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32-Scintilla

Eccoci qua. Di nuovo tutti a Milano! Siamo tornati due giorni fa e oggi sarà il mio primo giorno di università. Riccardo è entrato in studio ieri pomeriggio ed io devo ancora rivederlo. Abbiamo deciso di stare ognuno nella propria casa, almeno fino alla fine di settembre, dato che io dovrò rimettermi in pari con gli esami e lui sarà molto impegnato. L'idea è di vedersi stasera, dato che è il mio giorno libero. Prima di partire per la crociera, Riccardo mi aveva supplicata di lasciare il lavoro, ma siamo arrivati ad un compromesso, ovvero che io continuerò a lavorare lì fino a quando troverò un lavoro migliore. Non voglio "sfruttarlo" economicamente, semplicemente perchè non è questo ciò che voglio da lui. Salgo sulla metro, diretta al Politecnico, dove sto andando per informarmi sulla prossima sessione d'esame e soprattutto per firmare tutte quelle scartoffie, che dovrebbero farmi diventare di nuovo una studentessa a tutti gli effetti. E' da un po' di tempo che non mi sento del tutto fiera di me stessa, ma in questo momento lo sono e anche tanto. Sono riuscita a ricominciare ad inseguire il mio sogno, nonostante le mie conoscenze non potranno essere messe in pratica nell'azienda di mio padre. In pochi minuti arrivo alla fermata più vicina all'università, così scendo, accompagnata da altre decine di studenti nella mia stessa situazione. Salgo le scale, ritornando a camminare sui viali di Milano, fino ad arrivare nell'ateneo. Mi sembra tutto così bello in questo momento! 

-Federica?- Sento una voce provenire da dietro, così mi volto e scorgo la figura di Arthur. -Ti chiederei dove sei stato per essere così abbronzato, peccato che io lo sappia.. Cosa ci fai qui?-

-La stessa cosa che ci fai tu!- Ride beffardo, mostrandomi il libro che tiene in mano. -Ti prego, non dirmi che ti sei iscritto all'università anche te, solo per seguirmi!- Alzo gli occhi al cielo, ma lui scuote la testa. -Non sei così importante, tranquilla!-

-Certo che sei proprio uno stronzo!- Ricomincio a camminare, diretta verso la segreteria degli studenti. -Ferma! Volevo soltanto dire che studio qui da un po'! Scusami, in alcuni momenti torna fuori il "vecchio me" e finisco per fare cazzate.- Prende il mio polso per poi far scendere la mano fino alle mie dita. Senza che me ne accorga, le nostre dita si intrecciano. Sposto lo sguardo sulle nostre mani unite e la ritiro subito. -Dicevi?-

-Dicevo che ho messo da parte la mia carriera di DJ, almeno per il momento. Continuerò a lavorare, ma ho smesso di fare concerti  a giro per l'Europa, dato che non credo neanche che questa sia la mia strada.- Spiega mentre continuiamo a camminare verso l'ingresso. -In che senso non credi che sia la tua strada? Studi ingegneria del suono...-

-Sono due cose diverse, ma ti ripeto, non ho ancora deciso cosa sarà della mia vita. Te ti fermi qui, giusto?- Annuisco, una volta davanti alla porta della segreteria degli studenti. -Oggi sarà una giornata dedicata alla burocrazia, credo che dovrò firmare un bel po' di documenti. Speriamo che l'Università di Firenze abbia fatto ciò che doveva.- Sorrido imbarazzata, abbracciando la cartellina blu che ho tra le mani. Sono un po' a disagio e sinceramente non so come reagire. Devo entrare in quella stanza e lasciarlo qui in mezzo al corridoio? In realtà è quello che dovrei fare, dato che non siamo neanche amici in realtà. Ci ho parlato anche troppo, giusto? 

-Bene...- Lui fa un passo verso di me ed io sussulto. -Cosa ti aspetti che io faccia?- 

-In realtà non mi aspetto niente. Se avessi voluto quello che pensi tu, lo avrei già fatto io.- Sorrido leggermente ed entro dentro la segreteria, dove trascorro una bella oretta tra firme e fotocopie dei miei documenti d'identità. -Bene, abbiamo finito.- Dice una delle addette, mentre prende l'ultimo foglio firmato dal bancone e lo inserisce in una cartellina bianca. -Abbiamo la Sua email, di conseguenza invieremo lì tutte le indicazioni. Queste sono le credenziali per accedere all'area utente del sito del Politecnico. Lì potrà vedere tutte le date degli esami, delle lezioni e tutte le informazioni connesse, come i libri e cose del genere. Troverà anche i contatti dei professori, ma per qualsiasi cosa può rivolgersi qui da noi.- Spiega, lasciandomi un foglio con un nome utente e la password. 

-Grazie mille!- Sorrido ed esco dalla stanza. Credo di aver fatto più autografi stamattina di un cantante famoso. Alzo la testa e vedo Arthur appoggiato ad una colonna, con gli occhiali da sole addosso. -Come mai sei sempre qui?-

-Sto aspettando che mi chiamino per un esame.- Spiega, scrollando le spalle. -Ti avrei fatto l'in bocca al lupo, se lo avessi saputo!-

-Sapevo che avresti avuto tempo per farmelo dopo!- Si lascia scappare una risata, riferendosi alla lentezza delle modalità di svolgimento di certi tipi di esami. -Che esame è?- Chiedo, fermandomi davanti a lui. -Fisica II- Risponde e posso scommettere che il mio sguardo si è illuminato. 

-E' stato uno dei miei esami preferiti! Se lo avessi saputo, ti avrei potuto dare una mano.-

-Perchè sei convinta che io non sia capace di studiare da solo?-

-Era soltanto per essere gentile- Mi mordo il labbro inferiore e abbasso lo sguardo. 

-Arthur Devis!- La porta dell'aula si apre e ne esce quella che dovrebbe essere l'assistente del professore. -Eccomi!- Le fa un cenno con la mano, seguito da un occhiolino. Fa così con tutte... -Le cose più belle sono quelle che uno non si aspetta, quelle che succedono all'improvviso... Senza alcun preavviso, giusto?- Dice ad alta voce, girandosi verso di me e continuando a camminare all'indietro. -Già! Di solito dicono così- Rispondo, senza capire il motivo per cui si stia avvicinando a me, piuttosto che entrare nell'aula. Si avvicina e mi bacia. Prende il mio volto tra le mani e picchietta la sua lingua sulle mie labbra, cercando di approfondire il bacio. Cosa diavolo sto facendo? Sto anche ricambiando? Perchè non penso a Riccardo? 

-Sono della tua stessa opinione, scintilla!- Sussurra a pochi centimetri dalle mie labbra, facendomi riprendere fiato. -Perchè scintilla?- Chiedo, molto confusa sia dal soprannome sia dalla situazione in generale. Mi sento strana. E' ovvio: ho appena fatto una cazzata. Come faccio a dirlo a Riccardo? -Perchè è quello che hai provocato dentro di me il primo giorno in cui ti ho vista. Ti chiamo dopo!- Corre dentro l'aula e lo vedo sparire dietro alla porta. Cosa ho combinato? 

-Federica!- Oh cazzo.

Nota Autrice

Cosa ha appena combinato la nostra Fede? Chi sarà la persona che l'ha appena chiamata? Vi chiedo scusa per non aver aggiornato prima, ma è ricominciata la scuola ed io non ho già adesso neanche tempo per respirare! Vi chiedo enormemente scusa ancora una volta! In questi ultimo capitoli non riesco ad inserire riferimenti alle canzoni... Non capisco il motivo! Spero che il capitolo vi sia piaciuto!

Allyxx

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