1 - Drowning
"Louis, siamo già in ritardo!"
"Ti avevo detto di mettere la sveglia ieri sera, testa di cazzo!", urla Louis saltando su una gamba attraverso la piccola sala, mentre cerca di infilarsi il calzino all'altro piede, sospeso.
"Sì perché sua maestà non può mettere la sua, quindi devo svegliarti ogni mattina. Ti avevo detto che quest'anno sarebbe stato diverso, Louis".
"Hai detto la stessa merda la scorsa settimana", Louis rotea gli occhi, fermandosi davanti alla porta dall'appartamento, infilandosi le Vans e grugnendo ogni volta che la borsa gli cade dalla spalla.
"Questa volta sono serio".
"Si... hai detto anche questo", Louis ghignò, provocandolo e bacia Zayn sulla guancia. Il ragazzo dai capelli scuri sospira infastidito perché sa che tutto quello che dice la mattina è l'effetto della sua mancanza di sonno perciò, o si sarebbe dimenticato dell'episodio o avrebbe minacciato Louis e... se ne sarebbe dimenticato comunque.
"Non sei mai pronto a tempo",dice Zayn aprendo la porta per il ragazzo dagli occhi azzurri, che camminava in modo strano, scuotendo i fianchi e probabilmente cercando di far vedere quanto sia importante.
"In realtà, c'è stato un periodo in cui ero una persona veramente puntuale... poi ci ho semplicemente rinunciato", Louis continua ad avere quel sorriso provocatorio mentre camminano verso l'ascensore, dopo che Zayn ha chiuso la porta e messo le chiavi nella sua borsa.
"Pagherei per averti conosciuto prima dell'università, sembravi una persona così bella", Zayn mette il braccio intorno alla spalla di Louis, tirandoselo più vicino mentre le porte si chiudono, dopo che Louis ha schiacciato il bottone del piano terra. La voce di Zayn aveva ancora un'ombra di divertimento, ma si era addolcita appena.
Louis ride e lo colpisce in maniera amichevole sul petto, ma non fa alcuno sforzo per allontanare le sue braccia.
L'ascensore si ferma per la vecchia signora del piano di sotto e poi a metà strada per un uomo sconosciuto. Conoscono solo la vecchia signora - ma non il suo nome - perché una volta gli aveva salvato la vita perché erano a corto di zucchero; e Zayn doveva avere il suo zucchero alla fine della giornata e la mattina o avrebbe sfogato tutta la sua frustrazione su Louis. Ma nessun altro. Non c'era bisogno di incolparli perché il loro condominio era abitato da troppe persone, quasi come un intero quartiere, ed erano lì solo da due mesi, visto che era solo l'inizio di novembre.
Il traffico è terribile il ché fa lamentare Zayn ancora di più perché 'Louis non vivi più in un piccolo villaggio, questa è Londra e ci sono persone reali che vivono qui, quindi cerca di muovere il culo più velocemente la mattina, per favore'.
Se non avesse detto per favore e se non stesse guidando, Louis lo avrebbe picchiato, ma Zayn era stato educato e voleva vivere un po' più a lungo.
~ * ~
"Lasciatemi indovinare, eravate di nuovo in ritardo stamattina, vero?"
"Indovina di chi era colpa?", Zayn rotea gli occhi, buttando il caffè, ormai freddo, nel cestino prima di uscire dalla stanza dei docenti.
"Stiamo facendo di nuovo questo gioco, ragazzi?", protesta Louis.
"Certo, ogni volta devo pagarvi il pranzo perché non avete avuto tempo per prepararvi qualcosa a casa o portarvi il portafoglio".
"Liam, non chiamare quel posto 'casa'...", lo avverte Louis, frustrato, ma i due uomini più alti, lo ignorano.
"Liam, capisci il mio punto di vista, non è vero? Al contrario di altre persone, io, sono un vero insegnante e dei programmi da rispettare", Zayn guarda Louis, alzando un sopracciglio. Louis nota l'ironia e il divertimento ma continua a voler fare l'offeso.
"Mi scusi, non sono io, quello che insegna la nostra lingua madre ad altri inglesi. È solo stupido", sputa Louis mentre camminano verso l'uscita, passando vicino ad alcuni studenti che li salutano con un educato 'buona serata' e un piccolo sorriso.
"Ascolti quello che didi?", chiede Zayn con un ghigno, mentre Liam ride, non osando dire qualcosa o gli avrebbero detto di stare zitto o lo avrebbero ignorato, anche se anche lui era incluso nel discorso.
"Sempre", risponde Louis con un ghigno, guardando Zayn con gli occhi stretti:"inoltre, sapete bene che se non fosse per me, questa scuola sarebbe una noia mortale".
"Questa scuola sarebbe più calma, diciamo meglio", Liam decide di interromperlo.
"Tappati la bocca Liam!", dicono Zayn e Louis nello stesso momento, facendogli scrollare le spalle e prende le chiavi della macchina dalla tasca.
"E poi, tutti sanno che tutti gli studenti mi amano. Sono il preferito di tutti", Louis sorride, spostandosi i capelli corti con la mano.
"Non tutti hanno la classe di teatro...", Zayn rotea gli occhi.
"Ovviamente non tutti possono essere bravi attori. Ma vedi, non sono nemmeno il loro insegnante e mi amano comunque".
"Ogni volta, ogni volta...", sospira Liam, scuotendo la testa.
"Sta zitto, Liam!", Zayn e Louis dicono ancora all'unisono, senza staccare gli occhi gli uni dagli altri.
"Beh, entrate nella maledetta macchina per l'amor del Cielo", grida Liam e si accorgono di essersi fermati davanti all'auto di Liam con lui già dentro, con il finestrino abbassato - con la stessa espressione che ha quando li guarda. Si scambiarono un'occhiataccia e poi Louis ride lasciando stare la questione e salendo sul sedile del passeggero.
Ovviamente Zayn protesta perché 'tu ti sei seduto lì l'ultima volta', ma Louis lo ignora accendendo la radio, alzandola al massimo, smorzando i grugniti di Liam su quanto fossero sempre così fastidiosi e le loro discussioni non avessero mai senso.
~ * ~
"La prossima volta vi porto in una caffetteria che uno dei miei amici mi ha raccomandato", dice Liam mentre fanno colazione/pranzo. Tutti hanno preso la stessa cosa; uova fritte, metà di un pomodoro grigliato, funghi fritti, un toast con il burro, salsicce e fagioli. Louis si era abituato a questo stile di vita abbastanza rapidamente, essendo sinceri, anche se ora aveva dovuto sostituire il suo latte o il tè con una tazza di caffè, solo perché era necessario.
"Stai chiedendo un secondo appuntamento a me e Zayn, caro mio?", chiede Louis, sbattendo le ciglia verso Liam, che quasi si strozza con il suo caffè.
"Rilassati amico", scherza Liam e Zayn ride per il suo commento.
"Sono sicuro che non sarebbe solo il secondo, ne abbiamo avuti già un bel po'", Zayn si unisce alla festa, così Louis ghigna, facendogli l'occhiolino. Provocare Liam era diventato il loro hobby quando non stavano lavorando.
Non sanno come possano andare così d'accordo con Liam. Sono in quella scuola da Settembre e non si sono fatti amici o parlato con molte persone là dentro - tranne Zayn, tutti amano Zayn, pensa Louis - probabilmente perché sembravano tutti così sofisticati e parecchio più grandi di loro. Liam era il solo più vicino alla loro età.
Non sanno molto della sua vita. Sanno che sta lavorando in quella scuola da due anni, ma non sanno da dove provenga e non sono nemmeno sicuri che non abbia una moglie o una fidanzata, visto che era sempre disponibile per uscire la sera. E' tranquillo, non fa molte domande ed era stata la prima persona lì ad averli veramente aiutati il loro primo giorno, non solo dicendo 'se avete bisogno di qualcosa, basta chiedere', come la maggior parte delle persone aveva fatto, ma alla fine non erano veramente stati disponibili.
"Beh, mi dispiace dirvelo Zayn, Louis", Liam li guarda uno per volta:"ma questa cosa non sta funzionando... sapete, questa cosa tra noi tre. Non è per me. Pensavo che ve ne foste già accorti per quanto sono andati male i nostri appuntamenti".
Louis finge di piangere, cercando di risultare il più drammatico e rumoroso possibile, mentre Zayn si copre il viso con le mani, fingendo di singhiozzare:"Chi ci pagherà il pranzo adesso quando arriviamo tardi?", chiede Louis disperato.
"Immagino che sia una buona scusa per iniziare a sbrigarti", Zayn si rivolge a Louis, al suo fianco, pieno di speranza.
Louis sospira forte e si pulisce le lacrime invisibili agli angoli degli occhi, con il pollice:"Hai ragione tesoro. Credo che sia veramente necessario, visto che ora siamo solo io e te", Louis rivolge un sorriso triste a Zayn e se lo avvicina alla spalla per lasciargli un bacio sulla tempia.
"Voi due mi fate venire il voltastomaco", ridacchia Liam.
"Beh, non fai più parte del nostro gruppo, per tua fortuna", lo provoca Zayn, tirando fuori la lingua e porta la mano sulla vita di Louis, stringendola appena.
"Per mia fortuna", risponde Liam, continuando la sua colazione, indifferente con l'intera conversazione, ma ancora ridendo per quei due idioti che continuavano a sussurrarsi l'un l'altro.
~ * ~
"Stanco?", chiede Zayn, prendendo il piatto mezzo pieno di Louis dal tavolo per pulire tutto. Sarebbe stato il turno di Louis per pulire la cucina dopo cena e Zayn avrebbe protestato se non avesse notato quanto sembrasse abbattuto e stanco Louis - non era poi così difficile da notare, non stava parlando molto, non stava provocando Zayn, non stava commentando cosa stava succedendo in TV ed era con la testa poggiata sulla mano, con il gomito sul tavolo.
"Un po'", risponde Louis alzandosi dalla sedia, vedendo Zayn iniziare a lavare i piatti.
Lo aiuta portando i bicchieri nel lavandino e buttando i tovaglioli nel cestino:"È il mio turno, posso farlo", anche la sua voce sembrava stanca e rauca.
"Non ci pensare proprio, so che hai lavorato duro oggi. Mettiti sul divano, sarò lì tra poco per le coccole, si?", dice invece Zayn, rivolgendogli un sorriso, che Louis ricambia a mo di ringraziamento.
Il ragazzo dagli occhi blu annuisce e va verso il piccolo divano davanti alla TV. Il loro appartamento era comodo ma non era comunque come Louis avrebbe voluto che fosse. Però, amava il fatto che la cucina fosse luminosa e che nella stessa stanza ci fosse il soggiorno, che sembrava accogliente e aveva una piccola finestra che gli regalava una bella vista su Londra. Avrebbe potuto fare del salotto la sua stanza invece di quella in cui dormiva, che onestamente odiava. Sapeva di vuoto, di freddo ed era troppo bianca. Anche quando Zayn decideva di stendersi un po' con lui, non riusciva a sentirsi rilassato e a proprio agio.
Louis vagava tra i canali televisivi e dieci minuti più tardi, Zayn appare davanti al televisore. Prende la coperta dal lato del divano e si siede accanto a Louis, ricoprendo entrambi. Era una routine ormai, sa che a Louis piaceva avere qualcuno accanto per confortarlo alla fine della giornata perché era quello il momento in cui si sentiva più stanco e bisognoso. Perciò anche se aveva freddo, doveva essere Zayn a coprirlo con la coperta - per niente normale, ma Zayn ormai ci era abituato da quasi quattro anni.
Louis si accuccia nell'angolo del divano, ora sentendo il calore del corpo di Zayn scaldarlo, si porta le ginocchia al petto, sotto la coperta e premendosi contro il fianco Zayn, poggiando la testa sulla sua spalla. Zayn mette automaticamente il braccio attorno alle sue spalle e gli lascia un bacio sulla testa.
Non dicono niente per un po', guardano ogni canale per circa due minuti finché Louis non decideva di cambiare.
"Non ho lavorato così tanto oggi", confessa Louis confessa, tirando su col naso e sentendosi come se si stesse prendendo un leggero raffreddore. Si appuntò mentalmente di non attirare troppo l'attenzione su quel soggetto o Zayn si sarebbe preoccupato troppo.
"Sembri stanco. Che hai fatto allora?".
"Il solito. Avevo due classi dopo pranzo, con i più grandi e poi con i principianti. Poi ho fatto altri quaranta minuti extra con alcuni studenti, sai quel laboratorio che c'è a scuola?", Zayn mugugna per dirgli che lo stesse ascoltando, anche se i suoi occhi erano puntati sullo schermo, sul quale scorrevano le immagini di un documentario su come veniva prodotto il dentifricio, un po' distratto.
"Poi ho dovuto preparare la classe di domani, per la quale non mi ci è voluto molto. Credo di essere solo stanco, tutto qui", ridacchia debolmente.
"Sono quasi le undici, forse dovresti provare a dormire", dice Zayn ora guardando Louis.
"Non credo di poterlo fare subito", Zayn annuisce, capendo.
"Sembrava che stessi bene stamattina".
"Era così, infatti. Penso di aver cominciato a sentirmi così quando sono arrivato a casa".
"Oh Louis, sei sempre diverso dalle altre persone", ride appena Zayn, spostando la frangia di Louis di lato. I suoi occhi azzurri non sono nemmeno concentrati su quello che c'era in TV - se lo fossero stati, Louis avrebbe cambiato canale da un bel po', perché imparare a fare il dentifricio non era qualcosa che volesse guardare, perdendo tempo - sono probabilmente concentrati sulla parete noiosa e vuota di lato.
"Vuoi che ti faccio un po' di latte? Caldo? Freddo? Semplice? Con il cioccolato? Non abbiamo i biscotti ma posso andare a comprarli all'alimentari in fondo alla strada, faccio in fretta", chiede piano Zayn, quando Louis non dice nient'altro. Non sa mai quando è il momento giusto per chiedere a Louis se lo vuole. A volte lo voleva quando era troppo felice, gli piaceva appoggiarsi al bancone della cucina parlando con Zayn fino alle tre del mattino i venerdì sera, altre volte invece, quando non aveva voglia di uscire il sabato sera e lasciava affondare i biscotti nel latte freddo, non dicendo una parola e rimanendo così. Senza bere il latte né mangiare i biscotti.
Louis si avvicina a Zayn, portando il braccio attorno al suo busto e stringendolo un po'. Sussulta, nascondendo il viso nell'incavo del collo di Zayn. Zayn sospira tristemente perché sa cosa sta facendo Louis.
"Mi dispiace piccolo", sussurra, poggiando la testa su quella di Louis:"possiamo rimanere qui per un po', cercare di addormentarmi, poi ti porto io a letto".
Sente il respiro caldo di Louis che gli colpisce la pelle. Louis non aveva avuto uno di questi momenti da quando si erano trasferiti in quell'appartamento. Ma lui ammirava molto Louis, Zayn lo ammira da capo a piedi, lo ammira per la persona che è, la persona che era e si preoccupava molto per lui. Lui sapeva che ci tenesse, altrimenti non avrebbero vissuto insieme. Altrimenti Louis non si fiderebbe di lui in questo modo rimanendogli attorno da quando avevano iniziato l'università.
Louis aveva così tanti amici in quel momento e si era tenuto vicino solo Zayn e Zayn sa che fosse l'unico che Louis avrebbe visto come un vero amico, sopra chiunque altro intorno a loro.
"Mi dispiace, ora sto bene", dice Louis qualche minuto dopo, respirando profondamente.
"Lo so... ma cerca di dormire, piccolo, sarò qui".
"Grazie".
E Louis è veramente grato perché sentire la sua mancanza, arrivava come le onde. Quella sera stava annegando. E aveva bisogno di qualcuno che lo salvasse e Zayn era il solo ad esserci in quel momento.
Buona domenica splendori!!!
Allora, quanto sono brava??
E anche questa è cominciata.
Ce la faremo!!
A presto,
-A.
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