[Quattro mesi dopo]

...

[Him]

"Ragazzi, siamo tornati!" La voce di mio padre echeggiò nell'atrio. Lo sentii salire lentamente le scale, per poi aprire la porta. "Mi sembrava di essere stato abbastanza chiaro sul fatto che voi due stesse lontani."

"Abbiamo solo dormito insieme, e poi io..." Hollie aprì gli occhi e si stiracchiò, per poi sedersi sul letto, ancora assonnata.

"Giorno, amore." Mi stampò un bacio sulle labbra, per poi sedersi sulle mie ginocchia e accoccolarsi al mio petto. "Come hai-" Sgranò gli occhi non appena vide mio padre. "Rob!" Si coprì con le lenzuola, essendo solo in intimo.

"Ah bene, mi sono perso qualcosa?" Tuonò.

"Beh, ecco... Ci siamo fidanzati."

"Fantastico, direi." Strinsi Hollie tra le mie braccia, e le baciai la tempia.

"Papà, noi ci amiamo. Per favore, non separateci." Ignorò il mio commento, e si schiarì la gola.

"Da quanto va avanti questa storia?"

"Quattro mesi." Sussurrò la ragazza al mio posto.

"In ogni caso." Sorrise leggermente. "Io ed Heva abbiamo parlato di tutto ciò, ed abbiamo deciso che potete stare insieme. Quindi, non vi separeremo." Hollie si voltò ad abbracciarmi e corse ad abbracciare Rob, che ricambiò volentieri.

"Anche noi abbiamo una notizia da darvi."

"Davvero, e quale?" Sorrisi.

"Riguarda tua madre."

"Sta male?" Si preoccupò.

"No, tutt'altro." Scese giù aiutando Heva a salire. "È incinta!" Esclamò.

"Oh, mio Dio." Sussurrò la ragazza al mio fianco.

»»»

[Her]

"Quando me lo avresti detto, eh?"

"A tempo debito." Sospirò.

"Mamma, avremo una sorella. Cosa stavi aspettando, di partorire?"

"Hollie, la nostra conversazione finisce qui." Mi voltai per andarmene, quando la sentii gridare.

"Chiama Rob, per favore. Mi si sono rotte le acque." Corsi a chiamarlo e feci scendere anche Harry.

Non appena fu sceso, la sollevò e la adagiò nei sedili posteriori dell'auto. Mi sedetti al suo fianco, stringendole la mano.

"Resisti, ok?" Le sorrisi, spostandole una ciocca di capelli. "Perdonami." Le sussurrai all'orecchio.

"Ti voglio bene, tesoro."

"Ti voglio bene anche io, mamma." Le sorrisi.

L'attesa era snervante e camminai nervosamente per la sala.

"Ehi, calmati o farai un solco." Mi fermai, volgendo lo sguardo verso di lui e scoppiai a ridere.

"Stupido." Gli diedi un pugnetto sulla spalla.

"Un giorno ci sarai tu lì." Sussurrò sul mio collo.

"Non credo."

"Oh, sì. E mi sembra di avertelo dimostrato, piccola." Sorrise malizioso.

"Sei un tale pervertito, Harry."

"Lo so, ma lo penso sul serio."

"Quindi vorresti dei bambini da me?" Alzai le sopracciglia, e mi baciò il naso.

"Sì, tanti e tutti belli come la madre." Mi fece sedere su di lui, baciandomi.

"Dove è finito quell'Harry arrogante e freddo?"

"Lontano, grazie a te."

"Mi sento lusingata così."

"Dovresti esserlo." La porta si spalancò e ne uscì Rob.

"Volete darle voi il nome?"