I fiori, il sole, il mare, i libri, tutti gli svaghi che esistono in questo mondo, niente mi dá emozioni ormai.

Il vuoto.

Cos'è che non ha capito chi mi ha messa a questo mondo? Io voglio tutto. Voglio provare di tutto. Voglio fumare così tanto da ritrovarmi a desiserare il fumo più del mio stesso ossigeno. Voglio bere dalla mattina alla sera, tanto da ritrovarmi tanto alcool in corpo quanto il sangue. Voglio ballare in continuazione, tutte le sere, sempre. Voglio poter sentire il vento tra i capelli mentre mi muovo al centro della pista con la musica a palla nelle orecchie che non mi fa più pensare a niente, che mi impedisce di ritornare nella realtà. Voglio potermi vestire come diavolo voglio e se ho voglia di mettere un top corto e dei pantaloncini altrettanto corti lo faccio perché la vita è mia e la comando io su cosa voglio farne del mio corpo. Voglio vedere tutto il mondo, non passare il resto della mia vita a vedere le città che vorrei visitare attraverso cartoline e foto di altri. No, io voglio vederle con i miei occhi. Voglio provare ogni sport estremo, buttarmi con un paracadute, da una scogliera ripida sul mare, voglio sentire l'adrenalina in ogni centimetro del mio corpo. Voglio avere qualcuno che mi faccia venire la pelle d'oca al solo sguardo. Qualcuno con un mostro dentro. Qualcuno che balli insieme a me e mi passi la birra, senza preoccuparsi di quante ne ho già bevute. Qualcuno che non ha paura di dire una parola di troppo, che mi gridi in faccia quanto gli faccia schifo e un secondo dopo mi sbatta al muro e mi baci con foga. Io voglio tutto, il meglio! Voglio riempirmi di tatuaggi e mandare a quel paese tutti quelli che mi dicono che sono poco femminili. Voglio ricoprire ogni centimetro possibile della mia pelle di inchiostro, disegni, ricordi, scritte. Mandare al diavolo chiunque abbia pregiudizi e non voglia scoprire la mia mentalità.

Eh si. Non mi interessa un bel niente delle conseguenze. Chi pensa alle conseguenze si ritroverà con una vita a metà, con una vita vissuta con paura, una vita sprecata, una vita nella media. Io voglio una vita superlativa, il massimo. Voglio morire su un'aereo privato diretto ad Ibiza. Voglio sentirmi talmente libera che chiunque mi guardi si senta almeno un po' più libero come me.

Voglio vivere con un costante brivido nell'anima.

Voglio essere una guerriera, avere un uomo che non riesca a vivere un secondo senza di me, che mi odi con tutto il suo corpo e che mi ami con tutto il cuore. Che mi sorprenda ogni secondo, che mi faccia scoprire lati di me sconosciuto perfino a me.

Io quell'uomo l'avevo. Era mio. Ed io ero fisicamente e mentalmente sua. Totalmente sua. Un uomo che mi ha cambiato l'esistenza, mi ha fatto diventare la ragazza di 20 anni che sono ora. La mia vita senza di lui è nulla. Tutti quei 'voglio', tutta l'erba, l'alcool, le feste, nulla mi basta senza di lui.

Il vero sballo non era fumare e bere, la vera passione non era fare sesso. No. Con lui mi sballavo al primo sguardo. Ogni tratto del suo viso era droga per me e ora mi ritrovo a un mese senza la mia dose preferita. Niente mi basta più ormai. Nonostante mi chiami e mi riempia di messaggi feroci io non gli risponderò. Sto cercando di disintossicarmi da lui. Di eliminare ogni residuo di Lele dal mio corpo. Come una siringa piena di droga, si era iniettato dentro di me e io devo sbarazzarmene.

I messaggi di odio e di gelosia non riusciranno a farci tornare insieme, non stavolta, ormai non c'è neanche più un briciolo di speranza. Se n'è andata con lui quando ha varcato la soglia di casa nostra. Ha portato via ogni ricordo, gioia, felicità, sballo e divertimento, mi ha prosciugata, non mi rimane più niente.

Mi ha ridotta alla ragazza che sono diventata e ora mi ha lasciata così. Ormai l'apatia è diventata il mio scudo; se prima ballavo con una birra in una mano, la sigaretta nell'altra, con il sorriso stampato in faccia, stretta in vita da lui ora mi ubriaco e mi butto per terra. Se almeno avessi degli amici. Tutti quelli che avevo da quando ho conosciuto lui sono amici suoi di vecchia data, uscivamo tutti insieme e non ho per niente voglia di metterli in una posizione scomoda e farli uscire con me la sera al posto di uscire con lui.

Ora sono qui, buttata sul mio letto a pancia in giù, mentre piego con molta stanchezza dovuta ad un altra notte insonne, gli ultimi vestiti da mettere in valigia. Clara mi guarda di sottecchi con aria preoccupata, ma non mi interessa niente e in realtà sono sicura non interessi niente neanche a lei. La mia decisione è presa e se mi metto in testa una cosa la faccio ad ogni costo.

<<Ma sei sicura di voler andare così? Lasciare la vostra casa, la tua vita, le tue abitudini, Lele? Senza neanche avvisare nessuno>>
<<Clara tu non capisci. Non sai come sono andate le cose. Della mia vita qui ormai non mi rimane niente, devo andare via e subito. Tutto quello che avevo in questo posto era condiviso con lui, non esiste Giulia senza Lele qui; devo andare e trovare la vera Giulia da un'altra parte. Ricominciare. E questa volta per davvero, non mi fermerà di nuovo.>>
<<Ti auguro buona fortuna, ovunque tu stia andando>>

Non le avevo detto dove mi stavo trasferendo. Non sa tenersi un segreto in bocca, così come non sa tenersi il cazzo di un unico ragazzo per un'intera sera. È così, Clara è libera, non si innamora di nessuno, non si riduce mai come sono ridotta io ora. Non sono sicura che l'innamorarsi sia una specie di gabbia, una prigione come afferma lei, ma ora come ora direi di tutto.

Basta..devo andarmene, esco di casa e mi avvio verso la mia macchina per andare in aereoporto.