«Gek, possiamo organizzare uno spogliarello maschile stasera?».

«Scherzi?» dico quasi in automatico alla Tina.

«Dai, vorrei che tu saltassi fuori da una torta all'amarena».

'Ste quattro sceme sul mio divano, che guardano la mia maxi TV, mentre vado a lavorare, con la Tina che fa gli occhi a cuore e mi dice «Ti prego!».

«Così poi ho la fila delle mamme incazzate fuori dal negozio. Prendete uno di quei coglioncelli che vengono alla vostra scuola».

«No, ce l'hanno troppo piccolo» butta là la Maty, ridono ancora più forte, fingendosi scandalizzate. Mi fermo, le guardo.

«Hai ragione Matilde, quando le cose si fanno, vanno fatte bene. Nelle chiuse delle saline ci sono le anguille».

Ormai si stanno sbellicando dalle risate. Sono imbozzolate nelle loro solite felpe enormi come se non esistesse altro indumento da tenere in casa, un paio però hanno capelli sistemati di fresco e la cosa mi puzza.

Le lascio dicendo «Quindi cosa combinate stasera? Se vengono ragazzi per piacere dopo pulite tutto che non mi voglio sedere sul loro vomito alcolico ma soprattutto sulla spremitura del loro pistolino».

Esco che stanno ancora ridendo, la Tina urla «Gek l'unico pistolino che spremerei è il tuo!».

La serata non è facile, è storicamente una delle serate più complicate dell'anno, le ragazze hanno pochi freni, e negli ultimi anni hanno aumentato il livello di aggressività, bisognerebbe sentire gli esperti per capire perchè. Diverse di loro non sono frequentatrici abituali dei locali, si caricano a vicenda e sentono il bisogno di esagerare in questa occasione specifica.

Non è come l'estate in cui devi sbattere fuori badilate di ragazzini ubriachi e ignoranti, ne puoi prendere su anche tre o quattro assieme e metterli sul selciato senza problemi, senza tante discussioni, questa è una serata in cui ci vuole tatto e delicatezza nell'affrontare ogni situazione.

È una di quelle sere in cui devi tapparti il naso, devi stare attento perchè ogni tentativo di bacio da parte di una cliente ubriaca si può trasformare in un conato, ogni problema alla porta può trasformarsi in una questione di genere.

A un certo punto vedo la Tina, poi la Cate, mi sento in tensione, adesso spunta fuori Brenda e devo affrontare un problema serio come la discoteca delle quindicenni. La Tina mi saluta mandandomi un bacio, è scandalosa, la Cate le va a rimorchio ma non vedo passare più nessuna. Sarei tentato di mandare un messaggio ma non lo faccio, cerco di riprendere lo sguardo di una delle due e riesco a incrociare la Cate che sembra faccia da retroguardia all'accoppiata, le faccio segno di avvicinarsi.

Quando arrivano a pochi passi da me mi accorgo di quale trasformazione può operare una ragazza prima di entrare. Mi rendo conto che è osceno da dire ma sono agghindate da far impallidire parecchie ventenni. La Cate ha nascosto sotto uno strato di trucco quel paio di imperfezioni nel viso, la Tina ha lavorato attorno agli occhi chiari cercando di sembrare più abbronzata della realtà, ed entrambe sfoggiano abiti, ecco, diciamo a rilascio rapido.

«Ma siete solo voi due?».

«Perchè non ti bastiamo?» dice la Tina, stronzissima.

«Le altre le avete lasciate a casa?».

«Si, le vere chicas malas siamo solo io e lei» e mi chiedo come farei a gestire una così al posto di Brenda. Tuttavia alla sua affermazione mi rilasso, il resto della serata torna ad essere una incasinata fila di cose già viste, la coppia delle meraviglie esce dai miei radar e non la vedo più, spero non abbiano combinato guai. Alle cinque e un quarto sono a casa, lei dorme, e mi chiedo veramente come faccia ad avere il radar per evitare i danni.