Capitolo 2
Mi svegliai dal mio letargo/coma/svenimento dopo quella che sembrava essere un'eternità.
Mi guardai intorno e capii di essere in una specie di infermeria, sdraiata su un lettino.
Feci mente locale: il concerto, il mal di testa, lo svenimento e il salvatore -non Damon purtroppo-.
Sollevai il busto lentamente per evitare altri giramenti di testa.
Il concerto ormai doveva essere iniziato da almeno 15 minuti con la band d'apertura.
Uscii fuori dalla porta scontrandomi con qualcuno. Un ragazzo.
<<Ehi>> mi salutò lo sconosciuto. <<Stavo per entrare per vedere se ti eri ripresa.>> mi guardò.
Era davvero un bel ragazzo: alto, molto alto, occhi azzurri come il cielo, biondo, fisico asciutto. Classico.
<Chi sei?>> chiesi.
Tra tutte le cose da poter dire come: 'grazie, che carino' o 'grazie, dove mi trovo?' io scelsi di chiedergli chi fosse.
Mi sembra giusto.
O forse no.
Mi guardò sconcertato. <<È una domanda così strana?>> domandai confusa.
Lui si riprese mostrandomi un sorriso che manco quelli della Mentadent. <<Sono Luke Hemmings, il frontman dei 5 seconds of summer.>>
Ooooops.
Ecco perché era così sconvolto.
Capii a rallentatore di aver fatto una delle mie più grandi figure di merda, diventando rossa come un pomodoro.
<<I-io, sai com'è, cioè non è che la vostra musica non mi piaccia...>> balbettai cercando di evitare la trasformazione completa nell'ortaggio sopra citato <<la mia amica Jennifer mi ha portata qui, io sono abusiva e...>> si mise a ridere e mi bloccai.
<<Sta tranquilla. Solo perché sei "abusiva">> mimò le virgolette con le dita <<non si significa che io ti odi o che non sei la benvenuta.>>
Io sorrisi imbarazzata. <<Grazie. Per tutto. Soprattutto per avermi evitato l'impatto col pavimento.>>
Ricordavo degli occhi marroni ma poteva anche darsi che la confusione mi avesse fatto dei brutti scherzi, facendomi diventare daltonica.
Luke si grattò la testa e arrossì leggermente.
<<Veramente non sono io il tuo principe. È stato Calum a reggerti. Dovresti ringraziare lui.>> rise infine.
Seconda figura di merda.
Si accettano scommesse per la terza.
A questo punto era inutile sentirsi in imbarazzo. Cioè ci feci l'abitudine.
<<Non credo sia possibile. Voglio dire, adesso non è qui e dopo il concerto sarà impossibile avvicinarmi a voi.>> gli spiegai guardandolo negli occhi.
<<Non ho intenzione di mandarti dentro sapendo che potresti svenire da un momento all'altro. Starai nel backstage tranquilla.>> mi fece l'occhiolino e io credetti di poter morire da un momento all'altro.
<<Ci si vede...>> lasciò la frase in sospeso guardandomi nella speranza che io leggessi tra le righe.
Afferrai il discorso dopo cinque secondi di 'ti guardo, mi guardi, ti guardo, mi sorridi'.
Il mio nome. Stava chiedendo implicitamente come mi chiamavo.
Eccola: la terza figura di merda.
Giustamente lui che era di fama mondiale si era presentato mentre io morta di fame no.
Sopprimetemi.
<<Sam, Sam Styles.>> gli sorrisi.
<<Ci si vede Sam.>> rise.
Nel backstage vidi Calum e Luke parlare in una stanza mentre accordavano basso e chitarra. Incrociai gli occhi di Luke che mi sorrise incoraggiante.
Decisi di entrare. Presi fiato voltandomi verso Calum.
Apro e chiudo una precisazione: per evitare altre brutte figure avevo letto diverse cose sui 5sos e avevo impresso bene le loro facce connesse ai nomi nella mia mente.
Lui accortosi della mia presenza si voltò fissando i suoi occhi scuri nei miei.
Sentii una stretta allo stomaco arrossendo a disagio.
Feci per parlare ma lui mi anticipò distogliendo lo sguardo e incamminandosi verso la porta.
<<Aspetta...>> mi affrettai a dire bloccandolo per un braccio. <<Calum giusto? Volevo ringraziarti per prima. Se non ci fossi stato probabilmente sarei ancora svenuta sul pavimento.>>
Lui mi guardò sbuffando. Si liberò dalla mia stretta e uscì dalla stanza mormorando qualcosa.
Luke accanto a me sospirò. <<Sam, non farci caso. Calum si comporta sempre così.>> mi spiegò <<O meglio adesso si comporta così. Prima era la persona più gentile che conoscevo. Adesso è freddo e scostante. Quando ti ha aiutato ho pensato stesse ritornando quello di prima ma a quanto pare ancora non è il giusto momento.>>
<<Cosa gli è successo?>> chiesi curiosa.
<<Per quanto voglia dirtelo non sono io a doverlo fare, scusami.>> disse tristemente.
<<Tranquillo Luke.>> dissi semplicemente.
<<Sarà meglio tu vada. Migliaia di fan aspettano solo te e la tua band.>> dissi dopo un lungo silenzio.
<<Hai ragione.>> fece un momento di pausa. <<Ti va se a fine concerto ti presento anche gli altri componenti della band? Sono sicuro che gli piacerai.>> disse facendomi l'occhiolino.
Io sorrisi impacciata. Non avevo più così tanta voglia di incontrare Calum...
Da un lato mi incuriosiva, dall'altro mi inquietava.
Luke sembrò capire infatti si affrettò a tranquillizzarmi. <<Se non vuoi lo capisco, non ti preoccupare.>>
Che carino. Adoravo Luke: perché non era lui il mio Damon? Sarebbe stato tutto più semplice.
<<Non vedo l'ora di conoscere i tuoi compagni ma adesso dovresti andare seriamente, non voglio Calum se la prenda con te a causa mia.>> ridacchiai.
Il biondo annuì e rimasi sola.
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