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Capitolo 80

Canzoni del capitolo:

• Rosyln - Bon Iver ft St. Vicent.

• Let Somebody Go - Coldplay ft Selena Gomez

*Miriam's pov*

Io e Philipp ci siamo alzati presto. Io sono in cucina e preparo la colazione. Gli preparo i soliti toast, le uova con il caffè.
Io non rinuncio mai alle mie brioche con la marmellata e con il succo di arancia. Sono ancora in vestaglia. Ho lasciato usare prima il bagno a Philipp. Dato che io ci metto il mio tempo per prepararmi.

« Ho una fame tremenda. » Esordisce, lui, entrando in cucina.

Quando mi volto, rimango stupida. Non ha l'uniforme addosso. Ma dei pantaloni color beige , una camicia bianca con sopra un gilet in lino sempre di color beige. È la prima volta che lo vedo vestito in borghese. Lui nota la mia espressione e mi chiede:

« Ho qualcosa che non va? »

« No. Stai benissimo vestito così. Sembri un altra persona» gli rispondo, mettendo le uova nel piatto, insieme ai toast.

« Sono sempre io. Voglio cambiare di tanto in tanto. A casa non ho mai l'opportunità. Qui sono in vacanza, quindi non mi vedrai in uniforme finché non torneremo a casa. » espone la sua opinione.

« Posso dire che sei molto più sexy e non incuti paura. Anzi, sembri un cucciolo. » gli dico, con gli occhi dolci.

Philipp ride. « Molto divertente. La bestia che è in me sta dormendo, nel profondo del mio subconscio. » poi torna serio. « Invece tu come stai? »

« Perché questa domanda? Sto benissimo. Ti preoccupi troppo. Sono solo un po' emozionata, ecco tutto. È passato tanto tempo, dall'ultima volta che vidi il mare. Nessuno ha mai fatto una cosa così carina per me. » spiego, commossa. Philipp mi stringe la mano. Vorrei che anche la mamma e il papà... No. Niente pensieri tristi. Ha ragione Philipp. Qui non dobbiamo essere tristi.

Finiamo di fare colazione e mentre Philipp lava le stoviglie io vado a prepararmi. Mi piace questa collaborazione. Quando poteva, lui mi aiuta sempre. Di questi tempi è difficile trovare un uomo che assecondi la moglie con le faccende di casa. Ma io e Philipp siamo in completa sintonia. Mi posso ritenere fortunata.

Prima di entrare in vasca preparo i vestiti sul letto. Cerco di sbrigarmi. Ora che ho di nuovo i capelli è molto difficile per me. Non sono più abituata a vedere questa chioma riccia e cespugliosa. Ma debbo dire che questa chioma riccia e cespugliosa mi è mancata. A Philipp piacciono molto. Soprattutto accarezzarli. Le donne tedesche, hanno tutte i capelli raccolti in una treccia. Almeno, quelle che avevo visto io. Quando ero piccola, la mamma mi faceva le trecce. Diceva che così conciati i capelli erano più ordinati. All'epoca avevo anche gli occhiali da vista. Ora li utilizzo solo per leggere. Ero inguardabile. Andai conciata in quel modo fino ai miei quindici anni. Dopo un lungo discorso fatto a mia madre, che dovevo cambiare il mio aspetto, in quanto non ero più una bambina. Sospiro. Ormai quei tempi sono finiti.
Li asciugo come al solito e finisco di truccarmi, senza andare sul pesante. Come outfit ho scelto: un vestito color turchese senza le maniche e scarpe comode. Prendo la borsa e mi spruzzo un po' di profumo.

Quando arrivo in salotto, Philipp è sul divano a leggere il giornale e a fumare la sua sigaretta.

« Sono pronta. »

« Bene. Allora possiamo andare. » spegne il mozzicone nel posacenere e prende le chiavi della macchina.
Salgo dalla parte del passeggero. Oggi fa molto caldo. Apro la borsa, per controllare se ho preso tutto. Non manca nulla, per fortuna. Abbasso il finestrino per far circolare l'aria. Chiudo gli occhi beandomi di questo momento. Il sole mi scalda la pelle. Niente potrebbe rovinare questo momento.
Arrivati in città, cerchiamo un posto dove parcheggiare. Non è diversa da Osweçim. Le città polacche si assomigliano tutte. Ma questa ha un parco con un laghetto. Entriamo nel parco. C'è molta gente. Famiglie con bambini che giocano. Uomini seduti sulle panchine a leggere i giornali. E coppie di innamorati che camminano mano nella mano.

A dire il vero, è la prima volta che io e Philipp passeggiamo mano nella mano, in publico. In questo momento, sembriamo persone normali. Siamo persone normali. Ma agli occhi degli altri, siamo una normale coppia. Philipp senza la sua uniforme da ufficiale delle SS, sembra tutta un altra persona. Peccato. Vorrei vederlo spesso senza quella orribile uniforme addosso.

« Guarda. » mi avvicino al laghetto e vedo una coppia di cigni reali. Sono bellissimi. Una signora mi porge un pacchetto con delle molliche di pane. Io le porgo una moneta. Con le dita, afferro le molliche e le lancio nell'acqua. I cigni immergono il bacco per prenderle.

« Sono degli uccelli incantevoli. » commenta, Philipp. « Mi sorprende il fatto che nascano anatroccoli. Mia madre, da bambino mi leggeva sempre la storia del brutto anatroccolo. »

« Anche mio papà. E da lì, che lui, mi ha insegnato di non non giudicare mai le persone per come sono. Perché non puoi mai sapere cosa possono essere realmente. » stento a credere che mio padre, abbiamo voltato le spalle ai suoi stessi insegnamenti. Dimostrazione, di quando ha conosciuto Philipp la prima volta. Ha visto Philipp per ciò che era, non per quello che era realmente. Ma alla fine si è ricreduto, perché ha visto quanto Philipp mi ama e tiene a me. E alla fine si è ricreduto. E ha capito che l'amore supera ogni ostacolo. E io e Philipp ne siamo la prova.

« Vero. Ho provato in mille modi a nascondere il vero me. Ma, alla fine, ho ceduto. E non me ne pento assolutamente. » con mia sorpresa, mi bacia.

Il cuore mi batte forte. Le nostre mani sono intrecciate. Nessuno ci fa caso, al nostro bacio proibito. Mi sembra di vivere in un sogno. E l'ho sognato tante volte. Ma questo, finalmente, non lo era. È reale.

Io e Philipp, finiamo di visitare il parco. Nel mentre, ci siamo concessi uno zucchero filato. E lui ne ha profittato per scattarmi qualche foto. Una foto, in riva al laghetto, con noi due abbracciati. Abbiamo chiesto, gentilmente, a una persona di scattarla. Piu in là, troviamo un carosello, non mi vergogno assolutamente di salirci sopra. Scelgo il cavallo bianco. Sembrano passati secoli dall'ultima volta. A Parigi, io, Rachel e le altre adoravamo i caroselli. Finché non ci è stato proibito di salirci. Anche lì, il via con le foto. Piccola rivincita, per le foto imbarazzanti: ho costretto anche Philipp a salirci. La sua faccia è diventata rossa bordeaux, mentre saliva sul cavallo vicino al mio. Non mi faccio scappare una risata. Ma, alla fine, si è sciolto anche lui. Nel mentre, ci scattiamo le foto a vicenda. Vogliamo avere più ricordi possibili.
A pranzo ci siamo fermati in un ristorante. In questo posto ci sono meno soldati tedeschi e, per fortuna, questa volta, non abbiamo avuto sorprese.

Tornati a casa, ci cambiamo per andare al mare. Indosso il costume da bagno che mi ha regalato Philipp. La spiaggia è colma di persone. Fa caldo. Io e Philipp, accediamo in spiaggia direttamente dalla nostra camera. Scegliamo un posto non troppo vicino alle altre persone.
Non appena abbiamo finito di sistemarci, io leggo in totale tranquillità il libro che ho portato da casa mentre Philipp è sdraiato vicino a me, e prende il sole.
Alcune ragazze, passando vicino a noi, non rimangono indifferenti al fascino di Philipp. Ridacchiano e sussurrano tra loro.
Scuoto leggermente la testa indignata. Ma sorrido fra me e me. Loro non sanno che lui è il mio uomo. Ed è divertente farle sognare. O almeno così credevo, finché una non si avvicina a noi. A lui. Troppo. Rimango immersa nella mia lettura. Philipp rimane sdraiato, non preoccupandosene. I suoi occhi sono coperti dagli occhiali da sole. Ma posso immaginare i suoi occhi turchesi che mi osservano. Sa che non farò nulla. Perché so, che a lui, di lei non gliene importa nulla. Ma so anche, che a lui piace giocare, questa cosa mi fa ingelosire. Pero mi fido ciecamente di lui e lascio correre.

La ragazza si inginocchia vicino a Philipp, non preoccupandosi che vicino a lui ci sia io. Continuo a leggere, ma rimanendo vigile a ciò che accade.

« Ciao. » lo saluta, sorridendogli, sposandosi le ciocche dei suoi capelli castani dietro le orecchie. « Scusa, volevo sapere se puoi dirmi l'ora. »

Cosa?! Fa sul serio?

Philipp sfoggia il suo mezzo sorriso, guardando il suo orologio da polso. « Sono le tre e un quarto. »

« Grazie mille. » fa per alzarsi, ma poi ci ripensa e mordendosi il labbro, continua con la sua voce irritante. « Non è vero. Non sono venuta qui per questo. È solo che ti ho visto e mi sei sembrato molto carino e molto affascinante. E hai dei bei pettorali, non c'è che dire. » senza ritegno, poggia la sua mano sulla sua coscia, poi gli accarezza i pettorali scolpiti. « Belli anche i tatuaggi » si riferisce al teschio con le ossa incrociate che ha tatuato sul petto e agli altri sulle braccia. Per lo più sono numeri di immatricolazione. « Fai parte delle SS? »

Cerco di stare calma. Voglio vedere fino a che punto vuole arrivare, questa sgualdrina.

« Notevole perspicacia e Ti ringrazio per il complimento. » gli risponde, Philipp, spostando la gamba, levandosi di dosso la sua mano.

« Volevo chiederti, se ti andrebbe di andare a fare un giro. Solo tu e io. » gli chiede, lei senza un minimo di ritegno.

Sfacciata.

Faccio respiri profondi. Sto tremando dalla rabbia. Prima che possa dire qualcosa, o peggio, far qualcosa, Philippe le risponde:

« Grazie, per l'offerta. Ma non mi interessa venire a fare un giro con te. » le risponde, secco e in modo arrogante, tornando alla sua postura rilassata.

« Come, prego? » esclama, lei, arrotolando la fronte, non aspettandosi una simile risposta.

« Hai capito benissimo. Sono qui con mia moglie. » le risponde, Philipp. Non appena mi nomina mi giro verso di lei, chiudendo il libro. Le sorrido facendole "Ciao" la mano. Ma Philipp, non ha finito qui, e continua: « Quindi adesso, fammi un piacere: Vai fuori dai coglioni! »

Lei rimane a bocca aperta per lo shock di essere stata rifiutata in questo modo. Io sorrido e mi sdraio vicino a Philipp, baciandolo sulle labbra.

La ragazza si alza, scuotendo la testa, guardandoci male.

« Sei stato fantastico! Brutale. Ma fantastico. » continuo a baciarlo.

« Purtroppo, la mia bellezza è una maledizione. Ci dovrai convivere. Almeno potrei cambiare. Mi vorresti con meno muscoli, o con la barba, o con... » metto un dito sulle sue labbra.

« Philipp Hoffman, a me piaci così come sei. Anche se fossi alto, basso, moro, biondo, con una gamba poi corta dell'altra, o anche se tu avessi chili di troppo. Non mi importerebbe. » gli sussurro, dolcemente, appoggiandomi sul suo petto.

« La stessa cosa vale anche per me, amore mio. Ma in quanto a bellezza tu mi batti dieci a uno. Dovrei essere geloso? » sento le sue dita, che si intrecciano fra le mie ciocche. Mi rilassa.

« No, Siamo entrambi stupendi. Non importa la bellezza. Quando saremo anziani e con le rughe e con tanto di capelli bianchi a chi importerà? Saremo a casa sulla veranda a ber il the, mentre i nostri sguardi osservano il paesaggio che avremo davanti. » mi sollevo, un pochino per guardarlo.

« Quello di bere il the, lo fai già con mia madre. Ma si, quando sarò vecchio dovrò dire addio alla birra. Ma adesso non voglio pensarci. Adesso siamo qui. Abbiamo tutta la vita davanti. » mi bacia. Poi si alza e prende la borsa.

« Vuoi un gelato? » mi chiede, mentre prende delle monete.

Avevo proprio voglia di un dolce. In questo periodo mangerei qualsiasi cosa. « Sì, grazie. Ti accompagno? »

« Tranquilla. Vado io, così ne approfitto per andare in bagno. » mi dice, dandomi un bacio sulla guancia.

« Non mi chiedi che gusti voglio? » gli chiedo, con sospetto.

« So quali sono i tuoi gusti preferiti. Ma so anche, che da qualche tempo hai delle preferenze un po' strane. Quindi ti dico, se hai intenzione di prendere gusto: prosciutto e fragola, non credo che lo abbiano ancora inventato. » mi dice, con sarcasmo.

Rido nervosamente. Non credo quanto possa durare ancora. Philipp con l'avanzare del tempo ha iniziato a insospettirsi. La pancia inizierà a crescere. Questa sera mi fa una sorpresa, di nuovo. Ma credo che sarò io a farlo rimanere senza parole. Sorrido, mentre riprendo la lettura del mio libro, rilassandomi con il suono delle onde del mare.

*Nota d'autrice*

Eccomi con il nuovo capitolo. ❤️
Spero che vi piaccia. Inizierò a scrivere il continuo ☺️
Ringrazio chi: legge, vota o commenta.
Al prossimo capitolo
Un megabacione
Noemi

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