|Harry|

"Haz, vai tu in paese a consegnare i prodotti a Meg?"
"Tranquillo N, vado io. Ti occupi tu degli ospiti? Appena finiscono la passeggiata offrigli da bere. Già che ci sono porto il latte anche a Tunner, così faccio entrambe le consegne" sorride, saluto Niall e carico le cose nella Jeep che uso per fare le consegne. Prima di andare via, però, fischio in direzione del mio inseparabile cagnolone che corre subito da me
"Andiamo Hub! Ci aspettano le consegne da fare" Huber, come se capisse, mi segue in auto. Non mi piace andare via dal ranch quando ci sono gli ospiti ma, le consegne vado a farle sempre io, Niall non è proprio adatto. Abbiamo provato a mandarlo a consegnare i nostri prodotti, senza risultati, peró, dato che, una volta ha confuso gli ordini consegnando le cose a persone sbagliate, e un'altra ha rovesciato il latte sul sedile posteriore della mia Jeep. Da allora preferisco fare tutto da solo. D'altronde Niall é fatto così e lo amiamo per com'è. É il fratello che non ho mai avuto.
"Hub! Ce lo teniamo così com'è lo zio Niall?" Mi guarda muovendo le orecchie e abbaia.
"Sei un cucciolone, il mio migliore amico pelosone" ho una passione immensa per il mio lavoro, sia al ranch che all'ambulatorio. Gli animali sono la mia vita, amo poter aiutare degli essere superiori come loro, se solo potessero parlare, sarebbero sicuramente meglio di alcuni uomini. Di certo mi danno più amore loro di chiunque uomo io abbia mai incontrato. Huber ha 5 anni, l'ho preso che aveva appena 1 mese. L'avevano portato in ambulatorio perché non mangiava il latte della mamma, l'ho nutrito io con un biberon minuscolo, come se fosse un bambino, il mio primo figlio, l'ho curato e aiutato a mettersi in forze. Adesso sta benissimo, é un cucciolone in perfetta salute. Fa parte della razza "Blue Lacy", sono cani intelligenti, agili, fieri, buoni, fedeli, attivi, sono originari del Texas e vengono spessi utilizzati nei ranch. Il mio Huber infatti, mi da una grande mano al ranch, governa il bestiame e si diverte a scorrazzare per le praterie. Ha un portamento fiero, é un cane grande, dalla forte prestanza fisica, é magro e, quando si alza su due gambe, é davvero alto. É molto coccolone, agile ed è bellissimo. Ha il pelo nero chiaro, quasi grigio, sembra come se fosse di velluto e ha gli occhi chiari, celesti, visti alla luce sembrano uno più chiaro dell'altro. Noi viviamo in simbiosi, mi segue dappertutto e, quando 3 volte a settimana vado in ambulatorio, per visitare i miei pazienti, lui viene con me e si mette buono buono sotto alla mia scrivania, non si muove finché non finisco. É la gioia della mia vita.
"Hub, siamo arrivati. In effetti, per pochi minuti di strada è ridicolo prendere la macchina, ma vecchio mio, capiscimi, con tutte le cose da consegnare perderei tempo ad andare a piedi. Dai scendiamo" parcheggio davanti al negozio di alimentari, al quale vendiamo i prodotti del nostro ranch, tutti biologici, e coltivati da me. Ci tengo a mangiare sano, alla natura e a tutto ciò che fa parte del mondo animale. Scendo dalla macchina, faccio scendere anche Hub e prendo le cose da consegnare
"Se fai il bravo Meg ti darà un bel pezzo di pane" entro nel negozio di alimentari di Meg che, come mi vede, corre a prendere i pacchi dalle mie mani, io però glielo impedisco
"Benedetto ragazzo! Prima o poi ti ammazzerai! Fatti aiutare"
"Meg! Sono un cowboy, ho forza da vendere" sorrido andando nel retro del suo negozio a posarle le cose.
"Hai già preparato la fattura?! Harry, sei un ragazzo d'oro, dovrebbero fare a gara per sposarti" le porgo le carte con su scritto il riepilogo degli ordini e lei mi paga all'istante, sono tutti così amabili a Moonville. Non sarei voluto nascere e crescere in nessun altro posto se non qui. A me, la mia piccola realtà mi piace e non mi sta stretta anzi, mi sento protetto e al sicuro
"Vuoi un bicchiere d'acqua? Oppure ho ancora la tua limonata. A proposito, ho già preparato il prossimo ordine che vorrei farti, la limonata va a ruba, Haz. I tuoi prodotti sono davvero il meglio che possa dare ai miei clienti"
"Questa é la mia passione. Ci tengo a coltivare e produrre cose mie, e a dare il meglio a voi che date fiducia a me e al mio ranch"
"Voi Styles siete una garanzia"
"Comunque una bottiglietta d'acqua l'accetto volentieri" me la porge subito e la bevo in un sorso
"Scusa, stamattina ho avuto il pienone di ospiti e, fra il bestiame e le altre cose, non ho avuto tempo di fare neanche una pausa"
"Haz, lavori troppo. Siamo tutti preoccupati per te"
"Tutti chi?"
"Noi! Tutta Moonville. Siamo poco più di 200 abitanti, siamo come una grande famiglia, lo sai. Sei un po' il figlio, il nipote e l'amico di tutti" chi dice che la vita di provincia é noiosa ha ragione. Di certo non è così entusiasmante come nelle grandi città e nelle metropoli, ma, io sto benissimo nella mia 'bolla', nel mio angolo sicuro, lontano dal mondo
"Io sto bene, lavorare mi rende felice, é il mio sogno stare a contatto con la natura e gli animali" 
"Hai bisogno di altro per essere felice, Haz. Non ti basta il lavoro"
"Ti prometto che, semmai, qualcuno o qualcosa mi farà battere il cuore più del mio lavoro, sarai una delle prime a saperlo, va bene?"
"Va bene! Furbo di un cowboy. Adesso do un bel pezzo di pane a questo cucciolone così bravo" Hub sa che Meg sta parlando di lui, scodinzola e abbaia felice, prendendo al volo il pezzo di pane. La saluto e vado da Tunner a fare l'altra consegna.

***

"Siamo stati bravi, Hub e ti sei anche beccato due pezzi di pane, oggi hai già mangiato troppo" abbaia, alzandosi sulle zambe
"Ehi! Ruffiano" mi appoggia le zambe sul petto. Nonostante la sua altezza, non arriva alle mie spalle, ci credo, sono alto più di un metro e ottanta
"Adesso torniamo a casa, okay?" Abbaia di nuovo e io scuoto la testa, avviandomi verso la macchina. Hub non ha il guinzaglio, non ne ha bisogno, l'ho abituato così fin da piccolo a camminare libero, al mio fianco.
"Su Hub, salta in macchina" apro lo sportello e Hub, invece di salire, corre 200 metri più avanti, travolgendo in pieno un passante. Se è il vecchio Bill, ci sarà da ridere, visto che lui odia i cani. Gli vado subito incontro. Guardando la scena mi viene da ridere, adesso capisco il perché della fuga di Hub. Devo assolutamente fare le mie scuse al povero malcapitato che è piuttosto arrabbiato.