Capitolo 11
"Drake, chi è?"
"Anna, resta in salotto".
Io non sono una che sta molto ad ascoltare quello che mi viene detto, quindi mi alzo e lo raggiungo.
Non può essere.
"Cosa ci fai tu qui?"
"Senti Anna, non volevo fare del male a te e a tua madre, vi prego tornate a casa con me."
"Vattene!"
"Anna non fare così dai!"
Fa un passo in avanti.
Drake si pianta davanti a me.
"Pivellino, sei sempre in mezzo ai piedi insomma. Levati e fammi parlare con mia figlia."
"Se ne vada o chiamo la polizia. Tanto in commissariato una volta in più non le cambia no?"
Il sangue mi ribolle nelle vene, per la prima volta sento di non aver paura. Passo davanti a Drake e prendo mio padre per il colletto.
"Vattene. Hai rovinato la nostra famiglia. Non ti meriti nulla. Sei solo un uomo fallito che ha sempre preferito l'alcool e la droga invece che i sorrisi di tua figlia e tua moglie. Vai via o qui finisce male."
"Oi piccolina calmati. Io non ho rovinato proprio nulla."
"Hai picchiato per anni la mamma e me, e dici di non aver rovinato nulla? Vai finché sei in tempo."
Torna sulla soglia e io gli sbatto la porta in faccia, mi ci appoggio e mi lasciò cadere a terra piangendo.
Non sto piangendo per paura o per tristezza, ma è il mio modo di scogliere la tensione.
"Ehi Anna, stai bene?"
"Si tranquillo, è la prima volta che non mi sento impotente, sono riuscita a tenere la testa alta con uno dei mostri che mi ha rovinata."
"Una piccola leonessa."
Si avvicina e mi stringe in un abbraccio.
Mi mancava essere abbracciata.
Stare fra le sue braccia mi ricorda vagamente l'emozione che provavo con
Matt, mi manca un sacco.
Chiudo gli occhi e mi lascio andare.
Sono sdraiata sul letto, con le cuffiette nelle orecchie.
Sto ascoltando il nuovo album di Ed Sheeran, è molto carino.
Fra le mani ho un vecchio quaderno, qui scrivo tutto quello che mi passa per la testa, forse è una cosa da stupidi ma mi aiuta molto.
Ci sono scritte varie storie, mi piace molto parlare di storie d'amore, forse un pò banali: lei si trasferisce, cammina per la strada, si scontra con lui, si innamorano, per un'incomprensione si lasciano ma alla fine l'amore è troppo forte e tornano insieme.
È una cosa da bambini ma mi rilassa, forse solo scrivendo posso essere me stessa, posso esprimere quello che sento, quello che vorrei...
Sento bussare alla porta della mia camera.
"Hei Anna posso entrare?"
"Si entra pure".
Drake indossa un pigiama molto buffo che lo rende goffo ma è bello comunque.
"Come stai?"
"Stranamente devo dire che sto bene. Sai, se fossi in te mi temerei, ho appena reagito come una leonessa!"
Dico ironicamente, lui mi guarda e scoppia in una risata, bellissima, una risata di quelle vere.
"Senti 'leonessa' hai intenzione di stare chiusa tutta sera nella tua tana, o ti decidi ad andare a perlustrare la zona?"
"Dipende. Dove vuoi portarmi?"
"Andiamo al cinema? Sono usciti alcuni film che sembrano molto carini".
Accetto.
"Sbrigati a prepararti"
Detto questo lascia la stanza.
Sinceramente non so se prenderlo come un appuntamento o come una semplice uscita, quindi non ho la più pallida idea di come vestirmi.
Credo che alla fine opterò per un paio di leggins neri e una felpa nera dell'Adidas, non è elegante ma vorrei stare comoda. Mi metto le scarpe e raggiungo Drake, quest'ultimo mi apre la porta come un vero gentiluomo. Forse di lui mi sbagliavo, infondo tutti hanno un lato buono anche se spesso è nascosto.
Raggiungiamo la macchina.
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Heihei vi piace questo capitolo? Spero lo possiate apprezzare.
Coooomunque mi scuso per non aver aggiornato prima, sono stata impegnata con gli esami fino a tardi
(oltretutto storia è andata malissimo, ye😑)
Sono appena tornata dal cinema, sono andata a vedere dunkirk. Lo ADORO😻
(Harry comunque fa la sua scena eheh😏😻❣)
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