Louis non si presentò al campo fino alla sera del giorno dopo.

Quando arrivò, scese da cavallo e si avvicinò al focolare attorno al quale si stava muovendo Harry, impegnato a preparare la cena.

" C'è una birra fresca?" chiese con un tono di voce che voleva sembrare irato,ma che in realtà pareva più spaventato.

Harry non rispose, si limitò ad avvicinarsi alla sacca appesa alla tenda, ad aprirla e ad estrarre una bottiglia.

La passò a Louis e tornò ad occuparsi dello stufato messo a cuocere sul fuoco.

Il ragazzo dagli occhi blu si sedette sul prato con la schiena appoggiata al tronco di un albero e bevve la birra a sorsi lenti e pensierosi.

Faceva caldo, pur essendo calato il sole e non si muoveva neppure una foglia.

" Io non sono un finocchio " sbottò Louis ad un certo punto.

Harry sollevò gli occhi dalla pentola che stava rimestando con un mestolo di legno e rispose prontamente :

" Nemmeno io "

" Bene, era giusto chiarirlo " ribadì Louis congratulandosi con se stesso.

Harry, invece, non disse più nulla e, quando lo stufato fu pronto, ne servì una porzione abbondante al compagno.

Nel porgergli la ciotola fumante sollevò gli occhi verdi e subito essi incontrarono quelli blu di Louis e rimasero incatenati insieme per lunghi istanti.

Harry, però, si riscosse subito, tornò vicino alla pentola, prese un po' di cibo anche per sè e si sedette abbastanza lontano da Louis.

A differenza degli altri pasti consumati insieme, questo non fu allietato dalle solite risate e da racconti divertenti, ma trascorse nel più totale e pesante silenzio.

Quando ebbe finito di cenare, Harry non prese come al solito la bottiglia di whisky, ma si avviò verso la tenda e, dopo essersi tolto gli stivali, entrò.

Louis, invece, rimase fuori a fumare una sigaretta, ma il tabacco non servì a placare la tempesta che sentiva imperversare dentro il suo cuore.

Da un lato provava l'irrefrenabile desiderio di correre anche lui nella tenda e prendere il corpo di Harry, ma, dall'altro era frenato dalla convinzione che tutto ciò fosse assolutamente sbagliato e da evitare.

Si passò le mani sul volto e le sfregò con rabbia sulla barba che non si radeva da un paio di giorni.

Alla fine prese un respiro profondo, si alzò e si avviò verso la tenda.