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Capitolo 60 parte 1

08/06/2015

Terra

Dopo che ricevette la telefonata allarmata di Margherita si ansiò pure lui. Cercando di tranquillizzare la ragazza la convinse a fare un salto a casa sua.

Prima di tutto quello era tranquillamante seduto alla scrivania a guardarsi anime al pc. In fondo la scuola era ormai agli sgoccioli e i prof avevano smesso per fortuna con le interrogazioni e verifiche.

E con le sufficienze assicurate non aveva molto da fare se non passando il tempo a dilettarsi in quello che più gli piaceva.

Il giorno prima avevano esposto la loro ricerca di morfologia, quella sulle loro Artemie saline, ottenendo un ottimo risultato. Ma dopo, quando una loro compagna aveva proposto di gettarle via nel lavandino era quasi scoppiato il pandemonio. Da una parte la sostenitrice del fatto che erano degli esseri che ormai non servivano più, mentre dall'altra una Margherita più battagliera che mai, intenzionata a salvare la vita a quelle povere creaturine.

«Ma le hai viste? Sono così piccola che a malapena di vedono a occhio nudo».

Marghe aveva alzato lo sguardo e raramente l'aveva vista con quella fiamma ardente racchiusa nelle sue splendide iridi.

Fu una discussione articolata e una trattativa lunga e a tratti estenuanti.

La ragazza che si stava scontrando contro Marghe era una tirapiedi di Emma e quest'ultima se ne stava a poca distanza a osservare la scena divertita.

«Si vede che sei la personificazione delle cause perse»la desise la ragazza e Marghe cercò di trattenere le lacrime oltre che una rispostaccia.

«Noi le abbiano sfruttate per il nostri tornaconto, e non mi sembra giusto pugnalarle alle spalle e non concedere loro la possibiltità di sopravvivere».

«Ne parli come se avessero dei sentimenti»sbuffò l'altra sembrando che avesse a che fare con una ritardata.

«Forse ne hanno molti più di qualche essere umano». La frecciatina nei confronti di Emma era lampante, infatti la diretta interessata sembrò ditrizzare le antenne, ed assottigliando gli occhi. Ma non proferì parola, e per fortuna il tutto si concluse con la vittoria di Marghe che si portò a casa i piccoli crostacei oltre che una bella dose di autostima.

Sorrise al pensiero mentre si stava gustando gli episodi di Tokyo Ghoul, un anime che aveva catturato recentemente la sua attenzione. E in fondo chi più di un Mezzo demone poteva apprezzare creature che divoravano carne umana? Non che loro fossero cannibali, anzi la sola idea di cibarsi di un suo simile gli faceva salire la nausea, ma sentiva vicino a sè il primitivo e semplice istinto che guidava ognuno nella propria vita.

Quasi ci godette quando sullo schermo c'era Ken Kaneki, il protagonista, che, per proteggere la vita al suo migliore amico Hide, stava combattendo contro Nishio Nishiki, un ghoul, e lo stava massacrando con la nuova kagune estratta. Gli piaceva quel personaggio così contorto, debole all'apparenza eppure pronto a mettersi in gioco se questo significava proteggere ciò a cui teneva.

Durante la pubblicità intermedia, dato che il sito legale su cui li vedeva viveva pressapoco di quello per non renderlo a pagamento, gettò un'occhiata al letto, constatando che sopra, aperto a metà spiccava il suo copione del saggio teatrale di Romeo e Giulietta che si sarebbe tenuto due giorni dopo, ma sapendo le battute a memoria alla perfezione non se la sentiva proprio di rivederle.

E proprio mentre l'episodio era ricominciato aveva ricevuto la telefonata. Con una piccola parte di lui rassegnata a dover fare una pausa dalla sua indispensabile attività, mise in blocco il pc e si trascinò fuori dalla stanza appostandosi accanto al citofono per poter aprire alla sua ragazza.

La sua ragazza. Gli piaceva considerarla tale, e ogni volta che ci pensava si sentiva veramente fortunato a poterle stare accanto. Tempo prima si era sempre sentito incompleto e a tratti vuoto.
Era ciò che gli altri volevano che fosse, cercava di comportarsi come gli altri si aspettavano da lui. Certo era ancora convinto che coloro che fa vivi si comportavano da stronzi e facevano del male alle persone meritavano di finire all'inferno e cadere vittima di tutte le sue pene. Ma ormai era consapevole che tutto non si poteva banalizzare al semplice concetto di bene e male. Bianco e nero. Con Hugo aveva imparato che esisteva anche il grigio e tutte le sue sfumature.

Un concetto che lui aveva accettato ma che era certo che i suoi simili, bigotti e con pregiudizi radicati ormai di secoli, non avrebbero fatto altrettanto.

Così come il considerare gli esseri umani come loro pari e non esseri inferiori da ingannare o da sfruttare.

Margherita arrivò da lui qualche minuto dopo, terrea in volto e con l'evidente voglia di tirare testate da qualche parte.

Seth non fece domande e la invitò a sedersi sulla poltrona in soggiorno, mentre lui si sedette sul divano, aspettando paziente che la ragazza gli illustrasse il suo problema.

«Meg, va tutto bene? Cos'è successo?»

Marghe alzò di scatto lo sguardo che aveva mantentuto basso gino a quel momento e nei suoi occhi lesse la paura, la stessa che aveva già cominciato a percepire da una mezz'oretta circa. Era iniziato tutto con un leggero fastidio a cui non aveva dato molto peso, ma che via via era crescita e aveva dovuto ammettere a se stesso che doveva essere successo qualcosa. E ora la ragazza mezza terrorizzata ne era la prova.

«Meg, mi sto sinceramente preoccupando. Ti prego parlami».

Marghe lo fissò e per un attimo gli parve che lo guardasse senza vederlo, come persa in chissà che pensieri. Ma poi si riebbe e strinse le sue mani come per ancorarsi e non lasciarsi in balia della sua mente.

«Ecco...Carlo. insomma lui...»attaccò a dire sconnessamente e Seth la interruppe.

«Cos'ha fatto quello str...figlio di buona donna stavolta?»

«Vuole mettere un...rettilario»rivelò alla fine.

Il ragazzo la fissò per un po' non riuscendo a capire subito dove volesse andare a parare.

«I serpenti sono crearure davvero magnifiche»la rincuorò.

Margherita deglutì.«Si questo non lo metto in dubbio, però...»

«Sai quando avevo nove anni ho letto la saga di Harry Potter, ed ero rimasto affascinato da Nagini. E indovina che cos'ho fatto?»

«Temo già la risposta».

«Non dovresti».

«È una reazione innata. Sei strano».

Seth si finse offeso.«No che lo sono. Comunque chiesi a mio padre se poteva prendermi un pitone reticolato come animale da compagnia».

Margherita divenne bianca come un cencio.

«Non puoi averlo fatto sul serio».

Il ragazzo di tutta risposta annuì con vigore.«Peccato che pur amando i serpenti mio padre ebbe l'intelligenza di non procurarmelo. Soprattuto dopo che un Mezzo Demone della Landa della Disperazione che ne teneva uno in camera è stato ammazzato durante la notte proprio dall'animale».

«Ammazzato?»squittì Marghe impaurita, e Seth di tutta risposta  l'avvolse in un abbraccio consolatorio.

«Non preoccupaeti Meg. Adesso non ho più l'intenzione di prendermi un pitone da compagnia. Ho già Daemon che basta e avanza».

A sentire il suo nome il cane appisolato in un angolo alzò un poco la testa prima di riprendere il suo pisolino, ignorando completamente  i presenti.

Ma malgrado il calore che irradiava il suo corpo la ragazza continuava a tremare.

«Meg, è tutto ok?»le domandò. Quello che più lo preoccupava erano le ondate di Paura che percepiva emesse dalla ragazza.

«Ecco...il fatto è che...ho la fobia dei serpenti»ammise arrossendo.

Seth rimase in silenzio per un tempo che parve interminabile, e la ragazza avrebbe quasi giurato che per un attimo avesse smesso anche di respirare.

«Mi dispiace. Avrei dovuto capirlo»esclamò infine.

Marghe avvertì un certo senso di colpa nel suo tono, ma quella che più doveva provare quel sentimento era lei. Era lei che sembrava aver paura di tutto.

«Non devi sentirti in colpa»ribattè lei con un filo di voce poggiando la mano sul petto di lui, e a quel contatto percepì un lieve sussulto da parte sua.

«Non sentirti in colpa. Non potevi sapere di questa mia fobia»ripetè cercando di convincerlo.

«Invece si. È una delle mie capacità,  ma a quanto pare sono stato troppo superficiale. Ho dato per scontato che avessi timore di Carlo e non che fosse altro».

Quella sua momentanea vulnerabilità le fece scogliere il cuore. Sgusciò via dall'abbraccio e per un attimo parve scorgere negli occhi di Seth una sorta di smarrimento, che si decise a colmare mettendosi in pinta di piedi per baciarlo. Un bacio per nulla casto e leggero come il volo di una farfalla, bensì rovente come il fuoco, elettrizzante e inpetuoso come una tempesta. Uno che infiammò ogni fibra del loro essere facendoli sentire parte di un'unica anima divisa però in due corpi diversi.

Un bacio che interruppero solo quando si trovarono a corto di ossigeno.

Seth poggiò la fronte su quella di lei, i riccioli che le solleticavano la pelle.

«Ti prometto che non sarò più tanto superficiale».

«Non preoccuparti Seth, non lo sei affatto»lo rincuorò lei, e il ragazzo si decise finalmente a mettere il cuore in pace.

«E come mai di grazia quello stronzo vuole mettere un rettilario in casa? Perchè un serpente possa uscirvi la notte e ucciderlo nel sonno? Perchè sinceramente non mi dispiacerebbe».

«Credo...che sia dovuto al fatto che si è ricordato di questa mia fobia di cui gli avrà sicuramente parlato mia madre»rispose lei con un sospiro.

«E tu non hai cercato di convincerla a dissuaderlo?»

Marghe rise senza traccia di divertimento e quando parlò notò un accenno di amarezza.

«A mia madre importa più far felice Carlo che ascoltarmi. Ha avuto il coraggio di dirmi che mi stavo comportando da egoista imponendomi a non volere il rettilario e che sicuramente era un pretesto per andare contro Carlo, e che la mia paura non è affatto così grave come sembra».

«Quest'ultima parte la sto prendendo davvero sul personale. Non bisogna mai scherzare con la Paura. E te lo dice uno che se ne intende».

Marghe annuì.«Vallo a dire a mia madre. Io...sono stanca di tutto questo. Oltre a trattarmi così mi sminuisce ogni volta, elogiando sempre Clara come se fosse il modello di perfezione esistente in tutto l'universo».

«Non per essere di parte o traumatizzare gli altri, ma il modello di perfezione a parer mio lo sto stringendo tra le mie braccia».

Marghe si lasciò andare con un sospiro poggiando la testa contro il petto sodo di Seth, in parte rincuorata dalle parole del ragazzo.

«Vorrei essere come te Seth. Impavido e senza paura».

«Davvero credi che sia senza paura?»ribattè, facendo così alzare la testa alla ragazza, che cominciò a fissarlo perplessa.

«Perchè, non è così?»domandò lei aggrottando le sopracciglia.

Seth ridacchiò.«Mi duole dirlo ma si, anch'io sono spaventato da qualcosa. Per esempio da un mondo senza Nutella o vedere i miei preziosi libri distrutti. Ma sopratutto che qualcuno possa farti del male. Ecco, forse quest'ultima è la mia peggior paura».

«Non...non voglio essere il tuo punto debole».

«Non era quello che intendevo Meg. Tu sei e rimarrai sempre la mia forza più grande, il motivo principale per andare avanti e non arrendermi davanti a nulla».

La ragazza rimase in silenzio per un po' prima di parlare.

«Non...non me la sento di tornare ancora a casa. Non ho ancora le forze per affrontare mia madre. E poi stasera ci saranno anche Carlo e Clara ».

«Puoi rimanere tutto il tempo che vuoi Meg. Lo sai che la tua compagnia mi fa sempre immensamente piacere».

Sollevata a quelle parole si lasciò guidare in camera del ragazzo che la fece accomodare sul letto. E prima di farlo anch'egli recuperò il pc.

«Prima che tu venissi stavo guardando Tokyo Ghoul. Vuoi vederlo assieme a me?».

Marghe accennò un timido sorriso prima di annuire.

«Sicura? Ci sarà molto sangue»l'avvertì, ma di tutta risposta lei lo prese per mano, e la strinse un poco.

«Credo che al tuo fianco non avrò paura».

Angolino autrice:

Buonsalve :)

Dunque ho diviso nuovamente il capitolo per non farvi aspettare ancora per molto, dato che la seconda parte è abbastanza avviata ^^ e in ella troveremo alcuni personaggi che non vediamo da secoli XD secondo voi di chi si tratta? :)

Nella bacheca inoltre avevo scritto che alla fine mancano circa 10 capitoli ma tenendo conto di quelli interi e non divisi in parti come questo ^^"

Detto questo mi dileguo ma prima lasciatemi ringraziare tutti voi che continuate a seguirmi in questo viaggio e che nella mia mente si sta ampliando un sacco 😱 sarà ancora molto lungo e spero che questo non vi dia fastidio XD anzi! Se volete ve ne parlerò in futuro ^^

Al prossimo aggiornamento ;)

FreDrachen

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