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Capitolo 6

Avevo sempre amato Starbucks.

Era il posto ideale da frequentare per iniziare bene la giornata. Anche se affollato, il chiacchiericcio e l'odore di caffè mischiato al cioccolato mi tranquillizzavano.

Andammo a metterci in fila per ordinare e dopo un quarto d'ora fummo fuori.
All'interno io e Calum non scambiammo neanche mezza parola. Era come se fosse nel suo mondo, con lo sguardo perso nel vuoto. Lo stesso sguardo della sera prima, quando lo avevo trovato appoggiato al tour bus.

Decisi di non iniziare conversazioni, già perse in partenza tra l'altro.

In questi casi io preferivo rimanere nei miei pensieri senza essere disturbata.

Chiacchierai abbastanza con Michael invece. Diciamo che all'inizio non mi aveva dato l'idea di essere la persona più dolce e simpatica del pianeta mentre in realtà si rivelò di gradevole compagnia, mai invadente, tenero e divertente.

<<Mi piace il rosso dei tuoi capelli. Ti sta bene.>>

Lui sorrise. <<Cambio spesso il loro colore. Mi piace.>>

<<Così facendo tra un paio d'anni diventerai pelato.>> risi.

<<Tranquilla, ho tutto sotto controllo.>> mi fece l'occhiolino per poi prendere il portafoglio.

<<Michael, insisto. Solo perché sono una ragazza non significa che il mio portafoglio sia vuoto.>>

<<È semplice gentilezza e sì, galanteria.>>

<<Quindi Mikey vuole fare colpo.>> sogghignò Calum.

A quelle parole sia io sia Michael arrossimmo di botto. Lui sì che sapeva mettere in imbarazzo la gente. 

<<Voglio solo fare una buona impressione a Sam.>> si lamentò con una voce un'ottava più alta del normale.

<<Certo, certo.>> continuò a ridere Lao Tse neozelandese.

Alla fine pagò per tutti il ragazzo sopra citato e così arrivai a un indefinito numero di debiti nei suoi confronti. Dio sembravo un'approfittatrice bella e buona.

Ritornati a casa Cashton - mi ero documentata pure sulle ship della band, decidendo di stare nel team Muke - buttammo quelli che dovevano essere i pancake di Ashton e facemmo colazione tranquillamente. Mi trovavo bene con la band. Facevano stare bene sia me che Jennifer, e la cosa mi piaceva.

<<Jenna mi ha detto che state cercando un lavoro per l'estate.>> iniziò insicuro Luke.

Mi bloccai. Alcune domande assalirono il mio povero cervello:
Primo: Luke chiamava Jennifer con un soprannome come 'Jenna'? Tutto ciò era molto strano, dato che la mia amica non si faceva mai chiamare così da persone che non conosceva a fondo. Aveva una strana teoria sui nomignoli: "il soprannome si usa quando la relazione diventa stabile e tendente al confidenziale".

In ogni caso ricordai quasi subito che quello era il suo idolo, e anche se lui le avesse sputato in faccia lei sarebbe stata contenta.

Secondo: perché Jen non sapeva stare un momento in silenzio?

La fulminai con lo sguardo ma lei rispose con una linguaccia a dir poco adorabile.

In ogni caso annuii e incitai il biondo a continuare.

<<Io e gli altri>> continuò per poi prendere fiato, manco stesse cantando Eminem, <<ci chiedevamo se vi andasse di lavorare per noi.>>

Disse tutto di botto grattandosi la nuca un po' in crisi.

Ma che..? Aspettai una reazione da Calum ma era rigido come un righello davanti alla TV. Trasmettevano un programma sui cani.

<<No.>> irruppi subito distogliendo lo sguardo dal ragazzo e riponendolo su Luke. <<Voglio dire: cosa potremmo mai fare per voi?>>

<<Un aiuto nel backstage.>> propose Ashton.

<<In effetti c'è carenza di personale..>> rincarò Michael.

Valutai i pro e i contro di questa proposta:
Sicuramente non avrei avuto a che fare almeno per un anno con la mia 'famiglia', non avrei continuato la scuola anche se mi mancava solo l'ultimo anno, avrei avuto una vitto e alloggio gratuitamente, dei soldi miei, un lavoro cazzo.
E poi Jennifer sarebbe stata felicissima di poter lavorare per i suoi idoli.

L'unica cosa era che sembrava una grandissima presa per il culo. Alla fine chi li conosceva 'sti ragazzi?

<<Non vi stiamo prendendo in giro.>> disse Ash guardandomi. Mi chiesi come avesse fatto a capire cosa stessi pensando, ma alla fine, dopo una proposta del genere, il dubbio che sia una presa in giro c'è sempre.

Non sapevo cosa fare sinceramente. Poi però ricordai la mia vita a Melbourne e allora capii che peggio di così non poteva andare.

<<Accetto.>>

Dio, possibile che un concerto mi avesse portato a tutto questo?

*****************

Ashella's notes

Sono le due e un quarto di notte e io invece di dormire, come le persone normali, faccio la vampira e aggiorno... Poi mi lamento - di giorno obvs - che ho sonno.

Btw la storia ha solcato le 300 visualizzazioni, piango.

Sono troppo contenta :)

Sto ascoltando Beside You dei 5sos e mi stanno partendo i feels.

Scusate se il capitolo è corto, ma è solo di passaggio. Ho una mezza idea sul continuare a scrivere (tanto ho tutta la notte davanti) e poi aggiornare domani mattina... Ma molto probabilmente mi addormenterò mentre scrivo HAHAHA.

Non dimenticate di votare e commentare se vi è piaciuto il capitolo :)

Ps: l'ho scordato lol

Twitter: @Justins_cake

Un bacio,
Ashella.

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