12.
" Non immaginavo che ci saremmo ricascati " sussurrò Harry nel silenzio della stanza " ma lo speravo e proprio per questo ho fatto di tutto per venire da te "
" Non sapevo dove fossi finito " rispose Louis, accarezzandogli la testa posata sul suo petto "...quattro anni, non ci speravo più e credevo che ce l'avessi con me per come ci siamo lasciati"
" Ero in Texas a fare rodei ed è così che ho conosciuto Lureen, la ragazza che ho sposato "
" E sei felice con lei?"
" No e tu lo sai bene "
Il silenzio calò improvviso fra loro, ma Louis, per evitare che la conversazione diventasse più complicata, indicò a Harry la fibbia dorata che aveva sulla cintura e che giaceva abbandonata su una sedia.
Il riccio capì al volo e cominciò a raccontare.
" L'ho vinta con i rodei. Mi sono fatto migliaia di chilometri in un anno, da un lato all'altro del Texas per guadagnare una fibbia e tremila miseri dollari. Poi ho conosciuto Lureen e lei ha i soldi o meglio li ha il suo vecchio.
Suo padre tratta macchine agricole, ma si tiene stretti i dollari e non li fa nemmeno toccare alla figlia.
Inutile dirti che non mi può sopportare..."
" Perché non hai provato con l'esercito? Ti pagano bene "
" Non sanno che farsene di me. Ho delle vertebre schiacciate e una frattura da sforzo al braccio, hai presente che in groppa a un toro fai leva sempre contro la coscia? Ecco ogni volta che ne cavalco uno cede un po' "
Louis gli accarezzò il braccio e chiese:
" E non puoi farci nulla?"
" No, anche a fasciarlo bene, si incrina ogni volta un po' di più. Mi fa un male cane e non ti nomino nemmeno tutte le slogature e i lividi che mi sono fatto cadendo dai tori.
Ormai non è più come ai tempi di mio padre...ci vogliono tipi con i quattrini adesso, che hanno fatto il college e che sono atleti ben addestrati. Oggi bisogna avere i soldi per stare nel giro dei rodei e il padre di Lureen non me li darà di certo.
Per cui preferisco andarmene finché sono in grado di camminare con le mie gambe "
Louis fece scivolare la mano che gli teneva sulla schiena e gli palpeggiò il sedere ridacchiando.
" A me sembra che il tuo corpo sia perfetto, con tutte le cose al punto giusto "
Harry si sollevò e gli si mise a cavalcioni e, dopo pochi minuti, la camera risuonava ancora di gemiti ed ansimi.
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