26-Il pentagramma
I raggi del sole colpiscono le mie palpebre ed io cerco invano di nascondermi sotto le lenzuola. Lentamente riemergo e mi guardo intorno. Riccardo non è in camera e neanche nel bagno, dato che in quel caso avrebbe risposto alla mia chiamata. Mi alzo in piedi ed indosso una vestaglia di raso crema, sopra al mio pigiama a maniche corte. Sul tavolino c'è un vassoio con la colazione. Qualsiasi cosa tu possa desiderare è su questo vassoio: croissant al cioccolato, spremuta d'arancia, cappuccino e rosa rossa. Okay, forse proprio tutto no... Riccardo non è seduto sul vassoio. Prendo il croissant e lo addento, uscendo sul terrazzo. Colgo l'occasione per sfogliare La Nazione di oggi. Come fanno a consegnare i giornali sulla nave? Con un elicottero? No, forse no... Con un'altra nave? O forse li stampano semplicemente qui sopra! Vedo tutto troppo complicato. Sospiro ed osservo la nave entrare nel porto di Bari, dando intanto un'occhiata alle pagine del giornale, fin quando non scorgo un articolo su Riccardo: "Il fenomeno dell'estate". Sento la porta di camera sbattere, così cerco di vedere qualcosa tra le tende bianche. -Buongiorno, amore mio- Riccardo indossa una t-shirt nera e dei pantaloni bianchi aderenti, i capelli sono ovviamente ingelatinati e il suo sorriso è smagliante come al solito. -Buongiorno- Mi lascia un bacio sulla guancia, per poi rubarmi un morso di cornetto. Si siede accanto a me, mentre io gli tiro un cuscino nella schiena.
-Non mi bullizzare!- Alzo gli occhi al cielo e bevo un sorso di cappuccino. -Sei piena di schiuma!- Inizia a ridere, così mi alzo e lo bacio. -Certo che la bocca potevi almeno pulirtela prima di baciarmi!- Mi guarda male, così io provo ad allontanarmi, ma mi fa cadere a sedere sulle sue cosce. -Ma smettila, cretino!- Lo ribacio e questa volta sento le sue mani farsi spazio sotto la mia vestaglia.
-Posso sapere dove sei stato?- Gli chiedo, alzandomi da quella posizione comodissima, per dirigermi verso l'armadio. -Sono andato a comprarti una cosa- Entra dentro anche lui e prende una bustina di carta bianca, sedendosi successivamente sul letto. -Questi sono per te- Mi porge due quaderni: uno grande e uno più piccolo.
-Mi hai davvero regalato due quaderni?- Inizio a ridere, prendendo i due quaderni in mano. -Non sono semplici quaderni... Aprili- Apro il primo e noto che è un semplice quaderno a quadretti, ma quello più piccolo non è un quaderno: ci sono i pentagrammi. -Cosa significa?-
-Significa che a volte nella musica si trovano le risposte che cerchi, quasi senza cercarle- Spiega, buttando il sacchettino di carta nel cestino vicino alla scrivania. -Non è detto che se la musica ha aiutato te, debba aiutare anche me!- Lascio i due quaderni sul tavolo e vado in bagno. -Fede, ieri sera eri distrutta- Mi accarezza il braccio ed io tengo lo sguardo fisso sulle sue dita che si muovono. Ripenso a tutte quelle lacrime a cui sto cercando di ridare un senso. Durante il giorno è sempre più semplice ritornare a sorridere... Ma la notte...
-Te sei davvero riuscito a trovare un pentagramma su una nave da crociera?- Scrolla le spalle ed annuisce beffardo. -Non sei normale, ne sei consapevole?- Alzo gli occhi al cielo, per poi andare a prendere un costume e un vestitino dall'armadio. -E' vero. Non sono normale: sono pazzo di te- Sento una sensazione strana allo stomaco: saranno quelle famose farfalle che descrivono nei romanzi rosa. -Prima di rientrare in camera, sono passato dall'Ufficio Informazioni e ho ritirato il nostro programma-
-Il nostro cosa?- Esco dal bagno, subito dopo aver allacciato il filino del costume. -Il nostro programma di coppia, o qualcosa del genere- Spiega, porgendomi due fogli spillati. -Poi vediamo... Adesso voglio andare a prendere un po' di sole- Indosso gli occhiali da sole e le mie infradito Havaianas, metto la chiave elettronica nella borsa e gli faccio cenno di seguirmi. -Te hai già il costume, corretto?- Non si sa mai...
-Amore mio, stai tranquilla. So badare a me stesso. Più o meno...- Alzo gli occhi al cielo e lo prendo per mano. -Andiamo a farci un tuffo in piscina!- Gli faccio l'occhiolino e aspetto che la porta a vetri automatica si apra. E' tutto automatizzato: ormai non ti lasciano neanche aprire le porte. -Dove vuoi metterti?- Mi chiede, guardandosi intorno alla ricerca di due lettini liberi. -Là?- Gli indico una postazione strategica, che ci permette di raggiungere velocemente la piscina, ma ci fa godere anche di una splendida vista sul mare, grazie alla presenza di balaustre. Raggiungiamo i due lettini e stendiamo gli asciugamani blu, che una specie di cameriere ci ha portato.
-Ma te hai solo costumi così poco coprenti?- Chiede, togliendosi la maglietta e i pantaloni, rimanendo in costume. -Riki, i costumi non sono coprenti- Sorrido, osservando l'elastico dei suoi boxer sbucare da sotto il costume. -Ti guardano tutti- Afferma, distendendosi sull'asciugamano. -Neanche avessi una quinta! Non essere ridicolo...-
-Sei praticamente nuda!- Io non ho mai visto uno che al mare coperto! Ho un semplicissimo bikini... -Riki, guarda quella là!- Indico una ragazza biondo cenere con un bikini rosso. -Quella è più coperta di me? E poi non dire cazzate, a te piacciono quelle in quel modo. Se non tu fossi stato con me, saresti già lì a flirtare!- Prendo le cuffiette e metto la riproduzione casuale. -Non mi piacciono le troie.- Mi toglie la cuffietta dall'orecchio destro, per poi lasciarmi un bacio sulla guancia.
-Non è vero, e lo sai anche te.-
-Soltanto perchè è tutto più facile... Quando inizi ad essere un pò famoso e per giunta carino, le ragazze cadono ai tuoi piedi... Ma poi ci sono quelle come te!-
-Come sarei io, scusa?- Mi alzo dal lettino, rimanendo però seduta. -Ci conosciamo praticamente da due mesi e non ti ho ancora portata a letto!-
-Posso dirti che mi fai schifo?- Mi alzo in piedi, diretta verso il bar, ma lui mi blocca il polso. -No, perchè diresti una bugia.-
-Vado a prendermi qualcosa da bere. Vuoi qualcosa?- Lui scuote la testa e lascia il mio braccio. Vado al bar e mi prendo una CocaCola, per poi cercare di non perdermi tra tutta questa gente e possibilmente anche tornare dal mio ragazzo. Ma forse sarebbe stato meglio se non avessi ritrovato la strada. E questa chi è? Torno al mio lettino e mi ci distendo, nonostante lei ci si sia seduta sopra. -Fede, stai attenta!- Alzo gli occhiali da sole, appoggiandoli sulla testa, e osservo questa bionda tinta dall'alto in basso. -Amore, non usa più presentare?- Sfoggio il sorriso più finto del mondo, per poi bere un sorso di CocaCola dal bicchiere ghiacciato.
-Lei è Mia...-
Nota Autrice
Quanti colpi di scena in questo capitolo... Fede con gli spartiti, Riki e questa ragazza... Chi è secondo voi? Anche nello scorso capitolo siete state bravissime!! Questa volta sarà un pò più difficile... Vi darò un indizio: la frase è di una canzone di Fede. Complimenti a itsdelicategirl , antonia_dellicarri_ , lafigliadeiredericaa , ari_capo , Fedelove_you , _Sofiadav_04 , goccedighiaccio , volarefelici , about_lau , matizzz_z , @avoinonlodico3-2-1 , @Giovannaraniero e @SaraBenci
Per finire, festeggiamo insieme le 20mila lettureeeeee!!!!! Vi devo tutto, grazie infinite❤️
Allyxx
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