Erano le tre di notte e non ero ancora riuscito ad addormentarmi. Nella mia cameretta il buio regnava sovrano.

Ho sempre avuto molta paura del buio,e avevo supplicato i miei di mettere una lucina in camera mia per la notte,ma loro non ne avevano voluto sapere, sostenendo che ero troppo grande e che la paura del buio era assolutamente insensata,visto che il buio è solo mancanza di luce,non può farti del male. Ma io continuavo ad avere inspiegabilmente paura.

Ad un tratto il silenzio assordante della notte fu rotto da delle urla strazianti. Mi sembravano quelle dei miei genitori,ma non ci potevo credere. Poi la porta della mia cameretta si aprii. Feci finta di dormire profondamente. Una gocciolina di sudore scese lungo il mio naso. Il cuore batteva all'impazzata. Il parquet scricchiolò,chiunque fosse si stava avvicinando al mio letto. Poi lo sentii. Qualcosa mi stava perforando il petto,fulmineo e letale. Levai un urlo di dolore,e cercai di graffiare il volto della creatura nota come un umano.

Credevo fossero tutte favole. Gli umani non esistono. Quegli esseri spregevoli non possono esistere. Non vengono di notte nelle case di noi mostri a uccidere adulti e bambini con coltelli affiliati e chissà quali altre armi. Sono delle stupide storielle raccontate ai bambini per ubbidire. "Mangia se no arriva l'uomo e ti accoltella!" "Fai i compiti se no di notte un umano ti uccide mentre dormi!"

Eppure potevo sentire il dolore lacerante provocato dalle coltellate di quell'uomo. Le mie zampate non servivano a niente. Cercai di azzannarlo,invano. Il mio sangue verdognolo imbrattava il mio letto. Poi il mio cuore ebbe il suo ultimo battito.