Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

Capitolo 1 pt 2-Una prova di cotaggio

Mi impongo di contare fino a tre: quando finirò, mi sposterò da qui. Uno. Rivedo il corpo della ragazza sull'asfalto e rabbrividisco. Due. Sento i singhiozzi di Rita e i mormorii dell'amico che cera di consolarla. Tre. Stringo le labbra, mi allontano da Rita e dal bordo del tetto.

Il gomito mi fa male. Tiro su la manica per esaminare con la mano che mi trema. È un po' sbucciato, ma non sanguina.

"Oh, scandalo! Una Rigida che mostra un lembo di pelle!"

Sollevo la testa. In gergo i "Rigidi" sono gli Abneganti, e qui io sono l'unica. Peter mi sta indicando, con un sorrisetto scherno. Qualcuno ride. Mi sento arrossire e lascio cadere la manica.

"Attenzione! Mi chiamo Max e sono uno dei capi della vostra nuova fazione!" urla un uomo dall'altra parte del tetto. È più vecchio degli altri  profonde rughe sulla pelle scura e capelli grigi sulle tempie. Sta sul cornicione come se fosse un marciapiede, come se non fosse appena morta una persona cadendo da lì. 

"Diversi piani sotto di noi c'è l'entrata al nostro complesso residenziale. Se non riuscite a trovare la forza per saltare, questo non è il posto per voi. I nostri iniziati hanno il privilegio di saltare per primi."

"Vuoi che saltiamo giù da un cornicione!?" chiede esterrefatta un'Erudita. È di qualche centimetro più alta di me, con i capelli di castano spento, color topo, e labbra grosse.

Non capisco perché sia così sconvolta.

"Sì" afferma Max. Sembra divertito.

"C'è dell'acqua sul fondo o cosa?"

"Chi lo sa?" Lui inarca le sopracciglia.

Il gruppo davanti agli iniziati si divide in due, formando un ampio corridoio per farci passare. Mi guardo intorno. Nessuno sembra impaziente di saltare dall'edificio, gli occhi guardano ovunque tranne che verso Max. Alcuni sono concentrati sulle loro piccole ferite, o si spazzano via la ghiaia dai vestiti. Lancio un'occhiata a Peter, che si sta tormentando una pellicina delle unghie con affettato noncuranza.

Io sono orgogliosa.  È una cosa che mi metterà nei guai prima o poi, ma oggi mi infonde coraggio. Cammino verso il cornicione e sento qualche risatina dietro di me.

Max si sposta di lato, facendomi spazio. Io avanzo fino al bordo e guardo giù, mentre il vento mi sferza i vestiti, facendoli schioccare. L'edificio su cui mi trovo forma una piazza insieme ad altri tre palazzi. Al suo centro c'è una voragine così profonda che non riesco a vederne il fondo.

 È una tattica per spaventarci. Atterrerò al sicuro. Questo pensiero è l'unica cosa che mi aiuta a salire sul cornicione. Batto i denti, ma non posso più tirarmi indietro ormai. Non con tutte le persone alle mie spalle pronte a scommettere sul mio fallimento. Armeggio intorno al colletto e trovo il bottone che lo chiude. Dopo qualche tentativo, sbottono tutta la camicia, dall'alto al basso, e me la sfilo dalle spalle. Sotto indosso una t-shirt grigia. È più aderente di tutti gli altri vestiti che ho: nessuno mi ha mai visto addosso solo questa maglietta prima d'ora. Appallottolo la camicia, mi volto indietro verso Peter e gli lancio la palla di stoffa con tutta le mie forze, colpendolo al petto. Lui mi guarda. Sento grida e fischi dietro di me.

Osservo di nuovo la voragine. Ho la pelle d'oca sulle braccia pallide e lo stomaco sottosopra. Se non lo faccio subito, non riuscirò a farlo più. Deglutisco a fatica.

Non penso. Piego solo le gambe e salto.

L'aria mi fischia nelle orecchie mentre il terreno si solleva verso di me, sempre più vicino e sempre più grande, o sono io a sollevarmi verso il terreno. Il cuore mi batte così forte da far male, ogni muscolo del mio corpo è in tensione mentre la sensazione della caduta mi afferra allo stomaco. La voragine mi circonda e precipito dell'oscurità.

Colpisco qualcosa di duro, che cede sotto di me e culla il mio corpo. L'impatto mi toglie il fiato e boccheggio, cercando di riprendere a respirare. Gambe e braccia mi fanno male.

Una rete. C'è una rete sul fondo della voragine. Guardo in su, verso l'edificio, ed esplodo in una risata carica di sollievo e d'isteria. Tremo tutta e mi copro il viso con le mani. Sono appena saltata giù da un tetto. Devo rimettere i piedi sul terreno solido. Vedo alcune mani allungarsi verso di me dall'esterno della rete; stringo la prima che riesco a raggiungere e mi trascino verso il bordo. Rotolo fuori e cadrei di faccia in giù se un pavimento di legno se non mi fermasse lui.

Lui è il ragazzo a cui appartiene la mano che ho afferrato. Ha delle labbra non troppo sottili. I suoi occhi emanano coraggio, determinazione e speranza; sono di due colori diversi: uno nero l'altro di un viola vivo, mi piace un sacco quel viola, sembra brillasse, in più aveva anche una cicatrice sopra all'occhio.

Le sue mani mi tengono per le braccia, ma mi lasciano non appena mi rimetto in piedi.

"Grazie" gli dico.

Siamo su una piattaforma a tre metri da terra, all'interno di un'ampia grotta che si apre verso l'alto.

"Non ci posso credere!" esclama una voce dietro di lui.

Appartiene a una con i capelli marroni che ricadono sulle spalle e occhi di un rosso vivo. Mi sta guardando con un mezzo sorriso. "Una Rigida che salta per prima? Inaudito."

"C'è un motivo se n'è andata, Chara" le fa notare lui. Ha una voce bassa, rassicurante. "Come ti chiami?" mi chiede.

"Ehm..." Non so perché esito. Frisk non mi suona più appropriato, come nome.

"Pensaci bene" mi suggerisce, accennando un sorriso.

"Non potrai più cambiarlo dopo."

Un posto nuovo, un nome nuovo. Posso ricominciare da capo, qui. "T/n" dichiaro risoluta.

"T/n" ripete Chara con un sorriso. "Dai l'annuncio Epic."

Il ragazzo Epic, si volta indietro e grida: "Prima a saltare: T/n!"

Una folla si materializza dall'oscurità a cui i miei occhi cominciano pian piano ad abituarsi. Lanciano grida di approvazione agitando i pugni. Poi qualcun altro rimbalza sula rete, inseguito dall'eco delle proprie grida. È Christina. Tutti ridono, ma alle risate seguono nuove acclamazioni.

Epic mi posa una mano sulla schiena e dice:

"Benvenuta tra gli Intrepidi Bruh!" 


----------------------------------------------------------------------------------------------

CIAO BELLE PERSONE! VI SONO MANC- ok no 

COMUNQUE VOLEVO INFORMARVI CHE IO E @@Red_Dance TIAMO COLLABORANDO PER UNA XREADER E SPERO CHE VI PIACCIA


Ho deciso che pubblicherò la domenica sempre, e martedì se è possibile

WELP TIME TO GO SEE YA!

Oh giusto quasi dimenticavo. La vostra immagine

T/n: sedicenne. Non hai dei capelli lunghi, ma neanche cortissimi, di colore marrone con le punte color grigio. I vestiti credo di averne detto una parte ma il sotto no...indossi una "gonna" con dei leggins neri sotto.

VABEH CONTINUA LA PROSSIMA VOLTA TVB -3- 

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro