Louis non aveva dormito per tutta la notte e non aveva neppure cenato prima di sdraiarsi sul letto.

Aveva riletto la lettera di Harry decine e decine di volte e ormai conosceva le parole che il ragazzo gli aveva scritto a memoria.

Dire che era agitato era poco, era letteralmente e totalmente terrorizzato.

Da un lato avrebbe fatto subito le valigie e sarebbe partito per raggiungere Harry, ma, dall'altro, gli antichi timori non l'avevano ancora abbandonato.

Il modo in cui era cresciuto e l'educazione impostagli dal padre gli facevano ancora credere che fosse sbagliato per due uomini vivere insieme e, unita a ciò, c'era anche la paura di fare la fine di Earl e Rich, i due uomini i cui cadaveri aveva visto da piccolo.

Poi, però, in alcuni momenti, il timore spariva e gli comparivano davanti agli occhi i ricci color cioccolato di Harry ed il suo bellissimo sorriso.

Voleva bene al riccio, anzi, molto probabilmente lo amava proprio, ma, fino ad ora, non aveva mai fatto i conti con questo sentimento.

In tutti gli anni della loro strana relazione c'erano stati pochi momenti di affetto e di coccole e, soprattutto, nè lui nè Harry si erano mai detti ciò che davvero sentivano nel cuore uno per l'altro.

Nella lettera, però, il ragazzo dagli occhi verdi l'aveva chiamato " amore mio " e il cuore di Louis era decisamente capitolato.

Avrebbe dato qualsiasi cosa per trovare il coraggio necessario per abbandonare tutto e partire, ma lui, purtroppo, non era mai stato coraggioso.

Ogni tanto, quando gli occhi tentavano di chiudersi per il sonno, fantasticava di come sarebbe stato lavorare con Harry, dormire con lui ogni notte in un letto vero e poter vivere ogni istante al suo fianco.

Poi, però, ritornava con i piedi per terra e si dava dello stupido perché sognava ad occhi aperti.

Harry gli aveva detto che sua madre sapeva di loro e che non avrebbero corso nessun pericolo nè con lei nè con le persone che vivevano intorno, ma lui, fondamentalmente, non si fidava.

La paura era troppa e il timore di buttarsi in qualcosa di nuovo e di comunque insicuro lo frenava, lo frenava parecchio.

Quando spuntò l'alba, si alzò in un bagno di sudore nonostante il freddo e, dopo essersi fatto il caffè, si sedette al tavolo della cucina.

Prese un foglio bianco e si dispose a rispondere alla lettera di Harry, mentre quest'ultimo lo guardava dalla fotografia posta in bella mostra sul mobile della cucina.