Capitolo 32
Canzoni del capitolo:
• Mad About You - Hooverphonic
• In The Heat Of The Moment - Noel's Gallagher's High Flying Birds
Pagina officiale di Instagram:
@breathoflifeseries
*Philipp's Pov*
Osservo il ragazzo di Friedrich.
Non mi sarei mai aspettato un tipo del genere. Conoscendo il mio amico.
Miriam non è affatto agitata, anzi. Si sta divertendo molto è questo mi fa molto piacere.
Avevo messo in guardia tutti e a quanto pare hanno capito il messaggio.
Buon per loro.
Mi verso del liquore, quando sento Gustav fare una domanda a Friedrich:
« Allora, Friedrich. Dove ce lo tenevi nascosto? »
Come non detto.
« Vero. E poi ho un dubbio. Ma adesso chi sarà la donna? » Domanda, Kerstin confusa.
Hans scoppia a ridere e in seguito anche Gustav e Mark.
Stringo forte i pugni. Questa volta li uccido sul serio.
Patrick, tiene la testa abbassata. Ovviamente, non dirà nulla. Al contrario, ci pensa Friedrich con tono deciso e per nulla spaventato:
« Io, almeno ho trovato qualcuno da amare, in confronto a voi. È triste stare da soli, non vi pare? Non è vero, Gustav? Tu puoi trovare conforto nel cibo, quello di sicuro non ti manca. »
Per dargli spago, rido di gusto. Questa volta, se lo sono meritato. Neanche Miriam mi guarda male.
Tutti e tre non ribattono. Direi che adesso, ci penseranno due volte, prima di parlare.
In salotto, viene l'amico di Miriam a dirci che la cena è pronta.
Così, andiamo tutti in sala da pranzo. Le portate sono buone. Nessuno si lamenta di nulla.
Questa volta, non è come l'ultima volta.
Tra una chiacchiera e un'altra, tiriamo fino al dessert: Gelato con fragole e panna. Non era di certo il mio preferito, ma non mi lamento.
« Sai, Patrick, ora che fai parte ufficialmente del gruppo, potremo invitarti alle nostre uscite. » Hans gli versa del vino rosso.
« Ehm... quali uscite?» Miriam si volta verso di me, alquanto insospettita.
Sghignazzo tra me e me. « Le nostre solite uscite. Andiamo al pub a bere un buon bicchiere di birra. » la tranquillizzo.
Cazzo. Devo dire che questo mi era mancato. È la cosa è molto grave. Una volta, se una ragazza iniziava ad ingelosirsi, la scaricavo senza pensarci due volte. Ma ora è tutto diverso. Sono cambiato ed è solo grazie a lei.
« Perché non andiamo in biblioteca? » Alla parola biblioteca, vedo gli occhi di Miriam brillare. Mi sono innamorato di una che ama i libri ed è una secchiona... Mi piace.
« Hai una biblioteca? » Mark, non riesce a crederci.
« Sì. Ce l'ho da sempre. Anzi, se volete saperlo. Ho tanti romanzi. Anche non tedeschi. Sì, non me la sono sentito di bruciarli, quella volta, al rogo. » dico, senza preoccuparmi di cosa avrebbero pensato.
Prima di alzarci però, mi volto verso la mia ragazza:
« Se per te va bene. » dopotutto, è sua.
Non ci vuole molto, a giudicare dalla sua espressione euforica.
Raggiungiamo la biblioteca. Dove il fuoco del cammino scoppietta e illumina un po' la sala.
Prendiamo posto sui divani.
« Decidiamo un libro da leggere a questo punto. » Propone Kerstin. E lo trovo alquanto strano.
« Come mai questa scelta? » gli domando, mentre mi accendo una sigaretta.
« Siamo in una biblioteca è ovvio. Che altro vorresti fare? »
« Facciamo Scegliere a Miriam un libro da leggere. Dopotutto è quella che se ne intende, o sbaglio? » Hans fa un sorrisetto divertito.
Miriam non ne sembra affatto colpita dal suo comportamento,anzi.
« Certo. Non c'è problema. » si alza e si avvicina allo scaffale e esamina i titoli « Vediamo... potrei scegliere... »
« Aspettate! Potrei scegliere io un libro? » Gustav si è alzato ed era alquanto sovreccitato.
« Tu? Non ne capisci una sega di libri. Già tanto che leggevi quelli che avevamo alla Napola. » Mark lo sfotte, mentre finisce di bere il liquore.
« E allora? Non sono un'alfabeta. »
« Gustav, non c'è problema. Se vuoi sceglierlo tu, fai pure. » Gli dice Miriam con un tono gentile.
Merda!
Quando fa così... è troppo buona cazzo! Quello che mi spaventa di più, ogni volta che sento quel tono smielato, mi si raddrizza il cazzo.
Cerco di non pensarci, e non do peso al mio amico giu di sotto.
Gustav eccitato tanto quanto lo sono io, lì sotto, si avvicina alla libreria e sceglie un libro con una copertina a fiori.
« Puoi leggerci questo? » le chiese, porgendoglielo.
« Certo. » Miriam gli risponde con un sorriso e si siede vicino a me. Quando apre il libro vedo il titolo. Ghigno tra me e me e guardo Gustav soddisfatto.
« Ottima, scelta. » gli espone, soddisfatta, la mia ragazza.
Conosceva anche questo romanzo, ormai non mi sorprende.
Kerstin si alza e spegne tutte le luci. Lasciando solo la luce della lampada da tavolo per Miriam. Atmosfera perfetta per questo tipo di romanzo. Ha iniziato anche piovere. Mi chiedo se Gustav abbia fatto la scelta giusta. So che è un gran fifone, e non vedo l'ora di gustarmi la scena. Tiro gli ultimi die tiri prima di spegnere la sigaretta.
Miriam inizia a leggere. Racconta la storia di uno strano maestro di scuola: Ichabod Crane.
Deriso dagli abitanti del paese, soprattutto dal suo rivale in amore Abraham "Brom Bones" Van Brunt per la mano di Kathrina Van Tassel, figlia di Baltus Van Tassel, un colono di origine olandese.
Un particolare di Miriam era che, quando leggeva, si lasciava sempre trasportare. Questa volta non era da meno.
Non appena raggiunge il capitolo dove Il maestro viene invitato alla festa di Halloween, tipica festa americana dove si celebra la morte e l'occulto. E tra la notte di Halloween e il giorno dei santi, vengono alla luce gli spiriti, streghe e fantasmi.
Brom Bones, per intimidire il suo rivale racconta la storia del cavaliere senza testa. Un cavaliere dell'Assia che perse la testa per via di un colpo di cannone durante "una qualche battaglia senza nome" nella Guerra d'indipendenza statunitense e che cavalca durante la notte nella bramosa ricerca di una testa nei pressi della chiesa olandese e del cimitero della Valle addormentata.
Insieme alla pioggia, ha iniziato anche a tuonare e tirare vento. Perfetto.
Miriam continua a leggere fino a quando Ichabod, dopo la festa, nell'ora più propizia agli incantesimi, si inoltra nella foresta.
Di fronte a me, ho un Gustav spaventato. Come pensavo ha iniziato a sudare, e cercava di abbracciare Hans, ma inutilmente.
« " Inoltratosi nella foresta, Ichabod si sentiva così malinconico. Le parole di Brom Bones gli avevano fatto accapponare la pelle. La foresta man mano si fece sempre più fitta, neanche la luce della luna filtrava più. I rumori, attorno a se si fecero sempre più paurosi e agghiaccianti. Finché non giunse, nel cuore della foresta. C'era una chiesa abbandonata con attorno delle lapidi vecchie e rotte, anche le lettere erano consumate. Il rumore del vento era spaventoso accompagnato da un silenzio di tomba. Anche i suoni della foresta non si sentivano più. All'improvviso Ichabod sente uno schiocco di zoccoli in lontananza. Era un cavallo al galoppo. All'improvviso dietro di lui risuona una risata terrificante. Era il cavaliere senza testa..." » Miriam imita la risata.
Un fulmine illumino la stanza seguito da un boato. Gustav si alza di scatto e accende la luce.
« BASTA! Basta! Non continuare. » si avvicina a Miriam e gli toglie il libro. « Che libro orribile! Troppo pauroso! » esclama.
« Hey che ti prende? Sei tu che hai scelto il libro. » replica scocciato Mark.
« Lo so. Ma la rilegatura era così carina è invitante. E anche la copertina a fiori, non era niente male. Dovrebbero metterci delle etichette. »
« Questo serve a dimostrare che non bisogna giudicare un libro dalla copertina. » gli dice, Miriam riprendendo il libro e riponendolo sullo scaffale.
« Mi è servito anche a me da lezione. » l'abbraccio e inizio a baciarla. Ogni volta, mi toglie il respiro. Nessuna donna mi ha mai fatto questo effetto. Miriam è speciale. La desidero più di ogni altra cosa. Mi rivolge un sorriso. Per me è come un pugno allo stomaco. Rimane abbracciata a me.
« Sì come no. Ora possiamo pensare a qualcos'altro? »
« Friedrich non hai scartato i tuoi regali! » Kerstin batte la mano sulla fronte.
« Vado a prenderli. » Holga si alza correndo. Tornando poco dopo con i nostri regali.
« Non dovevate farmi tutti questi regali! » Friedrich è sbalordito.
« Non rompere e inizia a scartare. » gli dico, con tutta simpatia.
Friedrich mano a mano inizia ad aprire i regali. Dalle ragazze ha ricevuto un maglione e un completo. Da Hans un profumo e un bracciale d'oro. Da Gustav e Mark un paio di scarpe e un altro completo. Da parte mia e di Miriam un coltellino multiuso.
« Non posso crederci! Lo desideravo da sempre. Grazie Philipp! Grazie anche a te Miriam! » ci abbraccia.
« Beh erano anni che continuavi a dire che lo volevi. Adesso eccolo qui. » mi stupisco come puoi far felice qualcuno donandogli quel poco.
Adesso era il turno di Patrik. Era nervoso. È noto un leggero rossore. Non vorrei sbagliarmi, ma forse si tratta di qualcosa che vada ben oltre un paio di scarpe.
« Non saprei come iniziare. Sono una frana con i discorsi ma ci proverò lo stesso. » ride, nervoso. Tutti rimaniamo in silenzio.
« La prima volta che ho visto Friedrich non potevo immaginare che saremmo mai potuti diventare amici. Mi ricordo: perfettamente quel giorno. Io e mio padre eravamo appena tornati a casa, dopo aver arato i campi. Quando, ci siamo trovati una pattuglia delle SS.
Fra i soldati, vidi tre ufficiali. Uno dei quali era lui. La cosa più bella che abbia mai visto, ho pensato. Sotto a quello sguardo serio e cattivo, sapevo che si nascondeva un ragazzo dal cuore d'oro. Infatti non mi sbagliavo. Sono contento, di averti incontrato. Le nostre vite sono cambiate e penso che dovremmo fare un passo avanti... » Patrik fa uscire dalla tasca, una piccola scatola nera e si inginocchia davanti a Friedrich, aprendola. Mostra un semplice anello d'oro.
Questo non me lo sarei mai aspettato.
« Friedrich... vuoi diventare, ufficialmente, il mio compagno? »
Rimango a bocca aperta. Vedo la faccia del mio amico: un misto tra stupore e gioia.
« Sì. Mille volte sì! » si alza e lo abbraccia, infine si danno un bacio.
Tutto questo è sconveniente. Due uomini. Ma dove andremo a finire? Se lo sapesse mio padre, o peggio i nostri superiori... non oso immaginare che fine farebbe Friedrich. A quel punto non potrei fare nulla. Ma è il mio migliore amico. E sono disposto a proteggerlo.
Se devo essere sincero io non sono da meno. Mi volto verso Miriam e non oso immaginare se dovessi perderla. Anche io sarei nella merda, se venissi scoperto.
Non voglio pensare a quello che succederà in futuro. Siamo diventati un gruppetto unito. Lo ammetto, non siamo più quelli di una volta. Quei ragazzi che erano devoti ad una sola fede e che non accettavano tutto ciò che fosse "diverso". Molti dicono che noi delle SS non abbiamo difetti e che siamo il ritratto della perfezione allo stato puro.
Friedrich si è dichiarato omosessuale, Gustav è un fifone e Io mi sono innamorato di un'ebrea, e gli altri lo avevano accettato. Non me lo sarei mai aspettato. Anche se abbiamo avuto delle discussioni, siamo tornati uniti. Gli altri si sono scusati con Miriam per come si erano comportati all'inizio con lei. Adesso la trattano come una di noi. Come una persona normale. Perché È normale.
Sono molto orgoglioso. Di me... dei miei amici... ma soprattutto di Miriam. In fondo è stata lei la causa di tutto. Ci ha cambiati... e mi ha cambiato... Di male in bene. Ora mi sento una persona migliore.
Forse lo siamo sempre stati, ma non ne eravamo coscienti.
Siamo delle SS è vero, ma siamo perfetti, nella nostra imperfezione.
Note d'autrice:
Vi dico solo scusa. Scusate per il ritardo mi faccio schifo.
Questa settimana posterò un altro capito, prima di partire.
Spero che vi piaccia ❤️
Grazie a chi legge, commenta e vota
Un megabacione
Noemi
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro