Non gli importa", finisce e la sua voce fallisce nel nascondere la tristezza.

"Louis...", Harry posa la mano sulla spalla del ragazzo dagli occhi blu:"non so cosa sia successo tra voi due e perchè... ma gli hai detto di andarsene?", chiede e Louis capisce cosa voglia dire, Harry ha capito cosa è successo e Louis non ha idea di come ci riesca.

Si mastica l'interno della guancia ed i suoi occhi probabilmente lasciano capire quanto sia scioccato. Le parole di Harry gli fanno capire l'ovvio. Zayn lo sta facendo perchè pensa che sia quello che vuole Louis. Lui ha voluto che se ne andasse ed almeno per il momento, sta rispettando la sua decisione. Gli sta lasciando il suo spazio.

Però Zayn ormai avrebbe dovuto sapere che quello non è ciò che vuole Louis, non è mai quello che vuole. Louis odia stare da solo, Louis odia quella sensazione, odia il vuoto, lo odia, ma aveva comunque detto a Zayn di andarsene per farsi del male, per vedere quale fosse il limite di Zayn. Ma anche Zayn è ferito, Louis si sente davvero male per averglielo fatto dire a voce alta, per aver fatto si che il suo amico la pensasse in quel modo... Louis odia il fatto che Zayn avesse ragione. Ma Louis ha bisogno di lui, vede Zayn in lui, nella loro amicizia. Aveva sempre visto più uno Zayn che non un Harry.

Louis non ha tempo per rispondere qualcosa perchè qualcuno chiama Harry, che si alza, accarezza la testa di Louis e si allontana. Sarà una notte lunga, soprattutto dal momento che c'è vino ovunque e lui è al tavolo degli sposi con la sua famiglia e quella di George.



~*~


Louis si diverte e trova una distrazione con suo fratello accanto, finché quello non aveva deciso di andare a ballare con la sorellina più piccola di George. C'è la musica, il cibo è ottimo, tutti sembrano felici e divertiti e Louis sta bevendo acqua. Acqua. Il sedere è indolenzito per essere stato seduto così a lungo, i polsi gli fanno male perchè gli stanno reggendo la testa da troppo tempo.

Si era stancato di guardare Harry- non era stanco, l'aveva fatto di più per disciplinare se stesso e smettere di guardarlo - mentre girovagava con la macchinetta fotografica in mano, rideva e incontrando persone nuove. Anche lui si era fatto un nuovo amico, la sua cuginetta piccola che nemmeno sapeva di avere. Ha due anni e Louis non aveva mai visto una bimba del genere. Dovrebbe davvero iniziare a comunicare meglio con la sua famiglia, ma guardatelo adesso, al matrimonio di sua sorella, che beve acqua, seduto nello stesso posto dall'inizio della serata e guardando il suo amico d'infanzia, che si sta divertendo molto più di lui con una famiglia che non è nemmeno la sua.

Louis si chiede anche come sarebbe stato se Harry avesse incontrato il resto della sua famiglia anni fa, quando erano ancora insieme. Non sanno che Harry è il migliore amico d'infanzia di Louis - anche ex-ragazzo - pensano sia semplicemente amico di Zoe, che lei aveva deciso di assumere per fare le foto. E permettergli di bere un po' più di alcool di quanto avrebbe dovuto mentre lavorava. Non è giusto per Louis.

Aveva notato come Harry stesse cercando di evitare di parlare con sua cugina Cassie, perchè ovviamente Zoe aveva invitato i vicini, finché Derek non era andato verso il ragazzo dagli occhi verdi, con lei sotto braccio. Louis era stato quasi sopraffatto dal bisogno di alzarsi, ma aveva visto Harry sorridere e scattare delle foto alla coppia, quindi non si era mosso. Non può fare questo a Harry, è cresciuto, sa cavarsela da solo.

Quando Cassie comincia a parlare con lui e la sua faccia diventa seria, Louis decide che è il momento di guardare da un'altra parte e lasciarlo fare. Non può continuare in quel modo.

Poi vede i suoi genitori parlare con quelli di George e grazie al Cielo, vanno piuttosto d'accordo. Questo nom sarebbe successo se Louis e Harry si fossero sposati - e che cazzo. Louis scuote la testa, non sarebbe successo, ma lui credeva che sarebbero rimasti insieme quando erano più piccoli. Quindi vedendo le cose in quest'ottica, è stato meglio così. Non succederà mai. Zoe avrà una vita meravigliosa e forse Louis ne è un po' geloso, è sbagliato, ma non può evitarlo, ma è comunque felice per lei. Lo aveva sempre desiderato per lei e spera che Peter abbia la stessa fortuna.

George e Zoe sono seduto al tavolo con i loro amici, di cui, per qualche motivo, fanno parte anche Zayn e Liam. Beh, almeno quello.

Louis ringrazia tutti i Santi quando arriva il momento di tagliare la torta, così il suo tavolo è di nuovo pieno e non sembra più il fratello depresso, la cui vita è miserabile e i cui fratelli sono i vincitori nella vita. Alza le sopracciglia, guardando un punto indefinito mentre ascolta i suoi stessi pensieri. Almeno non aveva ancora fumato. E nemmeno bevuto, ovviamente. Perciò quando i camerieri arrivano al tavolo per servire lo champagne, Louis rifiuta gentilmente, ricevendo un sorriso compiaciuto da suo padre. Almeno quello.

Poi arriva il momento del discorso e oh merda, Louis deve fare un discorso, quindi fa qualche respiro profondo mentre Carl fa il suo insieme a Fiona, nel quale avevano parlato del loro matrimonio - ovviamente - dal momento che Zoe non aveva potuto essere presente - ovviamente, ancora - e poi avevano rivelato alcune scene umilianti della sua infanzia, alcune delle quali Louis le ricorda molto bene. Dopo che i genitori di George e i loro migliori amici avevano fatto i loro, è il turno di Louis e avrebbe preferito strapparsi i capelli. Ha un piccolo foglietto con se che sembra niente in confronto ai saggi che avevano letto gli altri. È sempre così.

Si alza dalla sedia, prende il microfono e sorride:"Sto sorridendo, ma la realtà è che vorrei scappare", comincia, mantenendo un finto ghigno sulla faccia, mentre le persone ridono e tengono gli occhi su di lui:"sono Louis Tomlinson, una persona davvero molto felice come avrete potuto notare, o forse no perchè ho passato le ultime ore seduto su questa stessa sedia e mi fa male il sedere", un altro scroscio di risate, guarda sua sorella e sorride, il sorriso più finto che può e se ne accorgono tutti, continuando a ridere. Soprattutto Peter che quasi cade dalla sedia:"Sono il fratello preferito di Zoe", Peter protesta:"scusa piccolo insignificante", dice Louis al ragazzino più piccolo:"o forse proprio quello che odia di più, dal momento che sono stato l'ultimo a sapere che stesse per sposarsi. E mi sta anche facendo parlare davanti a tutte queste persone che non ho mai visto o che mi ricordo solo vagamente da quando ero piccolo. Bel lavoro sorella", le rivolge il suo pollice alzato e lei ride, mimando con le labbra un 'Mi dispiace, ti voglio bene!':"Certo che si", annuisce e quasi nessuno lo sente perchè avevano continuato a ridere.

"Non siamo molto simili, come potete vedere, lei è bionda e io sono carino. Grazie mamma", sorride a Fiona che scuote la testa ridacchiando. Nota il modo in cui Carl si piega verso sua moglie e sorride:"Avevo preparato qualche parola", alza il foglietto che ha in mano:"ma sono solo io che parlo di quanto è bello essere qui, quanto sono felice che mia sorella si sia sposata prima di me e che bella persona sia, il che è tutta una bugia e non lo seguirò", butta il foglietto per aria e scrolla le spalle, tenendo il microfono vicino alle labbra:"questo è quello che ti becchi per avermi invitato al tuo matrimonio due giorni fa", cerca di dire seriamente guardandola, ma fallendo:"non mi metterò ad umiliarti come hanno fatto i nostri genitori. Puoi ringraziarmi più tardi. Ma ho alcune parole da dire. Prima di tutto", alza un dito:"ottima scelta", guarda George:"hai trovato davvero una bella persona che ti stia accanto e forse questa è la scelta più intelligente che tu abbia mai fatto", George ride e Zoe cerca prima di fare una faccia incredula, ma poi scoppia a ridere insieme a suo marito:"ora che guardo bene, assomiglia molto a qualcuno che conosciamo, non è vero Zoe?", Louis ghigna e poi guarda Harry, che è vicino al suo tavolo e Louis si era accorto che gli stesse scattando delle fotografie. Louis gli agita la mano e lo nota, ridacchiando e sa bene cosa sta per succedere. Anche Zoe lo sa, perchè si copre la faccia con le mani.

"Esattamente, il fotografo quando aveva all'incirca sedici anni. Il mio migliore amico al tempo ed il ragazzo del quale ero innamorato e che tu avevi deciso di baciare mentre io ero in bagno", Louis si aspettava una reazione negativa da quelle persone, invece era stato il contrario, il che gli fa tirare un sospiro di sollievo:"abbiamo entrambi gusti simili, come potete vedere. E questo sono io che casualmente mi dichiaro davanti a tutti, sono sempre stato bravissimo in questo. Sempre. Non ho forse ragione?", guarda verso la sua famiglia che annuisce e ride insieme agli altri:"Scusa Hazz", Louis agita di nuovo la mano verso il ragazzo dagli occhi verdi, che stava ridendo, ma ora lo sta guardando con un piccolo sorriso sulle labbra.

"Quindi è qui che voglio arrivare. No, non l'argomento 'gay', non ti preoccupare nonna", guarda verso la mamma di suo padre, che lo guarda con una smorfia, ma si sente soddisfatto perchè sembra che tutti lo stiano ascoltando con piacere:"ma si, l'argomento 'amore'", emette un suono disgustato:"lo so, ragazzi, mi dispiace per tutti i single presenti", alza il braccio e si guarda intorno vedendo altre mani che si alzano. Quando invece guarda verso Zayn, lui sta guardando Liam e non li vede alzare le mani. Lo sapeva.

"Vedo cose molto interessanti in questo momento", commenta e Zayn si volta subito lo sguardo verso di lui. Louis gli sorride appena.

"Ma non è forse per questo che siamo qui oggi? Perchè queste due persone si amano e vogliono passare il resto delle loro vite insieme?", guarda verso la coppia e sua sorella lo guarda teneramente:"in bocca al lupo per quello", le fa l'occhiolino e lei ride insieme a George che le sta tenendo la mano sul tavolo:"Tutta la mia vita, mia sorella può confermarlo, l'ho passata circondato dall'amore", Zoe annuisce e Louis guarda avanti, fiero:"è una sensazione piuttosto meravigliosa. Per prima cosa quando i nostri genitori ci dissero che avremmo avuto un fratellino, Peter, successivamente con la morte di nostro nonno al quale volevamo molto bene. Soprattutto io, ma sto cercando di non far girare tutto intorno a me", dice con sguardo furbo e la gente ridacchia:"con i nostri genitori, che vediamo amarsi ogni giorno di più e penso sia stato questo ad ispirarci maggiormente, perchè riescono sempre ad insegnarci molto", sorride ai suoi genitori e tutti lo guardano inteneriti:"prendemmo un gatto", ridacchia e scuote la testa guardando in basso:"fu una sfida, ma anche in quel caso c'era dell'amore coinvolto", sospira.

"E poi vorrei toccare l'argomento, perchè ha avuto un grande impatto in questa famiglia. Il mio amore per il mio migliore amico al quale mi stavo riferendo prima", guarda verso Harry che mette giù la fotocamera, non se ne accorge, ma Zoe sta annuendo di nuovo e la gente tiene gli occhi puntati su di Louis.

"Ha cambiato la nostra famiglia, perchè è stato come avere un altro fratello. Faceva parte della famiglia e date le circostanze, non era amato solo da me, ma da tutti quanti. Non toccherò di nuovo quell*'argomento, sorellina, non ti preoccupare", guarda sua sorella con la coda dell'occhio, lei ride e bacia George sulla guancia:"ma si, l'amore è stato una parte molto importante della nostra famiglia e parlo per mia sorella, me, i miei genitori e mio fratello, vorremmo ringraziare Harry", alza la mano, indicando il ragazzo, tutti seguono il gesto di Louis e applaudono. Le guance di Harry sono completamente rosse, ma cerca di nasconderle con la macchinetta fotografica:"perciò grazie", Louis annuisce e Harry gli sorride:"mia sorella è stata la mia ancora mentre scoprivo me stesso ed anche quello ci aiutò a volerci bene. Non c'era molto amore nel nostro rapporto, ma poi tutto è cambiato e ho cominciato ad apprezzare la sua presenza molto di più. Perciò si, è davvero una bella persona e forse avrei dovuto seguire il discorso originario", ride:"ma anche lei ha imparato molto. È per questo che oggi è qui con George, estremamente felice, molto matura e con un nuovo cognome e vestito", lui le sorride e lei scuote la testa, gli occhi pieni di dolcezza e le labbra incurvate nel più grande dei sorrisi:"questo è quello che lei mo ha detto ed io ne sono molto lieto. Lei ha detto che io l'ho ispirata, che tutto l'amore che ha visto nel corso degli anni, le ha fatto credere nel lieto fine, che il vero amore esiste e questo mi ha fatto sentire veramente bene e felice. Quindi anche tu mi hai ispirato sorellina, perchè dicendomi così, mi hai dato speranza, posso imparare ad amare ancora, perdonare gli altri", guarda verso Zayn e tiene gli occhi incastrati con quelli del suo amico:"apprezzare ogni tipo di amore", Zayn annuisce:"continuare a tenerci insieme e tenerci vicini quelli che ci rendono felici", poi guarda verso Harry che ha quell'espressione rilassata, quel sorriso adorabile e gli occhi pieni di affetto:"e che, ancora una volta, c'è un lieto fine per tutti", la gente applaude e Louis respira, perchè forse aveva trattenuto il fiato troppo a lungo.

"Forse è meglio se mi fermo qui e faccio finalmente le mie congratulazioni a queste due meravigliose persone che mi sono accanto", indica Zoe e George:"e dire anche che siete tutti perfetti e che è un onore essere presente in questo giorno", sorride:"e finalmente lasciar mangiare tutti liberamente perchè è per questo che sono qui. Ve lo dico io e Harry, chiedi a tutti di mettersi vicino alla persona che ha dato valore alla loro vita per una foto e poi vedrete il barista quasi distrutto", Louis si assicura di osservare il modo in cui Harry abbassa la testa e sbatte le mani, ridendo:"grazie", sorride e torna a sedersi, ricevendo un'altra ondata di applausi e risate.

Era davvero andato piuttosto bene.



~*~



"Il tuo discorso è andato piuttosto bene", Louis sente e Harry si siede accanto a lui, al posto di Peter. Non gli era dispiaciuto rimanere da solo al tavolo ancora una volta mentre i novelli sposi facevano il loro primo ballo, finché poi tutti si erano uniti a loro. A Louis piace guardare questo momento, ma gli piace anche avere Harry presente al suo fianco.

"Si, vero?", sorride, rivolgendo l'attenzione al ragazzo, le maniche della camicia sono già tirate su fino al gomito, i capelli tutti scompigliati e sudati, posa la macchinetta fotografica sul tavolo e ricambia lo sguardo di Louis con il sorriso più sexy che potrebbe mai fare.

"Si, mi è piaciuto molto"

"Grazie Harry", Louis sorride, il blu che incontra il verde nel bel mezzo del casino e del rumore della festa. Sono Louis e Harry e tutte le altre persone, ma funziona:"Ti stai divertendo?", Harry annuisce entusiasta e Louis nota gli occhi appena arrossati e che sta ridendo troppo:"ci scommetto", ride.

"Si. Amo tutto questo. E sono davvero molto grato per quest'opportunità. Tua sorella è davvero carina", dice guardandola mentre balla con il padre di George. Louis alza un sopracciglio e poi Harry lo guarda ridacchiando:"ma tu sei davvero bello", Louis è un po' colto di sorpresa da quel commento, ma Harry aveva parlato coscientemente, considerando il suo stato, poi si avvicina un po' e guarda Louis negli occhi:"mi concedi questo ballo, per favore?"

Louis ride, dimenticandosi della piccola guerra che c'è in atto nel suo stomaco:"Sai bene che non so ballare", lo sa? Lo sa ancora?

Harry ghigna:"Lo so... ma è solo per essere un po' più vicini. Per un po' di più", dice, offrendo la sua mano a Louis. Louis vede tutta la sua vita passargli davanti dal momento in cui Harry aveva detto queste stesse parole, il giorno che erano andati al ballo. Lo sta uccidendo.

Il ragazzo più grande inghiotte, ma accetta comunque. Harry guida Louis verso la pista da ballo dove sono tutti, metà dei quali sfatti, altri invece che si stanno godendo il tempo con i propri partner.

La canzone non è nemmeno lenta, è più quella che si ballerebbe in una discoteca, ma Harry prende le mani di Louis e le posa sulle proprie spalle, per poi avvolgere le sue attorno alla vita di Louis, per avvicinarselo.

Harry sorride e guarda Louis. Ondeggiano insieme, giusto per non restare fermi nel bel mezzo della pista e si guardano come due idioti. Louis sente le ginocchia molli e non è nemmeno ubriaco.

"Ti ricordi quando abbiamo parlato di sposarci?", chiede Harry ridacchiando e che cazzo, che abbia un po' di rispetto, perchè Louis vuole fottutamente piangere:"Te lo ricordi Louis?", dice più seriamente quando Louis non gli risponde, ma continuando a guardarlo sorpreso. Annuisce e poi abbassa la testa, interrompendo lo sguardo. Harry sposta la mano dalla vita di Harry solo per alzargli la testa dal mento, incontrando di nuovo i suoi occhi blu:"No, guardami, splendore", sussurra, rimettendo le mani dove le aveva prima:"eravamo così piccoli, ma sapevamo già con chi volessimo passare il resto della vita. Parlammo di invitare anche i miei genitori, così avrebbero visto quanto sarei stato felice con te e avrebbero finito per essere brave persone. Parlammo di quello che avremmo fatto in luna di miele", ride di nuovo e Louis sa perchè e questo è il motivo per cui grugnisce e nasconde il viso sulla spalla di Harry:"pazzi, pazzi ragazzini", Harry continua a ridere:"e avremmo comprato una casa sulla spiaggia, avremmo vissuto lì, avremmo comprato un altro gatto così che Daisy potesse avere dei gattini e poi sarebbe stato il nostro turno. Avere un bambino. E l'avremmo vista crescere, si una lei Louis, ho detto che volevo una bambina, non un bambino", è il turno di Louis ridere, poi allontana la fronte e guarda Harry:"e saremmo stati insieme per sempre", dice ora seriamente, senza sorridere, senza scherzi, solo gli occhi incastrati con quelli di Louis la sua voce sembra quella di un angelo e ha un sapore dolcissimo.

E Louis si sente così vicino a lui così al caldo, così...

"Hey, mi concedete un ballo con Harry?", Louis si guarda di lato e vede Zoe e Fiona pronte per portargli via Harry. Per portargli via Harry.

"Certo", Louis sorride appena e si allontana dal ragazzo che lo sta ancora guardando:"tutto tuo, sorellina", lei gli sorride e c'è un significato dietro. È solo che Louis non vuole scoprire quale.

Harry accetta la mano di Zoe e Louis va da sua madre.

"Ciao figlio", Fiona ride e Louis posa la mano sinistra sulla sua vita e con l'altra le stringe la sua.

"Non mi metterò a ballare mamma".

"Lo so, facciamo finta", scherza lei e comincia a guidare entrambi ed a Louis viene da vomitare perchè lo fa girare troppo velocemente.

"Sono fiera anche di te. Lo sono sempre stata", dice all'improvviso, Louis sente la sua voce e si sente come se avesse di nuovo diciotto anni e si fosse appena dichiarato con lei:"tu pensi di no, ma hai sempre fatto ciò che ti rendeva felice", sorride e Louis sa di non aver bisogno d'altro. Ha tutto, ha sentito tutto ed è grato per tutto, è solo stato cieco per tutto quel tempo, ma avrebbe potuto cambiare tutto, se solo avesse acceso la luce.

"Grazie mamma", la abbraccia nonostante siano già uniti mentre ballano e si godono la musica.

Quando si muovono, guidati da Fiona e si avvicinano a Harry e Zoe, Louis sente qualcosa:"E tu prenditi cura di mio fratello. Non lo lasciare più. Lo tieni in un palmo di mano, è incredibile", sente la voce di Zoe.

"Ma noi non usciamo insieme, Zoe, lo sai benissimo".

"Certo che lo so", risponde:"ma voi non ne avete bisogno, voi siete sempre stati innamorati. Per tutto questo tempo", finisce, Fiona sta guardando Louis, anche lei ha sentito ed ora probabilmente sta aspettando una reazione sa suo figlio.

Apre la bocca, ma la richiude subito, Fiona continua a sorridergli. Lui si guarda intorno e si allontana da sua madre, sorride appena e vede Zayn ballare con sua nonna. Le era sempre piaciuto in qualche modo, si era innamorata di lui un Natale. Annuisce a sua madre, le stringe appena la mano e li raggiunge, affronterà Harry più tardi. Più tardi. E non vuole nemmeno sapere di cos'altro Zoe abbia parlato con lui.

"Scusatemi, non volevo interrompere", dice Louis arrivando alle spalle dei due. Sua nonna lo guarda e Zayn probabilmente pensa che voglia ballare con lei, quindi si allontana ed annuisce, ma Louis parla:"ma volevo ballare con il mio amico, nonna", dice educatamente con un piccolo sorriso.

Lei alza un sopracciglio, guarda Zayn e poi Louis, con uno sbuffo se ne va e Louis vorrebbe davvero ridere, non era mai stata una persona troppo comunicativa con lui e le erano sempre piaciuti i suoi fratelli e Zayn apparentemente, il quale adesso guarda il ragazzo dagli occhi verdi confuso.

Louis sorrise e prende la mano di Zayn, mettendogli l'altra sulla sua spalla:"Ciao", dice e cerca di guidare il movimento, forse fallendo. Forse. Decisamente.

"Cosa stai cercando di fare?", chiede Zayn non suonando davvero irritato o arrabbiato, solo il suo tono normale quando parla con Louis.

'È per questo che quando litighiamo tu non sei mai il primo a chiedere scusa, perchè per te non ne vale abbastanza la pena.'

"Ti sto chiedendo scusa, per dimostrarti che di fatto, ne vali la pena", dice onestamente, non smettendo mai di guardare Zayn, perchè può farlo, può guardare Zayn e dirgli queste cose, può essere onesto, sta lasciando che Zayn veda la verità dietro ai suoi occhi:"quindi, mi dispiace. Ho bisogno di te Zayn, non è stata questa litigata a farmelo capire, lo sapevo già, era solo molto difficile conviverci. Sapevo cosa stavo facendo, ma ho sempre avuto paura di fermarmi. Pensavo che non ti importasse e questa è la verità".

"Ok", Zayn annuisce:"ti perdono", Louis spalanca gli occhi.

"Tutto qui? Non hai nient'altro da dirmi? Mi perdoni così e basta?", chiede Louis cercando di guidare entrambi, ma finisce solo in un gran casino in mezzo alla gente.

"Si", Zayn sorride:"sai quello che hai fatto e hai finalmente imparato che hai bisogno di me, che hai bisogno che le persone siano felici. Hai riconosciuto il tuo errore e cambierai. Avevi anche bisogno di spazio. Entrambi ne avevamo bisogno. La nostra amicizia aveva bisogno di questa pausa e tu hai scelto quando averla, così ti ho rispettato", Louis guarda ammirato il suo amico per quelle parole. Zayn sa sempre come interagire con lui, sa sempre qual è la cosa migliore, riesce sempre a far sì che Louis voglia essere una persona migliore.

"Sono davvero grato di averti", decide di dire, Zayn sorride e gli lascia un bacio sulla fronte.

"Lo so, piccolo. Anche io sono grato di averti", risponde.

"Beh... non sei anche grato di avere Liam?", chiede con un ghigno, provocandolo e sa cosa sta per arrivare quando Zayn fa la faccia. La fottuta faccia di quando è sulla Luna e la gravità non esiste.



~*~



Il vento è troppo freddo per stare all'aperto, ma Louis non considera le sue alternative quando decide di sedersi sulla sabbia, ad immaginare, anche dal suono che arriva nelle sue orecchie, i colori del mare visto che è troppo scuro anche solo per osservare il modo in cui le onde si infrangono sul bagnasciuga. E questo perchè? Perchè non è da solo nell'oscurità, ha Harry accanto.

È troppo tardi anche per essere svegli, quindi Louis sa che quella notte non dormiranno. I suoi genitori e Peter sono nella loro casa al mare, probabilmente già troppo nei loro sogni per preoccuparsi di cosa possano stare facendo Louis e Harry di fuori. Non sapranno che Harry era troppo sopraffatto per stare dentro quella casa, troppo esaltato per dormire e a Louis andava bene così. Non sapranno del modo in cui Harry ha chiesto a Louis di andare a sedersi sulla sabbia e guardare qualsiasi cosa potessero immaginare nell'oscurità, insieme al suono delle onde, non sapranno del modo in cui Louis aveva stretto la mano di Harry e lo aveva guidato fuori passando dalla porta sul retro e lui si era guardato intorno rivivendo nella sua mente, tutti quei ricordi perduti che i due avevano in quel posto.

Louis non ha freddo, al contrario, è piuttosto al caldo, il vento gli colpisce il viso e gli scompiglia i capelli da dietro, facendogli sentire meglio il profumo di Harry dalla giacca che gli aveva messo sulle spalle.

Il momento è troppo bello, troppo dolce e Louis si sente potente, così libero in questo momento che non importa nemmeno che ci sia Luna nuova nel cielo e che l'unica luce che c'è, che permette loro di vedere qualche forma e ombra è quella che proviene dalla casa, dietro di loro.

"Harry", si sente la voce di Louis ed è quasi impossibile da sentire per Harry che ormai è abituato al solo rumore dell'oceano, leggermente avanti a loro:"ricordi tutto quello che è successo qui, a Liverpool?", chiede e Louis sa bene quanto sia speciale questo posto per Harry, per entrambi. Ha una storia, rappresenta il punto centrale della loro relazione, quando avevano cominciato qualcosa di nuovo proprio lì, per continuare ad essere quelli che erano.

"Certo che me lo ricordo", dice Harry dolcemente, facendo ridere appena Louis.

"Ti ricordi quando mi hai detto come ti sei innamorato di me?", chiede e poi c'è silenzio, il che non fa altro che confermare quello che Louis già sapeva:"Mi hai detto che io ti ho ispirato ad essere una persona migliore, che ho scelto che tu fossi la persona che conoscessi meglio di chiunque altro. Hai detto che ti ho accettato quando nessun altro l'ha fatto. Avevi quattordici anni ed io non potevo credere che ti sentissi in quel modo da così tanto tempo, pensando inoltre di essere il solo".

"Si. Si mi ricordo", Louis annuisce e la voce di Harry rimane calma e morbida ed è meraviglioso, perchè il cuore di Louis sta battendo veloce.

"Io però non ti ho mai detto come mi sono innamorato di te", Louis sente il respiro di Harry che gli si strozza in gola, sente come si sia irrigidito e come serri i pugni, toccando la sabbia a lato del suo corpo.

"Co... come?", chiede Harry, la voce bassa e diversa da prima. Louis ormai non è più abituato ad essere quello che parla in questo modo, tra i due.

"Lentamente. Molto lentamente. Ma fu bellissimo. Ed ero così piccolo. Mi sono innamorato di tutto ciò che in te era da odiare. Mi sono innamorato di tutto ciò che tu odiavi di te stesso. Mi sono innamorato con i tuoi difetti, trasformandoli in pregi. Mi sono innamorato nel modo giusto. Con ogni bacio che mi davi. Con ogni tocco che abbiamo condiviso. Niente che potessi fare mi avrebbe deluso, sono serio. Ti ho amato per davvero tanto tempo e se anche il certi momenti, prima che succedesse tutto, non potevo baciarti, se avessi anche solo potuto sedermi accanto a te e semplicemente ascoltarti parlare, sarebbe stato molto meglio che niente", guarda su ed eccole lì le stelle che brillano per loro:"Come posso dimenticarti adesso?", chiede, un piccolo risolino che gli scappa dalle labbra, non sta neanche guardando Harry ora, ha paura di cosa possa state sentendo e sta lasciando che il suo coraggio lo abbandoni:"mi si è fuso il cervello cercando di dimenticarti, ma non ha mai fottutamente funzionato. Ho sperato di poterti semplicemente cancellare dalla mia memoria come fosse l'alba eterna della mia mente vuota, così avrei potuto essere felice", inghiotte:"ma poi mi sono reso conto del fatto che", guarda di lato verso Harry ed eccoli lì, occhi verdi che splendono per lui, chi ha bisogno delle stelle quando ha Harry? "Non sarei mai stato felice se non avessi avuto i ricordi che ho con te", si ferma di nuovo, guarda i tratti di Harry e ci vede così tante cose, ci vede così tante fottute cose e sentimenti, Louis è su una nuvola al tramonto ed è meraviglioso:"ma non voglio solo ricordi".

"Louis...", sussurra Harry e Louis si accorge di quanto sia un po' più vicino di prima, di come stia respirando a fatica e di come stia guardando le sue labbra, leccandosi le sue.

"Harry...", Louis si lascia scappare, posa la mano sulla sabbia, in qualche modo incontrando quella di Harry. Non reagiscono nemmeno al contatto, è lì e se Louis prova ad intrecciare le sue dita tra quelle di Harry, casualmente e come se non solo stesse cercando di riempire lo spazio tra le loro dita, ma anche ogni altro tipo di vuoto, continua a tenere gli occhi incastrati con quelli di Harry:"sto per baciarti", dice Louis a voce bassa e Harry semplicemente annuisce e quella è la sua risposta.

Quella è la sua risposta.

Louis si morde il labbro inferiore, guarda quello rosa di Harry, quelle che conosce così bene, quello superiore più sottile di quello inferiore, così ben definiti e non perde tempo, posa una mano sulla guancia di Harry e si avvicina per premere insieme le loro labbra.

Ed eccolo lì. Esattamente come si ricordava. Anzi è anche meglio di ciò che si ricordava perchè è passato così tanto tempo che è tutto ancora più dolce.
Harry prende il fianco opposto di Louis mentre iniziano a muovere le labbra, prima lente ed attente, teneramente e dandosi tempo per abituarsi ad una sensazione così incredibile. Le punte dei loro nasi si strusciano ogni volta che spostano la testa di lato, assaporando e succhiandosi le labbra l'un l'altro e questo è abbastanza per Louis per sedersi sulle gambe di Harry, lasciando cadere la giacca.

Harry mugola subito di piacere e forse anche in segno di ringraziamento per poter sentire il corpo di Louis così vicino. Apre le gambe e le mette accanto alle cosce di Harry e gli avvolge le braccia al collo, andando subito ad afferrare una ciocca di capelli di Harry dalla nuca con una mano. Contatto, contatto e contatto.

È così caldo, così giusto, ne avevano così bisogno che Louis non riesce a fermarsi. Harry si stringe il corpo di Louis al petto spingendolo dalla curva del fondoschiena facendo gemere il più grande che struscia contro il tessuto dei jeans. Poi affonda le dita nella vita di Louis per tenerlo fermo.

Ora c'è altro nell'aria oltre al rumore delle onde, ci sono due corpi che respirano a fatica e disperatamente e tra loro non c'è rimasto spazio. Le loro labbra si muovono in sincronia, ora più veloci e la presa di Louis sui capelli di Harry diventa più forte.

È come se si stessero baciando avendolo fatto per anni, senza mai fermarsi. Sanno qual è il modo giusto per farlo, sanno dove cominciano le labbra dell'altro, sanno come baciarsi nel modo che piace all'altro, sanno come toccarsi, dove mettere le mani, come muoversi... la sensazione è quasi dolorosa, ma è un dolore meraviglioso.

"Louis, Louis... Louis", ripete Harry tra le loro labbra, e Louis deve stringere gli occhi ancora di più. È tutto folle, sta succedendo e Louis pensa di stare facendo finalmente un bel sogno e di essersi sbarazzato degli incubi.

Louis letteralmente mugola per rispondergli e Harry allontana le loro labbra, ricevendo un suono di disapprovazione dal ragazzo dagli occhi blu, ma viene presto dimenticato quando i polpastrelli di Harry, raggiungono il primo bottone della camicia di Louis. Ne sbottona solo tre, scosta il tessuto - ed è così veloce che Louis non fa nemmeno in tempo a riprendere fiato - e bacia la pelle del collo di Louis, giù fino alle clavicole. Poi arriva con le labbra in quel punto così speciale per loro, bacia quel punto così tante volte, è impacciato, ma così tenero.

Louis ha la testa piegata di lato per lasciare più spazio e più pelle a Harry:"Bellissimo", sussurra Louis ed è in questo stato per un semplice bacio. Un bacio.

"Mi era mancato così tanto", dice Harry tra i baci dal collo fino alla mascella. Tiene il viso di Louis e passa le dita sulle sue labbra, toccandole e guardando quanto siano gonfie e rosse:"tu mi sei mancato così tanto", sussurra Harry e Louis sente il suo alito caldo infrangervisi sopra.

Poi Harry lo bacia di nuovo ed è tutto lì.

Il suo cervello va a fuoco ed il calore si diffonde per tutto il suo corpo. È dipendente, non può sopportare di non stare con Harry e riesce a malapena a respirare quando gli è vicino. Questo bacio è la sua salvezza ed il suo tormento. Ha vissuto per il ritorno di questo momento e sarebbe morto al ricordo di quelle labbra sulle sue. Louis aveva dedicato la sua vita a stare con lui, fin dal momento di quel loro primo bacio, per ora sa che se dovesse perdere Harry, perderebbe se stesso. Harry era stato e sempre sarà, la metà che lo rende completo.

E per Harry, è lo stesso.











Buonasera splendori!!

E finalmente questi due idioti messi in croce ce l'hanno fatta!!!

Anche questo è uno dei miei capitoli preferiti, ma come ho già detto, dal precedente alla fine, sono un po' tutti i miei preferiti.

Comunque volevo condividere con voi che venerdì mi sono tatuata quei quattro coglioni sulla pelle ed è stata una delle scelte migliori che ho fatto.

Se volete vederlo potete sempre chiedermi l'amicizia su fb dove mi chiamo Arianna Larry Tomlinson o su twitter @ Tomlinformica.

A presto!

-A.

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