Sono alla fermata, c'è un leggero vento di primavera. Stamattina ho deciso di indossare dei leggins neri, una felpa larga, tendo sempre a nascondere le mie forme. "Anna, Anna!" Mi giro e vedo Mat, lo saluto. Mat è il mio migliore e unico amico, ha un anno in più di me ma frequenta i miei corsi perché è stato bocciato, lui è diverso dagli altri, lui riesce ad apprezzarmi per quella che sono e sa gran parte della mia storia. Mi raggiunge, mi abbraccia e nel frattempo arriva l'autobus. Saliamo. Non ci posso credere, non è possibile, c'è la banda di bulli che l'altro giorno mi ha distrutto l'MP3. Raggelo. Anche Mat se n'è accorto, allora mi fa cenno di sedermi nei primi posti. Ad un certo punto sento una risatina alle mie spalle, era Drake, uno dei delinquenti. In questo momento penso al peggio.
"Che vuoi?" dico a Drake. Continua a ridere. Guarda Mat e ringhia "sei messo male amico, è una sfigata, che ci fai con lei?". I rubinetti si stanno aprendo, cerco di trattenermi ma inizio a piangere. Sento Drake ridere ancora di più. Mi copro il viso con le mani. Pochi secondi dopo guardo accanto a me e non vedo più Mat. Sento "non azzardarti mai più a dire qualcosa su di lei", mi giro e lo vedo che tiene per il colletto della felpa Drake, quest'ultimo gli sferra un pugno sullo zigomo. Non capisco bene cosa stia succedendo, vedo però che ora Mat è steso a terra, abbasso gli occhi e noto qualche goccia di sangue sugli scalini della porta del pullman. Drake nel frattempo è ritornato dagli altri che iniziano a prendere in giro Mat. Mi alzo in fretta, mi aggrappo ad un sedile e mi chino verso il mio amico, perdeva un sacco di sangue dal naso. Lui si alza, mi guarda e mi rassicura "tranquilla sto bene, non si devono azzardare a toccarti." In nostri sguardi si incrociano e rimaniamo a fissarci intensamente fino a quando il veicolo si ferma e le porte si aprono.
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Buongiorno a tutti, spero che questo capitolo vi sia piaciuto! Ricordo di lasciare un commento e condividere la storia!