Il pavimento è freddo e duro. Ma non importa. Cosa può importare ormai? Niente, non importa più niente. Lacrime salate scendono giù dal mio viso, rigandomi il volto. Sono lacrime amare. Amare, è un aggettivo così simile al verbo che mi ha portato tanta tristezza, amare. Chi se ne sarebbe mai accorto? Mi metto a ridere per l'ironia e altre lacrime scendono dai miei occhi. Non ho mai pianto tanto. È buio, non perché sia notte, solo perché ho chiuso tutto. Finestre, porta e luci. Ma questo non mi aiuta. Mi torna alla mente l'immagine di ciò che ho visto, chiara come non mai. La rabbia fa salire altre lacrime, stringo i denti per non urlare e i pugni per non rompere niente. Non che ci sia molto qui. Li ho visti, si sono baciati sotto i miei occhi. Parlavano. Mi sono avvicinata un po e lei lo ha baciato. Non ho visto più niente. Sono corsa via incurante degli occhi che mi fissavano, ignorando le voci che mi chiamavano. Ne volevo sentire solo una, ma la bocca dalla quale sarebbe dovuta uscire il mio nome era chiusa da un altra bocca. Nascondo il viso nelle ginocchia, piango e perdo la cognizione del tempo. Devo essermi addormentata. Sento delle braccia che mi abbracciano. Non mi muovo, non ne ho ne la forza ne la voglia. Pronuncia il mio nome e mi irrigidisco, non è una voce qualsiasi, no, è la sua voce. Non posso fare a meno di piangere di nuovo. Sogno? Non dovrebbe essere qui. Una mano mi costringe a guardarlo. Ma io non ho dubbi. È la sua mano."Quando ti ho vista correre via, ho capito che stavo sbagliando tutto"
non capisco. Ovvio che stava sbagliando per me, ma non era l'altra che gli piaceva?
"Perdonami per non averlo capito prima" il silenzio ci avvolge, Ma non ho bisogno di parole. Lo vedo nei suoi occhi e non posso far a meno di piangere. Questa volta non sono amare, no, è gioia.
Evidentemente fraintende perchè aggiunge
"Ti amo"
"Anch'io"
Sorrido per il suo sorriso e tutto il dolore e le pene provate si chiudono con un bacio per lasciare spazio ad un altra opera, per fare una promessa, che saremmo restati insieme per il nostro piccolo infinito.