«Chiediamo scusa ai gentili spettatori per questo lungo momento di pausa, ma ci sono stati degli imprevisti con i partecipanti alla prossima sfida, vi chiediamo quindi di aspettare fino a quando il problema verrà risolto.» urlò la sensei Midnight al pubblico che da un po' aveva cominciato a lamentarsi per il ritardo dovuto all'assenza di alcuni partecipanti.

Izuku alla fine si era ripreso da quel momento colmo di passione avuto con i suoi due Alpha, che dopo averlo lavato per bene, lo avevano di nuovo condotto nello spiazzo dedicato alla seconda prova, sotto gli occhi attenti del pubblico e dei professori che si erano andati ad accertare delle sue condizioni, ma anche quelle di Katsuki, che continuava a rilasciare feromoni dominanti che tenevano alla larga chiunque provasse ad avvicinarsi al verdino e anche ad Eijirou che tutto soddisfatto stava al loro fianco con il petto gonfio di orgoglio.

Di Denki però non vi era ancora traccia e nemmeno dell'Alpha che lo aveva intercettato nei corridoio dopo che il suo calore era esploso senza preavviso.

Li trovarono solo dopo un altro quarto d'ora seguendo la scia dell'odore del biondo che emanava il suo odore al miele e limone con talmente tanta forza da dentro l'infermeria, mescolato ad un profumo di lavanda che rendeva il tutto quasi stucchevole per la dolcezza di quel miscuglio.

Recovery Girl aveva informato i sensei che i due ragazzi si trovavano da lei e che il giovane Omega aveva reagito male alle medicine fornite la mattina, scatenando un calore così forte che nessun altro soppressore riusciva a calmare, solo l'odore del giovane Shinsou Hitoshi sembrava dare pace a quel dolore che lo stava costringendo a rimane rannicchiato su sé stesso.

Si decise così di rimandare il torneo al giorno successivo per dare così a tutti la possibilità di riprendere le forze e dare il meglio nella sfida che li attendeva.

Così Izuku si ritrovò a camminare per i corridoi della Yuei diretto ai dormitori con due Alpha a tallonarlo come se fossero le sue guardie del corpo, pronte a proteggerlo da chiunque gli si avvicinasse.

«Ragazzi, non vi sembra di essere fin troppo vicini.» disse il verdino quando si ritrovarono nello stesso spogliatoio dove avevano consumato il loro vero e proprio primo rapporto, pronti per cambiarsi e tornare nelle loro stanze.

«Vuoi dire che non ci vuoi intorno così che tu possa di nuovo scappare da noi?» chiese Katsuki costringendo il più piccolo contro uno degli armadietti, respirandogli pesantemente sul collo assaporando così il suo odore di menta colmo di desiderio mal trattenuto.

«No, io non voglio...ciò non voglio scappare...ma siete troppo vicini.» balbettò coprendosi il volto con le mani per nascondere il rossore che gli aveva colorato le guance.

«Izuku,» si intromise Eijirou afferrando l'Omega per il mento e sollevandogli il capo in modo che i loro sguardi s'incrociassero, «Ti stiamo così vicini perché abbiamo paura di perderti, non abbiamo nessuna certezza che tu non ci abbandoni di nuovo come hai già fatto, perciò ti staremo così vicino fino a quando non avrai accettato che i nostri sentimenti per te sono veri e fino a quando non saremo sicuri che non ci abbandonerai.»

Izuku si ritrovò ad annuire colmo di una piacevole sensazione che gli pervadeva il petto, il suo Omega interiore gongolava per la gioia, perché i suoi due Alpha gli stavano mostrando quanto in effetti per loro lui valesse.

Facendogli capire fino in fondo che alla fine lui non aveva rovinato nulla frapponendosi fra loro, anzi aveva reso il loro rapporto ancora più elettrizzante e vivo.