7-La soluzione
Sto fissando il soffitto da circa un'ora, o forse di più. Non ho chiuso occhio per tutta la notte: continuavo a ripensare a quello che è successo ieri sera e a come il tutto abbia distrutto la mia vita. Il mio primo pensiero va a tutti gli sforzi che sto facendo per portare avanti gli studi, e alla mia migliore amica. Non mi ha mai realmente aiutata dopo la morte dei miei genitori, o forse sono stata io a non volere il suo aiuto. Adesso avrei davvero bisogno del suo aiuto, sia morale sia economico. Non ho neanche un euro in banca e sono piena di spese. Sono consapevole di dover lasciare Firenze il prima possibile, ma dovrò gestire diverse spese una volta arrivata a Milano. Perchè ho scelto Milano? Forse perchè è proprio lì che la mia vecchia vita è finita, è lì che i miei genitori stavano andando quando sono morti, è lì che vive la persona che mi ha rovinato tutto.
Mi alzo dal letto e la pianta dei miei piedi aderisce completamente al pavimento freddo. Vado verso il frigo, cercando qualcosa da mettere nello stomaco, ma noto che esso è completamente vuoto. Da quanto non faccio la spesa? Sono stata via una settimana e questo frigo vuoto ne è la prova. Prendo dall'armadio una maglia bianca unita e un paio di jeans scuri. Indosso le mie Converse e prendo il cellulare dal comodino, dirigendomi verso la porta. Passo dal bar sotto casa e prendo un caffè.
Cammino fino a casa di Sarah, ma aspetto qualche secondo prima di suonare il campanello. Finalmente mi decido a farmi aprire il portone e a prendere l'ascensore fino al terzo piano. La porta di casa sua è accostata, dato che le ho appena citofonato dall'entrata. Apro la porta e la richiudo dietro le mie spalle. La casa è deserta, se non fosse per la presenza della mia amica in soggiorno.
-Sono qui- Attraverso il corridoio ed entro nella seconda stanza sulla sinistra. La porta di vetro, che divide il locale dal corridoio, è spalancata, così posso entrare direttamente. -Ciao Sarah-
-Perchè non mi hai detto di tutto quello che è successo?- Chiede, senza spostare lo sguardo dalla televisione. -A cosa ti riferisci?- Ribatto, giocando con le dita della mano destra.
-Mi riferisco alla valigia. Sai quanto avrei pagato per incontrare Riccardo! Tu sei andata al firma-copie e è anche venuto all'università! E tu che non eri neanche una sua fan! La vita è così ingiusta, Federica! Tu sei ingiusta!-
-Vuoi Riccardo? Ti stai realmente arrabbiando per questa cosa? Almeno sai in che situazione sono io? Tu sei qui sul tuo divano bianco, mentre io sono alla ricerca di un centinaio di euro per andare a Milano e potermi permettere almeno di dormire in un misero B&B!-
-Sei venuta qui solo per i soldi?- Si volta verso di me e mi fulmina con lo sguardo.
-Buona giornata, Sarah- Esco da casa sua, senza neanche aspettare una sua possibile risposta. Chi è la migliore amica? E' la persona accanto alla quale ti senti al posto giusto; è la persona che ti sostiene quando cadi e ti aiuta a rialzarti. E' la persona che è sempre presente per aiutarti. E' la persona che resterà per sempre. E Sarah? Chi è Sarah? Prendo il cellulare dalla tasca e chiamo Daniele.
📲:Pronto, dolcezza!
📱:Dove sei?
📲:Sto andando a casa di Sarah
📱:Non suonare. Scendo io
Chiudo la chiamata e scendo tre rampe di scale, dato che nell'ascensore mi sentirei troppo soffocata. Aspetto per qualche secondo sul marciapiede poco lontano dall'entrata, fin quando non vedo arrivare la sua Mercedes ultimo modello. Sblocca le portiere e mi fa cenno di salire. -Perchè mi hai chiamato?- Chiede, partendo per una meta indefinita.
-Ho litigato con Sarah e credo che questa sia l'ultima volta in cui ci parliamo. Io ho bisogno di soldi, Daniele. Quindi possiamo andare a casa tua?- Mi guarda negli occhi e poi accelera. Nessuno dei due parla durante il tragitto e in circa venti minuti raggiungiamo la sua villa in campagna. Un ricordo di una festa di qualche anno fa mi torna in mente, ma cerco di scacciare questo pensiero aprendo la portiera e scendendo dalla macchina. -C'è qualcuno in casa?-
-Solo i domestici- Risponde, provando a prendermi la mano. Lo seguo dentro casa e mi sembra quasi di averci vissuto. Potrei muovermi qui dentro anche a occhi chiusi. Cosa pensavate facessi mentre aspettavo che lui e Sarah finissero di fare le loro cose? Giravo per casa e provavo a non perdermi. Apre la porta della sua camera ed io rimango stupita del fatto che abbia fatto diversi cambiamenti dall'ultima volta in cui ci sono entrata. E' tutto più moderno e questa cosa mi piace molto.
-Fede, aspetta- Sto guardando il panorama dalla finestra, ma lui mi fa girare verso di lui. -Ti darò tutti i soldi di cui hai bisogno senza che tu mi faccia niente. Non potrei pensare di averti in qualche modo pagata per fare certe cose. Tu sei meglio di così- Mi accarezza il volto, spostando qualche ciuffo ribelle di capelli. -Il problema è che mi serviva soltanto un pretesto per farlo. Sai, Daniele...- Abbasso lo sguardo, ma lui poggia due dita sotto il mio mento e fa incontrare di nuovo i nostri occhi. -Cosa?- Mi incita a continuare, ma io non riesco a dire nient'altro. Lo bacio. Lo sto baciando davvero?
-Fede, io sono uno stronzo! Ho provato a farti star male dal primo giorno in cui ti ho vista, semplicemente perchè non potevo sopportare che tra di noi ci fosse solo amicizia. Tu hai bisogno di un ragazzo dolce e premuroso, e per questo io non sono la persona giusta per te- Mi accarezza la guancia sinistra, passando lentamente le sue dita sulla mia pelle.
-Chi ti ha detto che io abbia bisogno di un ragazzo del genere?- Gli chiedo, senza staccare gli occhi dal suo volto.
-I tuoi occhi mentre guardavi il cantante ieri mattina- Socchiudo gli occhi, per poi prendere la sua mano destra tra le mie.
-Quello è più stronzo di te-
-Ma lui si è innamorato di te per quello che sei- Afferma, ed io non posso far altro che arrossire.
-Daniele, lascia perdere- Si allontana da me e apre un cassetto della scrivania. -Prendi questi intanto- Mi porge una decina di pezzi da €50 arrotolati ed io li metto subito in tasca. -Davvero saresti stata disposta a venire a letto con me per €500?-
-La verità è che lo avrei fatto anche per un'altra cosa che non ti ho mai detto- Mi avvicino a lui e sento una sensazione strana.
-Posso saperla, dato che quando uscirai da quella porta sarà credo l'ultima volta che ti vedrò prima che tu lasci Firenze?- Mi chiede, sorridendo amaramente.
-Come sai che parto?- Non mi sembrava di avergli detto che sarei partita definitivamente...
-Me lo hai appena confermato! Comunque non cambiare discorso- Diciamo che io sono sempre stata brava a spostare l'attenzione dalle cose importanti.
-Diciamo che ho preso una piccola cotta per te qualche mese fa- Confesso, pentendomene poco dopo. Quando mai io dico qualcosa e non me ne pento un attimo dopo?
-Eri consapevole del fatto che avrei potuto lasciare Sarah per te?- Sinceramente sapevo in fondo in fondo di piacergli almeno un po', ma per diversi motivi non ho mai fatto il primo passo.
-Non mi piacciono le cose semplici- Non sto mentendo. Sono sempre andata a ricercare le cose impossibili, andavo dietro al tipo a cui non interessavo e mandavo a fare un giro quello a cui piacevo. Credo che questo sia un po' masochismo... Ma tanto sono fatta così..
-Me l'hai fatta sudare! Ed io sono anche stato un coglione... Avrei potuto averti tutta per me oggi, ma ho rifiutato. E sappi che l'ho fatto perchè tengo davvero a te, Federica, e perchè non mi sarei mai potuto perdonare di averti costretta a fare una cosa del genere-
-Sono stata io a proportelo- Gli ricordo, provando a fargli spostare l'attenzione dalla cosa.
-Solo perchè avevi bisogno di soldi-
-Solo perchè ogni volta che ti guardavo con Sarah, sarei voluta essere al suo posto. Solo perchè ogni volta che mi parlava di te, avrei voluto parlarle di quello che io provavo per te. Solo perchè in questo momento sto morendo dalla voglia di baciarti di nuovo- Ho sempre voluto troppo bene alla mia migliore amica. Forse è proprio per questo che non ho mai parlato a Daniele di ciò che provavo per lui. La verità è che faccio fatica a capire cosa io abbia guadagnato da tutta questa situazione. Credo dubbio averci guadagnato un bel niente...
-Ti voglio un bene infinito. Non ho mai detto questa cosa neanche a Sarah. Le ho sempre detto un misero ti amo- Lo abbraccio e lui mi stringe forte. Mi allontano leggermente e gli lascio un bacio sulla guancia. -Torna a trovarmi ogni tanto- Sussurra, prima di lasciare la mia mano e vedermi uscire da casa sua. Sarebbe mai potuta durare? Perchè non ho capito subito quello che provavo per lui? L'ho incontrato prima io. Sono stata io a presentarlo a Sarah. Ma adesso non c'è più tempo nè per i rimpianti nè per i rimorsi.
Nota Autrice
Questo capitolo si è scritto da solo. Scriverlo è stato strano... Era come se le parole si mettessero insieme da sole. Spero che vi sia piaciuto! Scrivetemi le vostre opinioni nei commenti! Riuscirà Federica a partire per Milano?
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