Jung Hoseok -
《Y/N!》mia madre apre per la centesima volta la porta della mia camera, sbattendola.
Alzo gli occhi al cielo 《Dimmi, mamma》
Lei mi squadra dallo stipite: sono in pigiama, sdraiata sul letto con i capelli spettinati e due profonde occhiaie, nonchè prova schiacciante della notte che ho passato a guardare drama.
《Non sei ancora pronta? Ti ricordi che dobbiamo a andare a cena dai Jung, giusto?》mi ricorda per l'ennesima volta in una sola mattinata.
Annuisco 《Ricordo, ricordo》
《E non ti prepari?》
《Mamma, è alle sette di sera! Sono ancora le cinque》
《Hai intenzione di prepararti in cinque minuti come al solito? No, no, no signorina, non questa volta. I Jung sono carissimi amici di tuo padre e tu non farai la figura della sciattona, intesi Y/N?!》
Mi rivolto nel mio letto come un'anguilla, lamentandomi 《Ma maammaaa...》
《Niente "ma"; muoviti Y/N. Sistemati quei capelli, mettiti un bel vestito e... per l'amor del cielo! Fai qualcosa per quelle occhiaie!》 esce, rigorosamente sbattendosi la porta alle spalle.
Almeno non la lascia aperta.
Come non detto una folata di vento fa aprire la porta, spalancandola.
Questa è una presa in giro!
Frustrata più che mai mi alzo e mi dirigo in bagno; non appena sono dinnanzi allo specchio mi do un'occhiata.
Dovrei davvero fare qualcosa per queste occhiaie...già.
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Un'ora dopo sono bella che pronta: capelli pettinati e lisciati, un filo di trucco, mooolto correttore sotto gli occhi e un grazioso vestito estivo da sera.
Potrei quasi definirmi carina, per quest'occasione.
《Vogliamo andare?》annuncia mio padre nel suo completo per l'occasione. Il signor Jung e papà erano grandi amici alle superiori, poi col tempo si sono persi di vista; entrambi molto probabilmente non vedono l'ora di fare questa rimpatriata.
Nemmeno venti minuti di macchina che siamo di fronte ad un grande cancello che si apre giusto per noi, mostrandoci quello che è un giardino davvero molto grande e ben curato.
Wow.. ma che posto è mai questo? Un pezzetto di Eden?
Alla porta troviamo la famiglia Jung ad accoglierci: l'amico di papà, sua moglie e un ragazzo che deve avere si o no due o tre anni più di me.
《Carissimo! Ma guarda un pò che fine avevi fatto! Se l'avessi saputo prima ti sarei stato accollato per la vita!》 scherza mio padre mentre abbraccia calorosamente il signor Jung, il quale, di tutta risposta ride di gusto 《Se solo IO avessi saputo che ti saresti fatto una famigliola così carina, ti sarei stato appiccicato fin dall'inizio per essere chiamato zio!》
La mamma saluta cordialmente la signora Jung e il marito; io la seguo a ruota.
《Questo è il nostro secondogenito Hoseok. Presentati, amore》
Il ragazzo, anche lui vestito di tutto punto nonostante si trovi in casa sua, sfoggia un dolce sorriso sgargiante mentre allunga la mano verso di me 《Jung Hoseok, piacere di conoscerti》
Ricambio la sua presa 《Y/N, piacere mio》mi presento, senza riuscire a staccare un attimo gli occhi dai suoi così scintillanti e vivaci.
Sembra essere una persona davvero simpatica.
Dal momento che è ancora presto per cenare gli adulti si siedono comodamente sul divano a parlare del più e del meno mentre il signor Jung mi da il permesso di fare un giro per la casa; intanto quel ragazzo, Hoseok, sembra essere scomparso subito dopo le presentazioni.
Esco in giardino: devo dire che l'interno è una vera e propria reggia, ma la parte che preferisco è decisamente l'esterno. Sembra davvero di essere in pace con sè stessi in quel posto.
Noto un piccolo sentiero che porta ad un gazebo coperto di fiori e rampicanti e decido di dirigermi in quella direzione.
《Quando ho visitato questo giardino per la prima volta anch'io ho subito notato che quel gazebo aveva qualcosa di speciale》
Mi volto immediatamente, il respiro mozzato; per poco non mi viene un infarto dallo spavento, ma riesco a calmarmi quando mi accorgo di avere di fronte a me una giovane donna dai tratti delicati.
Che diamine di panico... il mio povero cuore..
《Scusami per l'intervento improvviso, ma volevo sorprenderti. Piacere, sono Jung DaWon, la primogenita》
Faccio un piccolo inchino in segno di rispetto e le porgo la mano 《Piacere mio, sono Y/N, la figlia dei Park》
La donna annuisce 《Lo so, lo so. Devi scusarmi se non sono venuta ad accogliervi, ma vedi..》 si avvicina al mio orecchio e sussurra 《..sono in lite con i miei per una questione e devo assolutamente vincere. Assolutamente!》ride.
È davvero così simile al fratello... sorridente e vivace, sprizzante di energia e molto bella.
《Di che questione si tratta, se mi è permesso chiedere?》 domando, curiosa.
Jung DaWon comincia a camminare al mio fianco lungo il sentiero 《Sai, mi piace un uomo. Anzi, lo amo, e lui ama me. Ho intenzione di sposarlo: lui è moolto timido, gli ci vorrà una vita prima di chiedermelo, così lo faccio io per prima. Ma i miei non vogliono, a loro lui "non piace affatto"》scimmiotta con un piccolo broncio.
《Prova ad insistere, magari fai degli esempi proprio riguardo al matrimonio dei tuoi: ho saputo da mio padre che il signor Jung ha dovuto lottare a lungo per poter ricevere la mano della signora. O sbaglio?》
Jung DaWon mi guarda a bocca aperta 《Tu mi piaci davvero tanto, sai? Per caso, ti andrebbe di metterti con Hobi-Five-Sec?》
Per poco non mi strozzo con la mia stessa saliva 《C-come? Con chi?》
La donna mi fa gomito-gomito 《 Sì, con Hoseok, mio fratello. Non puoi negare che sia davvero un gran bel ragazzo. O lo neghi?》mi guarda con un sorrisino complice sulle labbra.
《b-bello è bello..sì》
DaWon si sposta una ciocca 《Certo che è bellissimo: è mio fratello, dopotutto. Allora, pensi ti possa piacere? Perchè tu mi stai simpatica; se doveste mettervi insieme io lotterei a vostro favore》
Rimango a bocca aperta.
Ma nemmeno lo conosco questo qua!
Jung DaWon mi prende a braccetto 《Ti faccio vedere una cosa che ti piacerà un sacco》. Camminiamo per tutto il sentiero, oltrepassiamo il gazebo e andiamo a finire esattamente di fronte ad una siepe, che prontamente la primogenita sposta con una mano.
《Ammira e innamorati》
Sposto lo sguardo dal volto soddisfatto della donna e guardo davanti a me: Hoseok, la cravatta allentata, i primi due bottoni della camicia slacciati e i capelli tinti di rosso scompigliati sulla fronte imperlata di sudore, sta ballando sinuosamente con un paio di cuffiette nelle orecchie. Si muove a ritmo di una canzone palesemente pop, con alcuni scatti qua e là, movimenti assolutamente in sintonia e assolutamente sexy ai miei occhi che non riesco più a distogliere. Balla divinamente, tanto che non sembra solo una danza, la sua, ma un vero e proprio richiamo.
《Sai perché lo chiamo "Hobi-Five-Sec"?》sussurra DaWon al mio orecchio. Senza nemmeno distogliere lo sguardo dalle movenze del ragazzo faccio di no con la testa.
《Perché quando si guarda Hobi ballare, ci vogliono solo cinque secondi per innamorarsi perdutamente di lui. VERO, JUNG HOSEOK!??》grida all'improvviso.
L'istinto mi dice di nascondermi, ma è trooppo tardi: il ragazzo si è girato verso di noi e, nemmeno il tempo di voltarmi verso DaWon, che lei è fuggita nel folto del giardino.
Ma che diaminee! Sono stata crudelmente fregataa!
Il ragazzo si avvicina con sguardo confuso ma al tempo stesso divertito mentre si sfila le cuffiette. Cerco di inventare una scusa nella mia mente che possa essere plausibile, ma poi mi chiedo:
Perché mi sento così agitata come se avessi fatto qualcosa di proibito? Certo... quel che ho visto è decisamente una vista proibita ai minori di novant'anni, però... Ma che diamine dico?! Non devo sentirmi in colpa di nulla, giusto?
Hoseok mi si piazza davanti con un sopracciglio alzato e un sorrisino divertito sulle labbra; evito il suo sguardo 《Non volevo disturbarti.. ehm, ti ho visto molto impegnato ecco.. ah, e tua sorella! L'ho conosciuta, sai era lei che prima.. l'urlo, sì, l'urlo.》
《Come ti è sembrato?》
《C-cosa?》
Hoseok si passa una mano tra i capelli cremisi e come se quel gesto fosse una calamita, i miei occhi lo seguono, incantati.
《Il ballo. Ti è piaciuto?》
《Oh, il ballo...》
Come posso dirti che è stata la vista piuù bella a cui i miei poveri occhi hanno assistito? Esiste forse un'emozione, oltre l'estasi, per esprimere come mi sono sentita?
《Sei perfetto..》 sussurro, come in trans, ma sfortunatamente non cos' a bassa voce affinchè lui non possa sentirmi. Il ragazzo sgrana gli occhi sui quali scorre veloce una strana luce, poi mi sorride amorevolmente 《 Lo credi davvero?》
《C-cosa?》 mi riscuoto e lui ride, per poi allungare una mano e scompigliarmi i capelli 《Certo che sei interessante, Y/N》
Facciamo il percorso a ritroso fianco a fianco mentre lui si toglie definitamente la cravatta e si riavviva maggiormente quei bellissimi capelli ribelli 《E quindi hai conosciuto la mia Nuna, come ti è sembrata?》. Ci penso su 《Pimpante e molto vivace. Mooolto vivace.》
Hoseok mi osserva di sottecchi e ridacchia.
Y/N non scioglierti per quel sorriso, non scioglierti, non scioglierti, non farlo, non ti sciogliere...
Prendo un respiro profondo: stare al fianco di un ragazzo non solo bello da morirne ma anche talentuoso mi mette in soggezione.
《Spero davvero che i nostri genitori vadano d'accordo: potremmo fare puù cene tutti assieme, fare delle gite tutti assieme e vederci più spesso..》 commenta, mordendosi il labbro inferiore di nascosto. Io annuisco 《Lo spero anche io. I nostri padri vanno sicuramente d'accordo, è già un passo avanti》
《Spero ce ne siano altri...》sussurra lui, ma non riesco a sentirlo.
《Come?》
Siamo arrivati davanti la porta di casa, stiamo rientrando per cenare.
Hoseok mi ferma prima che io possa posare la mano sulla maniglia d'ottone; mi prende delicatamente un polso e mi volta verso di lui. Nel suo sguardo posso notare una luce diversa, amorevole forse, affettuosa e protettiva. Chissà.《Y/N, una cosa...》
《D-dimmi》
《Quando stavo ballando... per quanto tempo mi hai osservato?》
《Per quanto tempo?》
《Sì, beh, non mi aspetto che ti ricordi esattamente quanto, ma...》è visibilmente agitato, mi chiedo per cosa. Hoseok si gratta la nuca ma punta lo sguardo nel mio 《..sì, insomma, credi di avermi osservato per più di cinque secondi o meno?》
Quel soprannome...
Hoseok deve star notando la mia espressione confusa 《Non importa, per ora va bene così, ma la prossima volta devi assolutamente farlo, intesi?》. Apre la porta ed entra, ma poi si gira un'ultima volta sussurrando al mio orecchio, con voce roca 《La prossima volta assicurati di guardarmi per almeno cinque secondi. Ricordatelo e io ballerò per te》e scompare oltre la soglia.
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