Passione.

Passione era tutto ciò che riempiva i corpi dei due ragazzi che si stavano fissando in quel momento ancora in preda agli ansimi.

Izuku emanava il suo dolce odore di menta con forza, il suo Omega più vivo che mai mentre le mani dell'Alpha lo accarezzavano con dovizia muovendosi sicure tra le sue cosce, sfiorando appena la sua erezione, ma con un'altra meta in mente.

Eijirou era in estasi mentre il suo Alpha ringhiava e assaporava il momento desideroso di affondare dentro quel piccolo corpo teso all'inverosimile dal piacere.

E pensò che non ci fosse niente di più bello che avere il proprio Omega così esposto per lui, almeno fino a quando non inserì il primo dito dentro la carne umida del minore.

Il corpo del verdino assunse una posa così sexy che rischiò di venire solo alla sua vista. Si era afferrato le ginocchia spalancandole il più possibile, così che il rosso potesse vederlo interamente.

Gemette ancora più forte quando il secondo dito lo penetrò e lo fece sempre più forte quando cominciarono ad uscire e rientrare con forza, portandolo in un limbo fatto di sensazioni contrastanti.

Quando Katsuki aveva fatto la stessa cosa, quasi una vita addietro, non aveva provato il dolore che stava provando in quel momento, ma neanche quella sensazione folle che lo stava portando alla follia.

Per un secondo pensò che fosse dovuto al fatto che quella volta era in calore e che invece in quel momento era completamente lucido, ma anche il piacere era più intenso e i feromoni che il maggiore continuava a emettere con forza lo stavano confondendo.

La sua mente vagava alla ricerca di quel pezzetto che sentiva che mancava in quel miscuglio di carne e gemiti che continuavano a sopraffarlo, solo che non riusciva a trovare il punto di quei pensieri.

Solo quando vide il corpo massiccio dell'Alpha scivolare sopra di lui, per posizionarsi tra le sue cosce, li accantonò per concentrarsi completamente su colui che aveva davanti.

Eijirou si afferrò l'erezione gocciolante tra le mani, il labbro inferiore stretto tra i denti mentre tratteneva il suo Alpha dal penetrare il più piccolo con ferocia, ma non riuscì a trattenersi, almeno non completamente.

La punta aveva varcato il morbido anello di muscoli del verdino e il sospiro di soddisfazione che aveva rilasciato, lo colpì così forte che si spinse in lui con un grugnito e un urlo soffocato.

Era stretto e caldo, ed era la sensazione più appagante che avesse mai provato in vita sua.

Il senso di inadeguatezza che lo aveva sempre contraddistinto era stato cacciato dal suo animo.

Il suo Omega lo aveva accolto dentro di sé ed era una cosa buona e giusta perché non gli aveva fatto del male, non si era fatto sopraffare dai pensieri negativi che solitamente gli avvinghiavano il cuore.

Era tutto perfetto e lo fu ancora di più quando si spinse indietro con il bacino, fino a far quasi uscire del tutto il suo membro dal verdino, per poi spingersi di nuovo dentro con una stoccata secca che fece rovesciare gli occhi all'indietro all'altro.

Il tutto una, due, tre, quattro volte e così ancora e ancora, tanto forte che Izuku fu costretto ad aggrapparsi a quelle spalle così grosse in cui avrebbe potuto rifugiarsi.

L'orgasmo li confuse quando arrivò inaspettato.

Non lo avevano sentito arrivare e non si fermarono, non fino a quando le forze non li ressero più.

Non si fermarono fino a quando non si sentirono finalmente completi l'uno tra le braccia dell'altro.