10- Un tipo strano e uno strano lavoro
La luce del sole colpisce le mie palpebre e il tutto mi obbliga ad aprire gli occhi una volta per tutte. Ci siamo addormentati sul divano, dopo esser stati senza parlare per tutta la sera. Ha cercato di farmi parlare in qualunque modo, ma senza ottenere grandi risultati. Accanto a me non c'è e il silenzio qui dentro è tombale. Non c'è nessuno e questo posso confermalo dopo aver dato un'occhiata in giro. Sul tavolo di cucina c'è un biglietto su cui c'è scritto che è uscito per registrare non so cosa e tornerà per pranzo. Forse. Quando mai uno del genere può dare sicurezze? Sospiro e mi metto alla ricerca di qualcosa da mangiare. Apro il frigorifero e praticamente sento l'eco del mio respiro. Dire che è vuoto sarebbe un eufemismo. Ma questo cosa mangia di preciso? Forse non sa cucinare, ma almeno una bottiglia di latte... Apro qualche anta degli scaffali presenti, ma non trovo niente di commestibile. O almeno non per la colazione. Posso mangiare una scatoletta di tonno oppure un pacchetto di pasta? Non credo.
Indosso le scarpe e vado in bagno. Certo che questo tiene parecchio alla cura dei suoi capelli: sembra di essere da un parrucchiere. Appoggiato su una mensola c'è quel famoso One Million. Niente di nuovo sotto il sole per me. Avevo già incontrato quella stupida bottiglietta di profumo all'inizio del mio percorso di autodistruzione...
Improvvisamente suona il campanello ed io non so sinceramente cosa fare. Apro oppure no? Questo non ha neanche lo spioncino... Ma da quale pianeta viene questo?! Alla fine mi decido di aprire, ma credo che avrei fatto meglio a non farlo. -Tu saresti?-
-Potrei farti la stessa domanda...- Ribatto un pò sconvolta. -Non mi hai mai visto?-
-Credo di non aver mai avuto questa fortuna- Mi appoggio alla porta e il ragazzo si toglie gli occhiali da sole, cercando di scrutarmi meglio. -Senti, io mi chiamo Federica Carta, ma non so quanto questo possa servire-
-Woww... Riki ha fatto conquiste...- Mi guarda dall'alto in basso ed io non posso far altro che spostarmi dalla soglia e farlo entrare. -Adesso mi potresti dire chi sei tu?-
-Io sono il suo diciamo migliore amico. Mi chiamo Andreas e sono un ballerino- Scrollo le spalle, sbattendo la porta dietro di me. -Riki dov'è?-
-E' uscito... Non so dove sia andato, dato che è uscito quando io ancora dormivo- Spiego, recuperando il mio cellulare dal tavolino vicino al divano. -Dato che tu sei suo amico, io me ne posso anche andare- Mi avvio verso la porta e lui si siede su uno sgabello.
-Ehi ferma!- Mi blocca il braccio, ma io mi libero velocemente dalla sua presa. -Che vuoi da me?- Chiedo, retrocedendo.
-Non scappare. Riki non me lo perdonerebbe mai...-
-Senti coso, io devo soltanto andare a prendere un caffè dato che il tuo amico famoso non tiene neanche una cialda in casa. Inoltre devo anche cercare un lavoro e soprattutto una sistemazione. Quanto credi che io riesca a convivere con il tipo famoso?- Alzo gli occhi al cielo e lui sorride beffardo, abbassando lo sguardo.
-Posso accompagnarti?- Propone, rimettendosi il cappellino della New Era nero e gli occhiali da sole.
-Sono agli arresti domiciliari o alla libertà sorvegliata?-
-Ora capisco il motivo per cui lo hai colpito così tanto- Si morde il labbro inferiore e scuote leggermente la testa. -Senti, io voglio andarmene. Capisco che sei suo amico, ma non posso rimanere qui dentro fin quando lui non torna a casa... Semplicemente perchè io voglio provare a trovare il modo di scappare da qui il prima possibile. Facciamo che ti lascio qui la mia valigia, così dovrò tornare qui per forza-
-Affare fatto!- Mi stringe la mano ed io esco dalla porta. Mi guardo allo specchio presente dentro l'ascensore e mi aggiusto un pò i capelli. Ci mancava questo a rompere... Si sono trovati per forza bene insieme: uno più rompipalle dell'altro...
Una volta scesa per strada trovo delle ragazzine che si fanno selfie a ripetizione. -Ehi, ma quella era con Riki ieri?!- Sussurra una ragazza all'amica, ricevendo una leggera scrollata di spalle come risposta. Certo che queste sono peggio della CIA... Svolto in una stradina e trovo un bar, o qualcosa del genere. Entro dentro e inizio a guardarmi intorno.
-Cosa desideri?- Mi chiede una ragazza che avrà all'incirca la mia età. -Un caffè- Annuisce e si volta verso la macchinetta da caffè dietro di sè. -Non ti ho mai vista da queste parti, sei nuova?- Posiziona un piattino di ceramica bianco sul bancone davanti a me e ci appoggia sopra una bustina di zucchero di canna e un cucchiaino. -Già... Sto da una specie di amico, anzi conoscente, ma sto cercando un posto in cui stare e soprattutto un lavoro- Spiego, mentre lei mi porge la tazzina piena di caffè bollente. -Capisco, scusa se mi sono impicciata, ma vedo poche persone della mia età in questa zona. La maggior parte sono persone anziane, dato che i giovani escono la mattina di fretta e tornano la sera stanchi morti. Anche se qualcuno lo vedo passare la sera, mentre chiudo oppure mentre pulisco. Qui accanto c'è una famosa discoteca, una delle più famose di tutta Milano, e dalle 23 in poi qui davanti c'è un gran via vai-
-Anche io lavoravo in un bar prima di trasferirmi qui e capisco benissimo ciò che dici- Prendo dalla tasca una moneta da €2 e la lascio sul balcone. -E' stato un piacere parlare con te, ma adesso devo scappare- Mi alzo e mi dirigo verso la porta. -Tieni il resto!- Apro la porta di vetro ed esco velocemente per strada, alla ricerca di qualcosa di sconosciuto. Osservo con attenzione il luogo in cui mi trovo e noto di essere esattamente nello stesso punto di Milano, davanti alla stessa discoteca in cui Riccardo mi invitò quella sera. Il destino è così cattivo. Ad un certo punto sento una porta aprirsi e mi volto nella direzione dalla quale proveniva il rumore. -Sei qui per il lavoro?- Alzo le sopracciglia, non comprendendo bene quello che questo tipo pelato mi sta proponendo. E' proprio la stessa discoteca. Forse non avevo riconosciuto subito la zona perchè adesso è giorno... -Ehi! Questa chi è?- Chiede un altro ragazzo, comparendo dalla stessa porta.
-Sarebbe perfetta per il lavoro- Afferma, avvicinandosi a me. -Accetti?-
Nota Autrice
Di che lavoro staranno parlando? E Federica deciderà di accettare? E Riki cosa deciderà di fare? Commentate!!
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