Capitolo 5
NEW YORK
PALAZZO DI VETRO DELL'ONU
BRIANNA VAN DER TUR
Continuo a gettare occhiate verso l'entrata e non posso non chiedermi se lo rivedrò ancora... Mi passo un dito sopra le labbra e, per un istante, mi sembra di risentire il fuoco della sua bocca. Sono come rinchiusa in un'enorme bolla di sapone: tutto ciò che accade intorno a me, è come se non esistesse...
Non solo per lui... Ma anche per l'alcool che sembra aver stordito talmente tanto i miei sensi, da anestetizzarli completamente.
<<Tesoro, Bri ma mi ascolti?>> la voce di mia madre scoppia la bolla e mi ritrovo catapultata di nuovo nella realtà. Sbatto le palpebre più volte e mi sembra di acquistare rapidamente sprazzi di lucidità. Non ho ascoltato nulla di quello che mi ha detto e solo ora realizzo, che quella fastidiosa nenia in sottofondo... Era lei che parlava.
<< Scusa mamma... Ehm... Cosa stavi dicendo?>>
<<Che ti ho vista prima con quel ragazzo...>> I suoi occhi dicono più delle sue labbra
<<E cosa hai visto con esattezza ?>> Mi sento un po' in imbarazzo a dire il vero, anche perché immagino si stia riferendo a quel rapido bacio ma se così non fosse, di certo non sarò io a raccontarglielo.
<<Sembrava ti volesse divorare>> Mi dice ridendo... Io al contrario, m'irrigidisco
<<A proposito, dov'è andato?>>
<<Aveva da fare qualcosa... Non so!>> Sembrava solo avere una gran fretta di andarsene... Ma questo lo tengo per me!
<<Ti ha chiesto il numero?>> La curiosità di mia madre comincia a darmi sui nervi.
<<No mamma e con questo chiudiamo il capitolo Ethan.. Grazie!>> incrocio le braccia sul petto. Non solo da un paio d'ore a questa parte, cioè da quando l'ho visto la prima volta, è presente nella mia mente ogni istante... Ora ci si mette pure lei...
<<Mi piace il nome Ethan>> Mamma sembra non voler recepire...
<<Basta>> il mio sguardo deve essere più duro della parola in se perché appena sta per riaprire la bocca.. La richiude.
Finalmente
<<Eccovi qui>> Mio padre si avvicina con un sorriso smagliante <<Le mie due donne preferite>> dice mettendoci le braccia intorno alla vita <<Beh allora che ve ne pare della serata?>>
<<Chiedi a tua figlia>> risponde mia madre alzando entrambe le sopracciglia sorridendo per poi nascondere la bocca dietro al bicchiere
<<Ti stai annoiando ?>> A papà sembra importare come mi sento. Gli sorrido facendo no con la testa <<Anche perché ho invitato di nascosto il tuo ragazzo...>>
<<Il mio ragazzo?>> Comincia ad insinuarsi un sospetto
<<Si, ma dov'è?>> Lo vedo guardare la sala preoccupato <<A si eccolo>> Seguo il suo sguardo e gli metto una mano sul petto cercando di fermarlo <<Luke vieni qui>> gli dice chiamandolo con la mano.
<<No papà ti prego >> Ho la bocca tirata poi guardo mia madre aprire le braccia <<Papà, Luke mi ha lasciata tre mesi fa>> gli dico più veloce della luce
<<Cosa?>> il suo tono di voce è innervosito <<E allora perché è qui?>>
<<Forse perché lo hai invitato?>> Mamma sospira e mi guarda mimandomi con le labbra un "non è cattiveria ma alcuni uomini non ci arrivano" e poi ride
<<Beh allora ci penso io>> Papà sembra determinato ed io comincio a tremare.
<<Cosa... mamma cosa vuole fare?>> Sono impanicata
<<Chiamami Gregory>> Lo sento dire a un tizio basso e grasso dai capelli un tutt'uno con la barba.
<<Si signore >> Gli risponde per poi dileguarsi tra la folla.
E ora chi è Gregory? Non ci sto capendo più nulla...
<<Buonasera Mr Van der Tur>> la voce di Luke mi risveglia per poi rigettarmi in un incubo <<Grazie per l'invito... Anche a me sta molto a cuore il pianeta>>
Il pianeta... Lo guardo e mi chiedo cosa ho visto in lui per tre anni della mia vita. A parte il fisico prestante, ha la segatura al posto del cervello.
<<SiSi >> sento dire a mio padre mentre parla con mamma senza degnarlo neanche di uno sguardo ed io rido dentro. Bravo papà !!
L'imbarazzo di Luke, in un certo qual modo, asciuga ogni lacrima che ho versato negli ultimi mesi. Mi guarda ma non mi fa più alcun effetto. Sono fredda, dura... come lo è stato lui con me il giorno in cui mi ha lasciata.
<<Mi cercava?>> Una voce appare limpida e cristallina alle mie spalle. Mi volto e rimango stregata da quello sguardo così intenso, magnetico, selvaggio.
<<A si, bentrovato Gregory>> Mio padre gli stringe la mano sorridendo <<Volevo presentarti mia figlia Brianna>> dice indicandomi mentre mi fa un terribile occhiolino.
Santo cielo papà, ora ti ci metti pure tu!
Gli porgo la mano sperando non l'abbia notato. Mi aspetto una stretta e invece, arriva un baciamano <<Gregory Zacarias>> si presenta in tutta la sua bellezza: occhi cerulei, pelle marmorea e un caschetto di riccioli biondi
<<Brianna>> rispondo sorridendo e per la seconda volta nella serata, mi sento un ebete. La prima però mi brucia ancora... È stata quando Ethan, inaspettatamente, se n'è andato lasciandomi come una sfigata...
Involontariamente butto un'altra occhiata all'entrata ma di lui... Neanche l'ombra.
<<Luke Spelman>> sento dire alle mie spalle e quando mi giro, vedo Gregory stringergli la mano.
<<Scusa Luke ma devo parlare con mia figlia e Gregory >> dice mio padre e vedendolo ancora lì aggiunge <<In privato>>
Mi mordo il labbro superiore per non ridere: Io amo mio padre!
<<Si certo>> dice Luke in imbarazzo poi saluta mia madre <<Con permesso >> le dice mostrando la sua finta gentilezza. Mamma accenna ad un sì con la testa e finalmente si dilegua.
<<Dunque Gregory... Ormai è da due anni che sei con noi>> gli dice mio padre ed io non so dove vuole arrivare ma vedo il ragazzo annuire <<Vorrei che mia figlia cominciasse a prendere dimestichezza con la redazione. Se potessi mostrarle come funziona il nostro lavoro.. Te ne sarei grato>>
<<Con piacere Mr Van der Tur>> Gregory mi guarda <<Ti aspetto domani mattina>>
Deglutisco.
Fermi tutti!
A parte che dopo il college non so ancora coso voglio fare e poi da dove viene quest'idea? Sapevo che mio padre desiderava questo per il mio futuro... Ma da quando ciò che desidero io non conta?
Da adesso... probabilmente....
Gregory mi sorride ed io non so perché ma mi ritrovo ad annuire.
<<Bene>> mio padre prende sotto braccio mia madre <<Ci andiamo a rinfrescare la gola. Tra poco comincia l'asta e come sapete... sono io il banditore>> ride e s'inoltrano nella folla.
<<Quindi...>> Lo diciamo in contemporanea e poi... Scoppiamo a ridere
Stende la mano davanti al corpo, il palmo rivolto verso il soffitto <<Scusami, prima tu>> È gentile, niente a che vedere con Luke e non sembra volermi divorare come Ethan.
<< Ethan >> dico in un sussurro guardando ancora verso l'entrata
<<Cerchiamo qualcuno?>> mi dice affiancandosi a me, puntando lo sguardo nella mia stessa direzione.
<<No>> abbasso gli occhi realizzando. Non torna Bri... Se n'è andato ormai già da mezz'ora <<No, Nessuno>
<<E quindi vuoi seguire le orme di tuo padre...>> Cambia discorso, sospetto non se la sia bevuta ma lo apprezzo. Anche perché da quando è apparso ci sono stati degli istanti in cui non ci ho pensato... Rari istanti... Ma ci sono stati!
<<A dire il vero... Non so bene cosa voglio fare... Diciamo che mio padre ha le sue idee>> Non è una battuta ma rido uguale per smorzare.
<<Io non cambierei lavoro per niente al mondo e se fossi te... Non ci penserei due volte>> Leggo qualcosa che mi sfugge in quello sguardo ma non gli do peso. Sono stanca di cercare di comprendere... Per stasera... Ho dato!
<<E come ti trovi lì? E con lì... intendo con mio padre...>> È un uomo buono ma anche duro e non ho la più pallida idea di come sia a lavoro.
<<Beh da lui non posso che imparare. È un'autorità nel settore>> mi guarda <<Ma questo già lo sai>>
Non dice altro ma mi basta per capire che se a casa è duro, a lavoro è insopportabile!
<<Un attimo di attenzione prego>> La signora di prima è di nuovo sul palco <<Nella sala accanto inizia l'asta e siete tutti pregati di accomodarvi>> ha il braccio steso indicando la direzione <<Vi ricordo che il galà è di beneficenza e che le somme raccolte dai singoli oggetti, saranno devolute alla causa>>
<<Dopo di te>> mi dice Gregory da gentiluomo ed io mi avvio insieme agli altri ospiti verso la sala. Camminiamo vicini ma in silenzio. Non provo nulla di simile ad Ethan ma la compagnia di Gregory è piacevole. Prendiamo posto uno accanto all'altra.
<<Bentrovati>> mio padre è già sul palco dietro ad un leggio <<Prego prendete posto>>
Aspetta che il trambusto di passi e sedie finisca e quando pensa di avere l'attenzione dei presenti, ricomincia a parlare <<Come sapete ho deciso di mettere all'asta alcuni pezzi della mia personale collezione, tutti ovviamente completi di expertise>>
Guardo mio padre e invidio il suo coraggio. Parla davanti alla platea in maniera disinvolta... Con tutti quegli occhi puntati addosso, sarebbe già tanto se rimanessi in piedi...
<<Bene cominciamo con il primo pezzo>> Dice mentre la signorina di prima mostra a tutti un'anfora <<Risale all'epoca bizantina ed è stata trovata in uno scavo a Gaza. Il prezzo di partenza è 10.000 >>
<<Io>> un signore alza la mano
<<Qualcuno offre 20.000?>>
<<Grazie Mrs Denvue>> dice mio padre. Mi giro e vedo una signora anziana che gli sorride
<<30.000?>> chiede mio padre
<<Io>> questa volta è un signore poco distante da noi.
<<Grazie Senatore Flint>> dice ancora mio padre <<Qualcuno offre 40.000?>>
Gregory alza la mano.
<<Grazie Gregory>> mio padre lo guarda compiaciuto <<Qualcuno offre 50.000?>>
Sento la mano di Gregory sfiorarmi la spalla. Mi sento un po' in imbarazzo ma gli sorrido.
Gregory sembra raggiante <<È bella>> mi sussurra all'orecchio. Ed io ci impiego alcuni istanti a capire che sta parlando dell'anfora. Vedo mio padre mentre sta per battere il martelletto...
<<Un milione>> sento dire infondo alla sala tra lo stupore delle persone compreso mio padre.
Mi volto anche io e lo vedo lì... Mi guarda, ha la mano alzata, sembra infastidito mentre viene verso di me...
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