Capitolo 18 || Lenni's pov
Luke's pov
Lessi la lista dei concerti che avremmo fatto in Nord America, con annessa scaletta. Non sembrava essere troppo pesante, per fortuna.
Concentrato com'ero nella lettura quasi non mi accorsi che qualcuno stesse bussando alla mia porta.
Mi alzai per poi aprire la porta. <<Jennifer?>>
La ragazza fece un'espressione sarcastica, alzando un sopracciglio. <<Sì, mi chiamo così.>>
Risi, facendola entrare. <<Sono sorpreso di vederti, tutto qui. È la prima volta che bussi direttamente in camera mia.>>
Lei fece spallucce sedendosi sul letto.
<<C'è un motivo se sono venuta qui.>>
<<Spara.>>
<<Ecco... Non so proprio come dirtelo.>>
Si mise le due mani sul viso per nascondere una risata. Non capivo perché fosse così in imbarazzo. <<Tranquilla non ti mangio.>>
Scoprì il volto arrossato per poi farmi cenno di sedermi accanto a lei.
Una volta seduto accanto a lei, si girò completamente verso di me sistemandosi la maglia, che si era alzata durante lo spostamento, facendo alzare anche qualcos'altro...
Ad essere sincero, l'amica di Sam, non mi era del tutto indifferente. Mi sarebbe piaciuto uscire con lei, ma non ne avevo il coraggio. In più, dopo poco sarebbe iniziato il tour e non avrei voluto distrazioni.
Incitai Jennifer a parlare.
<<Ti andrebbe di uscire?>>
Ero sbalordito. Mi stava chiedendo di uscire. Il mio cuore fece una capovolta. Deglutii. <<Certo. La valigia è già pronta?>>
Jennifer arrossì. Non l'aveva finita, lo si poteva leggere in faccia. <<Se vuoi, ti do una mano io>> mi offrii.
<<Tranquillo, abbiamo poco tempo e non voglio sprecarlo completando una stupida valigia.>>
<<Sicura?>>
<<Si. Probabilmente chiederò a Sam...>>
<<Va bene. Dove vorresti andare?>>
<<Non lo so, dimmelo tu. Ti ho chiesto io di uscire, il minimo che posso offrirti è il luogo dove andare.>> disse accennando un sorriso.
Ci pensai su. Non sapevo proprio dove portarla. Non ero per niente esperto in queste cose. <<Ti va di, ehm, fare un giro nel centro di Sydney? So che ci siamo stati tante volte, ma staremo via per un bel po' di tempo, perciò...>>
Lei annuii entusiasta. <<Per me va benissimo. Vado a sistemarmi e usciamo, okay?>>
Annuii.
Jennifer's pov
<<Ha detto di sì!>> esclamai su di giri abbracciando Sammy.
Ricambiò l'abbraccio sorridendo sincera. <<Te l'ho detto avrebbe accettato. Luke è strano, ma non stupido. Non si lascerebbe mai far scappare un bocconcino come te.>>
Scoppiai a ridere aprendo l'armadio.
<<Dove andrete di bello?>>
<<Mmh, faremo un giro in centro...>>
<<Hai già deciso cosa metterti?>>
Mi fermai a pensare. Alcuni dei pochi vestiti che avevo erano già in valigia e non mi andava proprio di ripescarli. Diciamo che non ero proprio ordinatissima e la valigia era molto grande... riprendere un vestito sarebbe stata un'impresa troppo ardua e non avevo molto tempo a disposizione.
<<Non saprei...>>
Sam annuì continuando a sistemare la sua biancheria. <<Comunque Luke non è un grande amante degli abiti da sera, perciò ti sconsiglio di vestirti elegante. Vestiti normale ma non troppo.>>
<<Come fai ad esserne così sicura?>> chiesi.
<<Me l'ha confidato una volta.>>
<<Capisco.>> dissi.
Sapevo che lei e Luke non avevano un rapporto di normale amicizia. O meglio, lo avevo notato. Erano molto più intimi, ma sempre nella sfera dell'amicizia.
Mentre guardavo il mio povero guardaroba,
Sam mi picchiettò la schiena. <<Provati questa maglia, penso ti starà benissimo. E poi abbinaci dei jeans aderenti. Sono sicura che conciata così stenderai Luke.>>
Osservai i vestiti proposti dalla mia amica. La maglietta era nera con davanti uno scollo a V moderato. Il problema era dietro. Mi lasciava gran parte della schiena scoperta. Non ero mai stata abituata a portare quel genere di abiti e non sapevo se mi ci sarei sentita a mio agio.
<<Forza, Jenna, provala. Non muori se metti qualcosa di più osé!>>
Sospirai svestendomi. Rimasi in intimo, mentre Sam mi osservava critica. <<Magari mettiamo anche un reggiseno trasparente, eh.>>
<<Sei una favola, J!>> disse Sam entusiasta.
In mezz'ora mi aveva truccata e acconciato i capelli in una lunga treccia. Sembravo davvero una favola.
<<Speriamo anche Luke condividi l'idea.>> sussurrai mordendomi il labbro.
<<Stavolta è il tuo momento Jenn. Approfittane. Divertiti. E poi nottata dove mi racconti tutto per filo e per segno!>>
<<Certo, certo. Ovviamente non sarò l'unica a raccontare. Ti ho vista con Calum ieri>> ammiccai. Lei arrossì per poi spingermi delicatamente verso la porta.
<<Non figliare con Calum mentre io e Luke siamo fuori. Ho saputo che anche Michael e Ashton staranno via. So che avete aspettato per tanto tempo questo momento, solo che... usate le precauzioni, okay?>>
<<Smettila! Non farò sesso con Calum! O almeno non adesso.>> disse arrossendo.
<<E quando allora?>> chiese... Calum!
Quella situazione era troppo, troppo imbarazzante per i miei standard. <<Mentre voi decidete quando scopare come furetti, io me ne vado. Ciao Calum, ciao Sam. Ah Sam, potresti farmi la valigia?>>
Lei si posò due mani sul volto disperata. Mi avvicinai al suo orecchio. <<Cerca di calmarti perché stai per diventare Jordan Parrish* al femminile.>>
Feci un occhiolino ad entrambi, uscendo dalla stanza. Un appuntamento -era un appuntamento? Non ne ero molto sicura ma facciamo che era un appuntamento- mi aspettava.
Scesi le scale stando attenta a dove mettevo i piedi. Avevo indossato delle scarpe abbastanza alte. In cucina c'era Luke ad aspettarmi. Indossava degli abiti casual; Sammy aveva ragione.
Mi schiarii la gola per farmi notare. Il ragazzo si girò, guardandomi sorpreso.
Deglutì a disagio. <<Sei, cioè, ehm, sei bellissima.>>
Arrossii. <<Anche tu stai molto bene.>>
<<Allora andiamo?>> mi offrì il braccio.
Vi incastrai il mio sorridendo. <<Certo.>>
Camminavo a braccetto con una visione. Luke Hemmings era proprio accanto a me. Passeggiavamo nella strada principale di Sydney commentando le vetrine dei negozi. Già molti negozi erano pronti ad affrontare il Natale nonostante mancassero tre mesi.
Era un sogno.
In ogni caso passeggiando per la via mi soffermai su una vetrina: c'era esposto un anello bellissimo. Era ricoperto di diamanti e diamanti neri. Non era molto grande o vistoso ma brillava spiccando tra gli altri. Eccome se brillava. Deglutii nervosa osservando il prezzo: diecimila dollari per un anello?! Chissà quanti carati era... magari si intonava alla perfezione con i miei capelli corvini. Sospirai, allontanandomi dalla vetrina; quel prezzo era impossibile per i miei standard da poveraccia pronta all'elemosina.
<<Ti va di andare ad un bar qui vicino? È un luogo davvero carino, piuttosto modesto.>> Luke mi distolse dai miei pensieri.
<<Va bene.>>
<<Però, magari prima ti copri un po'... non vorrei ti arrivassero sguardi indiscreti.>> disse porgendomi la sua felpa. Odorava di pulito.
Era abbastanza larga, ma mi teneva al caldo. Le sere d'autunno potevano risultare leggermente fredde e avere una felpa a portata di mano era più che opportuno.
Chiusi la zip e mi incamminai al fianco di Luke. Le sua premura nei miei confronti mi aveva colpito. Ero davvero felice.
<<Da quanto ci segui?>> mi chiese.
<<Da circa tre anni.>>
<<Chi era il tuo preferito?>>
Okay, questa domanda non era stata premeditata. E adesso cosa rispondevo? Il mio "preferito" - ammiravo tutti ovviamente - era Luke. Era stato il primo a colpirmi.
<<Tranquilla, scherzavo. Il punto è che le fan di solito tendono a focalizzarsi su uno solo, pur amando tutti allo stesso modo, e mi chiedevo se anche tu lo facessi.>> disse per poi prendere un sorso di birra.
<<Il mio preferito eri e sei tu. Però è un sentimento diverso. Luke, ascolta, probabilmente tu e gli altri mi vedete ancora come una fan che solo al pensiero di vivere con voi sviene, e in parte è anche così.>>
Sapevo avrei rovinato tutto con queste parole, ma non ce la facevo più a tenermi tutto dentro. In ogni caso Luke rise lasciandomi continuare.
<<Solo che in questo mese e mezzo credo di averti conosciuto veramente e se prima ero innamorata dell'artista che c'è in te, adesso sono innamorata della persona umana che c'è in te.>>
Nessun imbarazzo, diretta, calma, pronta a rovinare tutto, ma con tranquillità.
Il biondo arrossì e si grattò la nuca imbarazzato.
Feci per continuare a parlare ma lui mi bloccò.
<<Jennifer, le tue parole mi hanno colpito molto. Io sono davvero onorato. Di solito tutti vogliono stare con me per soldi, fama, pubblicità. Invece tu mi vuoi bene veramente. E io non ti vedo come una fan. O meglio prima ti vedevo così, ma anche quando non c'è niente di male. Siete voi ad averci portato dove siamo ora, e penso che non riuscirò mai a ringraziarvi abbastanza. Per quanto riguarda, ehm, l'altro discorso, io...>>
<<Non preoccuparti!>> lo anticipai. <<Già so quale sarà la tua probabile risposta, ci sono abituata.>>
<<Quindi sei abituata a sentirti rispondere 'di, mi piaci anche tu e voglio stare con te'?>> chiese con un ghigno.
Le mie guance presero fuoco. Il tempo del non essere imbarazzata era finito.
<<Certo che no!>> esclamai sentendomi ancora più accaldata.
<<Però prima di fare tutto devo portarti in un posto.>>
<<Okay?>> dissi interrogativa.
<<Tranquilla. C'è una cosa che devo fare.>>
Si alzò dalla sedia posizionandosi dietro di me. Portò una benda sui miei occhi e oscurò la mia vista. <<Hemmings, i ruoli di Christian Grey e Anastasia Steel sono già stati presi da un pezzo. Sei leggermente in ritardo.>>
<<Niente che c'entri con il sadomaso, tranquilla. Semplicemente voglio che sia una sorpresa.>>
Mmh, mi piacevano le sorprese.
<<Siamo arrivati.>> annunciò Luke togliendomi la benda dagli occhi.
Una distesa di gioielli si stendeva intorno a noi. Eravamo nella gioielleria dove avevo visto l'anello. <<Okay, perché siamo qui?>> chiesi ridendo.
Le commesse mi guardavano con aria complice e ammiccavano. Ero davvero confusa.
Non rispose. Sorrise e basta. Prese dalla giacca una piccola confezione, la aprì e la gola mi si seccò. C'era l'anello da 10000 dollari. <<Jennifer Jackson, vuoi essere la mia ragazza?>>
Non sapevo cosa fare: Luke Robert Hemmings, il ragazzo che mi piaceva, il mio cantante preferito e la persona per me migliore del mondo mi stava chiedendo di diventare la sua ragazza; così, dopo aver sussurrato un semplice 'sì' - manco mi avesse chiesto di sposarlo - svenni.
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Ashella's notes
* Jordan Parrish è un personaggio di Teen Wolf. Diciamo che è un essere particolare dato che va, letteralmente, a fuoco. Purtroppo non posso dire esattamente cos'è dato che farei spoiler. Spero capiate perché ho usato quella battuta hahah
Stamattina mi ero ripromessa che appena uscita da scuola dovevo finire questo lunghissimo capitolo e aggiornare, così eccomi qui, on my way home, mentre ascolto mercy di Shawn Mendes. (Adesso c'è Trees dei TØP ma dettagli).
Questo capitolo mi piace molto e sinceramente spero sia piaciuto anche a voi! :)
Il prossimo capitolo sarà una bomba!!
Lo adoro. Cioè non l'ho scritto, ma già so cosa succederà e, Dio, non vedo l'ora.
Vediamo se riesco a mettere una gif anche se sto aggiornando dal telefono, boh.
Come al solito vi ringrazio per le visualizzazioni, i voti e i commenti. Vi voglio bene :)
Ps: le lezioni di storia con questo nuovo prof mi fanno venire tante idee carine per una nuova fanfiction sui 5sos (molto probabilmente su Luke hahaha)
Un bacio,
Ashella.
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