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Capitolo 39

*12/05/15

Margherita

Il giorno dopo il divorzio Marghe riuscí a tornare alla quotidianità. E se ne ebbe il coraggio fu grazie per gran parte a Seth, che per tutto il giorno prima si era tenuto in contatto con la ragazza cercando di tirarle su il morale.

E fu per quello che si presentó a scuola meglio di quello che pensasse. Trovó le amiche ad aspettarla davanti all'entrata.

«Marghe, tutto bene? Hai una faccia»la salutó Micaela.

La ragazza raccontó loro cos'era successo sinteticamente. E fu mentre stava per concludere il suo resoconto che due mani sbuccarono da dietro e le coprirono gli occhi.

Marghe le tastó delicatamente, mentre il nuovo arrivato avvicinó le labbra al suo orecchio.«Indovina chi sono Meg».

Le labbra lei si aprirono in un megasorriso dopo aver mormorato il suo nome dolcemente. Si liberó dal suo tocco e si giró. Ma non appena lo fece si ritrovó le calde labbra di Seth poggiate sulle sue.

Il bacio fu breve ma estremamente dolce che scaldó il cuore a Marghe. Aveva veramente bisogno di quel contatto fugace eppure bellissimo.

«Mi sei mancata ieri»le sussurró dolcemente. «Non sentire la tua presenza al mio fianco é stato peggio della peggior pena dell'Inferno».

Marghe fece per ribattere quando un leggero colpettino di tosse, sicuramente voluto, le ricordó della presenza delle sue amiche. Si voltó verso di loro con aria colpevole ed arrossendo di colpo.

Fu Nora a salvare la situazione.«Non fate caso a noi, anzi abbiamo delle cose da fare. Vero ragazze?»

Tutte le altre annuirono e dopo essersi allontanate con la loro scusa antisgammo che dovevano comprarsi qualcosa da mangiare, per le ricreazioni, nel bar poco distante, Marghe si voltó verso Seth.

«Sul serio ti sono mancata?»volle sapere.

Seth annuí.«Forse solo te non ti rendi conto del potere che hai su di me e sul mio cuore. Ti giuro che non potrei piú vivere senza di te»disse poggiando la fronte contro quella della ragazza.

«Non credi di esagerare?»

Il ragazzo scosse la testa.«Niente affatto. Questa é la verità, sto davvero diventando dipendente della tua presenza». Poi si fece pensoso. «Sai, ora che ci penso, noi creature infernali siamo un po' ossessivi, per motivi diversi vero, peró abbiamo certe nostre fisse. E ora sto pensando che tu sia diventata la mia fissazione»ammise con un certo imbarazzo.

«Ed é una cosa negativa?»volle sapere un po' preoccupata Marghe.

Seth ridacchió.«Per me niente affatto. Per te dipende se ti dà fastidio essere la mia fissa».

«Non mi dà fastidio, anzi. Mi fa pensare che tu tieni veramente al nostro rapporto»si affrettó a rispondere Marghe.

Seth sospiró di sollievo.«Bé, meno male. Sarebbe stato imbarazzante se tu non avessi provato lo stesso».

Marghe ridacchió e si sporse a baciarlo, mettendosi sulle punte. Quel contatto fu piú intenso e struggente di quello precedente, una fiamma che ardeva all'unisono nel cuore di entrambi che se non si fossero fermati si sarebbe tramutata in un incendio impetuoso.

Fu la campanella a interromperli.

Seth si staccó a malincuore.«Pensi che i bidelli se ne accorgano se gli scasso la campannella?»

Marghe scoppió a ridere e si avvolse il suo braccio sulle spalle.
«Se vuoi ti do una mano».

«Eh biricchina. La mia vicinanza ti sta facendo diventare diabolica»scherzó Seth.

«Io? Ma se sono buona buona come un angioletto».

«Nah. Non ci ci vedo proprio come un pennuto». Mentre parlava si sciolse al tocco della ragazza per raccogliere lo zaino che Marghe aveva lasciato accanto al muretto,  e con la mano poggiata sulla sua schiena la indirizzó dolcemente verso l'entrata.

«Li odi cosí tanto?»volle sapere Marghe curiosa.

Seth contrasse la mascella.«Sono i nostri nemici da quando siamo nati. Tra noi non potrà esserci altro se non odio e rancore. Loro sono la nostra nemesi, l'altro lato della medaglia dell'equilibrio tra bene e male. É normale che ci sia questa inimicizia».

«E se non fossero tutti uguali? E se ci fosse uno di loro con cui si potrebbe instaurare una sorta di pace?»

Seth inspiró.«Sono tutti dei mister perfettini che si credono i padroni dell'universo. Non si puó ragionare e men che meno diventare amico di un pennuto».

«Parli cosí facendo di tutta l'erba un fascio. Ma se davvero avessi ragione, allora la stessa cosa varrebbe per voi Mezzi Demoni. Tu stesso dovresti essere cattivo e spietato, giusto?»

«E lo sono talvolta, ma solo con chi mi provoca e con i miei nemici»rispose.«So che ti sembra strano ma é cosí. É intrinseco nella nostra natura odiare i pennuti e viceversa. Ma adesso basta parlare di loro, altrimenti si potrebbero sentire troppo importanti. Adesso dimmi Meg, non sei curiosa di sapere con chi farai il lavoro di morfologia?»

Il giorno prima, la prof aveva accennato ai presenti che avrebbe diviso a coppie e assegnato loro un lavoro particolare, tra cui l'allevamento delle Artemie Saline, la crescita delle piante in condizioni diverse, uno addirittura era il diverso mantenimento della carne, in recipiente aperto o chiuso per constatare la crescita di larve di mosca o meno all'interno di esse, e molti altri.

«Spererei con te, ma tanto so per certa di non essere cosí fortunata. Comunque vorrei lavorare con una almeno indifferente, che insomma si dia da fare e non dia fastidio».

«Su questo non ci piove Meg. Ma mai dire mai. Magari saró proprio io a farti da cavalier servente in tutta l'esperienza».

«Ti giuro, non dispiacerebbe affatto»confermó Marghe con un sorriso che Seth ricambió.

«Allora non ci resta che credere nel destino».

Giunti in aula trovarono già la prof in piedi di fronte alla lavagna e con in mano un foglio, sicuramente quello su cui erano indicate le coppie di lavoro.

«Ragazzi, affrettatevi a sedervi cosí possiamo cominciare».

Marghe e Seth si catapultarono nei loro posti in ultima fila, ormai diventati la loro oasi pacifica. A volte si sentivano solo loro da quanto era facile escludere il resto del mondo.

«Molto bene. Adesso leggeró i vostri nomi divisi per coppie con il rispettivo lavoro da fare».

Cominció il suo elenco, e Marghe si accorse che il povero Mattia doveva fare coppia con la sua ex, Emma. Un po' gli dispiaceva, si era liberato di quella vipera da poco e adesso doveva sopportarla per qualche settimana, la durata appunto che li aspettava per portare avanti il lavoro. Le sue amiche furono molto fortunante perché vennero combinate tra loro, Nora con Micaela ed Amira con Celeste, e Lucia con un tipo simpatico di nome Paolo.

Quasi giunta alla fine Marghe sentí scoppiarle il cuore nel petto. Né lei né Seth erano ancora stati chiamati, e per quello vi era una grandissima possibilità di essere in coppia insieme.

Alla fine rimasero proprio loro con Massimiliano e una delle amiche di Emma, una ragazza che le stava del tutto indifferente di nome Barbara Marinetti.

«Marinetti in coppia con...»

"Ti prego dii Massimiliano, ti prego dii Massimilano" si ripeté nella mente a mo' di cantilena.

«...in coppia con Barbieri. Vi occuperete delle artemie saline».

Eccola lí. Come si aspettava la sfortuna era proprio dietro l'angolo a farle uno sgambetto beffardo.

«E quindi a esclusione Massimilano Torre con Seth Grigori che studieranno la crescita diversa delle piante».

Non appena la prof terminó di parlare, Seth avvicinó la testa a Margherita.«Bé dai poteva andare peggio. Almeno la tizia che farà coppia con te non mi sembra cosí tremenda come Emma»le sussurró.

Marghe annuí.«Tu invece sei staro fortunato. Ti sei beccato un tuo amico».

Seth fece spallucce. «Nella sfiga di non stare con te si, sono stato abbastanza fortunato. Mi spiace per Zangani peró. Certo che in questo periodo la fortuna gli ha voltato le spalle».

Marghe gettó di sfuggita un'occhiata al ragazzo che stava fissando la sua ex in cagnesco della serie:"Stammi vicina piú di due metri e ti stacco la testa".

Con un sospiro si rivoltó verso la prof concentranosi sulla sua spiegazione dei diversi lavori da fare. Quando arrivó al suo annotó diligentemente la procedura sul quaderno.

Bé non dovevano fare un lavoro tanto noioso. Insieme alla sua compagna doveva allevare le artemie saline, conosciute comunemente come scimmiette di mare e studiarne tutti i diversi stadi di sviluppo da larvina a crostaceo adulto fatto e finito. La prima fase riguardava anche la costruzione di una sorta di incubatore dove far crescere al meglio le larve che poi successivamente potevano essere trasferite in un contenitore normale di plastica. Certo dovevano trovare il cibo giusto con cui nutrirle e dovevano procurarsi le uova, ma non era certo una cosa impossibile.

Non appena suonó la campanella si alzó con l'intento di discutere con Barbara della ricerca che dovevano svolgere, ma quella lasció troppo in fretta il suo posto seguita da Emma ed Irene. Aveva sul viso un'espressione angosciata e per un momento Marghe si preoccupó. Pur essendo un'amica di Emma le sarebbe dispiaciuto molto se fosse accaduto qualcosa di grave.

Si mosse verso la porta per andare a cercarla, ma quasi giunta a destinazione si fermó di botto non appena la sentí dire:«Avete visto che tremenda sfiga che ho avuto? Mi sono beccata la sfigata strana come compagna di lavoro».

Emma ridacchió.«Che c'é di male? Ti potresti divertire un mondo. A metterla in imbarazzo o farle combinare qualche casino. Tanto chi si potrebbe mettere in mezzo?»

«Ma non so, forse il nuovo arrivato? In questi ultimi giorni li ho visti abbastanza affiatati».

Sentì Emma sospirare.«Credimi prima o poi quel ragazzo si pentirà della sua scelta. Margherita non é alla sua altezza e mai lo sarà. Per cui Barbara, non farne un dramma anzi, vedila come la possibilità di umiliarla una volta per tutte».

Margherita retrocesse di un passo. Emma la capiva, in fondo erano ormai anni che la ragazza voleva renderle la vita un Inferno, ma da Barbara non se l'aspettava, non pensava che pensasse quelle cattiverie. Lei le era sempre stata indifferente e non si era mai permessa di giudicarala, dato che in fondo non la conosceva molto.

Sentí la presenza di Seth al suo fianco e la sua mano accarezzarle la guancia.

«Meg, cosa succede? Stai piangendo».

Stava piangendo? Si portó una mano alla gote e quando la ritrasse la trovó bagnata di lacrime. In quel momento si sentí davvero patetica e stupida per essersela presa in quel modo.

Ma non poteva fare altrimenti. Forse sbagliava ad essere cosí troppo sensibile ed emotiva, ma non poteva farci nulla, era scritto nel suo codice genetico.

«Meg?»la richiamó di nuovo Seth, dolcemente.

Si voltó di scatto verso di lui e si sentí nell'imbarazzo piú completo.

«Scusami»disse semplicemente prima di voltarsi e lasciare la classe. Per sbaglio nella fretta urtó Barbara, e non riuscí ad allontanarsi abbastanza in fretta per non sentire le loro risatine di scherno.

Con gli occhi appannati dalle lacrime percorse ormai il corridioi della sua scuola che ormai conosceva a memoria fino a raggiungere una piccola scaletta nascosta, usata per raggiungere gli archivi. Un luogo in cui andava quasi nessuno da quanto era isolato dal resto. Si sedette sui gradini e nascose la testa fra le ginocchia.

Prima o poi per colpa della sua emotività sarebbe impazzita. Non erano Emma e le sue amiche il vero problema. Era lei. Non aveva la forza di combattere, né di opporsi a quelle parole maligne pronunciate nei suoi confronti da Emma.

Presa dal suo momentaneo autolesionismo interiore e mancanza di autostima non si accorse che qualcuno l'aveva raggiunta finché non sentí la sua mano calda ed affusolata accarezzarle la schiena.

«Meg».

Era Seth. Margherita si fece ancora piú piccola come se desiderasse che un buco nero si aprisse sotto di lei facendola scomparire. Con che coraggio l'avrebbe riguardato in volto? Che se ne sarebbe fatto lui di una codarda come lei?

«Meg guardami».

Il suo tono calmo ma deciso la convinse a volgere lo sguardo su di lui, trovandolo a fissarla con gli occhi smeraldo che scintillavano.

«Cosa intendevi con quel "scusami"?»

Non era la domanda che si aspettava, e sperava con tutto il cuore che il ragazzo non sentisse quel suo pensiero espresso a voce altra. Ma ahimé, con la fortuna che si ritrovava non era accaduto.

Prese fiato.«Mi riferivo al fatto di non essere una persona degna di stare al tuo fianco».

Seth la fissó confuso.«In che senso?»

Marghe sospiró.«Tu meriti di meglio, e non una codarda come me».

«Ma...»fece per protestare Seth ma la ragazza lo interruppe.«Ti prego, lasciami finire. Alludevo al fatto di essere una stupida sensibile. Me la prendo per certi commenti che é solo per colpa di quello che sono che vengono pronunciati. Forse Emma ha ragione. Meriteresti una ragazza migliore di me...»

A quelle parole Seth si fece improvvisamente serio.«Invece ti sbagli Meg». E di fronte al momentaneo mutismo della ragazza spiazzata dalle sue parole continuó:«Non devi sentirti inferiore a quelle Meg, perché non lo sei affatto. Sei una delle ragazze piú coraggiose che esistano».

«Non dirlo cosí tanto per dire, per tirarmi su il morale» relicó Marghe strofinandosi gli occhi.

«É la verità Meg. Credi sul serio che loro si sarebbero comportate come te quando hai scoperto la verità sul mio conto? Oppure avrebbero continuato a lottare per un sentimento forte come il nostro amore che all'inizio per colpa mia é stato più volte minato? Se questo non é coraggio non so proprio come lo definiresti».

A quello la ragazza non seppe che replicare.

Seth le prese delicatamente il viso tra le mani.«Credimi, non voglio amare nessun'altra al di fuori di te». E la baciò con tenerezza e delicatezza.

Margherita si lasciò avvolgere da tanta dolcezza del momento. Forse era lei a farsi tanti problemi inutili. Emma e le altre potevano andarsene anche all'Inferno per quel che le riguardava.

Seth credeva che fosse una persona coraggiosa. Molto bene, gli avrebbe dimostrato di esserlo.

«Te lo prometto Seth, da questo momento in poi sarò più forte»gli promise la ragazza sforgiando un sorriso che Seth trovò assolutamente perfetto e più luminoso di una stella.

«Molto bene mia piccola Meg. Meriteresti un bel premio»disse con un sorriso misterioso.

La ragazza lo fissò curiosa. «Cosa?»

«Un bel pomeriggio in mia compagnia».

«Questo è un appuntamento?»domandò Marghe cercando di trattenere l'emozione.

E sentì il cuore traboccare di gioia non appena Seth annuì.«Ci divertiremo, te lo giuro». Le diede un ultimo bacio sulla fronte prima di alzarsi.

«Devo andare a fare una cosa Meg»dise all'improvviso.

Marghe lo fissò confusa.«Cosa?»
Le uniche risposte che ottenne fu un sorriso e un:«Vedrai».

Seth

Dopo essersi allontanato dalla ragazza, soddisfatto di essere riuscito a rissollevarle il morale, sentiva nel suo cuore che doveva fare qualcosa.

Forse non doveva intromettersi e lasciare che Margherita lavorasse in coppia con quella ragazza ma non ce la faceva proprio.

Quello che le aveva fatto aveva fatto scattare in lui l'istinto primordiale di volerla proteggere. Ossessione o meno non aveva alcuna intenzione di cambiare idea.

Trovò la prof di morfologia in aula professori a mettere a posto i suoi registri nell'armadietto.

Seth bussò educatamnte chiedendo il permesso di entrare nell'aula. Dopo il consenso della prof entrò e le si avvicinò.

«Grigori, hai qualche problema?»domandò la donna.

«Io no prof, ma Barbieri con la sua compagna si»rispose Seth con determinazione.

Il volto della donna si addolcì.«Mi fa piacere che tu intervenga a suo favore Grigori, ma purtroppo non posso cambiare le coppie scelte. Mi spiace, ma Barbieri dovrà adattarsi a questa...»

Si bloccó non appena vide le iridi di Seth illuminarsi, rendendosi estremamente inquietanti e misteriose.

«Lei prof non é affatto d'accordo con le coppie che ha scelto, una in particolare»disse scandendo bene le parole.

La donna annuí assente.«Faró in modo di modificarla al piú presto».

Seth sorrise ed allungó una mano che poggió sopra gli occhi della prof, coprendoli.«Non si ricorderà di questo incontro ma obbedirà al mio comando».

Sentí la fronte della donna sotto il suo tocco contrarsi. Infine annuí e per quello soddisfatto tolse la mano.

Senza salutare uscí dalla stanza per raggiungere la sua classe.

Speró che quel suo gesto non avesse catturato l'attenzione su di sé da parte dei pennuti,ma tanto era inevitabile.

Entrato in aula trovó già il prof dell'ora dopo, e si scusó per aver tardato.

Margherita gli riservó un'occhiata sospettosa prima di riconcentrarsi sulle spiegazioni di chimica organica.

A cirrca metà lezione si presentó la prof di morfologia che annunció di aver cambiato due delle coppie per i suoi lavori e con stupore di Marghe si ritrovó anziché con Barbara con Seth.

Sorpresa si voltó di scatto verso il ragazzo che le sorrise innocentemente.

«Pensavo che sarebbe stato piú divertente fare coppia con me, ti pare?»

Marghe gli regaló un sorriso a trentadue denti, prima di domandargli:«Ma come hai fatto?»

«Ho usato la Costrizione».

Di fronte alla sua espressione perplessa aggiunse:«É un potere base di tutti i Mezzi Demone, che si basa sulla capacità di plasmare le menti umane facendo si che credano ad ogni singola parola che pronunciamo, oppure li costringiamo a fare determinate cose».

La ragazza aggrottó le sopraciglia.«Ma questo non andrebbe contro il libero arbitrio? Sai nel libro che mi hai regalato si dice che sia un diritto inviolavile. Non dovete sottostare anche voi a un divieto di annullarlo?»

«Questo potere possiamo usarlo se non se abusato o nel caso in cui si rischia di far scoprire la nostra esistenza»ribatté calmo Seth.

Marghe si rilassó e volse lo sguardo davandi a sé.

Sentí poi distintamente il respiro caldo di Seth a un non nulla dal suo orecchio.«Comunque oggi pomeriggio per le tre davanti al tuo portone va bene?»

La ragazza si voltó verso di lui rischiando di fiorare le sue labbra morbide ed annuí.

Seth le sorrise soddisfatto prima di riportare la sua attenzione al prof che aveva ricominciato a spiegare.

E Marghe speró che quelle ore passassero in fretta.

Angolino autrice:

Hola :)

Dunque come anticipato questo é stato piú un capitolo di transizione e nel prossimo avremo il fantomatico appuntamento...con sorpresa! ^^

Il prossimo capitolo effettivo pubblicato sará la carta d'identita di Diego.

Adios :D

FreDrachen

*Nb:per chi sta seguendo la storia fino adesso,vi annuncio che nei capitoli precedenti ho inserito(all'inizio di alcuni di loro) le date in cui questi si svolgono(lo dico cosí sapete a cosa si riferisce la data in cima)...diciamo che alcuni capitoli avranno la data e altri no,e per questi ultimi significa che avranno la data del primo capitolo che li precede munito di data (es questo é ambientato l'undici Maggio e nei prossimi cioé 40 e 41 sicuri che si ambientano lo stesso giorno non vi sarà segnata) :)

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